Non poteva procedere direttamente con l'innesto gengivale?
Scritto da stanislao / Pubblicato il
Egr. dr. mia figlia (21 anni) è stata sottoposta a frenulectomia labiale inferiore, decisa dal dentista per una retrazione gengivale. Il dentista mi aveva ipotizzato tale intervento pur non escludendo l'innesto gengivale. dopo solo due settimane dall'intervento ha detto che bisognava procedere con l'innesto gengivale. Mi chiedo non poteva procedere direttamente con l'innesto (la frenulectomia già l'ho pagata) e due settimane sono sufficienti a decidere che la gengiva non risale? è necessario fare l'intervento o si può ovviare mantenendo una corretta igiene orale? grazie
Pubblicato il 05-10-2011
Gentile Stanislao, il problema di sua figlia è un evento abbastanza frequente che si può risolvere con alcuni tipi di interventi di chirurgia parodontale. E' chiaro che ogni possibile scelta di terapia deve essere valutata attentamente caso per caso in relazione alla situazione locale. Probabilmente il suo dentista avrà valutato la possibilità di risolvere il caso con un intervento meno impegnativo rispetto ad un intervento con prelievo di gengiva solitamente dal palato che avrebbe comportato l'esecuzione un doppio intervento: uno in corrispondenza della retrazione ed uno in corrispondenza della zona di prelievo. Certo comprensibili sono le sue perplessità di dover intervenire nuovamente ma tutte le spiegazioni necessarie le potrà dare solo il dentista che conosce la situazione di sua figlia. Cordialmente
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Pubblicato il 05-10-2011
Gentile Sig. Stanislao, anche se non conosco il caso di sua figlia posso dirle che il comportamento del suo dentista mi sembra strano. Due settimane non cambiano proprio nulla. I tempi di risposta sono molto più lunghi. Effettivamente mi sembra che vi sia una diagnosi e una terapia un po raffazzonata. Con questo non dico che l'innesto va fatto, non ho elementi per poter fare una diagnosi. Cordiali saluti
Pubblicato il 05-10-2011
Sig.Stanislao, dovrebbe farsi mettere sempre tutto per iscritto, adesso lei dice una cosa e il suo dentista ne dirà un altra.
Pubblicato il 05-10-2011
Caro Signor Stanislao, evidentemente è mancata una corretta diagnosi sul tipo di recessione gengivale. Deve saper che la morfologia delle recessioni è varia: possono assumere l’aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l’aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all’estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Condizione più labile e da considerare poi quella in cui si sia "perduta" la gengiva aderente e sia rimasta solo la mucosa alveolare, cedevole, elastica e quindi non perfettamente idonea a fungere da attacco epiteliale. E' quindi di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Il trattamento dovrà tendere a ottenere la completa ricopertura della radice denudata, senza venir meno però allo scopo principale dell'intervento stesso, che è quello di creare una zona di gengiva aderente intorno alla recessione. Gli interventi di elezione sono molti, tra questi: Innesto Libero di Gengiva , Il riposizionamento coronale del lembo (CAF) e sue varianti , Lembo Peduncolato Ruotato , Il riposizionamento laterale del lembo , Lembo con doppia papilla , Innesto bilaminare e sue varianti, Il lembo semilunare secondo Tarnow , lembo coronale posto a copertura di una membrana secondo i principi della GTR , amelogenine sulla superficie radicolare ,(veda nei miei Casi Clinici, ci sono tanti lavori, cliccando il mio nome ed entrando nel mio profilo). Le lascio una foto di una frenulectomia inferiore con doppio innesto dio gengiva!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 05-10-2011
Gentile signore, effettivamente i tempi appaiono un pochino affrettati per dirimere su come la gengiva può comportarsi nel tempo, ma come si suole dire, "il buon giorno si vede dal mattino" e sono certo che l'occhio allenato del buon parodontologo possa giudicare l'esito di un intervento anche in tempi precocissimi. In tal caso il collega si sarebbe comportato nella maniera più esemplare, se fosse bastata la frenulectomia non ci sarebbe stato bisogno di un innesto, intervento questo lievemente più indaginoso. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 05-10-2011
Faccia decidere il suo dentista in tutta serenità
Pubblicato il 05-10-2011
Gentile Signore, non sempre è possibile effettuare una frenulectomia ad una rigenerazione parodontale, infatti è saggio aspettare la guarigione e cercare di capire quanto il frenulo asportato potesse creare delle tensioni che solitamente determinano una concausa alla retrazione gengivale dei denti in oggetto. Gli interventi sono ben distinti e trattasi di due costi diversi che ne conseguono successivamente, in base ai biomateriali rigenerativi utilizzati per ogni caso chirurgico, pertanto lei ha pagato solo la prima ed unica prestazione effettuata. Cordiali saluti Dr. Tommaso Giancane
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Pubblicato il 07-10-2011
Generalmente non c'è una remissione della recessione con la sola frenulectomia. Spesso si associa nella stessa seduta chirurgica la ricopertura della radice esposta con un innesto o con un lembo (esistono molte tecniche). Purtroppo mi è difficile capire perché non sia stato fatto tutto in un'unica seduta, ma forse sarebbe meglio che ne parlasse apertamente con il suo dentista.
Pubblicato il 08-10-2011
Spesso una volta rimosso il frenulo non rimane abbastanza tessuto (detto periostio) ove collocare ed ancorare l'innesto, per cui è bene aspettare qualche mese. Spesso è auspicabile un doppio intervento, come consigliato dal suo dentista
Dentista Calabria, Vibo Valentia
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Dentista Lombardia, Bergamo
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Dentista Campania, Napoli
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Dentista Lazio, Roma
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Dentista Sardegna, Cagliari
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