Vorrei avere informazioni su una protesi fissa che viene fissata su 5 impianti e 5 monconi
Scritto da Alessandro / Pubblicato il
Vorrei avere informazioni su una protesi fissa che viene fissata su 5 impianti e 5 monconi posizionati su (48-41-38- 31-32-35), i dubbi che ho vista la spesa, che durata può avere. Periodicamente bisogna rimuovere la protesi per via dei 5 impianti presenti, come è possibile se sono presenti i 5 monconi? Dovranno essere cementati provvisoriamente per poter essere rimossi, questi sono soggetti a infiltrazioni, e a una breve durata nel tempo. Come puo lavorare una protesi su 5 impianti che sono rigidi e 5 monconi che hanno dei movimenti. Grazie
Pubblicato il 30-10-2013
Caro Signor Alessandro, non è che sia molto chiaro perchè dalla lastra sembrerebbe che la protesi fissa appoggi sia sui pilastri dei denti naturali che sugli impianti e questo non è assolutamente razionale. Le protesi sui monconi naturali e quelle sugli impianti devono essere scollegati tra loro. Insomma gli impianti tengono alcune protesi e i pilastri naturali le altre. Però non vedo dalla formula dentale questa possibilità, per cui se fosse stato fatto questo allora significherebbe che sarebbero state creati dei denti pensili a sbalzo che sono irrazionali anche essi. I denti pensili creano una Leva Fisica Sfarovelo che tende a far ribaltare la "struttura del manufatto protesico con pericolo di fratture e i pilastri dentali stessi con sofferenze degli stessi e danni parodontali con formazione di difetti ossei distali all'ultimo elemento che sostiene il dente pensile! Il blocco di una unica protesi su impianti e denti naturali invece provoca una anchilosi delle radici, spesso ed in ogni caso una alterazione della biologia e fisiologia dei denti stessi che si "muovono" normalmente in bocca, compensando l'abrasione occlusale con l'estrusione e l'abrasione interprossimale con la mesializzazione per mantenere i punti di contatto ed i reciproci rapporti gnatologici corretti. Come vede non è chiaro se fosse stata adottata una delle due soluzioni che non sarebbero soluzioni ma "problemi immani"! Quindi si spieghi meglio perchè mi sembra non possibile che un Dentista non abbia pensato a tutto questo! Spero di essere stato chiaro. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 30-10-2013
Sig. Alessandro, se lei si è rivolto a un odontoiatra iscritto all'ordine dei medici sarà stato sicuramente informato, di tutte le possibili complicanze e delle previsioni di durata, purtroppo non è possibile da parte nostra stabilire una durata o la correttezza di questa riabilitazione. Spero che sia stata eseguita una diagnosi corretta delle lesioni radiopache presenti all'OPT.
Pubblicato il 30-10-2013
I suoi dubbi sono anche i nostri riferiti al suo caso. Per quel poco che si vede dalla radiografia immagino una protesi mista denti impianti collegata e questo solitamente lo si evita e zone radiotrasparenti che probabilmente sono in parte dovute anche alla radiografia, ma provocano qualche dubbio. Capisce che poi senza valutazione clinica e documentazione poco chiara è ben difficile rispondere alle sue domande. Cordiali saluti
Pubblicato il 31-10-2013
Caro Sig Alessandro, a mio parere una protesi fissa su 5 impianti nell’arcata inferiore può avere una durata veramente lunga a patto che sia il paziente che il dentista si attengano alle linee guida internazionali. Il Paziente deve osservare le istruzioni di igiene domiciliare che gli verranno consigliate, evitare il fumo e recarsi alle visite periodiche di controllo nelle quali verranno eseguite anche sedute di igiene professionale. Il Dentista dovrà innanzitutto eseguire una programmazione scrupolosa di tutto il progetto protesico da realizzare per quel paziente, raccogliendo tutte le informazioni necessarie per realizzarlo correttamente. Mi riferisco allo studio della fisiologia delle atm di quel paziente e quindi la decisione di come realizzare i piani occlusali e le guide di disclusione canina in armonia alla funzione masticatoria del paziente. Solo così la protesi e gli impianti saranno capaci di supportare nel tempo i carichi occlusali (masticazione ed eventuale bruxismo). A lavoro eseguito si dovrà semplicemente decidere ogni quanto tempo il paziente deve sottoporsi a controllo e sedute di igiene professionale. Non ritengo necessaria la rimozione periodica della protesi , se non per interventi straordinari, se la manutenzione domiciliare e professionale viene eseguita correttamente. Non unirei inoltre denti naturali ad impianti. Spero di essere stato esauriente Andrea NUZZOLI Lecce
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Pubblicato il 31-10-2013
E' un caso un pò particolare. Per prima cosa diciamo che personalmente non sono così estremista sulla protesi fissa ad appoggio misto. Se fosse l'unica soluzione possibile, dopo aver spiegato i miei dubbi al paziente e questi li avesse accettati e fatti propri, proseguirei col piano terapeutico. Il problema è che non mi sembra (stando solo alla radiografia) che sia il suo caso. Se sospettassi che i monconi naturali non fossero robusti, senza tanti problemi li sostituirei con uno o più impianti, e osso in quelle zone dovrebbe averne a sufficienza. In più, se tutti e cinque gli impianti fossero perfettamente attecchiti come sembra in radiografia, non dimentichi che sarebbe assolutamente possibile fare protesi fissa solo su questi. Perciò sono propenso a pensare che i suoi monconi naturali siano dei buoni pilastri altrimenti nessuno sano di mente si accingerebbe a lasciarli sotto un lavoro nuovo e importante. In più, aggiungo che non è necessario rimuovere la protesi per effettuare la normale manutenzione periodica. Spero di esserle stato di aiuto. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 31-10-2013
Gentile paziente, la progettazione di un intervento di implantologia non può prescindere da una precedente progettazione protesica mediante il rilievo di impronte di studio e studio dei modelli in articolatore, analisi occlusale gnatologica, fotografie, radiografie, ceratura diagnostica personalizzata e realizzazione di strutture provvisorie che consentono di verificare la fattività del nostro progetto anche direttamente in bocca. Tale necessità di progettualità diventa addirittura indispensabile quando il professionista chirurgo-implantologo non è lo stesso del protesista. Tale progettazione complessa porta ad un intervento implanto-protesico non al "buio" dove diventa possibile gestire anche le complicanze eventuali. L'osservazione della sua ortopantomografia, le dico sinceramente, mi lascia perlplesso . Il problema protesico nasce nel quadrante inferiore sinistro dove, lasciando così le cose, il protesista sarà costretto ad una protesi collegata a denti naturali, cosa non consogliabile per problemi biomeccanici e possibili danni parodontali sui denti naturali o, in alternativa realizzare un ponte solo su impianti con due cantilever, uno anteriore mesiale ed uno posteriore distale ovvero elementi protesici a ponte in estensione tipo trampolino. Nel caso specifico se fosse possibile posizionare un ulteriore impianto in basso a sinistra prima del molare andrebbe meglio ed isolare la protesi sui denti naturali da quella su impianti. La durata di una protesi su impianti dipende da molteplici fattori, in primis la buona realizzazione del complesso impianto-protesi, l'igiene orale, il mantenimento del risultato nel tempo con igiene professionale e visite di controllo ed un pò di fortuna. Ho visto durare molte protesi su impianti anche 30 anni. Difficile dare una risposta esauriente. Cordiali saluti
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Pubblicato il 31-10-2013
Gentile Sig. Alessandro, mi pare di capire che le è stata prospettata una protesi fissa su impianti e denti naturali. Tecnicamente non bisognerebbe collegare impianti e denti, ma vi sono casi in cui può essere una soluzione percorribile. Cordiali saluti
Dentista Marche, Pesaro Urbino
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