Intervento chirurgico per cura tasche gengivali o altro?
Scritto da enrico / Pubblicato il
Gentili dottori, dopo una detartrasi il mio dentista ha rilevato due piccole tasche gengivali nell'arcata inferiore (una vicino ad un canino e l'altra vicino ad un incisivo), e mi ha prescritto un intervento chirurgico resettivo per accorciare la gengiva ed eliminare le tasche. Io però ho sentito parlare di rigenerazione gengivale, di massaggi gengivali, amelogenina, ecc. tecniche che possono evitare l'intervento chirurgico. Ecco, io vorrei prima tentare questa strada e gradirei, se possibile, avere l'indirizzo di un Centro specialistico di Parodontologia a Salerno o anche a Napoli, dove poter fare una precisa diagnosi. Sarei molto grato di una risposta perchè la cosa per me è molto importante. Ringrazio anticipatamente.
Pubblicato il 03-02-2009
Esatto, prima di intervenire chirurgicamente è opportuno porre in essere tutte le procedure possibili conservative e non aggressive. Io personalmente, effettuata una accurata anamnesi ed un esame clinico mirato, effettuo delle applicazioni a base di metronidazolo e doxiciclina, non solo di amelogenina. Cari saluti.
Pubblicato il 03-02-2009
Caro signor Esposito: Si decide di intervenire in una tasca parodontale dopo aver fatto una Visita che rilevi il sondaggio di tutte le tasche (6 per ogni dente). Si procede ad un esame parodontale, gnatologico, al rilievo delle improinte per avere i modelli di studio montati su un articolatore e rilevare tutti i traumi d'occlusione presenti, le malocclusioni etc, si rilevano almeno 7 Rx endorali per arcata, si procede ad una Detartrasi e ad un Curettage e scaling sotto copertura antibiotica. Si attende la guarigione. Si risondano le tasche parodontali per rilevare le vere misure prima falsate dalla presenza del tessuto di granulazione in esse presente e rimosso col curettage ed infine valutando il tutto si arriva ad una diagnosi (esistono diversi tipi di parodontite) e a pianificare un trattamento eventuale pardontale. In genere per tasche fino a 5/6 mm bastano ripetuti curettage e scaling e Igiene orale...per misure maggiori si attua la chirurgia rigenerativa ossea con o senza membrane e tanti altri ausili a seconda che ci sia o no mobilità dentale! Non posso indicare nessuno per ovvi motivi deontologici! Mi ricontatti se avesse difficoltà...l'ho messa in grado di riconoscere un Parodontologo...con queste veloci spiegazioni! Cordialmente
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Pubblicato il 03-02-2009
Sig. Enrico, senza una misurazione della tasca e senza conoscere altri indici, non ritengo commentabile la prescrizione del suo odontoiatra, che è l’unico che possiede i dati menzionati. Secondo alcuni autori Svedesi, l'indicazione alla terapia chirurgica, è dettata da indici e misurazioni ben precisi, che probabilmente il suo dentista ha rilevato. Le consiglio di parlare con il suo curante chiedendo il perché di una terapia chirurgica, anziché una terapia causale, meno invasiva e perché non applica una rigenerazione gengivale chirurgica durante il trattamento.
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Pubblicato il 04-02-2009
Gentile signor Esposito, ovviamente prima di giudicare esatta o meno la terapia proposta dal suo dentista va effettuata una scrupolosa visita "de visu". L'inquadramento diagnostico assume una importanza fondamentale nelle patologie parodontali poiche' una volta conosciuta la causa della formazione delle tasche abbiamo pronta la terapia per l'eliminazione definitiva del problema. Generalmente, da chirurgo maxillo facciale, prima di indirizzare un mio paziente verso un intervento chirurgico vanno esperiti i sistemi classici conservativi che sono una banalita' nelle esperte mani di un chirurgo parodontologo. Si tranquillizzi il suo e' un problema risolvibile. Se lo ritiene opportuno puo' contattarmi presso il mio Centro di odontoiatria e Chirurgia Maxillo Facciale di Salerno tel. 089-754671 o alla mia e-mail info@chirurgomaxillofacciale.it Per eventuali approfondimenti puo' leggere www.chirurgomaxillofacciale.it e da li' navigare nei siti del mio Centro. Cordialmente
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Pubblicato il 04-02-2009
Sig. Enrico, un preciso iter terapeutico è possibile tracciarlo solo dopo una diagnosi certa. Chieda al suo dentista tutti i dovuti chiarimenti riguardanti il suo caso. Saluti.
Pubblicato il 04-02-2009
Vicino a casa sua c'è un centro, a mio avviso, eccezionale: Studio Mazzola ad Angri. Cordiali saluti.
Pubblicato il 04-02-2009
Gentile sig. Enrico, dai colleghi che mi hanno preceduto ha sicuramente avuto delle preziose informazioni. Resta però il suo problema che è quello di rivolgersi ad uno specialista che possa condividere con lei questa impostazione diagnostico-terapeutica. A tal fine le posso suggerire di consultare il sito della Società Italiana di Parodontologia (SIdP). Restando a sua disposizione le porgo i miei più cordiali saluti.
Pubblicato il 04-02-2009
Sig.Esposito, prima di inserire un bisturi nella gengiva, come hanno detto altri colleghi, bisogna fare un'attenta diagnosi e cioe' valutare tutte le possibili cause che hanno determinato la malattia. Pertanto, si rivolga ad un parodontologo esperto e vedrà che le risolverà il problema
Pubblicato il 05-02-2009
Gentile Enrico, le cose che dite lei e il suo dentista sono entrambe corrette. Però le consiglierei di cominciare con una buona levigatura radicolare efficace e ben fatta e rivalutare le tasche dopo 4/6 settimane. Se le tasche non sono considerevolmente ridotte, solo allora valuterei la chirurgia o comunque una forma di intervento, altrimenti mi asterrei. Cordialità.
Pubblicato il 05-02-2009
Sig. Enrico, s'è come lei ha riferito "piccole tasche", presumo che siano di pochi millimetri e pertanto le terapie d'elezione sono lo scaling, la laser terapia e farmacologica: antibiotica sia topica con metronidazolo che per via generale, sciacqui con colluttari a base di clorexidina e non quella chirurgica. Per avere più chiare le idee legga gli articoli da me pubblicati: igiene orale e malattia paradontale e recessioni gendivali. per qualsiasi chiarimento sono a disposizione Cordiali Saluti
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Pubblicato il 05-02-2009
Sig. Enrico, da quello che si capisce la tasca è tra il canino e l'incisivo inferiore, e le è stato proposto un intervento di chirurgia resettiva. Probabilmente il suo dentista che la conosce bene ha valutato che per lei è il trattamento migliore. Io posso solo dirle che la terapia della parodontite localizzata su denti monoradicolari come i suoi è molto facile ed anche con tasche abbastanza profonde si riesce ad avere la meglio. Solo in seguito dopo qualche mese,e solo in caso di non-risposta, nei miei pazienti, propongo una terapia chirurgica che valuterò al momento valutando il tipo di tasca ossea; ma queste sono cose molto tecniche.
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Pubblicato il 07-02-2009
Faccia l'intervento che le ha proposto il collega. Solo se risolve meccanicamente la tasca e quindi le riduce i germi al suo interno svaniranno e lei guarirà. Un saluto.
Dentista Emilia Romagna, Modena
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Dentista Calabria, Vibo Valentia
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Dentista Lombardia, Monza e Brianza
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Dentista Lombardia, Bergamo
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Dentista Campania, Napoli
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