Durante la mia seconda gravidanza ho visto accentuarsi la parodontite
Scritto da Annamaria / Pubblicato il
Buongiorno mi chiamo Anna e ho 33 anni. Durante la mia seconda gravidanza ho visto accentuarsi un problema già latente, ossia la parodontite, fino a quel momento tenuto a bada con pulizie continue dal dentista e colluttori specifici.Purtroppo la situazione è precipitata sino ad arrivare ad una vera e propria mobilità dei soli settimi inferiori( non ho mai capito perché la cosa fosse circoscritta). Di qui la decisione del mio dentista di procedere all' estrazione. Successivamente mi è stato proposto di intervenire con 2 impianti nei siti ovviamente rimasti vacanti. Va detto che ho gli ottavi inferiori completamente erotti che talvolta mi provocano grossi fastidi a causa di tasche parandontali. Ebbene il mio dentista ha preferito per il momento non estrarli e procedere prima con gli impianti. E così abbiamo proceduto. Ora sono nella fase di convalescenza e mi assalgono mille dubbi. In primis vorrei dire che durante l'intervento per l'impianto del settimo inferiore sinistro ho avvertito una leggera scossa(ma il dentista ha subito effettuato una panoramica accertando così di non aver intaccato il nervo mandibolare e di aver posizionato bene l'impianto). Io ascrivo l'accaduto presumibilmente allo stato di infiammazione del vicino ottavo (il mio lato sinistro è sempre stato più sensibile infatti a destra pur sussistendo identica situazione non ho avvertito alcun fastidio). Vi chiedo cortesemente opinioni in merito. Non sarebbe stato più giusto estrarre prima l'ottavo (cosa che il mio dentista ha rimandato)? E può questa situazione inficiare anche l'esito stesso dell'intervento di implantologia? Vi ringrazio anticipatamente per le risposte
Pubblicato il 15-07-2013
Cara Signora Annamaria, buongiorno. Tenuta a bada con Igiene Orale Professionale e curettagev e scaling e root planing periodici, solo in presenza di tasche parodontali inferiori ai 5 mm, si! Se le tasche fossero state maggiori di 4-5 mm allora no! Non sarebbe stato sufficiente! Si sarebbe dovuti intervenire chirurgicamente dopo adeguata diagnosi! Diagnosi sul tipo di parodontite e andamento totale delle tasche parodontali e difetti ossei eventuali che sarebbe dovuta avvenire da subito con doppia visita parodontale e sondaggio totale in sei punti di ogni dente di tutti i denti, separate da una preparazione parodontale iniziale con igiene orale professionale, curettage e scaling per la rimozione del tessuto di granulazione che falsa la misurazione delle tasche fatta in prima visita, eliminazione del tessuto di granulazione che permette di riprendere le misure parodontali in seconda visita per avere la reale entità della patologia parodontale in atto! Solo allora si può fare diagnosi e programmare una terapia adeguata!La situazione non precipita, ma procede con una velocità di 1/2 mm all'anno! Non si arriva alla mobilità dei denti improvvisamente ma gradualmente! Evidentemente è stata sottovalutata la sua parodontite che era già in atto e grave da chissà quanti anni! Può fare il conto lei stessa. Moltiplichi per 2 la misura media delle tasche ed avrà il numero di anni da cui è iniziata la malattia! Per esempio se avesse tasche medie di 6 mm, faccia 6x2 = 12! Significa che la parodontite sarebbe iniziata 12 anni fa! Perchè allora non sarebbe stata curata? Questo deve domandarsi!Fare implantologia in presenza di una Parodontite non curata è "pazzesco"! Gli impianti andranno incontro ad una perimplantite!Si faccia visitare da un parodontologo! Tra l'altro la scossa potrebbe avere significati non buoni perchè wevidentemente ci si è avvicinati troppo al canale mandibolare ed al nervo alveolare inferiore! L'importante ora è che non abbia parestesie, come formicolio sul labbro omolaterale! La panoramica non serve per queste indagini, occorre una cone beam thomography che si sarebbe dovuta fare prima dell' implantologia a prescindere da discorso sulla parodontite che rimane valido. Prima di fare implantologia si fa uno studio preimplantologico che comprende non solo misurazioni ed indici particolari di fattibilità e di guida per l'implantologia ma comprende anche l'analisi gnatologica e parodontale e tanto altro! Non tutte le bocche, e purtroppo la sua sembrerebbe una di queste, possono ricevere impunemente impianti!In ogni caso va sicuramente e senza tema di smentita, prima valutata, diagnosticata, espressa la prognosi e curata, la Parodontite sapendo di che parodontite si tratta perchè esistono diverse parodontiti! Questo il Parodontologo lo sa!Per favorirle la comprensione di un argomento così astruso le faccio la stessa spiegazione che faccio ai miei pazienti durante il colloquio informativo alla fine della prima Visita Parodontale:Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta . molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a di stanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." clicchi sul mio nome in questa risposta ed entri nella mia pagina di INFORMAZIONI GENERALI, qui clicchi su PUBBLICAZIONI e si aprirà la finestra con da sin a dx ARTICOLI, CASI CLINICI e VIDEO e cerchi i seguenti titoli sotto Articoli: VISITA PARODONTALE da questa lettura sulla visita Parodontale capirà se chi ha fatto gli interventi è un Parodontologo o un Dentista che si occupa di Parodontologia (cosa molto diversa) quindi è importante che lei la legga Mio Sito Web di Parodontologia, POI sempre sotto gli ARTICOLI, La 'tasca parodontale, questa sconosciuta!' poi TRA I MIEI CASI CLINICI, i seguenti sotto Casi Clinici (guardi che continuano aprendo "TUTTI I CASI CLINICI", in fondo in basso, sono 4 pagine): a Pag 1, LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE - Considerazioni Istologiche e Sperimentali e le altre tre parti a Pag 2 Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria e poi Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente, POI La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta. Le lascio un poster con foto di Tasche parodontali e difetti ossei complessi a più pareti per Parodontite curata con Chirurgia Ossea Parodontale. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 15-07-2013
Io penso, come lei, che la prima cosa da fare sarebbe stata l'estrazione degli ottavi. Anzi, l'idea è che siano stati gli ottavi a creare la tasca parodontale con i settimi, come accade spessissimo, e che quindi la causa (favorita dal cambiamento ormonale della gravidanza) della perdita dei settimi siano stati gli ottavi proprio. Se è così (vado solo ad intuito ed immaginazione) fare impianti in zone infette dal punto di vista parodontale (per la persistenza dei denti del giudizio) è un grave errore. Io mi chiederei se il suo dentista è un dottore laureato, oppure no..
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 15-07-2013
La condizione ideale affinche' qualsiasi intervento abbia alte probabilita' di successo e' la sua esecuzione in un ambiente piu' sterile possibile. Da come descrive le cose, non mi sembra questo il caso; la presenza di ottavi, probabili foci di infezione, sicuramente complica la vita futura degli impianti. Oltretutto complica la vita anche di chi deve applicare la corona ai settimi. E la complica anche a lei che dovra' tenere ben pulita la zona suddetta.
Pubblicato il 15-07-2013
Sig. Annamaria, ormai il gioco è fatto, speriamo in bene e stia tranquilla che il suo odontoiatra è l'unico responsabile della sua bocca.
Dentista Umbria, Terni
Vedi la scheda
Dentista Marche, Fermo
Vedi la scheda
Dentista ,
Vedi la scheda
Dentista Campania, Napoli
Vedi la scheda
Dentista Lazio, Latina
Vedi la scheda