Devo sostituire un molare estratto tempo fa ( 16 ) con un ponte (non voglio impianti)
Scritto da fabio / Pubblicato il
Buongiorno, avrei bisogno di un vostro parere per capire se quanto mi e' stato proposto e' corretto. Devo rimpiazzare un molare estratto tempo fa ( 16 ) con un ponte ( non voglio impianti ). Quindi essendo gli elementi contigui comunque gia' otturati, e per non incidere molto sui costi, il mio dentista mi ha incapsulato il premolare (15) e creato un intarsio in oro sul molare (17). L'elemento mancante (16) e' quindi fissato alla corona anteriormente e grazie ad un piccolo pezzo in lega non aurea, si innesta nell'intarsio in oro posteriore. In fase di prova mi si e' creato un problema in quanto percepisco chiaramente il sapore di ferro in bocca molto fastidioso, nella regione dell'intervento ed il dentista asserisce che si tratta di una reazione generata dai 2 metalli usati, che provoca una mia intolleranza individuale al processo. Io ho chiesto se non fosse possibile evitare questo "collegamento " di metalli e creare il tutto in ORO ( intarsio e supporto della corona e del dente mancante), ma a quanto pare non e' fattibile. Ora proveranno a sostituire la lega della capsula e dell elemento per cercare di eliminare il problema, ma orami l intarsio in oro e' stato cementato definitivamente.. Non so, ma mi sembra che questa procedura sia alquanto elaborata e non esente da eventuali ulteriori disagi. Scusate per la lungaggine e le imperfezioni, ma un vostro consiglio sarebbe apprezzato. Ps ho letto che posso farmi dare un certificato per i materiali usati e' vero ?? Grazie e cordiali saluti
Pubblicato il 11-02-2010
Gentile Fabio, per quanto riguarda il certificato relativo ai materiali usati, questo si chiama certificazione di conformità e normalmente il collega che esegue il lavoro dovrebbe rilasciarglielo spontaneamente almeno questa è la prassi. Per quanto riguarda il disturbo "metallico" da lei lamentato si tratta di un effetto dato dalle correnti galvaniche che si sviluppano grazie alla saliva, che è un efficiente dielettrico, con la concomitanza del bimetallismo; evidentemente lei ha avuto un manufatto protesico che presenta una coulisse che a sua volta alloggia nell'intarsio in oro, applicare lo stesso metallo significherebbe innescare processi di attrito e precoce usura, pertanto è corretta la procedura usata, tanto premesso, quale è la soluzione? 1^ ipotesi: cementare la coulisse frapponendo tra i due metalli una resina (non risolve il problema del bimetallismo ma lo attenua molto) 2^ ipotesi: costruire una protesi in un sol pezzo. 3^ ipotesi: pensare con maggior predisposizione ad un impianto, soluzione che vedo come migliore. Le ho parlato di ipotesi poichè il mio parere risente degli ovvi limiti della assenza di una visita. Cordialità gustavo de felice sapri (sa)
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Pubblicato il 11-02-2010
Quello che le ha raccontato il suo dentista appare corretto. Ma le conseguenze sono frutto della sua scelta, per me sbagliata, di non effettuare impianti (fra l'altro, avrebbe speso di meno). Personalmente mi rifiuto di eseguire una prestazione in cui non credo, e, nei casi analoghi che mi sono capitati, ho congedato il paziente.
Pubblicato il 11-02-2010
Sig. Fabio, forse il ponte è un’altra cosa, il bimetallismo può essere percepito nel cavo orale e potrebbe anche dare degli effetti galvanici verso altre protesi metalliche. Se lei si è rivolto a un vero dottore, lui si assumerà tutte le responsabilità derivanti dal manufatto e le rilascerà tutte le documentazioni necessarie, se così non fosse sarebbe meglio cambiare e ricercare un professionista laureato.
Pubblicato il 11-02-2010
Caro Signor Fabio ... le sue perplessità sono le mie...se ho capito bene naturalmente.... è corretto il principio di fare un ponte con corona sul premolare ed intarsio sul secondo molare in cui è fresato un attacco femmina in cui si inserisca un braccio d'appoggio dell'elemento di ponte (dente mancante) (ANCHE SE AVREI PREFERITO PER TANTI MOTIVI CHE NON STO QUI A SPIEGARE UN PONTE CLASSICO CON CORONA IN PREMOLARE E CORONA IN SECONDO MOLARE CHE PORTANO IL PRIMO MOLARE COME ELEMENTO DI PONTE IN UN'UNICA FISIONE AUREA E PORCELLANA= questp perchè siamo nella zone della bocca che deve sopportare le forze più spinte ed una struttura rigida in un sol pezzo sarebbe stata molto più effiocace...poi perchè l'intarsio che regga un elemento di ponte è soggetto a infiltrazioni cariogene e almeno in via teorica a durare meno di un ponte intero...per cui non ne vedo la necessità)...ma quello che è inverosimile è che siano stati usati due metalli diversi...essendo l'intarsio in oro, è obbligatorio fare in oro anche tutta la struttura portante della ceramica e quindi anche il braccetto maschio che va nella fresatura femmina dell'intarsio...a parte il fatto che la struttura d'oro si sarebbe dovuta fare comunque..per eccellenza dei risultati...a quel che capisco invece è stata fatta una struttura portante per ceramica non in oro, quindi in metallo non nobile...assurdo se fosse così...sia perchè qualitativamente non buono per il manufatto protesico, sia perchè così facendo si creano delle correnti galvaniche distruttive, ustionanti e pericolose tra braccio non in oro e intarsio in oro...quindi rifarei tutto con un ponte classico...(visto che non vuole gli impianti) a tre elementi in Oroplatino Porcellana!!! ...Il suo Dentista dovrebbe procedere a fare questo senza farle spendere niente, al massimo solo la corona del secondo molare.....Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, impèlantologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 11-02-2010
Francamente non capisco perchè tutto questo mix di elementi differenti con possibili fenomeni elettrogalvanici e conduzioni termiche diverse nella stessa zona...ma oggi ci sono intarsi in ceramica o in composito con ottimi sigilli ed estetici al massimo...comunque io avrei fatto un ponte classico di tre elementi in oro ceramica...
Pubblicato il 12-02-2010
Si alla certificazione dei materiali, ma questo non la risparmia dalle correnti galvaniche. L'indicazione dell'impianto rimane la prima scelta. Ma se si adottano altre soluzioni, l'accorgimento sarebbe quello di utilizzare la stessa lega, tenendo presente che la lega d'oro per gli intarsi è 'morbida' rispetto alla lega per ponti, questo perchè può essere brunita sul margine di chiusura e sigillare perfettamente. Non vorrei essere ripetitivo, ma al mix di leghe avrei preferito l'impianto o in alternativa il ponte. Saluti
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Pubblicato il 12-02-2010
Premettendo che la soluzione più idonea, anche in presenza di elementi contigui curati, resta l'impianto che lei ha rifiutato preferendo il ponte...ma non è stato fatto nè l'uno nè l'altro...a questo punto credo sia da realizzare un ponte tradizionale con tre elementi con la medesima lega.
Pubblicato il 12-02-2010
Gentilissimo Fabio, premesso che la scelta di non posizionare un impianto in zona 16 non è la più saggia, in quanto in questo modo bisogna appoggiarsi ai due elementi contigui, 15 e 17, personalmente avrei optato per un ponte classico in oro ceramica che sicuramente non avrebbe dato i fastidi riportati.
Pubblicato il 12-02-2010
Bimetallismo è la risposta al suo gusto metallico avendo l'oro e la lega in cromo cobalto 2 differenti potenziali redox. per quel che attiene poi alla costruzione protesica: sono del parere che più le cose sono complicate più sono "fragili" per cui non capisco perchè mai non fare un semplice ponte; è possibile che non si vogliano devitalizzare i denti pilastro ma in ogni caso un ponte a tre elementi è la più semplice non che sicura terapia se non si vuole fare implantologia. Cordiali saluti Pierluigi Avvanzo, Prof. a contratto di Chirurgia Orale, dipartimento di Scienze Chirurgiche, Responsabile Unità Operativa di Chirurgia Orale e Implantologica Clinica Odontoiatrica Universitaria di Foggia.
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Pubblicato il 13-02-2010
Sicuramente la sua sensazione e' data dal bimetallismo creato dalle correnti galvaniche che scaturiscono dalla differenzia di potenziale dei due metalli per cui bisogna eliminare i due differenti metalli e fare un ponte unico di tre elementi appoggiato sui due pilastri. Secondo me questa e' la soluzione piu' semplice e con i minori rischi cordiali saluti
Pubblicato il 14-02-2010
Caro signor Fabio il bimetallismo è certamente causa del problema, ma chi lo ha voluto questo? Perchè ci sono metalli diversi sui suoi denti? Non è forse il caso di capire un pò meglio se esiste una qualche motivazione alla sostituzione del piano protesico? Magari eliminando una soluzione come l'intarsio in oro per optare per una corona più avvolgente? Cordialmente
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