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Domanda di Retrazione gengivale

Risposte pubblicate: 9

Frenulectomia e Retrazione gengivale

Scritto da stefania / Pubblicato il
Buonasera, in seguito ad una visita per un problema di ascesso ad un molare del giudizio, la mia dentista si è accorta che in prossimità di un un incisivo inferiore la gengiva era recessa, questo a causa del frenulo labiale inferiore quindi dopo l'igiene professionale mi ha sottoposta ad un intervento di frenulectomia. Mi chiedo a questo punto se la gengiva aderirà mai più al dente che ha il colletto scoperto, oppure devo rassegnarmi al fatto che il dente rimarrà allungato. Il problema non è estetico in quanto sorridendo non si riesce a vedere e penso non sia neanche grave altrimenti presumo che la dottoressa mi avrebbe proposto un innesto di gengiva, nonostante ciò non nascondo il fatto di guardarmi sempre allo specchio e di star male ogni qual volta vedo il dente allungato. Grazie anticipatamente. Allego due foto una delle quali (foto 1) è stata scattata subito dopo l'intervento e dove ad occhio nudo ed a mio avviso la gengiva sembra più alta, forse perche ho tenuto una protezione per 15 giorni per cui la parte è stata coperta? L'altra foto invece dimostra la situazione attuale (foto 2). anticipatamente a chi vorrà consigliarmi Marica
Buon giorno Stefania, mi sembra che non sia una grave recessione; almeno da quanto si vede nella foto. Tenga presente che ogni intervento guarisce con una quota parte di retrazione dei tessuti. Io non farei niente per adesso; e' vero che dipende molto dalla mano che effetua l'innesto; pero' la retrazione dei tessuti durante la guarigione e' una legge della biologia, il rischio è che tutto torni come prima. Io almeno aspetterei l'evolversi delle cose; se diventerà piu' grave allora potrebbe valutare di fare un innesto o altri interventi per ridurre la recessione
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Scritto da Dott. Giovanni Vergiati
Fornovo di Taro (PR)

Sig. Marica, non abbiamo la sfera magica dove c'è il destino della sua retrazione, chieda informazioni alla sua odontoiatra che conoscendo il caso clinico le darà una risposta seria.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Buona sera Sig.ra Stefania, è la retrazione muco-gengivale dell'incisivo potra' dipendere dal frenulo ma potrebbe esser imputata anche ad un lievissimo precontatto, verificatosi nel tempo per un occlusione di comodo. Sintesi: frenulectomia ok ma eliminando quel lieve precontatto con l'antagonista, vedra' un riattacco epiteliale perfetto, altrimenti, non eliminando la causa, si accorgera' nel tempo di una retrazione dell'osteo-mucosa lenta e costante. Stia tranquilla poiché stiamo parlando di banalita' comunque risolvibili alla grande e in qualsiasi momento ma non sottovaluti il discorso del precontatto da eliminare, perche' e' logica e un riassorbimento del genere puo' verificarsi nel suo caso per un fattore traumatologico indotto dall'antagonista e per virtu' di un nuovo assestamento occlusale. Buona serata.
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Scritto da Dott. Giuseppe Straguzzi
Sant'Agata li Battiati (CT)

Osservando le foto desumo che se non ha problemi di ipersensibilità non ha problemi estetici non deve far nulla altrimenti basta fare un riposizionamento latero-laterale del tessuto gengivale per coprire la superficie radicolare esposta, perchè le è stata fatta la frenulectomia?

Scritto da Dott. Luigi Malavasi
Castiglione delle Stiviere (MN)

Cara Signora Stefania, buongiorno. Le foto che ha postato non servono perché non fanno vedere la linea di giunzione muco-gengivale che è il "metro" di misura per valutare la gravità di una Recessione gengivale. Bisogna fare una visita mucogengivale per le Recessioni stabilendo soprattutto la quantità e qualità di Gengiva Aderente Presente e la Profondità del Fornice, in tutta la bocca. In parole semplici, intorno al dente, ci deve essere la Gengiva Rosa che circonda i denti e che aderisce all'osso sottostante e non la mucosa Alveolare che è quella violacea, elastica, che forma il fornice e si riflette sulle labbra e le Guance. La cosa più importante è stabilire se ci sia o no insufficienza di Gengiva Aderente. La linea di giunzione mucogengivale, che separa la gengiva aderente dalla mucosa alveolare, non deve essere, praticamente, stata raggiunta dalla recessione. Se così fosse, invece, la salute del parodonto che sostiene il dente sarebbe compromessa perché la Mucosa Alveolare non è adatta a fungere da Gengiva Marginale e dare l'attacco epiteliale al dente e resistere ai traumi del bolo alimentare. In una recessione, quindi il primo e più importante "scopo" è quello di ricreare intorno al dente, una banda sufficiente di Gengiva Aderente. I problemi Estetici vengono "dopo" anche se importanti. Esistono interventi per raggiungere sicuramente il primo traguardo ed esistono altri interventi per raggiungere anche il secondo. Basta fare una corretta Diagnosi ed una Corretta Terapia. Le spiego qualcosa sulle Recessioni Gengivali. Questo lo si può decidere solo clinicamente con adeguata visita parodontale. Diciamo che ogni Recessione ed ogni zona della bocca necessitano di interventi adatti e mirati! Questa è serietà! Non si vende il "fumo", si vende "l'arrosto"! :) Infatti la morfologia delle recessioni è varia: possono assumere l'aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l'aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all'estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Condizione più labile e da considerare poi quella in cui si sia "perduta" la gengiva aderente e sia rimasta solo la mucosa alveolare, cedevole, elastica e quindi non perfettamente idonea a fungere da attacco epiteliale. E' quindi di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Il trattamento dovrà tendere a ottenere la completa ricopertura della radice denudata, senza venir meno però allo scopo principale dell'intervento stesso, che è quello di creare una zona di gengiva aderente intorno alla recessione. Gli interventi di elezione sono molti, tra questi: Innesto Libero di Gengiva , Il riposizionamento coronale del lembo (CAF) e sue varianti , Lembo Peduncolato Ruotato , Il riposizionamento laterale del lembo , Lembo con doppia papilla , Innesto bilaminare e sue varianti, Il lembo semilunare secondo Tarnow , lembo coronale posto a copertura di una membrana secondo i principi della GTR , amelogenine sulla superficie radicolare ,(veda nei miei Casi Clinici, ci sono tanti lavori, cliccando il mio nome ed entrando nel mio profilo). Il dolore agli stimoli termici o chimici lo da una carie o se no un denudamento della radice o per una recessione gengivale o per una tasca parodontale; si faccia visitare da un Parodontologo; legga nel mio profilo sotto pubblicazioni Recessioni Gengivali : Lembo semilunare, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo Riposizionato Lateralmente,POI RECESSIONI GENGIVALI: LEMBO CON DOPPIA PAPILLA (Bipapillare secondo tecnica di Goldman), in una grave terza classe di Miller, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo peduncolato ruotato, POI RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva con tessuto connettivo autogeno e protezione della zona donatrice con lembo a spessore parziale, POI RECESSIONI GENGIVALI: Trattamento chirurgico con lembo a riposizionamento coronale e innesto libero di gengiva, POI RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva.Le lascio un Poster di recessioni gengivali e loro terapia. Le preciso inoltre che i risultati ottenuti con gli interventi chirurgici parodontali mucogengivali di terapia delle Recessioni, sono stabili nel tempo. Se dovesse rincominciare a progredire la recessione in modo "continuo, cosa quasi impossibile", la velocità con cui si formerebbe, si approfonderebbe alla velocità di circa 1/7 di mm. all'anno o in casi molto rari al massimo di 1/3 di mm l'anno. Dato che funzionalmente il recupero della gengiva aderente è di almeno 3-5 mm e più, capisce che occorrerebbero veramente tantissimi decenni prima che si possa riformare una recessione, nell'improbabile e raro caso in cui rincominciasse la patologia. Questo lo spiego perché da alcuni Colleghi, purtroppo, per Ignoranza, ho sentito dire che le recessioni sono incurabili perché il tempo annulla prestissimo gli interventi. Niente di più falso!!! Ovviamente deve essere un Parodontologo ad attuare queste Terapie, se necessarie! Ripeto che E' di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Si metta in "mani buone" di un Eccellente Parodontologo e Gnatologo. Parodontologia e Gnatologia camminano insieme, quindi un buon Parodontologo è anche Gnatologo, così come un Buon Dentista ha sempre una mentalità Parodontale e Gnatologica che gli consentono di fare qualsiasi terapia di qualsiasi Specialità Odontoiatrica, anche solo Generica come la conservativa, senza prescindere dal Parodonto e dal giusto rapporto Gnatologico che ci deve essere tra le arcate, i denti viciniori e gli antagonisti e le disclusionoi canine, incisive ed in Relazione Centrica e ovviamente le ATM (Articolazioni Temporo Mandibolari). Mi scusi per la Lunghezza, ma troppe "bassezze culturali" le sono state dette dai vari sedicenti Parodontologi che l'avrebbero "vista" e dico "Vista" e non Visitata, :) Capisca!!! Cari saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Stefania, credo che il suo incisivo sia leggermente vestibolarizzato, pertanto l'osso alveolare nella porzione del vestibolo è certamente più sottile pertanto più soggetto a manifestazioni di retrazione. Io propenderei per una terapia di ricollocazione della radice dell'incisivo, un semplice filo ortodontico, con tecnica linguale anche senza attacchi, opportunamente sagomato, le potrà dare una ottima soluzione. Cordialmente 

Scritto da Dott. Gustavo De Felice
Sapri (SA)

Aver ridotto il frenulo garantisce che la retrazione non peggiori troppo e non vada avanti. Per ricostruire la gengiva persa si può fare adatto intervento di chirurgia parodontale. Bisogna vedere se è il caso o no .. Si consigli con la D.ssa che le ha sistemato il frenulo

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Gentile Sig.ra Stefania, probabilmente dopo l'intervento la gengiva era infiammata e gonfia, ora è sgonfiata è la recessione sembra maggiore. Per il resto non so cosa dire perché avrei bisogno di una visita accurata. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Normale retrazione post - chirurgica. Se il difetto non è estetico (cioè non scopre quando sorride), nè sintomatico (particolare sensibilità al freddo, comunque da gestire almeno nelle fasi iniziali con dentifrici per denti sensibili), non faccia altri interventi di chirurgia mucogengivale (lembi di copertura associati ad innesti liberi): non otterrebbe moltissimo in quella posizione (la zona rimane comunque ad alte tensioni muscolari), quindi il gioco solitamente, per una recessione di così modesta entità, non vale la candela.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)