Sindrome della bocca urente
Scritto da davide / Pubblicato il
Buongiorno, scrivo non tanto per ottenere una diagnosi a distanza (mi rendo conto sia difficile) ma per chiedere il nominativo di qualche medico o odontoiatra (nei dintorni di Venezia) che sia in grado di trattare una patologia che sembra avere le caratteristiche della sindrome della bocca urente. La persona che ne soffre da circa 4 anni è mia madre, 76 anni di età. Ha cominciato a soffrirne quando le è stata installata una protesi fissa all'arcata superiore con 5 impianti. Da allora ha iniziato ad accusare problemi di secchezza alla bocca e alle labbra, senso di bruciore, gusto alterato e lingua che manifesta dei solchi. Questa sintomatologia è andata via via peggiorando e allo stato attuale le sta procurando notevole preoccupazione e depressione perché non si trova una soluzione. Sono stati eseguiti tests allergici epicutanei a svariati metalli d'uso odontoiatrico, alle resine acriliche e al benzoil perossido: tutti risultati negativi. Ci saremmo aspettati almeno una allergia a qualche metallo dal momento che mia madre se indossa orecchini metallici che non siano d'oro sviluppa eritema e secrezioni ai fori dei lobi delle orecchie: che sia il caso di ripetere i test? Gli esami del sangue, a detta del medico, non manifestano nulla di anomalo. E' stato fatta una visita dermatologica e un esame di autoimmunità ENA PROFILE (Metodica FEIA): Ac. Anti SSA e Ac. Anti SSB entrambi negativi. Sia l'odontoiatra che ha realizzato l'impianto sia il medico di base non sanno che altro fare e l'hanno abbandonata. A me sembra, in base a quanto leggo nella rete, che non siano stati fatti tutti gli esami necessari per arrivare ad una diagnosi precisa. Inoltre non è stata tentata ne suggerita alcuna cura farmacologica. Grazie anticipatamente per qualsiasi consiglio.
Pubblicato il 23-10-2018
Se c'è una precisa coincidenza con la protesi su impianti, forse bisogna cercare meglio in quella direzione. Immagino che sia una protesi su impianti che è fatta di materiali che danno questi sintomi.. Certo che provare a rimuovere la protesi non è semplice, ma si potrebbe provare per un periodo, perchè no?? Vista la situazione.. Gli impianti non si possono rimuovere (ma il titanio di cui son fatte le viti dentro l'osso non dovrebbe MAI dare questi problemi) ma la protesi si, credo. E non credo che andrebbe persa o sprecata, perchè, anche se con qualche adattamento successivo potrebbe essere riapplicata. Oppure, almeno controllare se è ben fatta o se in qualche modo favorisce un ricettacolo di germi se imperfetta, anche se la porta bene. Oppure Potrebbero essere altre cento cause che non c'entrano niente e che c'è stata solo una concomitanza. Suggerisco quindi visita dal dentista che l'ha messa, oppure da un altro. E soprattutto da un medico internista che meglio di tutti può studiare lo stato di salute generale legato a questi seri disturbi.. Il medico di base ha proposto analisi ottime, ma un internista o immunologo specialista forse può trovare il bandolo della matassa.
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Pubblicato il 23-10-2018
Caro Signor Davide, buongiorno. Non specifica neanche l'Anamnesi od almeno i suoi aspetti più importanti come i Farmaci che assume. Se assuma Antidepressivi ed in che dose! Se ha tutti i denti e se ha tasche Parodontali e quindi una Parodontite! Riferisce che sia presente una Salivazione diminuita, ma non spicifica se contemporaneamente esiste una diminuita lacrimazione (come avviene nella Sindrome di Sjögren) che vedo essere stata presa in considerazione nelle diagnosi differenziali dato che ha eseguito i test anti- ANA ed Anti ENA e soprattutto Anti SSB come mi augoro le frazioni C3 e C4 del complemento e gamma globuline , RA test, Proteona C reattiva, ASLO etc! Il problema che la positività specie degli esami anti nucleo ed anti SSB se positivi, sono indice di Sindrome di Sjögren ma se sono negativi, come racconta, ciò non esclude la Sjögren, per la quale l'unica certezza la si può avere con uno studio istopstologico delle ghiandole salivare minori della parte linguale del labbro inferiore con un prelievo bioptico che però è abbastanza "fastidioso" quindi ci deve essere un sospetto diagnostico clinico realistico ed importante! Tra le tante patologie orali deve essere valutata c'è anche la sindrome della lingua urente che però potrebbe essere solo sovrapposta alla patologia di Glossite che ha perché non si manifesta come da lei descritto, però è "urente" ossia provoca il Bruciore che descrive! Anche La SINDROME DELLA BOCCA URENTE o Burning Mouth Syndrome, variazione della SINDROME della lingua urente detta anche burning tongue ( glosso pirosi, glossodinia), che è una patologia abbastanza frequente che richiede però un approccio multidisciplinare, Dentista, Dermatologo, Neurologo, Medico Internista etc e soprattutto Psichiatra perchè è riconosciuta essere spessissimo una patologia a partenza di Patologie Neuropsichiatriche, per fare diagnosi differenziali con patologie che hanno questa sintomatologia, per esempio, Gengiviti necrotiche, lingua a carta geografica, Eczemi, eritemi polimorfi, micosi, candida, Herpex, Lichen Ruber Planus, malattie dermatologiche come il Pemfigo, Diabete, anemie (la carenza di ferro può essere importante), mesenchimopatie, come già detto e per vedere se simili patologie le ha anche altrove, per esempio a livello Genito Urinario. Poi c'è il Reflusso Gastro-esofageo che da accertare e sarebbe importante indagare a fondo, se ci fosse. Non posso indicare nessuno perché è un insieme di Specialisti che si deve occupare di questa malattia, come spiegato! Le osservazioni del caro Collega Dottor Passaretti sono a mio avviso molto sagge e corrette e sarebbe il caso di seguirle! Prima però farei una Visita seria Parodontale Anziché fare il "giro dei vari specialisti, per ora almeno, basta ed avanza che si faccia Visitare da un Bravo Dentista Parodontologo perché è il Medico della bocca e delle sue mucose oltre che del Parodonto ed è anche un Clinico e può valutare tutto Lui! Legga nel mio profilo come si fa una Visita Parodontale che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà. Come vede affrontare il suo "problema" è meno semplicistico di quanto apparirebbe ad una superficiale e frettolosa valutazione che non si può certo fare on line e senza Visita Clinica e semeiologica oltre che Anamnestica! Si rechi da un Parodontologo di Stimata levatura! Lei ha bisogno di due visite cliniche strumentali, semeiologiche e anamnestiche, intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Intorno agli impianti non può esserci Parodontite perché il Parodonto non c'è più ma può esserci una perimplantite che in parole povere e non corrette ma significative per farle capire potremmo paragonarla alla parodontite (Parodontite intorno ai denti e perimplantite intorno agli impianti! Se poi questi impianti fossero stati fatti in una bocca con parodonmtite senza curarla allora sarebbe già in gran parte "spiegata" la etiopatogenesi che sarebbe iatrogena! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Con le Rx endorali (non con la OPT o Panoramica) e le prove termiche e la Visita Clinica si valuta anche la presenza di carie, necrosi endodontiche, osteolisi periapicali, stomatiti etc. !!! E' stato fatto questo? Penso proprio di no! Per questo motivo si faccia visitare da un bravo Parodontologo esperto anche in riabilitazione orale! Stia serena perché è una "sciocchezza" (in mani "buone e sapienti", ovviamente). Le lascio un Poster che illustra come si forma e previene e cura una Gengivite che è la patologia più probabile che possa avere e che se non curata evolve in Parodontite e che può avere sintomi simili o sovrapponibili a quelli della Burning Mouth Syndrome. Un caro augurio a sua mamma e segua il mio consiglio. Cari saluti ancora.
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Pubblicato il 24-10-2018
Sig. Davide, lei sta ragionando benissimo, sua madre non deve essere abbandonata e occorre una diagnosi certa. Purtroppo non è corretto fornirle nominativi, ma posso fornirle lo specialista che cura questo tipo di patologie: l'odontoiatra che si occupa di patologia orale. Ricerchi questa figura nella sua zona e affidi la sua mamma a queste buone mani. Le consiglio la lettura di questo mio articolo:https://www.dentisti-italia.it/casi_clinici/patologia-orale/886_burning-mouth-syndrome.html
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