E' possibile che sia parodontite?
Scritto da Marco / Pubblicato il
Salve, mi chiamo Marco e sono un ragazzo di 20 anni. Oggi mi sono svegliato con un po' di dolore all'incisivo laterale destro superiore. Il dolore non coinvolge nessun'altra parte della bocca, ma solo quell'incisivo e se faccio pressione dal basso verso l'alto sul dente (dalla punta verso la radice) provo dolore. Inoltre quel dente sembra muoversi. Prendendolo con due dita e muovendolo avanti e indietro riesco a notare un movimento. E' possibile che sia parodontite? Così giovane? E' possibile che torni a posto da solo quando quest'infiammazione scomparirà? Che quest'aumento di mobilità sia passeggero? Mia madre soffre di parodontite. Io sono un fumatore occasionale. Grazie
Pubblicato il 12-11-2014
La diagnosi di parodontite è legata alla visita clinica e alla valutazione radiologica ed entrambe ci mancano. Sicuramente è opportuno una visita dal suo dentista un'infiammazione ossea o gengivale o dentale può dare gli stessi disturbi e manifestazioni. Cordiali saluti
Pubblicato il 12-11-2014
Caro Signor Marco, buongiorno. Premesso che all'età di 20 anni è molto improbabile che abbia una Parodontite. Nel sesso femminile, e solo femminile, esiste l'unica Parodontite geneticamente trasmissibile ossia la Parodontite Giovanile che può iniziare a manifestarsi intorno ai 13/14 anni di età scheletrica (non sempre l'età scheletrica coincide con quella anagrafica, per inciso). Nel Sesso Maschile no! Quindi stia tranquillo. Ciò non toglie che debba farsi visitare anche Parodontalmente con un sondaggio Parodontale come le spiego qui sotto.Non si studi. Tra l'altro devo dirle DUE COSE. La prima riguardo alla mobilità e la seconda riguardo al dolore leggero che sente. La PRIMA: sappia che la mobilità non si può saggiare da soli nè con le dita, nè coi polpastrelli e neanche con la lingua, tutti organi che falsano la sensibilità tattile! Deve farlo il Dentista saggiando i denti tra due strumenti rigidi o altro e deve constatare la presenza di tasche parodontali espressione di difetti ossei parodontali, espressione di Parodontite! Qui ora mi tocca spendere parole su cosa sia una Visita Parodontale, su come si arrivi ad una Diagnosi e su cosa sia una Parodontite. Intanto può leggere nel mio profilo "Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi)e " La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!'" e "VISITA PARODONTALE". Nell'ambito della diagnosi si valutano tutti i problemi esistenti in bocca ed anche correlati con il resto del corpo umano! La visita Parodontale, deve essere pertanto una visita Odontoiatrica completa con valutazione non solo del Parodonto ma anche Gnatologica, Conservativa e tanto altro , oltre che una Vera e propria Visita almeno anamnestica se non clinica quindi di tutto il corpo! Il suo Dentista ha fatto tutto questo? Il discorso più ampio riguarda la "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane.il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta . molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a di stanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." clicchi sul mio nome in questa risposta ed entri nella mia pagina di INFORMAZIONI GENERALI, qui clicchi su PUBBLICAZIONI e si aprirà la finestra con da sin a dx ARTICOLI, CASI CLINICI e VIDEO e cerchi gli Articoli consigliati sopra! E' chiaro che la Visita debba essere doppia ed intervallata dalla preparazione iniziale Parodontale? Se ha capito questo, sarebbe già a metà dell'opera! La SECONDA: La cosa più probabile è che abbia una patologia endocanalare con interessamento del periapice con formazione di una osteolisi periapicale come un Granuloma o una Cisti per Necrosi dei canali radicolari del dente e formazione di un ascesso che si manifesterà a breve se non si farà curare. La eventuale mobilità, se ci fosse sarebbe dovuta proprio all'edema periapicale o alla'ascesso che spinge e solleva il dente rendendolo mobile. Voglio essere più preciso: Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Per concludere, si faccia Visitare dal suo Dentista e vedrà che, fatta la Diagnosi, qualsiasi essa sia, si risolverà tutto con la terapia adeguata al suo caso. Non prenda farmaci da solo. Essi devono essere prescritti dal Dentista, eventualmente e non servono per guarire ma solo come copertura prudenziale doverosa! La terapia deve essere mirata alla patologia odontoiatrica. Chiaro? Cari saluti e stia tranquillissimo!
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Pubblicato il 12-11-2014
Sig. Marco, anche se non fosse malattia parodontale, occorre con urgenza una visita.
Pubblicato il 12-11-2014
Gentile Marco, la mobilità di un dente non si misura con la forza delle dita ma con opportune manovre che il suo dentista conosce bene. Si rechi dal dentista per una visita di controllo. Cordialmente
Pubblicato il 12-11-2014
Tutte le sue domande troveranno risposte pertinenti dalla voce di un dentista dopo un'accurata e completa visita.
Pubblicato il 12-11-2014
La mobilita va ovviamente valutata da uno specialista. Probabilmente si tratta di un modesto sovraccarico occlusale notturno. Come ben consigliato dai colleghi nulla sostituisce una buona visita da un buon dentista.
Pubblicato il 12-11-2014
Vada dal suo Dentista di fiducia, gli spieghi tutto. Lei è molto giovane, una forma di parodontite alla sua età (seppure è presente familiarità) è improbabile. Comunque, una visita clinica dettagliata (sondaggio parodontale in primis), ed esami endorali specifici, risolveranno ogni dubbio.
Pubblicato il 12-11-2014
Salve Marco è necessaria una visita per rispondere alle tue domande, ma da quel che riferisci probabilmente hai preso una "botta" al dente in questione. Va eseguita una visita ed una rx per effettuare una diagnosi precisa e per poter stabilire se è necessario seguire una terapia. Cordialmente
Pubblicato il 13-11-2014
Bisogna diagnosticare con RX e sondaggi parodontali
Pubblicato il 13-11-2014
Gentile Sig. Marco, a 20 anni la malattia parodontale è rara. Comunque il problema va indagato e può farlo solo il suo dentista di fiducia. Cordiali saluti
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