E' possibile che il mio dentista, con una visita di 5 minuti, riesca a darmi la certezza che non perderò i denti?
Scritto da silvia / Pubblicato il
Buongiorno, ho 26 anni e dopo 7 anni che non mi recavo dal dentista finalmente oggi mi sono fatta coraggio e ho affrontato la "vista di controllo" dall'odontoiatra che mi ha in cura da quando sono piccola (con lui ho messo apparecchi..fatto sempre pulizie..ecc.). Ero molto spaventata in quanto quasi tutti i denti presentano una recessione gengivale in alcuni più grave che in altri e, leggendo informazioni su questo sito, temevo di avere in corso una parodontite con tasche gengivali. Il dentista guardando i denti mi ha confermato che la recessione gengivale sarà da curare, data la mia giovane età, ma si parla di interventi chirurgici che non vanno necessariamente effettuati subito ma affrontati con calma (mi ha parlato dei prossimi anni anche perchè non potrà di certo coprire tutte le radici scoperte con un unico intervento) e che la prima cosa che va fatta è una pulizia dei denti che ho prenotato tra due settimane. Guardandomi utilizzando nient’altro che le sue mani mi ha detto che di osso ne ho e che i miei denti non si muovono, quando gli ho chiesto se li perderò mi ha detto di no. La mia domanda è la seguente: è possibile che il mio dentista con una visita di 5 minuti di orologio visitandomi solo con i polpastrelli delle dita riesca a darmi la certezza che nel mio caso non perderò i denti e che l'osso è a posto? La sua tranquillità mi ha spiazzata... mi aspettavo davvero che la salute dei miei denti fosse peggiore per non dire del tutto compromessa. Vi ringrazio in anticipo per le risposte e per il prezioso servizio che fornite con questo sito.
Pubblicato il 04-05-2012
Cara Signora Silvia, le recessioni gengivali sono una patologia, la Parodontite è una patologia diversa che non ha niente a che vedere con le recessioni gengivali o si può sovrapporre ad essa aggravando la Parodontite e viceversa! Per rispondere alla sua domanda le dico che dato che è il suo Dentista, evidentemente conosce lei e le sue gengive e i suoi denti molto bene e anche con una visita di controllo può avere conferma di una Diagnosi che ha già dentro la sua "testa" per il solo fatto che la conosce molto bene! In effetti, data la sua giovane età e dato che erano ben 7 anni che non la visitava, una Visita Parodontale più approfondita la si sarebbe potuta e dovuta fare, ma evidentemente. la farà più in là nel tempo, quando lo riterrà necessario! Voglio pensare questo! Bisogna fare una Visita Parodontale con misurazione delle tasche, una preparazione parodontale iniziale con curettage e scaling ed igiene orale, modelli di studio e Rx endorali in serie completa e proiezione parodontale e infine una seconda visita di rivalutazione parodontale in cui si riprendono le misure delle tasche parodontali, le si confrontano con le prime misure della prima visita, dopo che è stato rimosso il tessuto di granulazione dall'interno delle tasche parodontali col curettage e scaling. Come vede cara signora l'approccio a questa malattia è molto serio e non "alla carlona"! Legga nel mio profilo, cliccando sul nome i miei articoli e pubblicazioni:VISITA PARODONTALE da questa lettura sulla visita Parodontale capirà se chi ha fatto gli interventi è un Parodontologo o un Dentista che si occupa di Parodontologia. POI, sempre sotto gli ARTICOLI, La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!'. Poi, TRA I MIEI CASI CLINICI, seguenti sotto Casi Clinici (guardi che continuano aprendo "TUTTI I CASI CLINICI", in fondo in basso, sono 4 pagine): a Pag 1, LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE - Considerazioni Istologiche e Sperimentali e le altre tre parti, a Pag 2.Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria e poi Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente, infine vada sul mio sito, le sarà molto utile: www gustavopetti.it . La recessione gengivale è un "ritirarsi" causando un "denudamento" della radice a partire dal colletto del dente. ATTENZIONE, molti confondono una piccola recessione gengivale con una erosione dello smalto al colletto del dente. Quindi la proma diagnosi differenziale da stabilire è proprio questa. Se fossero erosioni, vanno curate subito con una semplice otturazione estetica ma anche qui bisogna fare una diagnosi differenziale: ossia se siano erosioni in presenza od in assenza di recessioni gengivali, perchè se fossero in presenza di recessioni gengivali, andrebbero curate prima le recessioni e solo dopo le erosioni perchè se no, facendo il contrario, non si potrebbe più curare chirurgicamente la recessione per il semplice fatto che il riposizionamento della gengiva aderente sopra un colletto scoperto non attecchirebbe perchè incontrerebbe il materiale artificiale del composito usato per curare la erosione. Chiaro? Poi chiarito e confermato che si tratti invece di recessioni gengivali, bisogna valutare se queste sono nella compagine della gengiva aderente o se sono già sfociate nella linea di giunzione mucogengivale e nella mucosa alveolare. Mentre la prima gengiva è rosa e aderisce all'osso sottostante e circonda i denti proteggenmdoli dal bolo alimentare e da altri stress ed insulti, la seconda gengiva, violacea, elastica, sottile, che si estende sul fornice della bocca e poi sulle labbra (parte interna), non è adatta ad avere la funzione di gengiva marginale che ha la prima e si crea una patologia che porta alla perdita del dente. Ecco che dal punto di vista funzionale le seconde recessioni descritte (quelle che arrivano od oltrepassano la linea di giunzione mucogengivale), vanno curate con la chirurgia parodontale mucogengivale. Quelle che fossero nella compagine della prima gengiva non vanno curate per problemi perchè non danno problemi funzionali ma solo estetici. E qui interviene il giudizio del Dentista che valuta la armonia della festonatura delle gengive e se questa fosse molto sconvolta, allora andrebbero curate anche queste perchè un cambiamento di forma della gengiva causa sempre un cambiamento di forma dell'osso parodontale causando prima o poi una patologia funzionale dell'unità dento-gengivale. Insomma il concetto è questo: il dente, il colletto del dente, la gengiva che lo circonda e l'osso che la sostiene hanno quella forma perché devono svolgere una funzione. Se perdono la forma, perdono la funzione e se uno dei componenti anatomici detti perdesse la forma, la farebbe perdere anche agli altri componenti. Solo se le recessioni fossero molto piccole, in assenza di erosioni, nella compagine della gengiva aderente, senza alterazione evidente della festonatira e delle forme gengivali e dei suoi rapporti con la corona clinica e con l'osso, allora si può aspettare e tenere la situazione sotto controllo con igiene orale, pulizia dei denti professionale in studio e a domicilio, curettage e scaling di mantenimento e visite periodiche di "sorveglianza". Legga nel mio profilo cliccando sul mio nome tutte le pubblicazioni mie che iniziano con la parola Recessione e legga anche "Chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale" che le spiega tutto. Il trattamento dovrà tendere a ottenere la completa ricopertura della radice denudata, senza venir meno però allo scopo principale dell'intervento stesso, che è quello di creare una zona di gengiva aderente intorno alla recessione. Gli interventi di elezione sono molti, tra questi: Innesto Libero di Gengiva , Il riposizionamento coronale del lembo (CAF) e sue varianti , Lembo Peduncolato Ruotato , Il riposizionamento laterale del lembo , Lembo con doppia papilla , Innesto bilaminare e sue varianti, Il lembo semilunare secondo Tarnow , lembo coronale posto a copertura di una membrana secondo i principi della GTR , amelogenine sulla superficie radicolare ,(veda nei miei Casi Clinici, ci sono tanti lavori, cliccando il mio nome ed entrando nel mio profilo). Il dolore agli stimoli termici o chimici lo da una carie o se no un denudamento della radice o per una recessione gengivale o per una tasca parodontale. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 04-05-2012
Gentile Silvia, la cosa più criticabile è che Lei non si rechi periodicamente (ogni 6 mesi) dal suo dentista per gli opportuni controlli ed ha lasciato passare sette anni preziosi e, ritengo, che il Collega che l'ha visitata in 5 minuti si riserva successivamente di indagare in maniera molto più approfondita prima di intervenire. Cordiali saluti
Pubblicato il 04-05-2012
Si certo che può, poi durante la pulizia approfondirà la visita.
Pubblicato il 04-05-2012
Una radiografia ci dice come stanno davvero le cose.. Ma io credo che la visita del suo dentista che la conosce da sempre, ed ha molta esperienza, essendo un chirurgo parodontale, la debba davvero tranquillizzare, vista la giovane età. Piuttosto, come dicono i dottori che mi hanno preceduto, il suo dentista non le ha raccomandato di fare la seduta di igiene ogni sei mesi????
Pubblicato il 04-05-2012
Gentile Sig. Silvia, come lei dice il suo dentista la conosce da sempre, pertanto è possibile che emetta una prima diagnosi solo in 5 minuti. Comunque le recessioni non vogliono dire parodontopatia, sono due cose diverse. Visto che sono sette anni che non fa una pulizia è corretto farla per prima e poi approfondire. Cordiali saluti
Pubblicato il 04-05-2012
Gentile signora, una cosa è certa: data la sua giovane età e visto che il suo dentista la conosce da anni è verosimile che una rapida occhiata sia sufficiente ad escludere situazioni "gravi". Vedrà che con la seduta di igiene professionale il Collega valuterà più approfonditamente la sua situazione e, se lo riterrà opportuno, le suggerirà indagini suppletive.
Pubblicato il 04-05-2012
Sig. Silvia, dopo 7 anni di assenza si preoccupa se il suo odontoiatra si sta comportando correttamente, è chiaro adesso occorre un’ablazione del tartaro prima di poter fare un minimo di visita.
Pubblicato il 04-05-2012
E' necessaria una visita parodontale. Che si effettua con sondaggi e radiografie endorali. Solo così potrà essere stilata una diagnosi e un piano di trattamento coerente col suo stato di salute dentale. Cordialmente.
Pubblicato il 05-05-2012
Gentile Silvia, il suo dentista ha certamente la competenza necessaria per valutare clinicamente (cioè con l'ispezione e la palpazione) la stabilità dei suoi denti. Semmai quello che mi meraviglia è che ha anche osservato le sue recessioni gengivali, davanti alle quali si è riservato di curarle in futuro, cioè quando saranno più gravi, con la chirurgia...! Non conosce forse il concetto di "PREVENZIONE"? Lo sa che le recessioni gengivali, allo stato iniziale ed in un soggetto giovane, possono regredire completamente se viene tempestivamente riconosciuta ed eliminata la causa? Alla sua età, una delle più frequenti cause di recessioni parodontali è rappresentata dai precontatti malocclusivi o dalle parafunzioni. In ogni caso, la maggior preoccupazione dev'essere quella di intercettare il possibile sviluppo di malattie per evitarle, e non aspettare che si aggravino per poi intervenire in futuro con costosi interventi chirurgici. Cordiali saluti
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Pubblicato il 06-05-2012
Cara Silvia, dai tempo al tempo vedrai che il tuo dentista dopo la seduta di ablazione saprà fare meglio la diagnosi della tua condizione parodontale. Cordiali saluti
Pubblicato il 06-05-2012
Gentile Silvia, per una visita generica, che tende a valutare solo in generale la mobilità dei denti può anche essere possibile usare 5 minuti di tempo. Cedo però che sia necessaria una visita dal parodontologo, cordiali saluti
Pubblicato il 07-05-2012
Salve sig.ra Silvia una visita preliminare può anche essere di breve durata specie se il suo dentista la conosce da sempre. Ritengo che l'abbia voluta tranquillizzare ma che abbia già in mente un progetto terapeutico atto a far si che la situazione non peggiori. Spesso si fanno valutazioni più approfondite dopo l'igiene orale. E' invece fondamentale che lei recepisca il concetto che passata questa fase di paura non dovrà far passare altri 7 anni per eseguire un altro controllo ma dovrà essere scrupolosa ed eseguire l'igiene professionale ogni 6 mesi. Collabori con il suo dentista e vedrà che ne avrà giovamento. Cordiali saluti
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