Mia figlia, di due anni e mezzo, è caduta riportando una frattura dell'incisivo superiore dx
Scritto da Giuseppe / Pubblicato il
Buongiorno, mia figlia, di due anni e mezzo, è caduta riportando una frattura dell'incisivo superiore dx (come da foto). Al momento la pediatra ha consigliato di somministrarle antibiotico e antidolorifico. Gradirei avere un consiglio su come si potrebbe intervenire e cosa chiedere al dentista, con il quale abbiamo appuntamento il 29.06.2012. Ringrazio anticipatamente.
Pubblicato il 28-06-2012
Caro Signor Giuseppe, non è lei che deve chiedere al Dentista. Cosa crede che sia un Dentista. Un esecutore delle volontà e delle terapie decise dal paziente? Egli visiterà sua figlia, valuterà l'integrità del tavolato osseo e dell'alveolo, i danni e le patologie del dente, la mobilità, la vitalità, tanto altro clinicamente ed anamnesticamente e farà una diagnosi ed imposterà una terapia. Le spiegherà tutto, questo si che lo deve pretendere perchè è suo diritto di informazione per dare il consenso informato alla terapia, e procederà nel modo migliore e più idoneo! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 28-06-2012
E' una frattura coronale complicata con esposizione pulpare... purtroppo il problema principale in questi casi è ottenere la collaborazione della bambina anche per effettuare le manovre più semplici, vista la tenerissima età, comunque mi sento di dirle che obbligatoriamente bisognerà fare un accertamento radiografico per valutare se il danno è effettivamente solo quello visibile a carico della corona, oppure se ci sono fratture anche a carico della radice e dell'alveolo. Questa valutazione preliminare influenzerà il piano terapeutico, che a seconda del danno iniziale potrà andare da una strategia di mantenimento del dente fino a permuta, a una estrazione con posizionamento di un mantenitore di spazio per il permanente. Soprattutto se si sceglie di mantenere il dente, la bambina andrà monitorata costantemente dal collega per incercettare eventuali infezioni periapicali: l'obiettivo dev'essere salvaguardare il sottostante dente permanente. Per ogni altra spiegazione la rimando ai colleghi che le risponderanno qui e al parere più vincolante del collega che visiterà la bambina, le faccio i miei auguri
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Pubblicato il 28-06-2012
Ottima la terapia iniziale della pediatra! Secondo la mia lunga esperienza, considerando tutti gli aspetti, questo è un dentino perso, e da togliere. C'è una scaletta di priorità ben precisa, e NON si può assolutamente ragionare come se si fosse di fronte ad un trauma di un dente definitivo: c'è una enorme differenza strategica. Nel caso di un deciduo così ridotto, l'imperativo è salvare il permanente. Infatti sarà impossibile da recuperare e si svilupperà una infezione e questa, oltre ai fastidi, e ai danni per l'intero organismo, provocherà un danno al dente permanente. Ho alcune foto eloquenti nei miei siti e può cercarle, vedendo cosa può succedere se non si toglie un dente così ridotto. Quale è il controaltare? Il mantenimento dello spazio. Posso dirle che a due anni e mezzo effettivamente c'è il rischio che si sposti mezzo mondo. Eventualemnte si rimedierà poi con ortodonzia al momento giusto. Il mantenimento dello spazio di un incisivo io non conosco come si può fare. E tenere un dente così, o tentare di curarlo, non è il caso. Quanto all'estrazione, dovrebbe trovare chi opera in sedazione cosciente con protossido: questa tecnica eviterà ogni stress ad una bambina così piccola. Cerchi, sempre nei miei siti, a partire da questo, cosa è il protossido.
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Pubblicato il 28-06-2012
Concordo pienamente col Dott. Passaretti. Per un dente deciduo in quelle condizioni non è il caso di perdersi in trattamenti forzati e probabilmente inutili. L'unico problema è il mantenimento dello spazio che, se in parte si perderà, potrà essere recuperato in futuro quando sarà il momento, e in un'età in cui ci sarà collaborazione da parte della bambina.
Pubblicato il 28-06-2012
Buongiorno. Il dente da latte è perso, ma la bimba non sarà collaborante. Corretto l'approccio del pediatra. Consiglio un atteggiamento "aspetta e guarda". Il dente prima o poi cadrà o sarà estratto quando la bimba sarà un pò più grande. Il dente permanente di sostituzione corrispondente eromperà a circa 7 anni, quindi bisognerà valutare con il collega che la seguirà un'eventuale applicazione di un mantenitore di spazio dopo l'estrazione. Bisogna valutare l'impatto sul dente permanente. Cordiali saluti. Livio Gallottini (Roma)
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Pubblicato il 28-06-2012
Sig.Giuseppe, non dice quando è avvenuto l'incidente, comunque le cure idonee per la sua bimba le indicherà l'odontoiatra che la visiterà domani.
Pubblicato il 28-06-2012
L'odontoiatra sa perfettamente come comportarsi. La cosa difficile sarà ottenere la collaborazione della piccola paziente.
Pubblicato il 28-06-2012
L'antibiotico non serve se non c'è infezione. Occorre invece valutare la vitalità del dente, cioè se risponde agli stimoli elettrici oppure al caldo e al freddo. In questo caso è bene proteggere la polpa del dente con una ricostruzione senza preoccuparsi dell'estetica. Se invece il dente non rispondesse alle prove di vitalità sarebbe necessario svuotare la radice della polpa necrotica per prevenire eventuali infezioni. In questo caso la cura sarebbe indolore, perché il dente si sarebbe devitalizzato autonomamente a seguito del trauma. Insomma occorre che il dentista faccia una diagnosi accurata ed in conseguenza adotti la terapia più congrua. Prof.Giuliano Falcolini, già docente ordinario di Pedodonzia presso l'Università di Sassari
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Pubblicato il 28-06-2012
Gentile Sig. Giuseppe, purtroppo penso che il deciduo sia perso. Bisogna anche controllare nel tempo se non vi sono stati danni al permanente. Un altro problema è quello di approntare un mantenitore di spazio. Cordiali saluti
Pubblicato il 29-06-2012
Gentile sig. Giueppe, bisogna asportare (in anestesia) la corona fratturata e devitalizzare l'elemento senza introdurre in alcun caso coni di guttaperca. Tuttavia sarà un problema anche solo farla sedere. Se la bambina collabora, aiutandola e parlandoci, si può intervenire. Nel caso che ancora la bocca sia tumefatta, agli antibiotici si deve unire un cortisonico.Dopo, le faccia fare un disegno dell'accaduto,servirà a ridimensionare il ricordo ed evitare che diventi una cattiva odonto-paziente. Auguri!
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Pubblicato il 04-07-2012
Gentile paziente, come già detto da molti colleghi, la cosa più difficile del suo caso è ottenere la collaborazione della bambina; in ogni caso, stando a quanto si evince dalla foto, anche io sono concorde con quanti hanno detto che purtroppo il dentino va estratto. Cordialmente Dr Gerardo Cafaro
Dentista Lombardia, Milano
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