Ogni anno mi spunta un ascesso in corrispondenza dell'incisivo superiore
Scritto da Luca / Pubblicato il
Buongiorno, ho 20 anni e da cinque anni a questa parte ogni anno mi spunta un ascesso in corrispondenza dell'incisivo superiore sinistro, il dente è stato ricostruito e devitalizzato per via di una scheggiatura dovuta ad un impatto giocando a calcio, la cosa più curiosa è che prima di gonfiarsi il labbro sento dolore sia all'incisivo superiore che a tutti quelli inferiori. Il mio dentista non sa dirmi a cosa sia dovuto
Pubblicato il 19-05-2015
Caro Signor Luca, buongiorno. E' dovuto ad un "dolore riflesso" per capirci, che si chiama in Medicina, Sinalgia. Le Sinalgie sono sintomi che, praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca e del massiccio cranio-facciale, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano o da altri organi. Ciò detto, devo precisare che la Diagnosi è semplicissima e di normalissima routine Odontoiatrica. Dovrebbe trattarsi di una Osteolisi periradicolare e periapicale ascessuolazzata per necrosi endocanalare o frattura radicolare o tasca parodontale con o senza Endoparodontite. Ha bisogno di due visite cliniche strumentali, semeiologiche e anamnestiche, intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Tutto è possibile quindi. Lei parla poi di sintomi che si estendono altrove. Riprendo il discorso sulla visita dicendo: anamnesticamente, semeiologicamente per fare una Diagnosi scaturita da un ventaglio di sospetti diagnostici e da Diagnosi differenziali ed emettere così oltre la Diagnosi, una Prognosi ed una Terapia! Perché le dico questo? Per farle capire che un "risentimento a livello della bocca" può dare i sintomi che ha lei. L'attenzione della semeiologia della Visita Clinica deve essere rivolta in particolare al dente che le crea tanta "sofferenza". Innanzitutto bisogna fare una Diagnosi e chiarire se il dente sia stato in iperemia passiva da danno venoso che non è altro che una pulpite, (in questo caso pregressa e comparsa prima degli attuali sintomi) non è reversibile e si sarebbe dovuto procedere alla terapia endodontica, o in iperemia attiva con danno arterioso, sempre precedente alla attuale sintomatologia, nel qual caso, la sofferenza pulpare sarebbe stata reversibile se curata in tempo! Bisogna valutare anche che non vi sia stata una Sindroma Radicolare della Polpa , dovuta ad una necrosi parziale, specialmente se vi sono più di un canale endodontico, nel dente! In questo caso il dente non avrebbe risposto agli stimoli freddi portati su di esso durante la Visita Clinica e Semeiologica ma avrebbe risposto positivamente agli stimoli caldi portando guttaperca incandescente sul dente protetto con un leggero strato di vasellina. Questo accadrebbe anche ora se ci fosse un canale non trattata, sfuggito alla terapia endodontica o uno o più canali collaterale ben rappresentati (cosa comune alla sua giovane età). Le spiego meglio: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta, o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi,e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma, cisti. Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e una visita o almeno una anamnesi ed una semeiologia sistemica e stia certo che si arriva ad una diagnosi. Tenga inoltre presente che la visita Odontoiatrica deve essere totale. Legga, ripeto, nel mio Profilo "Visita Parodontale" che poi è la Visita Odontoiatrica che io Parodontologo ma anche Odontoiatra ed anche Medico faccio sempre, così come mia figlia Claudia, per qualsiasi motivo un paziente venga da noi! Si metta in "mani Buone" :) e stia tranquillo perché è normalissima routine Odontoiatrica ma nelle mani "giuste" e nell'ambito di Odontoiatria di Qualità! Non faccia estrarre il Dente, mi raccomando! Il dente deve essere curato, ovviamente se curabile ma è rarissimi che non lo sia! In bocca Lupo e Cari Saluti
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Pubblicato il 19-05-2015
Il suo dentista dovrebbe fare delle rx endorali agli incisivi per poter stabilire se la devitalizzazione e' stata fatta correttamente, non è possibile che ogni anno ha del gonfiore, se non ha spiegazioni certe vada da un collega esperto specializzato in endodonzia
Pubblicato il 19-05-2015
La prima cosa che viene da pensare è che la devitalizzazione non sia stata fatta "a regola d'arte" Con un semplice controllo radiografico si potrà vedere se ciò è vero oppure no. Un dolore riflesso anche all'arcata inferiore è una situazione che ci può stare. L'importante è che lei risolva al più presto questo problema altrimenti, se non è già accaduto, potrebbe avere ripercussione anche sull'osso con perdita di sostanza.Saluti.
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Pubblicato il 19-05-2015
Sentire che le spunta ogni tanto da 5 anni un ascesso mi sconvolge. Togliere o ritrattare il dente se necessario credo sia imperativo. Senta pure un altro parere e non perda tempo. Un Ascesso che si ripresenta rindondante non è normale va ritrattato dal dentista e certamente non solo con i farmaci quali antibiotici. Saluti
Pubblicato il 19-05-2015
Gentile Luca, il problema cui lei accenna potrebbe essere dovuto a svariati fattori come ad esempio una devitalizzazione imprecisa, oppure ad una frattura radicolare oppure ad un problema parodontale. E' necessario effettuare una accurata visita con analisi di radiografia endorale con centratore. Solo in questo modo si può giungere ad una corretta diagnosi senza la quale non è possibile effettuare una terapia efficace. E' strano che il suo dentista non sappia risolvere un problema apparentemente molto semplice. Se non è in grado di aiutarla si rivolga ad un altro professionista esperto in endodonzia. Cordialmente
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Pubblicato il 19-05-2015
E' davvero incredibile che il tuo Dentista non sa a cosa sia dovuto. Il mio consiglio è di rivolgerti a qualcuno più competente, (basta girare l'angolo) e magari controlla che sia un VERO DENTISTA iscritto all'Albo Professionale
Pubblicato il 19-05-2015
Buongiorno, se ripetutamente si forma un ascesso su un dente devitalizzato, sicuramente qualcosa non quadra. Una semplice rx endorale sarà sicuramente sufficiente a derimere ogni dubbio diagnostico.
Purtroppo senza nessun altro elemento in nostro possesso, tipo radiografia della cura, sarà un po' difficile esserle di maggior aiuto
Purtroppo senza nessun altro elemento in nostro possesso, tipo radiografia della cura, sarà un po' difficile esserle di maggior aiuto
Pubblicato il 19-05-2015
Bisogna fare un rx endorale, mi pare da quanto dice trattarsi di un'infezione dell'apice del dente, nel qual caso o si ritratta l'endodonzia o so fa un'apicectomia per fare 200 caratteri devo chiedere come stà, come passa il suo tempo se ha fiducia nei dentisti
Pubblicato il 19-05-2015
Premesso che è difficile e parziale dare una risposta senza un esame clinico e radiologico accurato ma dalla sua descrizione potrebbe trattarsi di una fistola che dovrebbe essere confermata a livello radiografico. In tal caso sarebbe opportuno a seconda della gravità riprogrammare una nuova terapia canalare, un'apicectomia o nei casi più gravi un 'estrazione con impianto. Senza poter vedere radiografie e' impossibile dare risposte certe.
Pubblicato il 19-05-2015
Buongiorno Luca.
La diagnosi deve essere strumentale e radiologica, ma tutti gli elementi conducono verso una parodontite apicale cronica dell'incisivo.
E' necessario valutare se la terapia canalare eseguita anni fa sia ancora congrua o se abbia sviluppato un'infezione in apice. In tal caso dovrebbe procedere ad un ritrattamento (esecuzione di una nuova terapia canalare o devitalizzazione).
Il dolore che avverte sui denti inferiori dovrebbe essere una sinalgia, un dolore che viene riferito in quella zona ma che origina dal dente superiore.
Se il collega che l'ha in cura non riesce a fare questa diagnosi, forse sarebbe opportuno rivolgersi altrove, perchè non é un caso particolarmente complesso, che va tuttavia diagnosticato dopo averla visitata.
Auguri.
La diagnosi deve essere strumentale e radiologica, ma tutti gli elementi conducono verso una parodontite apicale cronica dell'incisivo.
E' necessario valutare se la terapia canalare eseguita anni fa sia ancora congrua o se abbia sviluppato un'infezione in apice. In tal caso dovrebbe procedere ad un ritrattamento (esecuzione di una nuova terapia canalare o devitalizzazione).
Il dolore che avverte sui denti inferiori dovrebbe essere una sinalgia, un dolore che viene riferito in quella zona ma che origina dal dente superiore.
Se il collega che l'ha in cura non riesce a fare questa diagnosi, forse sarebbe opportuno rivolgersi altrove, perchè non é un caso particolarmente complesso, che va tuttavia diagnosticato dopo averla visitata.
Auguri.
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Pubblicato il 19-05-2015
Con ogni probabilità ha un'infezione peri-apicale cronica (granuloma) a carico del suo incisivo che, periodicamente, si ri-acutizza. Per fare diagnosi è sufficiente fare una radiografia endorale ed una normale visita clinica. Il dolore che lei sente di riflesso all'arcata inferiore potrebbe essere una sinalgia (dolore riflesso riferito ad altre zone).
Pubblicato il 20-05-2015
Sig. Luca, se avesse seguito le indicazioni del suo odontoiatra in questi 5 anni dovrebbe aver eseguito 10 visite semestrali? e forse non si sarebbe ritrovato in questa situazione! corra da un odontoiatra per visita di controllo.
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