Rischio che la mia paradontite possa in qualche modo creare infezioni alla placenta?
Scritto da Francesca / Pubblicato il
Ho 36 e sono in cura per una paradontite da circa un anno e mezzo. Mi sottopongo periodicamente con regolarità a controlli, ablazioni del tartaro e courettage. Ora sono incinta di 10 settimane. Il dentista dice che la situazione e' ad oggi stabilizzata e sotto controllo e che posso affrontare serenamente la gravidanza. Tra circa 5 settimane dovrò eseguire l'amniocentesi e mi sorge un dubbio. Rischio che la mia paradontite, sebbene sotto controllo, possa in qualche modo creare infezioni alla placenta o al liquido amniotico a seguito del prelievo dello stesso? Sono terrorizzata! Attendo vostra risposta Grazie
Pubblicato il 02-07-2014
Sig. Francesca, può stare tranquilla in primis perché ciò che dice il suo odontoiatra e per quanto mi riguarda non conosco letteratura in cui parlino di infezione agli annessi embrionali provocata da malattia parodontale ben curata.
Pubblicato il 02-07-2014
Cara Signora Francesca, non capisco cosa significhi "sotto controllo"! La Parodontite è una malattia dovuta ad azione dei batteri che entrano i profondità tramite la formazione della tasca parodontale e dalla loro interazione col sistema immunitari locale (in particolare linfociti T) e sistemico, hanno una azione distruttiva sui tessuti molli (gengiva) e duri (osso). La terapia in parole semplici e stringate consiste essenzialmente nel ricostruire chirurgicamente ciò che la malattia parodontale avesse distrutto! Quindi dalla Parodontite si GUARISCE. Ovvio che poi debba essere attuata una terapia di mantenimento con periodici curettage e scaling e root planing ed Igiene Orale Professionale che deve essere considerato non un optional ma proseguimento della terapia stessa! Detto questo, se la malattia fosse stata curata e le tasche parodontali non più presenti, in particolare quelle al di sopra dei 6 mm, fino a 14 mm, allora potrebbe fare tranquillamente l'amniocentesi e non ci sarebbe pericolo batterico per il suo bimbo che ha in "grembo"! L'unico che le possa rispondere è il suo Dentista! Le spiego cosa sia una Parodontite sperando di farle cosa utile e gradita. Ed allora:favorirle la comprensione di un argomento così astruso le faccio la stessa spiegazione che faccio ai miei pazienti durante il colloquio informativo alla fine della prima Visita Parodontale:Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane, il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta . molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a di stanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così si potranno studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti e pianificare la terapia chirurgica resettiva, ricostruttiva o rigenerativa ossea parodontale." La Terapia Parodontale, consiste essenzialmente nel ricostruire chirurgicamente ciò che la malattia parodontale ha distrutto. La TERAPIA PARODONTALE, come detto, consiste nel ricostruire ciò che la malattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso, nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovo cemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo…nel primo caso si ha una rigenerazione,quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell’avvento dell’HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l’avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita,nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mo di membrana) , amelogenine, Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali.In bocca al Lupo e si metta in mani buone!Ripeto,Le lascio un poster con foto di Tasche parodontali e difetti ossei complessi a più pareti per Parodontite curata con Chirurgia Ossea Parodontale. Clicchi sul mio nome in questa risposta ed entri nella mia pagina di INFORMAZIONI GENERALI, qui clicchi su PUBBLICAZIONI e si aprirà la finestra con da sin a dx ARTICOLI, CASI CLINICI e VIDEO e cerchi gli Articoli consigliati sopra! E' chiaro che la Visita debba essere doppia ed intervallata dalla preparazione iniziale Parodontale? Se ha capito questo, sarebbe già a metà dell'opera! In bocca al Lupo. Cari saluti
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Pubblicato il 02-07-2014
La sua parodontite e' sotto controllo ed il suo dentista, giustamente, le ha spiegato le problematiche parodontali correlate alla gravidanza....Non vedo potenziali pericoli verso l'amniocentesi...se non l'amniocentesi stessa!! In ogni modo prima della procedura verra' sicuramente sottoposta a tutti gli esami necessari preliminari dal ginecologo. .
Pubblicato il 02-07-2014
È scientificamente documentata una correlazione fra parodontite e complicanze ostetriche (nascite premature e/o bambini nati sottopeso). Questo però essenzialmente nei pazienti che non controllano la parodontite stessa, quindi nelle forme dove non è stata eseguita terapia causale nè di mantenimento. Da quello che deduco lei invece esegue il mantenimento (igiene orale, curettage/scaling etc etc) quindi può fare l'amniocentesi tranquillamente (per questo aspetto non conosco in letteratura correlazioni fra batteri parodontali ed amniocentesi in sè, ben più pericolosa per altro) nè deve temere per suo figlio/figlia.
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Pubblicato il 02-07-2014
Se la paradontopatia è trattata eliminando le tasche e, riportando il sondaggio a valori fisiologici il rischio non esiste, se invece vi sono infezioni parodontali il rischio di parti prematuri o di gravidanze più complesse è presente se il collega è un paradontologo esperto e l'ha curata per la malattia parodontale stia tranquilla. Cordiali saluti
Pubblicato il 02-07-2014
Oltre quello che le hanno detto in modo monto sapiente i colleghi, e il suo stesso dentista, le aggiungo che sorpassato il primo trimestre, sarà bene continuare a tenere sotto controllo la malattia parodontale con tutte le manovre di igiene professionale necessarie. Consiglio anche il laser che è in grado di disinfettare-sterilizzare a fondo le tasche in aggiunta alle manovre manuali etc. In altre parole non solo non ci sono controindicazioni a continuare a curarsi in gravidanza, ma anzi ci sono indicazioni favorevoli e nette, visto anche che in gravidanza c'è un nuovo assetto ormonale provvisorio che purtroppo non è generalmente favorevole allo stato di salute delle gengive. Che quindi vanno curate più del solito. Ovviamente innanzitutto a partire da tutto ciò che lei stessa può fare, igiene massima, filo etc etc
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Pubblicato il 02-07-2014
Ci sono vari studi che riportano un aumentato rischio di parto pretermine in donne affette da parodontite ma, nel suo caso, credo possa stare più che tranquilla, proprio perchè la sua patologia è sotto controllo.
Pubblicato il 05-07-2014
Gentile Sig.ra Francesca, immagino che il termine parodontite sotto controllo implichi che è stata curata ed ora deve continuare con i controlli e le sedute di igiene. In questo caso viva serena la sua gravidanza e non abbia timore nel fare l'amniocentesi. Cordiali saluti
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