Da circa un anno mio padre che ha 71 anni è affetto da una stomatite aftosa.
Scritto da Nicola / Pubblicato il
Gentilissimi Medici, da circa un anno mio padre che ha 71 anni è affetto da una fastidiosa stomatite aftosa che gli procura fastidiosi bruciori in tutta la bocca e sotto la lingua. Ieri, dopo una serie di visite presso dentisti e medici i quali hanno prescritto colluttori e spray vari, senza apprezzabili miglioramenti, siamo stati da un Professore stomatologo per sottoporre nuovamente a lui il problema. Lui, dopo la visita ci ha detto che non è niente di grave, ma che è necessario effettuare tutta una serie di analisi per scoprire cosa possa causare questa situazione. Ha poi sostenuto che questo è solo un primo step e in caso di totali negativi, si procederà ad una seconda serie di analisi. Ha definito il caso "molto raro" ed ha aggiunto che bisogna fare delle ricerche accurate per capire il problema. HA poi prescritto a mio padre una serie di analisi del sangue. Oltre a quelle canoniche (VES, TRIGLICERIDI, GOT GPT ETC.) ha prescritto anche esami anti HCV anti epatite B, anti NEO, anti ENA, anche esami sulla tiroide (si sono anche altri esami ma purtroppo non ho qui davanti a me la ricetta). Per conoscenza vi dico anche che mio padre da molti anni ha una carenza congenita di ferro ed è un soggetto molto ansioso. Due anni fa ha subito un intervento di ricostruzione del retto in seguito al suo prolassamento. La cosa che vi domando è questa: possibile che come prima istanza il professore medico abbia puntato a problemi di natura virale di tale entità come addirittura l'epatite C??? E' vero che ha detto che questa è una prima indagine, ma il fatto che l'abbia scelta come prima fase vuol dire che la ritiene la più probabile! Sono molto preoccupato e spero che non sia niente di così grave....
Pubblicato il 16-09-2009
Caro Signor Nicola...La stomatite aftosa è una patologia caratterizzata da presenza di vescicole sul palato, sulla lingua, sulle mucose della bocca e sulla faccia interna delle guance. La causa delle afte rimane a tutt'oggi sconosciuta, è conosciuta, invece, l'esistenza di fattori che predispongono la loro comparsa. Tra questi ricordiamo: Virus, deficit alimentari, carenza di vitamina B12, B6 e B1 carenza di acido folico, carenza di ferro, presenza di stress, ansia, nevrosi , patologie psichiatriche Morbo Celiaco, malattie debilitanti sistemiche, Esistono dei preparati sotto forma di gel che applicati alle lesioni donano una sensazione di sollievo immediato. La maggior parte di questi è composta da acido ialuronico vitamina B12/B6/B1 ferro o acido folico. Diagnosi differenziale è doverosa e non semplice a volte con lesioni traumatiche delle mucose orali, Herpes zoster gengivite necrotica Etc. per cui è consigliabile farsi visitare da un Patologo Orale o da uno Stomatologo come ha fatto...ma è anche bene farsi visitare da un Clinico Medico (Internista)...Cordialmente
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Pubblicato il 16-09-2009
Gentile Nicola, il problema di suo padre è uno dei disturbi più frequenti e al tempo stesso fastidiosi. Riguarda soprattutto il sesso femminile (profilo ormonale). Inizialmente si manifesta con una chiazza bianca sulla mucosa orale, nella quale si accumula rapidamente un liquido che segna la trasformazione della lesione in una vescica. Quest'ultima, avendo un rivestimento sottile e delicato, si rompe con facilità, lasciando quindi al suo posto una piccola ulcera responsabile di dolore e irritazione a seguito del contatto con alimenti e saliva. Si ritiene che un deficit vitaminico anche solamente momentaneo possa determinante la comparsa delle afte "spesso ricorrenti". Le zone maggiormente interessate sono le labbra e la superficie interna delle guance ma anche la "lingua", le gengive e il palato. L'eziologia è sconosciuta. Si sa che esse sono favorite da condizioni di stress fisico o psichico, dal periodo mestruale e da una scarsa igiene orale e che spesso si associano a sintomi o malattie dell'apparato digerente. Un'altra causa è la carenza di vitamine. Il problema in sé non comporta conseguenze particolari, ma il consulto del medico è consigliabile. Purtroppo, non conoscendo le vere cause del fenomeno, non vi sono rimedi preventivi. Per lenire il fastidio Le consiglio di recarsi in farmacia e chiedere un collutorio e un gel contenente estratto di Aloe Vera. Segua le indicazioni per l'uso. Sulla prescrizione delle analisi richieste dal collega non so. E' probabile che dall'anamnesi abbia ritenuto opportuno approfondire le ricerche. Buona giornata
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Pubblicato il 16-09-2009
Nel ringraziarla per averci contattato su questo portale, desidero da subito tranquillizzarla dell'esito delle valutazione del collega stomatologo. La verifica che si intende fare è sulla funzionalità epitatica e non per un sospetto di Epatite. Suo padre ha già visto altri specialisti non troppo tempo fa, per cui determinate cose sarebbero già emerse. Ritengo utile, in ogni caso, fare una indagine piuttosto ampia che avrà anche lo scopo di verificare il metabolismo e l'assorbimento di nutrienti da parte di suo padre. Non sottovaluterei una verifica anche del tipo e qualità di alimentazione di suo padre (vino, formaggi e frittura). Una terapia locale per lenire il fastidio è comunque indicata.
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Pubblicato il 16-09-2009
La carenza di ferro vuol dire anemia. L'anemia cronica in alcuni casi può dare una stomatopatia. L'anemia sideropenica determina atrofia e pallore della mucosa, particolarmente a livello della lingua interessata da glossite atrofica, che insieme alle alterazioni dell'apparato gastrointestinale forma la sindrome di Plummer-Vinson. La carenza cronica di ferro è annoverata tra le sindromi precancerose. Quindi, oltre che fare le tante analisi richieste, io punterei molto su questo fatto della anemia cronica.. Bisogna vedere bene cosa ha.
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Pubblicato il 16-09-2009
Sig. Nicola, queste patologie devono essere messe in diagnosi differenziale tra di loro. Suo padre è in buone mani, perché questo professore vuole arrivare a una diagnosi con opportuni accertamenti diagnostici, esegua il primo passo poco invasivo e lo faccia valutare, probabilmente il passo successivo sarà un poco più invasivo, perché in alcuni casi per far diagnosi certa occorre una biopsia.
Pubblicato il 23-09-2009
La stomatite aftosa ricorrente può essere hcv correlata, pertanto la ricerca della positività ai markers è routine per un patologo orale, come le altre indagini richieste. Un patologo orale ha competenze diverse da altre branche odontoiatriche. Mi sembra pertanto che il collega sia competente e coscienzioso. Pertanto si affidi con fiducia. Fabio Arpaia, resp centro pilota di patologia orale circuito intern. dentalclinic
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