Vorrei chiedervi alcuni chiarimenti per un innesto gengivale
Scritto da Marzia / Pubblicato il
Buongiorno. Vorrei chiedervi alcuni chiarimenti per un innesto gengivale che mi è stato proposto dal mio dentista. Il dente è un premolare inferiore e il dentista dice che la gengiva aderente è quasi sparita per cui è meglio intervenire subito con un prelievo di mucosa dal palato. Vorrei sapere se è un intervento doloroso e complicato, quali sono i rischi, se posso da subito fare una vita normale e, soprattutto, se non dovessi farlo cosa potrebbe accadere. In questo dente è già stato necessario fare il colletto. Molte grazie in anticipo
Pubblicato il 18-02-2013
Cara Signora Marzia, sarebbe logico che lo chiedesse al suo Dentista, o no? Il fatto che sia stata fatta una otturazione di una erosione o di una carie cervicale non è buona cosa perchè la gengiva non attecchisce su una struttura artificiale. Questo ovviamente se l'otturazione fosse stata eseguita in un punto in cui ci fosse stata anche una recessione gengivale che avesse scoperto la radice prossima al colletto! Ma esistono tanti metodi chirurgici per ovviare anche a questo, in parte! Per quanto riguarda dolore e complessità esse dipendono sia dalla situazione clinica che soprattutto dalla "mano del chirurgo parodontologo" :) ed ovviamente dalla tecnica e metodologia chirurgica che usa e soprattutto da quella di protezione della zona donatrice del palato o con la mucosa stessa palatina chiudendo una sorta di "sportello" se prelevasse solo il connettivo e non la mucosa aderente iustagengivale o con un adeguato cerotto chirurgico, da me per esempio usato, che si usa in chirurgia maxillo facciale in Germania, per esempio e dalla metodica di sutura e protezione con fibrina del letto donatore ed ancora dalla sutura particolare a croce, sub periostea che vede nelle ultime fotografie del poster lasciatole e poi dalla protezione del sito ricevente con impacco parodontale adeguato (in uso per esempio negli USA, dove è nato)e da tanto altro!Se non lo dovesse fare cosa succederebbe? Potrebbe in alcune situazioni perdere il dente! Non conosco la situazione clinica ma in linea di massima tutto dipende dal fatto che sia o no coinvolta la Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante.Ossia quella linea che separa la Gengiva aderente da quella mucogengivale! dal suo racconto sembrerebbe che non sia stata fatta una Visita Parodontale per Diagnosticare il tipo di recessioni gengivali di cui "soffre" e soprattutto le eventuali relazioni con tasche parodontali e loro misure, espressione di Parodontiti. Vede trovo necessario parlarle un po' delle RECESSIONI GENGIVALI, di cui le lascio un POSTER CHIRURGICO DELLA LORO TERAPIA CON VARI INTERVENTI DI CHIRURGIA PARODONTALE MUCOGENGIVALE: La morfologia è varia: possono assumere l’aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l’aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all’estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Condizione più labile e da considerare poi quella in cui si sia "perduta" la gengiva aderente e sia rimasta solo la mucosa alveolare, cedevole, elastica e quindi non perfettamente idonea a fungere da attacco epiteliale. E' quindi di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Il trattamento dovrà tendere a ottenere la completa ricopertura della radice denudata, senza venir meno però allo scopo principale dell'intervento stesso, che è quello di creare una zona di gengiva aderente intorno alla recessione. Gli interventi di elezione sono molti, tra questi: Innesto Libero di Gengiva , Il riposizionamento coronale del lembo (CAF) e sue varianti , Lembo Peduncolato Ruotato , Il riposizionamento laterale del lembo , Lembo con doppia papilla , Innesto bilaminare e sue varianti, Il lembo semilunare secondo Tarnow , lembo coronale posto a copertura di una membrana secondo i principi della GTR , amelogenine sulla superficie radicolare ,(veda nei miei Casi Clinici, ci sono tanti lavori, cliccando il mio nome ed entrando nel mio profilo). Il dolore agli stimoli termici o chimici lo da una carie o se no un denudamento della radice o per una recessione gengivale o per una tasca parodontale; si faccia visitare da un Parodontologo; le lascio una foto di recessioni gengivali curate con innesti liberi, legga nel mio profilo sotto pubblicazioni Recessioni Gengivali : Lembo semilunare, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo Riposizionato Lateralmente,POI RECESSIONI GENGIVALI: LEMBO CON DOPPIA PAPILLA (Bipapillare secondo tecnica di Goldman), in una grave terza classe di Miller, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo peduncolato ruotato, POI RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva con tessuto connettivo autogeno e protezione della zona donatrice con lembo a spessore parziale, POI RECESSIONI GENGIVALI: Trattamento chirurgico con lembo a riposizionamento coronale e innesto libero di gengiva, POI RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva. Si faccia spiegare tutto dal suo Dentista ed abbia più fiducia in Lui! Parli con Lui, si confidi! E mostri più "rispetto" per Lui, non chiedendo a destra ed a manca altri pareri! Solo Lui deve risponderle! Io mi sono permesso di darle qualche nozione perchè lei l'aveva chiesta ed era mio dovere risponderle per il meglio e nel modo più esaustivo possibile! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 18-02-2013
Sig. Marzia, il caro Dott. Petti come spesso accade non da semplici risposte agli utenti, ma presenta dei magistrali trattati, degni di professionisti con grande esperienza e che amano la parodontologia, mi sembra che le abbia risposto esaustivamente; mi permetto di aggiungerle che qualunque trattamento le sarà eseguito dovrà poi essere mantenuto nel tempo, altrimenti la pena è l'insuccesso, per cui non esiti a rimanere sempre in contatto con un igienista dentale.
Pubblicato il 18-02-2013
Gentile Paziente, dopo la risposta esemplare ed esaustiva del Dott. Petti non è possibile aggiungere altro, se non di prestare molta attenzione alle cause che hanno determinato la recessione gengivale perchè, se non diagnosticate e rimosse, potrebbero portare ad una possibile "recidiva" del problema. Cordialmente
Pubblicato il 18-02-2013
Posso aggiungere alla lunga disquisizione che la stabilizzazione di una recessione gengivale può essere vantaggiosamente trattata (doverosamente fatte le valutazioni cliniche preventive) con apposita terapia laser, in mano esperte si intende. Si può frequentemente recuperare una banderella di gengiva aderente, senza dovere fare un prelievo da un sito donatore (solitamente il palato). Questa banderella può poi esser spostata più coronalmente qualora necessario. Come ben precisato dal collega è importante provvedere a identificare e curare le cause ti tale recessione: le parafunzioni (serramenti digrignamenti notturni dei denti ) le malocclusioni sono molto frequentemente compagne di strada delle recessioni gengivali. Fondamentale poi, in ogni caso, seguire successivamente, un programma di mantenimento a domicilio ( tecniche di igiene orale adeguate) e visite regolari dal curante di fiducia.
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Pubblicato il 18-02-2013
Gentile paziente nonostante le risposte degli illustri colleghi, anche in questo caso forse sarebbe il caso di vedere almeno una foto o immagine del problema specifico, questo per valutare al meglio la situazione e indicarle la terapia più appropriata. Cordiali saluti
Pubblicato il 18-02-2013
Gentile Sig.ra Marzia, in passato alcuni studiosi hanno affermato che anche senza gengiva aderente un dente può rimanere in buona salute se l’igiene è scrupolosa. Ora tali affermazioni sono state riviste. Un dente senza gengiva può avere dei problemi. Ovviamente per giudicare una terapia bisogna fare una diagnosi accurata sulla qualità dell’osso. Se è coinvolto anche l’osso è probabile che il prelievo non avrà successo. Comunque oggi il prelievo di mucosa dal palato se fatto da mani esperti non ha molti problemi. Cordiali saluti
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Pubblicato il 18-02-2013
Gentile Sig. Marzia, l'innesto di tessuto per migliorare le condizioni della gengiva aderente è un intervento che se fatto in mano esperte crea un grande miglioramento delle condizioni parodontali. Si affidi al suo dentista di fiducia che senza dubbio sarà in gradi di risolvere il problema.
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