Ho notato che le gengive, soprattutto quelle dei canini, si sono ritirate
Scritto da Grazia / Pubblicato il
Buongiorno,
da un pò di tempo ho notato che le gengive, soprattutto quelle dei canini, si sono ritirate. Prima il problema era marginale; sapevo che avveniva soprattutto quando mi spazzolavo i denti un pò troppo energeticamente, quindi tornando a lavarmeli normalmente, la situazione tornava al suo posto. Ultimamente questa recessione è diventata evidente. Non ho ancora sanguinamento delle gengive nè grossi problemi di sensibilità . C'è anche da dire che entrambi i miei genitori soffrono di problemi dentali.
Ho deciso di andare a fare una visita di controllo per vedere la situazione e sono andata da un primo medico che mi ha consigliato di fare la pulizia dentale e di procedere con l'otturazione dello scollamento gengivale dei denti in questione. Pensando di avere conferma della diagnosi, ho deciso di cercare un secondo parere. Questo mi ha consigliato di fare una pulizia dentale e delle RX per valutare l'osso. Inoltre, secondo la sua opinione, sarebbe meglio adottare una strategia conservativa nei confronti della recessione e quindi tenerla sotto controllo e intervenire solo se strettamente necessario. Questo però dipenderebbe comunque dai risultati delle RX.
Quale sarebbe la scelta migliore da condurre?
Pubblicato il 05-10-2016
Sig. Grazia noi a distanza non conosciamo il caso clinico per dare pareri, per cui ci atteniamo alle disposizioni del collega.--------------------------------------------------
Pubblicato il 05-10-2016
Cara Signora Grazia, buongiorno. "l'otturazione dello scollamento gengivale dei denti in questione", dice! Ma allora non è una recessione, forse si tratta di una erosione dello smalto, patologia completamente diversa, a meno che(mi dispiace dirlo ma non è certo colpa mia, se Lei si fosse spiegata bene) non sia mancata una corretta Diagnosi e, in presenza di una recessione gengivale si voglia fare una otturazione della parte scoperta di radice: niente di più sbagliato perché così facendo non si potrebbe più curare la recessione perché la gengiva rigenerata chirurgicamente = GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata)non potrebbe "attecchire" su una superficie artificiale come quella di una otturazione cervicale . Quindi quando c'è una recessione e contemporaneamente una erosione cervicale dello smalto o un porzione di radice scoperta, prima bisogna curare la recessione e so dopo la erosione o la "denudazione se rimanesse ancora (specialmente in un canino che ha una radice larga! "Povera Odontoiatria", devo per forza dire! Le Recessioni Gengivali sono Patologie dei Tessuti Muco-Gengivali che non hanno niente a che vedere con le Parodontiti che invece si estrinsecano con la formazione di Tasche Parodontali e di Difetti Ossei, in genere, misti a più pareti complesse!Le spiego qualcosa sulle Recessioni Gengivali. Questo lo si può decidere solo clinicamente con adeguata visita parodontale. Diciamo che ogni Recessione ed ogni zona della bocca necessitano di interventi adatti e mirati! Questa è serietà! Non si vende il "fumo", si vende "l'arrosto"! :) Infatti la morfologia delle recessioni è varia: possono assumere l'aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l'aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all'estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Condizione più labile e da considerare poi quella in cui si sia "perduta" la gengiva aderente e sia rimasta solo la mucosa alveolare, cedevole, elastica e quindi non perfettamente idonea a fungere da attacco epiteliale. E' quindi di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Il trattamento dovrà tendere a ottenere la completa ricopertura della radice denudata, senza venir meno però allo scopo principale dell'intervento stesso, che è quello di creare una zona di gengiva aderente intorno alla recessione. Gli interventi di elezione sono molti, tra questi: Innesto Libero di Gengiva , Il riposizionamento coronale del lembo (CAF) e sue varianti , Lembo Peduncolato Ruotato , Il riposizionamento laterale del lembo , Lembo con doppia papilla , Innesto bilaminare e sue varianti, Il lembo semilunare secondo Tarnow , lembo coronale posto a copertura di una membrana secondo i principi della GTR , amelogenine sulla superficie radicolare ,(veda nei miei Casi Clinici, ci sono tanti lavori, cliccando il mio nome ed entrando nel mio profilo). Il dolore agli stimoli termici o chimici lo da una carie o se no un denudamento della radice o per una recessione gengivale o per una tasca parodontale; si faccia visitare da un Parodontologo; le lascio una foto di recessioni gengivali curate con innesti liberi, legga nel mio profilo sotto pubblicazioni Recessioni Gengivali : Lembo semilunare, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo Riposizionato Lateralmente,POI RECESSIONI GENGIVALI: LEMBO CON DOPPIA PAPILLA (Bipapillare secondo tecnica di Goldman), in una grave terza classe di Miller, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo peduncolato ruotato, POI RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva con tessuto connettivo autogeno e protezione della zona donatrice con lembo a spessore parziale, POI RECESSIONI GENGIVALI: Trattamento chirurgico con lembo a riposizionamento coronale e innesto libero di gengiva, POI RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva.Le lascio un Poster di recessioni gengivali e loro terapia. Le preciso inoltre che i risultati ottenuti con gli interventi chirurgici parodontali mucogengivali di terapia delle Recessioni, sono stabili nel tempo. Se dovesse rincominciare a progredire la recessione in modo "continuo, cosa quasi impossibile", la velocità con cui si formerebbe, si approfonderebbe alla velocità di circa 1/7 di mm. all'anno o in casi molto rari al massimo di 1/3 di mm l'anno. Dato che funzionalmente il recupero della gengiva aderente è di almeno 3-5 mm e più, capisce che occorrerebbero veramente tantissimi decenni prima che si possa riformare una recessione, nell'improbabile e raro caso in cui rincominciasse la patologia. Questo lo spiego perché da alcuni Colleghi, purtroppo, per Ignoranza, ho sentito dire che le recessioni sono incurabili perché il tempo annulla prestissimo gli interventi. Niente di più falso!!! Ovviamente deve essere un Parodontologo ad attuare queste Terapie, se necessarie! Ripeto che E' di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Si metta in "mani buone" di un Eccellente Parodontologo e Gnatologo. Parodontologia e Gnatologia camminano insieme, quindi un buon Parodontologo è anche Gnatologo, così come un Buon Dentista ha sempre una mentalità Parodontale e Gnatologica che gli consentono di fare qualsiasi terapia di qualsiasi Specialità Odontoiatrica, anche solo Generica come la conservativa, senza prescindere dal Parodonto e dal giusto rapporto Gnatologico che ci deve essere tra le arcate, i denti viciniori e gli antagonisti e le disclusionoi canine, incisive ed in Relazione Centrica e ovviamente le ATM (Articolazioni Temporo Mandibolari). Oggi tra l'altro esistono nuovi materiali come matrici in collagene 3D per la copertura di recessioni che sono una validissima alternativa agli innesti di tessuto epiteliale e/o connettivale autologo, ossia prelevato dal paziente, con indubbi vantaggi sia per il paziente che per il Parodontologo, sempre e solo quando ci siano però le condizioni Cliniche per farlo! Le lascio un Poster di alcuni tra i tanti interventi che ha a disposizione il Parodontologo per la Terapia di Patologie Recessive come le sue! Sempre che debbano essere curate! Cari saluti
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 05-10-2016
Gentile Sig.ra Grazia, arduo dare una risposta non conoscendo il caso. Parla di recessioni, ma come sono e soprattutto come sono i sondaggi parodontali. Effettivamente sarebbero utili anche delle radiografie. Solo dopo si decide il da farsi. Cordiali saluti
Pubblicato il 06-10-2016
Se si tratta di sole erosioni cervicali (che possono essere indotte anche dallo spazzolamento), vanno gestite in maniera conservativa (otturazioni del colletto dentario); oppure, se non sono presenti carie nè ipersensibilità, possono essere monitorate senza fare nulla. Se si tratta di recessioni gengivali vere e proprie, in assenza di erosioni cervicali di rilievo, possono essere trattate con approccio chirurgico mucogengivale finalizzato alla ricopertura radicolare con tessuti molli gengivali; oppure, se l'inestetismo non viene avvertito e la zona non è sintomatica, possono essere monitorate senza fare nulla. In caso di lesioni cervicali e recessioni gengivale combinate, i due approcci si sovrappongono. In ogni caso è necessaria una visita clinica approfondita, con sondaggio parodontale e rx endorali, e, comunque, adeguate istruzioni di igiene orale per evitare peggioramenti e recidive (oltre a controllare il pattern occlusale e parodontale in generale).
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 10-10-2016
Chi le ha detto si tratta di recessione gengivale, spero il suo dentista, le avrà spiegato di cosa si tratta. Ad ogni modo la semplice recessione gengivale deve essere risolta con intervento parodontale solo se: DEVE SOTTOPORSI A TERAPIA ORTODONTICA, HA SENSIBILITA' TERMICA, NON SI ACCETTA ESTETICAMENTE. Consulti il suo odontoiatra che la deluciderà sul da farsi
Pubblicato il 13-10-2016
A parte la tecnica di spazzolamento, che in alcuni casi deve essere in un certo modo (tecnica di Bass), le retrazioni gengivali così precoci possono dipendere da numerosi fattori. Ereditarietà, scarsa igiene, biotipo con gengiva sottile e scarsità di gengiva aderente, malocclusione con trauma occlusale. Certamente le rx ci danno un quadro più preciso e si può valutare se a ritirarsi è anche l'osso di sostengo oltre che la gengiva. L'idea di mettere una otturazione dipende sia se c'è carie, ma non credo, da quello che dice. Oppure se c'è una ipersensibilità agli stimoli termici (ottimo in questo caso l'ozonoterapia che evita di toccare il dente). Infatti se a causa della sensibilità (che può benissimo NON esserci peraltro) insorgono difficoltà di spazzolamento, si instaura un circolo vizioso negativo che porta ad ulteriori retrazioni per difficoltà di fare una igiene adeguata. Ottima ovviamente anche una seduta di igiene, in cui si valuterà quanto lei è brava a rimuovere la placca, che è la unica vera causa finale delle retrazioni..
CONTINUA A LEGGERE
Dentista ,
Vedi la scheda
Dentista Sardegna, Carbonia Iglesias
Vedi la scheda
Dentista Marche, Pesaro Urbino
Vedi la scheda
Dentista Emilia Romagna, Modena
Vedi la scheda
Dentista Lombardia, Bergamo
Vedi la scheda