Potrebbe essere sufficiente un intervento di desensibilizzazione?
Scritto da carlo / Pubblicato il
Salve,
anni fa avevo subìto la gevingectomia all'ultimo molare superiore e poi una grossa otturazione ma il dente è ancora vivo.
Negli anni alle volte ho brevi periodi di maggiore sensibilità solo a bibite molto fredde o molto calde.
Recentemente, il mio dentista mi ha consigliato di fare un intarsio per renderlo più duraturo e così abbiamo fatto la scorsa settimana.
Tra l'altro c'è anche una grossa tasca che a fatica riesco a mantenere pulita.
Il problema è che per tutto questo fine settimana, ho riavvertito il fastidio a bibite calde e fredde ma in maniera anche un po' più fastidiosa. La domanda è questa. Un dente con dentina più esposta per via della vecchia gevingectomia e il fatto di avere una tasca e un materiale artificiale come un intarsio sono condizioni che possono giustificare questa maggiore sensibilità oppure secondo voi sarebbe dovuto essere un dente da devitalizzare? Faccio presente che il dolore intenso a bibite fredde e calde è reversibile perché dura un secondo o due e poi scompare. Potrebbe essere sufficiente un intervento di desensibilizzazione che i dentisti possono applicare? Grazie
Pubblicato il 22-06-2015
Caro Signor Carlo, buongiorno. Lei riferisce "Tra l'altro c'è anche una grossa tasca"! Qui sta il punto! La tasca non ci deve essere. Anzitutto bisogna fare diagnosi differenziale tra Tasca Parodontale e Falsa Tasca Parodontale. La prima è segno di Parodontite, la seconda di una ipertrofia Gengivale, che è un'altra cosa! Il sintomo "maggior sensibilità agli stimoli termici" può essere dovuto ad entrambe! Deve solo fare una doppia visita Clinica. Ossia, bisogna visitarla clinicamente con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente!Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltre a valutare visivamente il parodonto profondo, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti. Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà. Come vede affrontare il suo "problema" è meno semplicistico di quanto apparirebbe ad una superficiale e frettolosa valutazione! Ovvio che tutto questo deve essere chiarito e valutato prima di procedere all'Intarsio di cui non riferisce tra l'altro se è in oro o in Ceramica e che spero non sia in composito perché non avrebbe nessuna differenza con una otturazione sapientemente realizzata e modellata! :) In bocca al Lupo e Cari Saluti
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Pubblicato il 22-06-2015
Gentile Carlo, la sensibilità periodica che lei avverte è molto probabile che sia da attribuire alla tasca che dice di avere da tempo. Innanzitutto è necessario verificare la profondità e gravità della tasca stessa e cioè è fondamentale effettuare una corretta diagnosi senza la quale non c'è terapia efficace. Una volta stabilito il tipo di tasca potrà effettuare una terapia che può esser di semplice levigatura se la tasca è lieve oppure in caso di tasche profonde si opterà per una terapia ulteriore che dipenderà dalla profondità ed interessamento dei tessuti parodontali. Non credo che un intarsio che peraltro non specifica la grandezza possa essere di aiuto. Le consiglio una valutazione parodontale del suo problema fondamentale (la tasca) ed una giusta terapia magari affidandosi ad un collega parodontologo. Cordialmente
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Pubblicato il 22-06-2015
I problemi di una tasca gengivale si risolvono con sondaggio parodontale, curettage rx endorale, laserterapia e per desensibilizzare applicazioni di gel desensibilizzante sulla parte, a domicilio collutorio con clorexedina
Pubblicato il 22-06-2015
Carissimo Carlo, la sensibilità che descrive e che scompare con lo stimolo è comunissima: controllo con l'igienista e desensibilizzazione in genere risolvono. Se così non fosse ...ci sarebbe altro! Buona giornata
Pubblicato il 22-06-2015
Sig. Carlo, solo il suo odontoiatra potrà darle la corretta risposta, perché conosce il caso clinico e può eseguire gli accertamenti diagnostici per poterle dare la risposta.....................................................................................
Pubblicato il 22-06-2015
La sensibilità che lei avverte può essere legata alla tasca parodontale così come al suo dente, appunto non devitalizzato e con radice parzialmente scoperta e grossa otturazione prima ed intarsio poi. L'approccio dovrebbe essere combinateo, sia parodontale (curettage e scaling radicolare) sia sull'elemento dentario (in primis con applicazione di desensibilizzanti, se non risolutivi, ad ultimo, con terapia canalare).
Pubblicato il 22-06-2015
La desensibilizzazione potrebbe migliorare la situazione, se vi è una tasca va assolutamente trattata altrimenti perderà supporto osseo. L'intarsio potrebbe non migliorare la situazione. Cordiali saluti
Pubblicato il 22-06-2015
Sig. Carlo, come hanno già detto altri colleghi si sommano nel suo caso una problematica parodontale ed una inerente la presenza di un intarsio "profondo"...la tasca va trattata e sul dente applicato un desensibilizzante qualora dovesse persistere sintomatologia è da prendere in considerazione una terapia endodontica.
Pubblicato il 23-06-2015
Gentile Sig. Carlo, una tasca è sintomo di malattia parodontale in atto e va curata. Non spiega perchè è stata fatta una gevingectomia, forse la carie era molto profonda? La sensibilità potrebbe non essere legata all'intarsio, ma appunto alla situazione del parodonto. Cordiali saluti
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