Menu

Domanda di Protesi

Risposte pubblicate: 5

Ponte installato da circa 5 anni a causa di un´agenesia su di un incisivo inferiore

Scritto da Roberta / Pubblicato il

Salve a tutti! Vorrei porre una domanda in merito ad un ponte che ho installato da circa 5 anni a causa di un´agenesia su di un incisivo inferiore, l'intervento é stato fatto quando avevo 25 anni nonostante il dente di latte non fosse caduto perché era diventato sempre più piccolo e scuro e mi creava non pochi disagi di natura psicologica oltre il timore costante di poterlo perdere all´improvviso, ho optato per il ponte nonostante avessi i denti adiacenti sani perché purtroppo lo spazio per poter installare un impianto era molto piccolo e i denti adiacenti scheggiati e larghi a causa di questa agenesia e soprattutto molto piccoli, cosa che ha permesso al dentista di limarli poco. Sono stata da subito molto soddisfatta del lavoro a livello estetico anche se psicologicamente non ho accettato troppo questo elemento estraneo e tutt´ora dopo 5 anni in vista la mia "giovane età" ho il terrore costante che possa succedere qualcosa agli elementi che si trovano sotto il ponte e trovarmi a combattere costantemente con essi, nonostante sia in perfette condizioni a parte qualche gengiva ritirata che ha scoperto leggermente il colletto di un dente e lasciato una tasca dove manca il dente che il mio dentista ha provveduto a ricoprire Paranoie a parte l'unico dubbio che ho é in merito ad un dolore che credo sia dovuto alla pressione, come se ricadesse maggiormente su di un dente, mi spiego meglio: il ponte è composto da 4 elementi di cui due incisivi laterali vicini a sx, un mancante ed un altro adiacente verso dx che è quello spesso sento essere indolenzito o un po´dolorante, si tratta di un dolore lieve e che principalmente si manifesta quando la bocca si trova in tensione, come ad esempio quando ho dovuto tenerla ferma ed aperta per una cura dentale, tastando le radici mi sono resa conto che l'unica che a volte è un po´indolenzita è proprio quella che appartiene a questo dente ed è anche la stessa in cui il colletto si è scoperto. mi chiedevo se fosse del tutto normale oppure va monitorata, in quanto ho fatto radiografie e non emerge nulla, considerando inoltre che essendo purtroppo esperta di carie riesco a riconoscere il dolore che comporta quest'ultima ed in questo caso è completamente differente c´è da aggiungere inoltre che digrigno costantemente i denti quindi ho pensato che questo doloretto sia dovuto al bruxismo e alla pressione della masticazione oppure si tratta di qualche dolore naturale di assestamento visto che affianco a questo dente non c´é nulla, ma solo la capsula che serve a coprire l´agenesia. grazie mille e buona giornata 

Gentile Roberta, la situazione che descrive, non è normale. Quando chiude i denti, deve avvertire una pressione uniforme su tutti, altrimenti ha dei precontatti che le causano fastidio e recessioni della gengiva al colletto. Vada da un dentista per una visita e racconti quello che ha scritto a noi: forse risolverà con un semplice molaggio selettivo, o forse il dentista le valuterà la "proporzione di Bolton" e la verrà consigliato altro. In ogni caso, non le consiglio di trascurare la situazione attuale, che ha già da cinque anni. Cordiali saluti.
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Angelo De Fazio
Casalnuovo di Napoli (NA)

Gentile Roberta, purtroppo è molto difficile poterle dare una risposta soddisfacente. Sarebbe meglio sottoporre tutte queste domande e perplessità al suo dentista che la conosce, sa tutto di lei avendo eseguito la cura. Noi non sappiamo nulla del suo caso clinico. I fastidi che avverte potrebbero avere più cause, potrebbero essere di origine dentale ( ad esempio il fatto che le gengive hanno subito retrazione tale da scoprire la radice e causare sensibilità se non devitalizzato. Oppure di origine parodontale come ad esempio la presenza di una tasca gengivale, oppure gnatologico-disfunzionale come il digrignamento da lei accennato. Senza una visita accurata con sondaggio gengivale, radiografia endorale, studio della occlusione non si ha diagnosi che fondamentalmente è quella che serve altrimenti non ci sarà mai una terapia corretta. Quindi il consiglio che le posso dare è quello di riferire dettagliatamente i suoi problemi al suo dentista che sicuramente si adopererà per eliminare i suoi problemi. Ne parli con lui senza problemi e con franchezza. Cordialmente
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Cara Signora Roberta, buongiorno, "esperta di carie riesco a riconoscere il dolore". Mah! A volte è indaginoso anche per un Medico Dentista esperto!!! Ovviamente senza Visita Semeiologica oltre che Clinica! In ogni caso parla di Bruxismo. Parla di precontatti! Non ci devono essere. Ha bisogno di una accurata visita Gnatologica ( che si sarebbe dovuta fare preprotesicamente)! Bisogna anzitutto valutare con la palpazione della ATM il "Rumore articolare". Il problema è che di rumori ce ne sono diversi con significati diversi! C'è il Click che è un rumore veloce, di ottava musicale alta, peculiare di un dislocamento menisco condilare, rumore presente in apertura e/o in chiusura e che scompare con la protrusiva!
Lo scroscio di sfregamento che invece di essere istantaneo e veloce, è lento e si ha in tutta l'ampiezza del movimento di apertura e/o chiusura delle arcate ed è di ottava musicale bassa e non alta!

Io mi occupo di questo da moltissimi anni. Occorre però una seria e corretta valutazione Clinica Semeiologica con anche sondaggio parodontale oltre che valutazione delle tre curve di compensazione
di Spee, di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale. La terza curva di Compensazione da valutare e quella di Monson che non è altro che una sfera immaginaria che serve per allineare le cuspidi dei denti posteriori con i margini incisali degli incisivi frontali. Sarebbe eventualmente, ma lo deciderebbe solo il Dentista, opportuno anche uno studio con un arco facciale di trasferimento, essenziale per rilevare i rapporti spaziali delle sue arcate con la base cranica e per il montaggio dei suoi modelli di studio su un articolatore a valore medio per studiare la gnatologia della sua bocca e la sua clinica e le sue articolazioni con angoli di spostamenti come l'angolo o movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale dei suoi problemi protesici riabilitativi, per causare una alterazione della forma del Condilo della Mandibola o dell'intera ATM, con deviazione della Mandibola.

La Chirurgia Parodontale estetica può risolvere il problema della recessione disarmonica che si sta formando!

Occorre una Visita Parodontale completa oltre che Gnatologica e conservativa con Stimoli termici al freddo ed al caldo e radiografici con Rx endorali. Come vede una Visita Odontoiatrica Seria è molto meno Semplice di Quanto si possa Pensare o Immaginare ed ancor più la terapia!!!
Le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. Tutto Qui! Nella Visita Clinica si fa una accurata Anamnesi per sapere le caratteristiche del dolore, se pulsante o no, se, continuo o no, da cosa è provocato etc etc etc! In ogni caso un "certo" dolore rientra nella norma se però ha caratteristiche ben precise che si valutano solo anamnesticamente e semeiologicamente!
Ma bisogna saper mettere in pratica la Semeiotica Medica applicata all'Odontoiatria :) e non bisogna mai estrapolare la bocca dal contesto dell'organismo intero perché bisogna avere basi di Clinica Medica non comuni per scoprire per esempio se ci fossero delle Sinalgie ossia dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano o addirittura da altre parti dell'organismo!
Inoltre bisogna fare diagnosi differenziale da dolori odontogeni pulpari e Parodontali e Gnatologici ed anche con un sondaggio parodontale e relativa visita Parodontale e Gnatologica!
Cari saluti
 
CONTINUA A LEGGERE
gnatologia-dr-g.petti-cagliari-7.jpg

Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig. Roberta, non dimentichi mai la vista di controllo semestrale, se ci fossero dei dubbi il ponte può essere sfissato e rivisti gli elementi portanti. I fastidi devono essere valutati e curati.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

L'aspetto essenziale, come suggerito dai colleghi, sono i controlli periodici, seguendo le indicazioni del suo dentista, di tipo solitamente semestrale. In questo modo si possono monitorare sia clinicamente che radiograficamente i suoi elementi dentari (nello specifico i pilastri del ponte), e, in caso di pre - contatti / malocclusioni / parafunzioni, li gestirà ed eventualmente le suggerirà una placca occlusale.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)