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Domanda di Protesi

Risposte pubblicate: 13

Dentiera mobile o impianto?

Scritto da roberto / Pubblicato il
Gentilissimi, ultimamente ho avuto molti problemi con i (pochi denti rimasti 6 superiori e 5 inferiori) continui ascessi parodontali (secondo il mio dentista) che ho e sto curando con terapie antibiotiche e devitalizzazioni il tutto giustificato da grave piorrea. Avrei deciso di passare ad una dentiera mobile per la parte superiore ed una overdenture (2 attacchi) per quella inferiore. Pero' c'è un però, mi trovo di fronte a dei muri (dentisti) che mi sollecitano vivamente di fare degli impianti (CHIARAMENTE PIU' COSTOSI). Voi cosa ne pansate? Un salutone
Lei deve scegliere liberamente la soluzione che le dà maggior serenità. Le protesi mobili se fatte correttamente non danno problemi di masticazione nè estetici. Non conosco il suo stato clinico nè la sua personalità ma nessuno deve costringerla a terapie cui lei non dia il consenso, mi sembra che vogliano costringerla a fare gli impianti solo per avere maggior introito ma potrei sbagliarmi.

Scritto da Dott. Luigi Malavasi
Castiglione delle Stiviere (MN)

Gentile Roberto, probabilmente lei si è rivolto (succede sempre più spesso) a quei centri odontoiatricii low-cost che si fanno tanta pubblicità in tutti i modi e tramite TV, quotidiani, radio ect. . In questi messaggi molto sibillini vengono rappresentati centri di eccellenza con dentisti addirittura selezionati (non si sa da chi)  ed i migliori professionisti e le migliori cure e con costi assolutamente concorrenziali. Strano che questi dentisti selezionati non conoscano una regola basilare che conoscono anche gli studenti e cioè che la presenza di una parodontite (quella che lei definisce GRAVE PIORREA) è una CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA, ciò significa che non si possono inserire impianti a chi soffre di questa grave patologia pena il fallimento della terapia implantare. Lei dovrebbe prima risolvere la "PIORREA" ma in maniera definitiva e solo dopo che la situazione si è ben stabilizzata, allora e solo allora può pensare agli impianti. Se tali sedicenti "dentisti" non conoscono questa semplice e basilare regola è meglio darsela a gambe levate ed affidarsi alle cure di professionisti seri e capaci cui sta a cuore la salute del paziente e non il loro portafoglio. Signor Roberto, spero abbia capito bene il messaggio. A buon intenditor poche parole. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Caro Roberto, purtroppo oggi siamo preda di una scatenata mania implantare motivata sopratutto da meri motivi economici,
Forse si è anche persa la mano nella realizzazione di protesi mobili complete e con attacchi su radici naturali residue. Una soluzione, che se eseguita da mani esperte e con le moderne tecniche neuromuscolare costituisce un ottimo presidio esente da catastrofi implantari che soddisfa pienamente la funzione masticatori, l'estetica ma, sopratutto l'igiene e la salute della bocca. 
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Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)

Nella overdenture inferiore gli attacchi andranno messi su due denti? Se lei ha perso i denti per parodontite, probabilmente anche quei due denti residui potranno fare la stessa fine. Può darsi che i dentisti che l'hanno visitata non si fidino di essi e preferiscano inserire degli impianti. La informo che anche due soli impianti sono sufficienti a sostenere una overdenture con una spesa piuttosto contenuta.

Scritto da Dott. Paolo Gaetani
Lecce (LE)

Se ha problemi di paradentosi non perda ulteriore tempo a fare protesi combinate con i denti rimasti perchè avranno poca durata. Elimini tutto perchè tanto prima o poi ci dovrà arrivare e scelga una soluzione definitiva. Una buona protesi totale mobile può essere un'ottima scelta e una soluzione duratura, sempre che ancora le sia rimasta una buona cresta.
Eventuali impianti sono comunque da prendere in considerazione: si tratta di una soluzione alternativa se Lei non gradisce una protesi mobile. Ma tenga conto anche degli eventuali costi di molto superiori alla prima ipotesi. Si dovrà comunque valutare lo stato delle creste e non si affidi a soluzioni rapide a carico immediato che promettono di risolvere in breve tempo il problema. Ma soprattutto non si metta nelle mani di queste cliniche dantali il cui solo interesse è quello economico. Vada dal Suo dentista che ha frequentato fino ad ora e che magari lo è stato per la sua famiglia da tanti anni e si affidi all'esperienza di un serio professionista. Auguri.
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Scritto da Dott. Gianfranco Cilia
San Cataldo (CL)

Caro Signor Roberto, buongiorno. Ribadisco che la Parodontite, quale che essa fosse, se ci fosse, si può curare e si deve curare e lo ribadisco perché sento troppo spesso Colleghi (dalla pinza facile) che dicono che non è curabile, ma scherziamo veramente? No! Ha bisogno di una Visita Parodontale che è costituita da due visite intervallate da una preparazione iniziale con Igiene Professionale della tasca, Curettage e Scaling e Root Planing per rimuovere il tessuto di granulazione dall'interno della tasca stessa che falsa la presa delle misurazioni della sua profondità, le Rx endorali complete, i modelli di studio e che nella seconda visita si riprendono le misure delle tasche che ora saranno quelle vere e dalla differenza tra le prime e le seconde si fa diagnosi sul tipo di Parodontite, sulla sua Aggressività, sulla sua attività e si emette una Prognosi e si pianifica una eventuale terapia! Ribadisco che la Parodontite, quale che essa fosse, se ci fosse, si può curare e si deve curare e lo ribadisco con grande "Forza"!!! Poi, curata la Parodontite, a seconda della situazione Clinica, si riabilitano le selle edentule o con impianti (sconsigliati in linea di massima in un parodontopatico, ma dipende dalla situazione clinica, perché possono essere addirittura indicati come miglio soluzione a seconda dei casi :) ripeto o con protesi rimovibile molto sofisticate con attacchi di precisione maschi e femmine, fresature e bracci d'appoggio e coulisse maschi e femmine che si inseriscono in una protesi fissa sui denti frontali. Queste sono le soluzioni ai suoi problemi. E' "profonda e Reale ed inammissibile Ignoranza, di regola di chi riduce l'Odontoiatria intera, ormai, ad una serie di Avulsioni Dentarie (estrazioni) e sostituzione con impianti! (Non mi capisca male, io stesso faccio implantologia ma solo se Necessaria e solo come "Ultima spiaggia". Un accuratissimo e Colto Studio di Charles J. Goodacre e W. Patrick Naylor della Loma Linda University, in California ha concluso che, e riporto dall'articolo del Dr.Adelmo Calatroni, si hanno maggiori certezze nel promuovere, quando possibile, la conservazione del dente attraverso la terapia endo-parodontale: in questo caso il rapporto costo-efficacia è risultato cinque volte migliore rispetto all'estrazione seguita dal posizionamento di un impianto.Bibliografia: Goodacre CJ, Naylor WP. Single implant and crown versus fixed partial denture: A cost-benefit, patient-centred analysis. Eur J Oral Implantol. 2016;9(2):59-68. La Parodontite è una infiammazione come le spiego più sotto.le rispondo nel modo in cui spiego ai miei pazienti in studio, cosa sia una tasca parodontale e come si arriva ad una diagnosi e come si imposta una terapia.ecco: " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto,nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane.il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta,molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a distanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." In questa sede si procederà anche alla pianificazione della eliminazione di tutto ciò che di irrazionale è in bocca ( restauri conservativi e protesici irrazionali, necessità di immobilizzazione temporanea o definitiva di denti con mobilità superiore al 1°,pianificazione della risoluzione di eventuali disgnazie (per le quali si segnerà una ulteriore serie di Visite anche per lo studio Cefalometrico),pianificazione di tutta la conservativa, endodonzia, chirurgia orale,Gengiviti e solo alla fine si pianificherà la "parte di riabilitazione Chirurgica Parodontale!Arriveremo così ad una diagnosi esatta, ad emettere una Prognosi, ed infine ad un ulteriore colloquio col paziente che sarà reso edotto su tutti i suoi problemi (sottolineando complicazioni, tempi,possibilità di recidive etc.). la "terapia parodontale", spesso,per la sua importanza e complessità, coinvolge tutta l'Odontoiatria. Per rispondere in modo completo alla sua domanda, cercherò di spiegarle brevemente in cosa consista la TERAPIA PARODONTALE. Essa consiste nel ricostruire ciò che lamalattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso,nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovo cemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo.nel primo caso si ha una rigenerazione,quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration =Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell'avvento dell'HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l'avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita,nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mo di membrana) , amelogenine,Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali. Ora spiego più dettagliatamente la Visita Parodontale:Il Parodontologo deve avere una "Cultura Odontoiatrica completa con conoscenze altissime di tutte le altre specialità dell'Odontoiatria, supervisionate da questa Mentalità Parodontale" Ecco che la Visita Parodontale, diventa una visita "totale odontoiatrica". È quindi una visita complessa che richiede almeno un'ora/due ore, compreso un Colloquio col Paziente, seguita da una Preparazione Iniziale dell'apparato Stomatognatico, un rilievo di dati ed eventualmente analisi cliniche, che richiedono almeno ulteriori due/quattro ore ed infine una seconda visita detta Visita di Rivalutazione Parodontale, che richiede due/tre ore! Nel mio profilo trova pubblicazioni ed articoli clinici e scientifici su tutti gli aspetti della Parodontologia! Si rivolga ad un bravo Parodontologo Gnatologo e Riabilitatore Orale! Cari Saluti e guardi il poster che le lascio :)
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig. Roberto, lei deve chiedere delle proposte alternative, non proporle in prima persona. Su questo portale potrà trovare professionisti con molta esperienza che la potranno accontentare di avere un bel sorriso senza impianti.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Buongiorno Signor Roberto.
Il suo " dilemma " è per così dire emblematico di una apparente acculturazione propalata dai mass-media ma che in realtà cela una grave quanto ovvia ignoranza in materia, che non può ovviamente trovare risposta in questi lodevoli forum ma che, per loro natura, sono limitati a corrispondenze epistolari di carattere generale.
Non so che cosa Le sia stato detto circa il suo reale stato dentale e parodontale, nè conosco i dati obiettivi e strumentali del suo status stomatologico, né di quello fisiologico e/o patologico generale.
Mi è impossibile quindi esprimere alcun FONDATO parere o consiglio, poiché nessun Medico degno di tale titolo potrebbe farlo. Come Lei certamente comprenderà occorrono sia un esame clinico-anamnestico approfondito, poi occorrono dei rilievi oggettivi ( visite, sondaggi , foto, radiografie, esami ematochimici, impronte e modelli in gesso per lo studio preliminare e per fare un set-up e/o per fare simulazioni 3D ecc. ), poi occorrono sedute di rivalutazione dei dati clinico strumentali e così via. Questo per stare nei protocolli scientifici consolidati che secondo l'ultima legge Gelli sono gli unici a garantire il buon operato, almeno in senso etico e medico-legale.
Io penso che una volta fatto il percorso si possa esprimere un piano di terapia che sia quello più vicino alle esigenze del paziente ed al massimo di un piano alternativo ( come vuole la legge ) che possa vicariare al primo.
Per principio non sono favorevole o contrario ad alcuna risorsa terapeutica, mentre sono favorevole a quella più idonea a risolvere lo stato paotologico in atto. E mi creda se un medico deve mercanteggiare sul numero degli impianti non è molto degno di tale appellativo.
Lei dice che i soldi sono importanti? Le rispondo che è certamente vero ma che ciò che si vuole risparimiare oggi lo si paga molto più a caro prezzo domani.. In linea di principio se non può fare tutto oggi, pianifichi intanto un piano di cura provvisorio con protesi mobili, che conservi ciò che si può conservare e proceda all'implantologia in un secondo momento, senza dover per forza ricorrere al carico immediato.
Ma questo solo per darle un'idea. Cari saluti
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Scritto da Dott. Massimo Scaramelli
Pisa (PI)

Gentile Sig. Roberto, la verità sta nel fatto che ormai pochi dentisti sono capaci a fare una dentiera come si deve, tanto ci sono gli impianti. La protesi mobile non è affatto facile da fare, richiede maestria ed esperienza. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Sull'inferiore sicuramente ê consigliabile stabilizzare la protesi mobile completa con gli impianti (un minimo di due, la cosidetta overdenture appunto), mentre per l'arcata superiore la scelta è relativa a molteplici aspetti economici - clinici - personali.
Una protesi totale removibile superiore può essere soddisfacente anche così, senza impianti, ovviamente se stabilizzata da impianti, il risultato è un altro. Il collega le deve spiegare bene pro e contro, sulle varie e possibili strade terapeutiche, da lì avrà modo di scegliere lei con cognizione di causa.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

La domanda legittima che lei fa, in realta', e' di facile risposta dopo avere elaborato una diagnosi corretta. E prima ancora c'e'un'altra domanda:i denti che lei ha sono da estrarre o no? E questa e' un po' piu' difficile, dato che ha avuto pareri contrastanti. Comunque se i due denti inferiori sono molto buoni (canini ?) e vengono giudicati come elementi affidabili, perche' fare impianti? Per la dentiera, se viene ancorata ad impianti, la qualita' della vita migliora. Io credo che lei si debba affidare ad un collega che le dia fiducia. E questa e' una domanda difficile a cui non so risponderle
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Scritto da Dott. Giovanni Vergiati
Fornovo di Taro (PR)

Lei scrive che il collega sta curando 11 denti. Quindi il collega sta seguendo un certo protocollo terapeutico di cui lei dovrebbe essere stato edotto. Consenso informato.
E però poi lei scrive "avrei deciso per una dentiera". quindi è lei che decide?! Ma quali sono le sue aspettative? cosa che io chiedo sempre ai miei pazienti. Detto questo, se i denti hanno una mobilità e una incurabilità ogni oltre ragionevole dubbio è fattuale anche l'estrazione. L'indicazione all'estrazione è un atto chirurgico previsto in odontoiatria. E però 2 dentiere vogliono dire estrarre 11 denti. Vi è quindi una palese contraddizione: curare o estrarre? L'odontoiatria è anche questo: il dubbio.
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Scritto da Dott. Giuseppe Spera
Milano (MI)