Possono i miei denti ritornare in salute con gengive sane?
Scritto da romina / Pubblicato il
In questo periodo ho una retrazione gengivale dei premolari superiori, a destra si è creato come un buchino in corrispondenza della pupilla del dente. I denti sono stabili, ho fatto un curettage e due sedute laser solo sulle gengive malate, uso poi curasept 0,20. Sono passati due mesi ma a me sembra di essere la stessa. Possono i miei denti ritornare in salute con gengive sane? come fare? Ho paura anche delle carie sottogengivali. Inoltre ho il premolare superiore sinistro il quinto ha subito una spaccatura laterale interna ed è un po debole. A seguito di una rx orale si è rivelata una cisti tra i due premolari di cui uno ha subito la spaccatura. Questo dente era stato devitalizzato circa tre anni fa ed era una pulpite. Si puo curare io non vorrei estrarlo?
Pubblicato il 17-07-2017
La descrizione che fa della sua dentatura (recessioni perodontali, erosioni al colletto, frattura di un premolare) fa pensare ad un forte serramento, forse notturno. Probabilmente i suoi denti non ingranano tra loro in modo corretto e vengono danneggiati dal bruxismo (il serramento è una forma di bruxismo!). Si faccia visitare da uno gnatologo per valutare l'occlusione dentaria e la dimensione verticale della sua dentatura. Cordiali saluti.
Pubblicato il 17-07-2017
Cara Signora Romina, buongiorno. Le recessioni Gengivali non si curano certo con il Laser!!! La decapitazione delle papille poi farebbe sospettare la presenza di difetti ossei interprossimali come crateri a due o tre pareti, emisetti ad una parete o architettura ossea inversa per la presenza probabile di Tasche Parodontali espressione di Parodontite! Ha bisogno di una Visita Parodontale che è costituita da due visite intervallate da una preparazione iniziale con Igiene Professionale della tasca, Curettage e Scaling e Root Planing per rimuovere il tessuto di granulazione dall'interno della tasca stessa che falsa la presa delle misurazioni della sua profondità, le Rx endorali complete, i modelli di studio e che nella seconda visita si riprendono le misure delle tasche che ora saranno quelle vere e dalla differenza tra le prime e le seconde si fa diagnosi sul tipo di Parodontite, sulla sua Aggressività, sulla sua attività e si emette una Prognosi e si pianifica una eventuale terapia! Le spiego qualcosa sulle Recessioni Gengivali. Questo lo si può decidere solo clinicamente con adeguata visita parodontale. Diciamo che ogni Recessione ed ogni zona della bocca necessitano di interventi adatti e mirati! Questa è serietà! Non si vende il "fumo", si vende "l'arrosto"! :) Infatti la morfologia delle recessioni è varia: possono assumere l'aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l'aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all'estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Condizione più labile e da considerare poi quella in cui si sia "perduta" la gengiva aderente e sia rimasta solo la mucosa alveolare, cedevole, elastica e quindi non perfettamente idonea a fungere da attacco epiteliale. E' quindi di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Il trattamento dovrà tendere a ottenere la completa ricopertura della radice denudata, senza venir meno però allo scopo principale dell'intervento stesso, che è quello di creare una zona di gengiva aderente intorno alla recessione. Gli interventi di elezione sono molti, tra questi: Innesto Libero di Gengiva , Il riposizionamento coronale del lembo (CAF) e sue varianti , Lembo Peduncolato Ruotato , Il riposizionamento laterale del lembo , Lembo con doppia papilla , Innesto bilaminare e sue varianti, Il lembo semilunare secondo Tarnow , lembo coronale posto a copertura di una membrana secondo i principi della GTR , amelogenine sulla superficie radicolare ,(veda nei miei Casi Clinici, ci sono tanti lavori, cliccando il mio nome ed entrando nel mio profilo). Il dolore agli stimoli termici o chimici lo da una carie o se no un denudamento della radice o per una recessione gengivale o per una tasca parodontale; si faccia visitare da un Parodontologo; legga nel mio profilo sotto pubblicazioni Recessioni Gengivali : Lembo semilunare, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo Riposizionato Lateralmente,POI RECESSIONI GENGIVALI: LEMBO CON DOPPIA PAPILLA (Bipapillare secondo tecnica di Goldman), in una grave terza classe di Miller, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo peduncolato ruotato, POI RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva con tessuto connettivo autogeno e protezione della zona donatrice con lembo a spessore parziale, POI RECESSIONI GENGIVALI: Trattamento chirurgico con lembo a riposizionamento coronale e innesto libero di gengiva, POI RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva.Le lascio un Poster di recessioni gengivali e loro terapia. Le preciso inoltre che i risultati ottenuti con gli interventi chirurgici parodontali mucogengivali di terapia delle Recessioni, sono stabili nel tempo. Se dovesse rincominciare a progredire la recessione in modo "continuo, cosa quasi impossibile", la velocità con cui si formerebbe, si approfonderebbe alla velocità di circa 1/7 di mm. all'anno o in casi molto rari al massimo di 1/3 di mm l'anno. Dato che funzionalmente il recupero della gengiva aderente è di almeno 3-5 mm e più, capisce che occorrerebbero veramente tantissimi decenni prima che si possa riformare una recessione, nell'improbabile e raro caso in cui rincominciasse la patologia. Questo lo spiego perché da alcuni Colleghi, purtroppo, per Ignoranza, ho sentito dire che le recessioni sono incurabili perché il tempo annulla prestissimo gli interventi. Niente di più falso!!! Ovviamente deve essere un Parodontologo ad attuare queste Terapie, se necessarie! Ripeto che E' di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Si metta in "mani buone" di un Eccellente Parodontologo e Gnatologo. Parodontologia e Gnatologia camminano insieme, quindi un buon Parodontologo è anche Gnatologo, così come un Buon Dentista ha sempre una mentalità Parodontale e Gnatologica che gli consentono di fare qualsiasi terapia di qualsiasi Specialità Odontoiatrica, anche solo Generica come la conservativa, senza prescindere dal Parodonto e dal giusto rapporto Gnatologico che ci deve essere tra le arcate, i denti viciniori e gli antagonisti e le disclusionoi canine, incisive ed in Relazione Centrica e ovviamente le ATM (Articolazioni Temporo Mandibolari). Mi scusi per la Lunghezza, ma troppe "bassezze culturali" le sono state dette dai vari sedicenti Parodontologi che l'avrebbero "vista" e dico "Vista" e non Visitata, :) Capisca, visto che si sarebbe fatta terapia di recessioni col Laser e non si sarebbe presa in considerazione la "decapitazione delle papille interdentali"!!! Legga nel mio profilo tutto ciò che riguarda ecessioni e tasche parodontali e Parodontite. Le lascio un Poster di miei interventi per la terapia delle recessioni, oviamente solo dopo avere escluso la presenza di tasche parodontali altrimenti si cura prima la Parodontite e poi le Recessioni che non sono (Parodontite) ma è un'altra Patologia. Cari saluti
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Pubblicato il 17-07-2017
In un modo (conservativo) o nel'altro (meno conservativo), la situazione è risolvibile, ma può capirlo soltanto il dentista di fiducia che la sta seguendo. Via internet, senza alcuna radiografia, una diagnostica attendibile è improponibile per il suo caso clinico che appare non semplice (almeno dalla sua descrizione).
Pubblicato il 17-07-2017
Quanto alle gengive, è stato fatto molto dal suo dentista. che sembra molto preparato e completo nelle terapie (il laser aiuta molto). La patologia parodontale è una malattia che può essere curata, rallentata, anche fermata (per un periodo) nella sua progressione, ma bisogna fare quel tipo di trattamento periodicamente con cadenza stabilita dal professionista. Sarà una lotta senza termine per conservare i l patrimonio dei tessuti di sostegno dei denti. Io ora concentrerei l'attenzione sul recupero del premolare fratturato. Il suo dr. le dirà se e come si può recuperare. Probabilmente con una corona. Ma bisogna essere sicuri, come dice la rx, che sotto non ci siano ancora infezioni che eventualmente vanno ritrattate, cioè curate preliminarmente a qualunque tentativo di ricostruzione del dente
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Pubblicato il 18-07-2017
Signora Romina buongiorno. Dal suo racconto percepiamo l'ansia per i suoi denti, la comprendo benissimo. Si evince anche che si sta sottoponendo ad una terapia parodontale non chirurgica, che è la base per il mantenimento a lungo termine della parodontite. Ma non sappiamo se lei ne soffra. Lei ci dice che alcuni denti hanno delle recessioni ma non si riesce a capirne l'entità e la conformazione. Le recessioni hanno spesso una genesi multifattoriale ed una morofologia variabile: la terapia cambia moltissimo in relazione a queste variabili anch'esse da diagnosticare e trattare. Infine ci dice che ha una " cisti ". Se di cisti si tratta essa va asportata chirurgicamente e trattato il dente coinvolto secondo un protocollo ben preciso che prevede oltretutto una precisa valutazione diagnostica preoperatoria. Purtroppo a distanza non posso essere più preciso. Lo deve essere invece il suo Dentista cui dovrà rivolgersi esternando le stesse ansie e perplessità che ha rivolto a noi. Le auguro un sano colloquio chiarificatore. Saluti.
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Pubblicato il 18-07-2017
Per quanto riguarda le gengive: bene aver fatto "pulizia profonda, ma tutto questo è inutile se non c'è un corretto mantenimento a casa. Lei spazzola ogni giorno almeno una volta per 5 minuti (2 se con lo spazzolino elettrico)? passa OGNI GIORNO il filo interdentale? il suo dentista le ha insegnato come fare? se anche solo una risposta è NO non c'è laser che tenga... p.s. il collutorio va usato solo dopo chirurgia (quando non si può spazzolare) o per aiutare in un episodio acuto, altrimenti provoca alterazioni (temporanee) del gusto e macchie (temporanee) sui denti.
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Pubblicato il 18-07-2017
Sig. Romina, sono passati 2 mesi e lei è forse peggio di prima, la malattia parodontale si può curare solo in pazienti motivati, altrimenti è destinata all'insuccesso con LASER o senza. La diagnosi radiologica di cisti non è affidabile, occorre una diagnosi istologica, se continua di questo passo lei non riuscirà mai a curarsi e mantenersi, presto diventerà un buon reddito a vita per dentisti.
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