Il mio dentista ha riscontrato una recessione gengivale su tre denti posti sull'arcata superiore dx
Scritto da Moreno / Pubblicato il
Buongiorno, ho 32 anni, a fine agosto il mio odontoiatra a seguito di un controllo e pulizia ha riscontrato una recessione gengivale su tre denti posti sull'arcata superiore dx: canino, molare e premolare. Ci siamo rivisti a fine settembre per effettuare un sondaggio gengivale ottenendo misurazione che vanno dai 3 ai 4 mm. Sempre da fine agosto mi è stato prescritto di utilizzare il bite nel notturno, in quanto soffro di bruxismo, spesso di notte mi sveglio con la bocca completamente serrata ed esercito pressione sui denti. Ho il palato stretto ed ancora i denti del giudizio. Ho un igiene orale abbastanza meticoloso, lavo i denti mattino pomeriggio e sera ed utilizzo il filo interdentale due volte al giorno dopo mangiato. Il prossimo step che mi è stato anticipato e che provvederemo alla pulizia delle tasche gengivali mediante un curettage. Domani mi recherò per fare un OPT dal radiologo visto che quella che ho in possesso è parecchio vecchia. Pensate che l'approccio del mio dentista sia corretto? vi ringrazio anticipatamente.
Pubblicato il 16-10-2013
Caro Signor Moreno, buongiorno, perchè mai questa domanda che denota sfiducia e disistima ingiusta ed immeritata nel suo Dentista? Mi scusi se lo faccio notare! Noi ed almeno io, dato che sto rispondendo io, non sono mica un Giudice dell'operato del suo Dentista! Posso solo dirle che taschine di 3 mm non sono gravi! Anzi 3 mm è una misura dubbia, ossia o è un solco gengivale un pelino più profondo del normale o è un inizio di scollamento e quindi una tasca parodontale che si sta formando. 4 mm è una tasca parodontale ma ancora nella compagine dei tessuti molli. L'osso incomincia ad essere interessato dai 6 mm in su. In su significa fino alla misura massima che corrisponde alla lunghezza media delle radici, ossia 14 mm! Bisogna poi vedere se queste tasche sono diffuse in tutta la bocca e in quanti dei sei punti di ogni dente di tutti i denti presenti. Per valutarne la reale profondità falsata dall'eventuale tessuto di granulazione presente, bisogna proprio praticare un curettage e scaling e root planing per esciderlo insieme al cemento necrotico radicolare. Riprendendo poi in una seconda visota di rivalutazione le misure parodontali, si avranno quelle reali, si far à diagnosi eventualmente di Parodontite o no e di che tipo e si emetterà una prognosi e si pianificherà una eventuale terapia. Per quanto riguarda le recessioni esse dalla foto sembrerebbero molto piccole. Si trattano chirurgicamente solo se compromettono la funzionalità della linea muco-gengivale o se le creassero problemi di estetica o di sensibilità ed il miglio metodo per valutarne la gravità è raffrontarle con la classificazione più comune che è quella di MILLER, che prende in considerazione l’aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all’estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Condizione più labile e da considerare poi quella in cui si sia "perduta" la gengiva aderente e sia rimasta solo la mucosa alveolare, cedevole, elastica e quindi non perfettamente idonea a fungere da attacco epiteliale. E' quindi di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Il trattamento dovrà tendere a ottenere la completa ricopertura della radice denudata, senza venir meno però allo scopo principale dell'intervento stesso, che è quello di creare una zona di gengiva aderente intorno alla recessione. ! In loro corrispondenza sembra di vedere delle erosioni dello smalto , non è chiaro perchè la foto non è in macro nè a fuoco, erosioni che andrebbero curate conservativamente solo dopo avere risolto chirurgicamente la ricostruzione delle recessioni per evitare, se si facesse il contrario, di creare un supporto artificiale su cui la gengiva recuperata chirurgicamente, delle recessioni, non potrebbe attecchire e quindi si creerebbero delle tasche parodontali iatrogene, a causa del medico cioè! Il Bite è un 'arma a doppio taglio che si deve usare con prudenza e solo dopo diagnosi gnatologica certa. Ne esistono di diversi tipi e materiali e funzioni, diagnostiche, sintomatiche, terapeutiche! Personalmente li costruisco solo dopo diagnosi gnatologica avvenuta e con l'uso di un arco facciale di trasferimento su articolatore a valore medio! Il bite non è una sciocchezza, è una cosa molto seria e complessa, in particolare il suo utilizzo in modo appropriato! Spero di avere risposto a tutto e che sia più consapevole ed informato! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 16-10-2013
Buongiorno, concordo con il collega e ricordo che le nostre risposte non sostituiscono una visita odontoiatrica. Carissimi saluti. Bruno Dr. Roberto Studio Dentistico Via Arzani 10 Tortona (AL)
Pubblicato il 16-10-2013
Gentile Sig. Moreno, recessioni e tasche sono due cose diverse. Le tasche di 4mm sono in presenza delle recessioni? Comunque sondaggi di 3mm possono essere ancora nella norma. Non è però la panoramica che serve in una diagnosi parodontale, troppo grossolana. Bisogna fare uno status con le lastrine piccole. Cordiali saluti
Pubblicato il 16-10-2013
L'obiettivo più importante e' fare diagnosi. Per farla oltre al sondaggio bisogna avere anche la misura delle recessioni e a livello radiografico e' indispensabile fare un full endorale e cioè delle radiografie piccole che prendono pochi denti in asse per valutare correttamente il livello osseo tra i denti stessi, solo dopo se ci sono delle tasche otre i tre mm si procede con la fase 1 terapia non chirurgica con le levigature e dopo 6-12 settimane si effettua la rivalutazione rieffettuando il sondaggio. Se permangono ancora delle tasche, allora vanno risolte chirurgicamente. Saluti
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Pubblicato il 16-10-2013
Sinceramente non capisco la sua perplessità, se dubita del suo dentista lo cambi se lo reputa necessario, quello che le ha prescritto non ha nulla di sbagliato denota una analisi attenta e giudiziosa, sia invece più esaustivo Lei nell'esporre le sue perplessità, grazie. Vaja Fabio
Pubblicato il 16-10-2013
Sig. Moreno, l'OPT non è la radiografia ideale per la cura della malattia parodontale, il solo Bite non è uno strumento utilizzato per la cura del bruxismo, per cui deduco che forse ci sia qualcosa di poco chiaro tra lei e il suo odontoiatra, le consiglio di farsi mettere tutto per iscritto: la diagnosi, il tipo di cure, quali risultati si intendono ottenere e come mantenerli nel tempo; senza queste basi di partenza con la sola foto sfocata si rischia di dare risposte non corrette.
Pubblicato il 17-10-2013
In presenza di patologia parodontale che lei sembra avere si effettua un sondaggio parodontale e un controllo radiografico con radiografie endoorali o con come bean. Quindi si effettuano, se necessarie terapie non chirurgiche ( curettaggi) o chirurgiche ( interventi rigenerativi o resettivi ) Questo lo si valuta dopo il risultato dei curettaggi. Per le recessioni si intereviene, se necessario con la chirurgia mucogengivale di innesti ( connettivo o materiali alloplastici che ci vengono forniti dal commercio ) si affidi ad un parodontologo esperto Cordiali saluti
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Pubblicato il 17-10-2013
Come indicato giustamente dai colleghi, in parodontologia, le uniche misure affidabili radiologicamente, sono quelle effettuate con un radiografico alla poltrona e centratore, in modo da avere una rirproducibilità delle misure effettuate. La cone beam può fornire anch'essa delle misure accettabilmente precise e ripetibili, da una dimensione tridimensionale dell'eventuale problema, ma è sconsigliabile pr un monitoraggio di routine dello status parodontale, dato che espone a maggiori radiazioni. Le "tasche" di 3mm sono considerate fisiologiche, 4 5 mm sono considerate parafisiologiche e meritevoli di una semplice igiene accurata. Le recessioni se stabili e non danno problemi di dolore o estetici maggiori, possono essere lasciate tranquille. Le eventuali sensibilità dei colleti possono essere trattate con LASER (Nd-YAP, Nd-YAG, un pò più faticosamente con diodo). La chirurgia muco gengivale con innesti (autologhi/ allosplastici...) li indicherei preferibilmente nei casi di pregiudizi estetici maggiori. Non escluda l'eventualità della necessità di una frenulectomia nei siti di recesso (ovviamente da valutare clinicamente). La buona equilibratura dell'occlusione e la protezione notturna con byte, congiuntamente ad un accurata igiene e regolare monitoraggio sono ovviamente utili a mantenere i risultati ottenuti Cordiali saluti
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Pubblicato il 17-10-2013
Buongiorno recessioni gengivali e tasche parodontali sono patologie diverse, che richiedono approcci diversi. Tasche parodontali di 4 mm possono essere ancora considerate al limite della norma per denti sani. Se necessario intervenire spesso è sufficiente una buona detartrasi o levigatura delle radici dentali le recessioni gengivali, sono invece curate con interventi chirurgici parodontali. La radiografia più appropriata non mi sembra invece essere la panoramica. Cordiali saluti
Pubblicato il 17-10-2013
Caro Moreno, sono in accordo coi colleghi sulla distinzione precisa fra tasche e recessioni. Queste ultime possono trovare differenti cause fra le quali un sovraccarico occlusale che nel suo caso appare confermato dal bruxismo notturno e dal disagio muscolare provocato dal serramento. Non sono favorevole all'uso di bites di natura molteplice che vengono confezionati senza una diagnosi neuromuscolare del caso. Esistono tests clinici computerizzati che sono in grado di fornire dati molto precisi che portano al confezionamento di adatti posizionatori mandibolari (ortotico) che ,ristabilendo un corretto rapporto cranio-mandibolare, inibiscono la parafunzione notturna e possono evitare i traumatismi alla base del difetto osseo. Cordiali saluti Michele Lasagna
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