Rimozione ponte in ceramica e possibili alterazioni al suo rivestimento
Gent,mo Sig.Franco, due sono le considerazioni da fare.
1) il dentista era il medesimo che le aveva eseguito il ponte e le cure precedentemente ?
2) era stato avvisato tramite un consenso informato che l'eventuale rimozione di un ponte fisso avrebbe potuto comportare la frattura del rivestimento ceramico?
Deve sapere che quando si inserisce un ponte su elementi naturali, limati e preparati allo scopo di fungere da pilastri per lo stesso, la cementazione si esegue normalmente con cementi permanenti, cioè che non dovrebbero permetterne la rimozione e questo per essere sicuri che il cemento stesso sigilli perfettamemte le chiusure delle strutture protesiche sui denti, onde non permettere infiltrazioni secondarie. D'altro canto il suo dentista avrebbe potuto provare a ritrattare la radice endodonticamente, forando la corona senza rimuovere il ponte; sarebbe stato un espediente per non rischiare la frattura del ponte durante la rimozione. Oppure, e questa mi sembrava la terapia più corretta, se il problema era di una devitalizzazione non corretta su una radice, oppure per la presenza di un'infezione periapicale ( granuloma ) su una radice di uno degli elementi pilastro del ponte, eseguire un approccio chirurgico, eseguendo una apicectomia, lasciando in sede il ponte. Valuti serenamente se era stato informato delle varie possibilità e dei rischi connessi. Cordiali saluti Dr. Giuseppe Lazzari Cernusco s/Naviglio- MI
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