Ho un problema di recessione gengivale
Scritto da Mariangela / Pubblicato il
Salve, ho un problema di recessione gengivale: su alcuni denti è presente da anni ed è stata causato dall'affollamento dei denti nell'arcata superiore. In seguito dopo una terapia ortodontica per risolvere l'affollamento, la recessione si è verificata su altri denti (incisivo e canino superiore). In accordo con il mio ortodonzista eseguirò una cone beam per accertare che la causa di questa nuova recessione sia la vestibolarizzazione, (dato che le radici di tali denti sporgono) e proveremo a "devestibolarizzare" tali denti. Lui non esegue innesti mucogengivali, che comunque saranno necessari per le vecchie recessioni, e non sa dirmi nulla riguardo ad una tecnica per risolvere le recessioni di cui ho sentito parlare e che consiste nella trazione della propria gengiva, senza togliere gengiva da siti donatori. Potreste fornirmi delucidazioni su tale tecnica e in quali casi si applica ? Vi ringrazio molto per la vostra disponibilità Distinti saluti Mariangela
Pubblicato il 18-06-2013
Gentile Paziente, non sempre le recessioni gengivali vanno trattate con innesti mucogengivali da un sito donatore o con l'ausilio di biomateriali come matrici dermiche acellulari. Dipende, dopo aver fatto una corretta diagnosi, dalla presenza o meno di tessuto cheratinizzato apicale o laterale alla recessione. In caso questo tessuto cheratinizzato sia presente, si può ricorrere ad interventi a lembo peduncolato senza necessità di prelievi di tessuto. Può valutare l'ipotesi (se il suo dentista non esegue interventi parodontali) di consultare un altro professionista che si occupa di parodontologia: saprà indicarle il tipo di terapia idonea al suo caso. Cordialmente
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Pubblicato il 18-06-2013
Cara Signora Mariangela, non fa vedere le recessioni e soprattutto non parla dei loro rapporti con la linea di giunzione mucogengivale! Una recessione gengivale è pericolosa per la salute dell'Unità Dentale, ossia Dente e suo Parodonto, solo se si estende o supera questa linea di giunzione mucogengivale che separa la Gengiva aderente, rosea e che aderisce all'osso e circonda il dente dalla mucosa alveolare che è violacea, elastica e forma il fornice. Questa seconda gengiva non è adatta a fungere da gengiva marginale, per cui se la recessione si estende od oltrepassa essa, si crea una situazione patologica seria che compromette anche l'osso sottostante! Quindi non tutte le recessioni vanno curate per motivi funzionali. Per motivi estetici invece, si, se il paziente vive male la loro presenza!Le terapie delle Recessioni Gengivali hanno ben altri interventi terapeutici.Le spiego qualcosa sulle Recessioni Gengivali. Diciamo che ogni Recessione ed ogni zona della bocca necessitano di interventi adatti e mirati! Questa è serietà! Non si vende il "fumo", si vende "l'arrosto"! :) Infatti la morfologia delle recessioni è varia: possono assumere l’aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l’aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all’estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Condizione più labile e da considerare poi quella in cui si sia "perduta" la gengiva aderente e sia rimasta solo la mucosa alveolare, cedevole, elastica e quindi non perfettamente idonea a fungere da attacco epiteliale. E' quindi di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Il trattamento dovrà tendere a ottenere la completa ricopertura della radice denudata, senza venir meno però allo scopo principale dell'intervento stesso, che è quello di creare una zona di gengiva aderente intorno alla recessione. Gli interventi di elezione sono molti, tra questi: Innesto Libero di Gengiva , Il riposizionamento coronale del lembo (CAF) e sue varianti , Lembo Peduncolato Ruotato , Il riposizionamento laterale del lembo , Lembo con doppia papilla , Innesto bilaminare e sue varianti, Il lembo semilunare secondo Tarnow , lembo coronale posto a copertura di una membrana secondo i principi della GTR , amelogenine sulla superficie radicolare ,(veda nei miei Casi Clinici, ci sono tanti lavori, cliccando il mio nome ed entrando nel mio profilo). Il dolore agli stimoli termici o chimici lo da una carie o se no un denudamento della radice o per una recessione gengivale o per una tasca parodontale; si faccia visitare da un Parodontologo; le lascio una foto di recessioni gengivali curate con innesti liberi, legga nel mio profilo sotto pubblicazioni Recessioni Gengivali : Lembo semilunare, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo Riposizionato Lateralmente,POI RECESSIONI GENGIVALI: LEMBO CON DOPPIA PAPILLA (Bipapillare secondo tecnica di Goldman), in una grave terza classe di Miller, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo peduncolato ruotato, POI RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva con tessuto connettivo autogeno e protezione della zona donatrice con lembo a spessore parziale, POI RECESSIONI GENGIVALI: Trattamento chirurgico con lembo a riposizionamento coronale e innesto libero di gengiva, POI RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva. Per concludere, se sono state fatte Diagnosi dopo le Visite Spiegate abbondantemente può dare fiducia altrimenti cerchi un VERO PARODONTOLOGO. Tutti gli interventi a Lembo nominati appartengono al gruppo di terapie che lei citava nella sua domanda!Le lascio un Poster di recessioni gengivali e loro terapia. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 18-06-2013
Salve gentile signora, Penso che abbiano già risposto esaustivamente i colleghi prima di me. Se vuole lavoro in uno studio in centro a Bari (via calefati ) specializzato in parodontologia e odontoiatria minimamente invasiva. Se vuole anche solo un consulto sulla miglior tecnica da usare e se serve o meno prelevare il tessuto dal palato rimango a disposizione. Dr Stori Simone
Pubblicato il 18-06-2013
E' molto importante fare prima una diagnosi accurata, attraverso sondaggi e radiografie. Una volta accertata la fattibilità, si decide che tipo di intervento eseguire, che può essere con o senza l'innesto dal palato. Comunque, se dovesse essere necessario quest'ultimo, non si preoccupi troppo. con la tecnica "trap door" la zona del prelievo non rimane molto dolorante.
Pubblicato il 18-06-2013
Sig. Mariangela, i denti andrebbero spostati solo dove c'è osso a disposizione, altrimenti se non c'è questo supporto si avrà la retrazione gengivale. Ora non si devono fare errori, per cui richieda al suo odontoiatra che si è occupato della cura ortodontica di indicale il corretto professionista con cui collaborerà al buonfine della cura. Buona fortuna.
Pubblicato il 18-06-2013
Gentile paziente il tipo di intervento si decide dopo una attenta valutazione del caso. Cortdiali saluti
Pubblicato il 20-06-2013
Gentile Sig.ra Mariangela, se la gengiva aderente è sufficiente si possono fare interventi senza un prelievo mucogengivale dal palato (le tecniche sono numerose ). Se invece è scarsa non rimane che fare un innesto. Sono comunque recentemente usciti nel commercio biomateriali che potrebbero eliminare il prelievo. Cordiali saluti
Dentista Sicilia, Palermo
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Dentista Lombardia, Varese
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