Il mio dentista mi ha proposto di fare un intervento per la retrazione gengivale di cui soffro a due incisivi superiori
Scritto da Luca / Pubblicato il
Buongiorno, il mio dentista mi ha proposto di fare un intervento per la retrazione gengivale di cui soffro a due incisivi superiori, ovvero asportazione del tessuto dal palato e innesto sulle gengive. Però ha sentito dire che questo intervento non è molto efficace perchè spesso il problema, la ritrazione gengivale, si ripresenta a breve. Potete darmi un consiglio in merito? Quali sono i rischi di una retrazione gengivale con infezione? Vi ringrazio anticipatamente per la vostre risposte. Luca
Pubblicato il 10-03-2010
Caro Signor Luca ....L'impiego degli innesti liberi per la terapia delle recessioni gengivali richiede alcuni accorgimenti fondamentali: i margini laterali del "letto ricevente" devono essere posti ad alcuni millimetri dal bordo della recessione, per evitare una scopertura della radice a causa della contrazione secondaria dell'innesto; il margine apicale della sede ospite deve essere posto non meno di 2 mm apicalmente alla recessione, in modo da assicurare una banda di gengiva aderente attorno alla recessione in caso si determinasse una necrosi dell'innesto sulla zona radicolare non vascolarizzata. Lo spessore dell'innesto deve essere compreso tra 0,7 e l mm, con tendenza al valore minore. Riguardo alla superficie radicolare non vascolarizzata, bisogna considerare che essa costituirà parte del letto ospite. Essendo questa regione priva di vascolarizzazione, l'irrorazione sanguigna all'innesto che la ricopre proverrà dalle zone vicine con un collegamento collaterale capillare. L'estensione del nuovo tessuto su una zona non vascolarizzata di una recessione non deve essere superiore, per sopravvivere, a 2 mm. Pertanto le recessioni sono state classificate in base alla profondità e alla larghezza in modo da stabilire l'entità del collegamento vasale collaterale necessario. Le recessioni si distinguono cosi in: larghe e profonde; larghe e basse; strette e profonde; basse e profonde. L'innesto troverà una situazione favorevole di attecchimento nelle recessioni strette e profonde e in quelle strette e basse; viceversa, si constata che la situazione sarà sfavorevole all'attecchimento nelle recessioni larghe e profonde e in quelle larghe e basse. In queste, come vedremo , si ricorre ad altri interventi tra cui: Il riposizionamento coronale del lembo- Il riposizionamento laterale del lembo- Lembo con doppia papilla- Innesto connettivo con lembo bilaminare- Ulteriori metodiche Quindi è necessario che l'intervento venga effettuato da un Parodontologo esperto e non ci saranno problemi di nessun tipo ........................ Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 10-03-2010
Signor Luca è il suo dentista che da le informazioni corrette,non deve prendere per buono il sentito dire. Vedrà che adesso il nostro stimatissimo dott.Petti le dirà cose che la tranquillizzeranno. Cordiali saluti
Pubblicato il 10-03-2010
Sig. Luca, non esiste un caso uguale a un altro, per cui il sentito dire in questo campo non ha grandi rilevanze. Di norma, la gengiva è sostenuta dall'osso sottostante, se questo manca le recidive provenienti da un innesto libero, potrebbero anche essere dietro l'angolo. Sicuramente se lei si è rivolto a un vero odontoiatra, non dovrebbero esserci problemi perché il vero professionista, prima di applicare le cure, esegue sempre una diagnosi con tutti gli accertamenti diagnostici del caso.
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Pubblicato il 10-03-2010
Presumo che il dentista le abbia richiesto un lembo bilaminare a riposizionamento coronale, ove viene prelevato del tessuto sottocutaneo dal palato e posto sotto alla mucosa da risollevare per ridurre al minimo la possibilità di retrazione gengivale. Se vi è un buon supporto osseo normalmente non vi sono grossi problemi di recidiva. Cordialmente.
Pubblicato il 10-03-2010
Sig.Luca, secondo me si deve fidare del suo dentista, non tutti sono capaci di fare un intervento del genere e di conseguenza non lo propongono. Se il suo dentista glie l'ha proposto si fidi di lui, magari gli chieda se ha delle fotografie di casi trattati da lui, così magari vedendo qualche caso trattato potrà avere più fiducia in lui. Si faccia spiegare tutte le possibili complicanze o fallimenti, così durante il periodo post-operatorio non avrà sorprese.
Pubblicato il 10-03-2010
Il collega che le ha dato un parere, sicuramente avrà potuto fare valutazioni di tipo anatomico-funzionale che senza una foto sono impossibili da fare. Quello che il dott. Petti le ha illustrato in modo fin troppo dettagliato è vero, ma è anche vero che per una considerazione del caso non bisogna trascurare due aspetti fondamentali: che tipo di un tessuto gengivale è presente, visto che che può essere sicuramente diverso tra un paziente ed un altro (per esempio la gengiva spessa e festonata si comporta in modo differente da una sottile e piatta e consente tecniche meno invasive di quelle dal prelievo palatale, consentendo ottimi risultati, stabili nel tempo, con il solo riposizionamento coronale del lembo) e la presenza di forze occlusali mal distribuite a causa di un cattivo allineamento dei denti, che sono una delle cause più frequenti delle recessioni gengivali. Se infatti fossero presenti malocclusioni, queste vanno corrette prima della terapia parodontale proprio per prevenire recidive. Ci dia ulteriori informazioni, magari allegando una foto e potremo darle un parere più completo. Cordiali saluti
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Pubblicato il 10-03-2010
TANTO VALE PROVARE. Se poi , dopo 10 anni, il problema si ripresenta, si può sempre intervenire di nuovo.
Pubblicato il 10-03-2010
Il problema è solo una corretta diagnosi, ovviamente se si fa un intervento efficace senza indicazioni corrette l'intervento andrà male, leggere su internet per avere delucidazioni non sempre è produttivo sono questi interventi che si fanno da decenni e che se fatti con le adeguate indicazioni son estremamente efficaci altrimenti senza indicazioni vanno incontro ad insuccesso rapidissimo purtroppo senza indicazioni, visita, controllo radiologico impossibile consigliarla. Cordiali saluti
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Pubblicato il 10-03-2010
Gentile Signor Luca, come le ha già detto il dott. Ruffoni, prima della terapia ci auguriamo che il suo dentista le abbia spiegato le cause che sono all'origine della retrazione della sua gengiva. Solo in base a queste ed alla loro possibile eliminazione ritengo potrà avere un buon risultato dall'innesto; altrimenti rischia di essere un mero esercizio di chirurgia parodontale dall'esito, per lei, non risolutivo.
Pubblicato il 10-03-2010
Caro Luca, bisognerebbe capire da cosa dipende la retrazione gengivale degli incisivi e quindi intervenire, bisogna cioè vedere se eventualmente c'è un traumatismo dentale che potrebbe provocare la retrazione gengivale
Pubblicato il 10-03-2010
Bisogna effettuare una esatta diagnosi della situazione e delle cause che hanno portato al problema, poi, se il dentista che effettuerà l' intervento è un esperto parodontologo, i risultati saranno ottimi e duraturi.
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