Da circa una settimana mi sanguinano le gengive
Scritto da Maria / Pubblicato il
Salve, vi spiego la mia preoccupazione, ho 34 anni, da circa una settimana mi sanguinano le gengive, sono arrossate, doloranti e hanno iniziato a consumarsi da sole. All'inizio pensavo fosse una cosa di poco conto, così mi sono recata in farmacia ed ho acquistato il Gel gengivale "Gengigel", uno spazzolino a setole ultramorbide, il dentifricio paradontax, e l'antibiotico: amoxicillina. Tutto ciò con scarsi risultati, in quanto le gengive continuano a ritrarsi, ieri mi sono recata dalla mia dentista la quale mi ha detto che sembro essere affetta da una forma di "piorrea", quindi per verificare meglio questa ipotesi mi ha detto di fare una radiografia ai denti e di portargliela quanto prima. Mi ha detto di continuare con l'antibiotico amoxicillina fino al 5° giorno e mi ha prescritto del collutorio più potente: clorexidina. Ho letto un po in rete informazioni circa questa patologia e mi sono preoccupata parecchio. Io fumo in media dalle 10/15 sigarette al giorno e da quando ho saputo che questa patologia può essere legata anche al fumo sto cercando di ridurre il fumo. Mi lavo i denti dopo ogni pasto e spuntino (anche fino a 5 volte al giorno) vorrei sapere cos'altro fare per evitare l'aggravarsi di questa patologia e troncarla quanto prima... In che caso può portare alla perdita dei denti? Vi allego le foto che ho fatto ai denti, sperando che possano essere chiare. Grazie. Saluti.
Pubblicato il 22-05-2014
L'aspetto di tessuti molli ( gengive) soffrenti c'è. La sua dentista avrebbe dovuto intanto programmare una prima pulizia con rx endoorali e sondaggio per un'attenta valutazione parodontale. La panoramica è poco significativa come la clorexidina è poco utile se prima non si è intervenuti con igiene e curettaggi se necessari cerchi un collega paradontologo nella sua zona. Cordiali saluti
Pubblicato il 22-05-2014
Sig. Maria, non si spaventi e non legga troppo in internet, l'automedicazione in questi casi non è consigliata. Probabilmente c'è stata qualche incomprensione tra lei la sua odontoiatra perchè la malattia parodontale (piorrea) non viene valutata con OPT o RX panoramica, ma da un status radiografico realizzato dall'odontoiatra con RX endorali,integrato dal supporto da vari indici clinici tra cui anche il sanguinamento da lei citato. La patologia è curabile, e i risultati dipendono molto dalla collaborazione del paziente, le consiglio di ritornare dalla sua odontoiatra e di farsi mettere tutto per iscritto in modo da non diffondere falsità involontarie a scredito dei miei colleghi.
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Pubblicato il 22-05-2014
Cara Signora Maria, accidenti alle pubblicità! In esse si dovrebbe spiegare che, in presenza di un sanguinamento, la prima cosa è quella di andare dal Dentista per fare una diagnosi Differenziale tra Gengivite, Parodontite E Malattie Importanti Sistemiche che hanno questo sintomo spessi sottovalutato. Poi che si faccia pure pubblicità a dentifrici e spazzolini ma senza mai dimenticare quanto detto per evitare quello che è successo a Lei e che accade a tantissime persone "mi scusi se dico questo, sprovvedute". Mai poi assumere antibiotici da soli, ma scherziamo? Se le gengive sanguinano, c'è una patologia in atto! Non basta certo un Dentifricio o uno spazzolino a risolvere la cosa. Dall'aspetto lucido delle sue gengive e dall'arrossamento delle papille e dalla alterazione della forma non più armoniosa della loro festonatura si evince che è in atto una Gengivite certamente e forse una Parodontite. In presenza di un tale sospetto diagnostico, bisogna subito visitarla clinicamente (due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e root planng. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perchè è stato escisso il tessuto di granulazione presente)! Legga nel mio profilo "VISITA PARODONTALE" e " CURETTAGE E SCALING" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!' e "Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi)" e le numerose pubblicazioni da me scritte sulla Parodontite e sulla Parodontologia in genere, ne ha una vastissima scelta! Bisogna subito fare una Diagnosi differenziale tra Gengivite e Parodontite. Le devo dire le nozioni fondamentale sull'aspetto della gengiva sana e sulla sua funzione protettiva nei confronti del parodonto profondo. Le papille hanno forma conico piramidale, riempiono gli spazi interdentali fino ai punti di contatto interprossimali dei denti. Esse presentano (ma non sempre) docce naturali; per il passaggio del cibo durante la masticazione. In corrispondenza di queste docce, sulla superficie esterna dei setti ossei si trovano dei solchi incavati, detti canali di scarico, che assolvono la funzione dello scorrimento del cibo. I margini convessi, il solco gengivale e le papille interdentali costituiscono la gengiva libera. Tra essa, in senso apicale, e la linea di giunzione mucogengivale, e la gengiva aderente. La linea di giunzione muco gengivale è ben riconoscibile (mettendo per esempio in trazione il labbro inferiore) aderente (ad essa coronale, rosa nel disegno) dalla mucosa alveolare (ad essa apicale, viola nel disegno). La gengiva aderente ha consistenza compatta, color rosa corallo ed ha una superficie punteggiata "a buccia di arancio". L'aspetto a buccia d'arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, e zone depresse a proiezioni epiteliali. Poichè in una gengivite sono proprio le fibre connettivali a "soffrire" e quindi a "rompersi", si ha la perdita dell'aspetto descritto e si forma un aspetto lucido che è il pr imo sintomo di gengivite, come ha lei. Ovviamente questo danno connettivale provoca sanguinamento. Un altro concetto essenziale è che non possiamo più considerare il dente e la sua patologia"da solo",il parodonto e la sua patologia "da solo",ma dobbiamo abituarci a considerare il complesso dente-tessuto come un unico organo: parliamo infatti di "unita dentale" che è un organo formato dai denti e dai loro tessuti di sostegno molli e duri . Come abbiamo visto, quindi, c’è una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante. Tutti questi organi devono essere in equilibrio tra di loro per avere quello che gli "Statunitensi" chiamano "Natural smile", "Sorriso naturale", che è dovuto ad una proporzione tra "pink aesthetics" and "white aesthetics", ossia tra l’estetica rosa (dovuta alle gengive) e l’estetica bianca (dovuta ai denti). Se la proporzione tra queste due componenti viene meno e si ha il prevalere, rispettivamente, dell’una (Gummy smile, ossia Sorriso Gengivale), come nelle ipertrofie gengivali o dell’altra (White smile, ossia sorriso bianco) per eccesso della componente dentale come avviene per esempio nelle recessioni gengivali e nella Parodontiti. La Parodontite invece è una malattia dovuta ad azione dei batteri che entrano i profondità tamite la formazione della tasca parodontale e dalla loro interazione col sistema immunitari locale (in particolare linfociti T) e sistemico, hanno una azione distruttiva sui tessuti molli (gengiva) e duri (osso). La terapia in parole semplici e stringate consiste essenzialmente nel ricostruire chirurgicamente ciò che la malattia parodontale avesse distrutto! Ora è precoce parlarne! Ci tengo a sottolineare, per farle capire quanto sia importante la visita Odontoiatrica in cao di Sanguinamento gengivale, che oltre a queste patologia locali, un sanguinamento delle gengive puà essere il primo sintomo di malattie sistemiche dalle più tranquille alle più severe. Malattie ematiche, del midollo osseo, del sistema reticoloendoteliale, del parenchima, del mesenchima, anemie e tutte le malattie ad esse connesse! Quindi una Diagnosi Differenziale Clinica Sistemica è essenziale! Le è stata richiesta una OPT, invece occorre fare una serie completa di Rx endorali per poter valutare radiograficamente il parodonto! Si sarebbe dovuto almeno fare subito un sondaggio parodontale ed una valutazione della mobilità dei denti e di altri parametri. Non un'occhiata e via! Ci tengo ora a spiegarle meglio e Per favorirle la comprensione di un argomento così astruso le faccio la stessa spiegazione che faccio ai miei pazienti durante il colloquio informativo alla fine della prima Visita Parodontale:Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta . molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a di stanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." clicchi sul mio nome in questa risposta ed entri nella mia pagina di INFORMAZIONI GENERALI, qui clicchi su PUBBLICAZIONI e si aprirà la finestra con da sin a dx ARTICOLI, CASI CLINICI e VIDEO e cerchi gli Articoli consigliati sopra! E' chiaro che la Visita debba essere doppia ed intervallata dalla preparazione iniziale Parodontale? Se ha capito questo, sarebbe già a metà dell'opera! In bocca al Lupo e si metta in mani buone! lascio un poster con foto di una Gengivite che è la patologia più probabile che abbia.
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Pubblicato il 22-05-2014
La diagnosi di malattia parodontale si attua con visita odontoiatrica sondaggio parodontale e status radiografico con endorali...la terapia spesso è causale...necessaria la motivazione del paziente...nel suo caso (da quel che vedo dalle foto) valuterei bene l'occlusione.
Pubblicato il 22-05-2014
Concordo con quanto detto dal Collega Del Deo: la diagnosi della parodontite parte con un sondaggio parodontale, con lo status rx e con la valutazione degli indici di mobilità e di sanguinamento, ecc.. Preso atto che siamo di fronte ad una parodontite, si passa alla terapia meccanica, con curettaggio e levigatura radicolare, che rappresentano la base e l'inizio di ogni trattamento parodontale. Prima di passare a fasi terapeutiche successive, bisogna aver individuato la causa primaria della parodontite, per rimuoverla. Se si cura una parodontite, senza eliminarne la causa, questa si ripresenterà nuovamente, a distanza di tempo, rendendo nulli tutti gli interventi chirurgici aggressivi e costosi che possono essere stati attuati. Nel suo caso è evidente che bisogna valutare l'occlusione, che mi pare compromessa. Solo dopo aver posizionato i denti in modo che essi articolino tra loro correttamente (denti dell'arcata superiore con quelli dell'arcata inferiore), si può affermare la guarigione definitiva, o pianificare nuovi trattamenti farmacologici locali/sistemici e chirurgici. L'esperienza personale mi ha insegnato che, quando la causa è malocclusiva e viene eliminata, gengivite e parodontite scompaiono, senza più ripresentarsi. Le consiglio quindi una visita da un dentista-gnatologo. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 22-05-2014
Sicuramente una forma di malattia parodontale c'è, gengivite in primis mentre parodontite non possiamo dirlo senza visitarla ed eseguire specifiche procedure. L'automedicazione è sbagliata, in questo come in molti altri casi, quindi ha fatto bene a recarsi da una collega. A livello radiografico, più che una panoramica (che immagino sia l'esame che le è stato richiesto), sarebbe meglio una serie di radiografie endorali (status endorale). E comunque è necessaria una visita parodontale completa (come le ha dettagliatamenre illustrato il dott.Petti) con, importantissimo, il sondaggio parodontale, oltre agli esami radiografici e ad una visita clinica completa in generale. Quindi, una volta effettuata la diagnosi di gengivite piuttosto che parodontite, escluso eventuali fattori sistemici e/o locali predisponenti, escluse forme di gengivite da farmaci etc etc, comunque, sarà necessaria una seduta di ablazione del tartaro e una di scaling - curettage gengivale accurato (a cielo coperto, per eliminare il tessuto infiammatorio di granulazione all'interno dei tessuti parodontali). Quindi una ri-valutazione e un piano di mantenimento, con accurate istruzioni di igiene orale. Sarà il dentista a prescriverle le adeguate terapie farmacologica. Non si preoccupi, se si cura e bene, qualunque problema alla sua età lo risolve (se smettesse di fumare del tutto sarebbe ancora meglio....).
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Pubblicato il 22-05-2014
Per quello che riguarda le sigarette, 15 per una ragazza non sono poche... Quanto lo spazzolamento, c'è da dire che va fatto energicamente e preferibilmente con la tecnica di Bass (veda sul web) - Infine dalle foto si nota una certa malocclusione, forse un morso aperto, che richiederebbe se possibile trattamento ortodontico: infatti la malocclusione predispone nettamente all'aggravarsi dei problemi gengivali. Inutile dire che è ora necessaria una o piu sedute di igiene orale professionale dal dentista.
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Pubblicato il 26-05-2014
Gentile Si.ra Maria innanzitutto, complimenti per la determinazione con cui ha deciso saggiamente di ridurre il fumo di sigaretta. Il fumo è infatti, uno dei tre elementi che le provocano il problema. Il secondo è un fattore genetico su cui , purtroppo, non si può intervenire, i suoi genitori o i suoi nonni le hanno trasmesso la possibilità, o meno, di "ammalarsi di piorrea" oggi definita Parodontite. Il terzo fatto fattore è quello batterico, alcuni di questi si annidano nella placca e nel tartaro e danneggiano i tessuti che "mantengono " i denti, le gengive possono sanguinare, i denti dolere,ma non sempre, ed altri sintomi tipo mobilità ,mal di testa ecc La prima cosa da fare è andare da un dentista esperto nel campo e con le informazioni che ha raccolto qui non dovrebbe avere difficoltà a capirlo durante la prima visita. Cordiali saluti
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