Mi è stata diagnosticata una retrazione gengivale piuttosto pronunciata
Scritto da Simona / Pubblicato il
Mi è stata diagnosticata una retrazione gengivale piuttosto pronunciata, successivamente a seguito di un tic nervoso (tramite lingua e filo interdentale) mi sono procurata un foro tra le due gengive. Chiedo se l'applicazione di una resina possa risolvere la situazione e coprire la cavità. In caso negativo avrei bisogno di delucidazioni in merito. Grazie Simona
Pubblicato il 22-11-2010
Sig. Simona, non conosco il suo caso, ma rimuova immediatamente le cause. Una resina che maschera una perdita gengivale dove non esistono riabilitazioni protesiche non è indicata. Oggi in alcuni casi è possibile rigenerare l'osso che è ricoperto di gengiva, ottenendo benefici ed estetica.
Pubblicato il 22-11-2010
Gentile Simona, si rivolga ad un parodontologo che saprà come intervenire per la soluzione del suo caso. L'applicazione della resina, cmq, non è indicata. Cordiali saluti.
Pubblicato il 22-11-2010
Gentile Simona, non esistono resine che possano coprire e risolvere difetti gengivali. Questi si possono risolvere solo con interventi chirurgici come ad esempio innesti di gengiva o lembi che sicuramente un parodontologo è in grado di eseguire perfettamente ed inoltre rimuovendo le cause che hanno generato i difetti. Cordialmente
Pubblicato il 22-11-2010
Signora lei ha bisogno di un parodontologo, con la resina non risolve nulla.
Pubblicato il 22-11-2010
Gentile Signora Simona, con della resina creerebbe ulteriori problemi a discapito della papilla, già compromessa. Un buon parodontologo le risolverebbe il problema. Cordialmente
Pubblicato il 22-11-2010
Si rivolga ad un parodontologo. La soluzione ai suoi problemi non è la resina, ma un banale intervento di chirurgia muco-gengivale.
Pubblicato il 22-11-2010
Se si ha un buco tra i denti per la retrazione gengivale vuol dire che l'osso si è ritirato, per cui indispensabile una visita da un collega parodontologo come le è stato consigliato, cordiali saluti
Pubblicato il 22-11-2010
Cara Signora Simona, eccole il Parodontologo! Anzitutto non capisco cosa intenda dire con "a seguito di un tic nervoso (tramite lingua e filo interdentale) mi sono procurata un foro tra le due gengive.". Poi, la "cavità" non la si cura come dice lei (ma come le sia potuto venire in mente!!!) ma con la chirurgia parodontale dopo adeguata visita parodontale perchè la concavità (mi sembra di poter "tradurre " le sue parole così, indica una perdita di sostanza ossea, un difetto osseo che si chiama cratere osseo e lo si cura solo ricostruendolo o rigenerandolo chirurgicamente. Poi, la "retrazione gengivale" non è altro che una recessione gengivale. Ora le parlo delle recessioni e la invito a farsi visitare da un Parodontologo. Le recessioni Gengivali, ossia le gengive che si ritirano e denudano la parte della radice che si incontra col colletto del dente, sono anarchiche nel loro manifestarsi: possono interessare un unico dente o più denti adiacenti e non adiacenti. La morfologia è varia: possono assumere l’aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l’aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: ��� prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. ��� seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali ��� terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all’estremità apicale della recessione ��� quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Condizione più labile e da considerare poi quella in cui si sia "perduta" la gengiva aderente e sia rimasta solo la mucosa alveolare, cedevole, elastica e quindi non perfettamente idonea a fungere da attacco epiteliale. E' quindi di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Il trattamento dovrà tendere a ottenere la completa ricopertura della radice denudata, senza venir meno però allo scopo principale dell'intervento stesso, che è quello di creare una zona di gengiva aderente intorno alla recessione. Gli interventi di elezione sono molti, tra questi: • Innesto Libero di Gengiva • Il riposizionamento coronale del lembo (CAF) e sue varianti • Lembo Peduncolato Ruotato • Il riposizionamento laterale del lembo • Lembo con doppia papilla • Innesto bilaminare e sue varianti. • Il lembo semilunare secondo Tarnow • lembo coronale posto a copertura di una membrana secondo i principi della GTR • amelogenine sulla superficie radicolare ………….(veda nei miei Casi Clinici, ci sono tanti lavori…. cliccando il mio nome ed entrando nel mio profilo) .....il dolore agli stimoli termici o chimici lo da una carie o se no un denudamento della radice o per una recessione gengivale o per una tasca parodontale...si faccia visitare da un Parodontologo...le lascio una foto di recessioni gengivali curate con innesti liberi.........legga nel mio profilo sotto pubblicazioni ....Recessioni Gengivali : Lembo semilunare………………….:::::POI:::: ……… RECESSIONI GENGIVALI : Lembo Riposizionato Lateralmente……………..:::::POI:::: ……… RECESSIONI GENGIVALI: LEMBO CON DOPPIA PAPILLA (Bipapillare secondo tecnica di Goldman), in una grave terza classe di Miller…………………………….:::::POI:::: ……… RECESSIONI GENGIVALI : Lembo peduncolato ruotato……………:::::POI:::: ……… RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva con tessuto connettivo autogeno e protezione della zona donatrice con lembo a spessore parziale……………….:::::POI:::: ……… RECESSIONI GENGIVALI: Trattamento chirurgico con lembo a riposizionamento coronale e innesto libero di gengiva………………..:::::POI:::: ……… RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva…………………….:::::POI:::: ……… ..........Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia,Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 22-11-2010
Inestetismi gengivali sono spesso risolvibili con piccoli interventi di chirurgia mucogengivale. Non vedo alcuna utilità ad aggiungere della resina che anzi potrebbe aggravare il problema.
Pubblicato il 22-11-2010
Cara Simona non credo proprio che la soluzione di mettere della resina sia da prendere in considerazione. Il problema è sicuramente risolvibile con della chirurgia parodontale. Buona giornata
Pubblicato il 22-11-2010
La resina non è la soluzione. Nella sua città ci sono alcuni tra i migliori parodontologi del mondo, provi a consultarli. Saluti
Pubblicato il 22-11-2010
Cara Simona, non cerchi soluzioni terapeutiche da sola,si rivolga con fiducia ad un parodontologo che dopo un'accurata visita farà una diagnosi e le proporrà una terapia adeguata al suo caso. Cordiali saluti.
Pubblicato il 22-11-2010
Cara Simona, da quello che ha scritto, credo che il "buco" che crede di essersi procurato con il filo interdentale tra i due denti sia solo, lo spazio che naturalmente c'è tra i due denti, aumentato solo dal fatto che ha la retrazione gengivale. Consideri che le radici dei denti sono a forma conica quindi, man mano che la gengiva si reatrae (si abbassa) lo spazio che naturalmente c'è tra due denti sembra più ampio. Di certo se il problema è questo, l'applicazione della resina per "chiudere" lo spazio creerebbe più danni che benefici. Ovviamente qui si tratta solo di pure supposizioni perchè in assenza di un esame clinico non credo che potrà ottenere delle risposte che risolvano il suo caso. Le consiglio pertanto di farsi visitare da un paradontologo che, avendo una visione diretta del caso, le saprà dire la soluzione migliore.
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Pubblicato il 23-11-2010
Gentile signora, è necessario capire il motivo di questa retrazione, valutare se è un patologia generalizzata a tutti gli elementi dentari, o localizzata su quel singolo dente e, se è cosi', capirne il motivo. Dopo di che un buon parodontologo sarà certamente in grado di risolvere il problema. Lasci stare le mascherine in resina morbida che provocano più problemi di quanti ne risolvono.
Pubblicato il 23-11-2010
Cara sig.ra cerchi prima di tutto di rimuovere i tic nervosi ( con terapia analitica) e filo interdentale ( facendosi dare istruzioni all'utilizzo dello stesso da un dentista); poi esistono interventi molto semplici di terapie chirurgiche ricostruttive dei tessuti danneggiati. questo e' il mio consiglio!!! un saluto
Pubblicato il 24-11-2010
Cara Simona le retrazioni gengivali si curano con lembi a spostamento laterale o coronale non con rivestimenti di resina di rivolga ad un parodontologo distinti saluti
Dentista Sardegna, Cagliari
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