Ho un'agenesia dei secondi premolari inferiori
Scritto da Valeria / Pubblicato il
Salve, ho 36 anni, e ho un'agenesia dei secondi premolari inferiori. I denti da latte sono ancora in loco, ma molto consumati e con le radici riassorbite. L'agenesia mi è stata diagnosticata da bambina (ho portato l'apparecchio fisso per raddrizzare i denti e in quell'occasione avevo fatto un'ortopanoramica) e mi è stato detto di curare i denti per farli durare il più a lungo possibile. Da alcuni anni però le gengive dei premolari superiori si stanno ritraendo. I denti si sono un po' spostati nel tempo per permettermi un accomodamento dell'occlusione (che attualmente è corretta, mi pare). I 4 denti del giudizio (che erano quasi tutti inclusi) sono stati estratti intorno ai 24 anni per alcuni disturbi : infiammazione ricorrente delle tonsille. Per gli stessi disturbi nello stesso periodo mi sono state estratte le tonsille. Attualmente ho una parotite cronica, non particolarmente grave nè fastidiosa, ma la segnalo perchè non so se possa incidere sulla retrazione gengivale. In conclusione chiedo un suggerimento sulla procedura da seguire per pianificare gli interventi più adatti. grazie
Pubblicato il 04-01-2012
Cara Signora Valeria, la deve visitare un Parodontologo. Per le ghiandole Parotidi ingrossate è ovvio che debba farsi visitare prima da un Medico che valuti se ci sia una Parotite infettiva o no! Poi potrà fare la visita dal Parodontologo che valuterà anche il dotto di stenone delle ghiandole salivari ma deve sapere prima che parotite ha! Per le recessioni da lei descritte le dico questo: la recessione gengivale è un "ritirarsi" causando un "denudamento" della radice a partire dal colletto del dente. ATTENZIONE, molti confondono una piccola recessione gengivale con una erosione dello smalto al colletto del dente. Quindi la prima diagnosi differenziale da stabilire è proprio questa. Se fossero erosioni, vanno curate subito con una semplice otturazione estetica ma anche qui bisogna fare una diagnosi differenziale: ossia se siano erosioni in presenza od in assenza di recessioni gengivali, perchè se fossero in presenza di recessioni gengivali, andrebbero curate prima le recessioni e solo dopo le erosioni perchè se no, facendo il contrario, non si potrebbe più curare chirurgicamente la recessione per il semplice fatto che il riposizionamento della gengiva aderente sopra un colletto scoperto non attecchirebbe perchè incontrerebbe il materiale artificiale del composito usato per curare la erosione. Chiaro? Poi chiarito e confermato che si tratti invece di recessioni gengivali, bisogna valutare se queste sono nella compagine della gengiva aderente o se sono già sfociate nella linea di giunzione mucogengivale e nella mucosa alveolare. Mentre la prima gengiva è rosa e aderisce all'osso sottostante e circonda i denti proteggendoli dal bolo alimentare e da altri stress ed insulti, la seconda gengiva, violacea, elastica, sottile, che si estende sul fornice della bocca e poi sulle labbra (parte interna), non è adatta ad avere la funzione di gengiva marginale che ha la prima e si crea una patologia che porta alla perdita del dente. Ecco che dal puntio di vista funzionale le seconde recessioni descritte (quelle che arrivano od oltrepassano la linea di giunzione mucogengivale), vanno curate con la chirurgia parodontale mucogengivale. Quelle che fossero nella compagine della prima gengiva non vanno curate per problemi perchè non danno problemi funzionali ma solo estetici. E qui interviene il giudizio del Dentista che valuta la armonia della festonatura delle gengive e se questa fosse molto sconvolta, allora andrebbero curate anche queste perchè un cambiamento di forma della gengiva causa sempre un cambiamento di forma dell'osso parodontale causando prima o poi una patologia funzionale dell'unità dento-gengivale. Insomma il concetto è questo: il dente, il colletto del dente, la gengiva che lo circonda e l'osso che la sostiene hanno quiella forma perchè devono svolgere una funzione. Se perdono la forma, perdono la funzione e se uno dei componenti anatomici detti perdesse la forma, la farebbe perdere anche agli altri componenti. Solo se le recessioni fossero molto piccole, in assenza di erosioni, nella compagine della gengiva aderente, senza alterazione evidente della festonatira e delle forme gengivali e dei suoi rapporti con la corona clinica e con l'osso, allora si può aspettare e tenere la situazione sotto controllo con igiene orale, pulizia dei denti professionale in stidio e a domicilio, curettage e scaling di mantenimento e visite periodiche di "sorveglianza" e che valutini il formarsi di tasche parodontali espressione del sovrapporsi di una Parodontite che andrebbe curata subito chirurgicamente (ma questo è un altro discorso). Quindi si faccia visitare da un bravo Parodontologo perchè valuti tutti questi problemi e tante altre variabili di cui non ho parlato per ovvi motivi di spazio e di tempo. Legga nel mio profilo cliccando sul mio nome tutte le pubblicazioni mie che inziano con la parola Recessione e legga anche "Chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale" che le spiega tutto. Poi eventualmente, dopo la visita Parodontale che è anche visita Gnatologica ed Odontoiatrica generale (legga nel mio profilo "La Visita Parodontale"), sarebbe bene valutare se fare anche un ceck up ortodontico con cefalometria per avere la sua situazione clinica totale, sotto controllo perfetto! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 04-01-2012
I denti da latte corrispondenti ai denti agenetici possono durare tantissimo, come nel suo caso, ma sono a termine e ad un certo punto diventano troppo "vecchi". Quindi termina la loro funzione. Bisogna estrarli e rimpiazzarli. Magari, se possibile (in genere in quella posizione c'è tanto osso adatto) con impianti. Nella sua città c'è un luminare che può darle un consiglio, il Dr. Petti, presente qui nel sito.
Pubblicato il 04-01-2012
Gentile Valeria, si rivolga al suo dentista di fiducia e che l'ha curata sin da bambina perchè è LUI il vero LUMINARE in quanto conosce bene la sua realtà odontoiatrica e certamente saprà mettere in atto le cure migliori per la salute della sua bocca e dei suoi denti. Le suggerisco di non cambiare odontoiatra in quanto così facendo nessuno si sentirà responsabile dei lavori effettuati e, qualora, fosse necessaria una consulenza, si affidi con fiducia ai suoi suggerimenti. Cordiali saluti
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Pubblicato il 04-01-2012
Sig. Valeria, lei scrive "Da alcuni anni però le gengive dei premolari superiori si stanno ritraendo", alla visita semestrale cosa dice il suo odontoiatra? Va bene così? Forse occorre una corretta visita clinica per pianificare gli esatti interventi, tenga in considerazione che nella sua zona c'è il Dott. Petti che è un cultore della materia.
Pubblicato il 05-01-2012
Gentile Sig.ra Valeria, probabilmente i molari da latte hanno finito la loro funzione e dovranno essere estratti e sostituiti da impianti. Per quanto riguarda i premolari superiori non è possibile darle un suggerimento senza una visita. Cordiali saluti
Pubblicato il 05-01-2012
Gentile Sig.ra Valeria, il mio consiglio è l'estrazione dei denti da latte e la successiva sostituzione tramite impianti, cordiali saluti
Pubblicato il 05-01-2012
Gentile Valeria, la parotite si traduce talvolta in alterazioni della salivazione che possono modificare gli equilibri odontostomatologici, ma senza una visita approfondita non è possibile dirle di più. Per quanto riguarda i molari decidui inferiori vanno probabilmente sostituiti con impianti, e sono stati tenuti il più a lungo possibile per evitare il riassorbimento osseo in quella zona finalizzando il tutto a questa opzione terapeutica. Infine Le consiglio di seguire il saggio consiglio del collega Santomauro:nessuno la conosce e può consigliarla meglio del suo odontoiatra. Buon Anno
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Pubblicato il 06-01-2012
Cara Valeria, a parte la parotite cronica che dice di avere e che deve guarire, tutto il resto si può agevolmente sistemare. Si rivolga al dott. Petti che ha la fortuna di averlo vicino e che le potrà dare i migliori consigli. Cordialmene
Pubblicato il 06-01-2012
Estrarli e procedere all' inserimento di impianti sono i consigli che ritengo più appropriati. Cordialmente
Pubblicato il 07-01-2012
Si affidi ad un buon dentista
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