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Domanda di Ricostruzioni

Risposte pubblicate: 5

Mi e stata ricostruita una cuspide rotta di un molare superiore

Scritto da luca / Pubblicato il
Salve 10 giorni fa mi e stata ricostruita una cuspide rotta di un molare superiore ma ancora oggi avverto gonfiore e dolore gengivale nella porzione di gengiva sopra di esso sia interna che esterna. Mentre avverto solo un leggero fastidio durante la masticazione. E' normale? devo aspettare altri giorni? premetto che sto lavando regolarmente i denti e il filo per rimuovere i residui che spesso si depositano in quella zona. Grazie per le future risposte
Sig. Luca, non è normale per una ricostruzione di cuspide la sintomatologia riferita e non e normale che quella zona trattenga residui. Le consiglio di controllare se chi ha operato su di lei è iscritto all'ordine dei medici, se non lo trova iscritto cambi odontoiatra, se lo trova iscritto fissi un nuovo appuntamento per una revisione del caso.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Non dovrebbe avere i sintomi che descrive (contemplato un leggero fastidio alla masticazione, ma per un 2 - 3 giorni, e nessun altro sintomo), ma chiaramente senza poterla visitare clinicamente mi è difficile darle una risposta esauriente. Il consiglio è comunque di contattare il suo Odontoiatra affinché possa valutare la situazione direttamente.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Caro signor Luca, Buongiorno. Chiede " E' normale?". Rispondo: assolutamente no! Evidentemente, come al solito, stando almeno al suo racconto, è mancata la grande assente di sempre: la Diagnosi! La Grande Assente, come al solito, dicevo, è proprio la Diagnosi che è la conseguenza di una Visita Odontoiatrica Accurata e che impegna Dentista e Paziente per tanto tempo! Non basta un'occhiata e via! Non Bisogna valutare solo il Dente in questione ma analizzare tutto l'apparato Stomatognatico, Gnatologicamente, Parodontalmente, Conservativamente, Funzionalmente, Esteticamente. Tutto questo, senza estrapolare la "bocca" dal contesto dell'Organismo intero in cui si trova che va valutato quindi insieme alla "bocca", Clinicamente, Anamnesticamente, Semeiologicamente per fare Diagnosi Differenziali che Nascono Solo dalla conoscenza delle varie patologie ed emettere infine un sospetto Diagnostico che diventa poi Diagnosi Certa con "Ragionamento Clinico e Strumentale e eventualmente analitico ematologico". Si emette così una Prognosi ed infine la Terapia ed ho detto "La", non "Una" Terapia che sceglie il Dentista e solo il Dentista! La Visita Parodontale diventa una visita "totale odontoiatrica". Legga nel mio Profilo "Visita Parodontale" che poi non è altro che una visita Odontoiatrica completa che io e mia figlia facciamo sempre in Studio su tutti i pazienti per qualsiasi motivo e patologia fossero venuto da noi! La Visita Odontoiatrica è la massima espressione della Cultura Odontoiatrica. Non è banale. E' complessa e richiede Conoscenza Medico-Odontoiatrica, capacità e tanto tempo. Quindi una doppia visita parodontale intervallata da una preparazione iniziale anche con curettage e scaling è probabilmente indicata!Sono state sondate le sue gengive in sei punti di ogni denti di tutti i denti dal punto di vista Parodontale? Sono state fatte le prove termiche al caldo ed al freddo per Diagnosticare eventuali patologie endodontiche? Se l'ascesso fosse di natura Parodontale, si chiamerebbe "Parulide" e avrebbe tasche Parodontali. Se fosse di origine Endodontica, ci sarebbero risposte particolari agli Stimoli Termici. In entrambi i casi una Rx endorale (o più Rx endorali in caso di Parodontite) chiarirebbe il sospetto diagnostico Clinico! Se si trattasse, come presumo, data la sua giovane età, di una patologia endodontica e/o osteolitica periapicale lo si diagnosticherebbe con le prove termiche. Le spiego meglio:il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata,si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta,o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono = necrosi,e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti.IL DOLORE DA NECROSI O DA FRATTURA MICROSCOPICA DI UN DENTE DEVITALIZZATO è invece sordo profondo e non pulsante. La diagnosi differenziale è però ben precisa! :) Cari Saluti e si faccia curare, è normalissima, banale routine odontoiatrica
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Sig. Luca, la ricostruzione di una cuspide non da la sintomatologia che lei descrive. Per qualche giorno potrebbe essere giustificato il fastidio alla masticazione, dieci giorni sono molti. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Ha inserito la scheda nel compiuter con la sua domanda, aspetti un attimo e ne uscirà risposta, lei pensa che i dentisti siano troppo cari da consultare? vada da un dentista che possa guardarle in bocca, lui ne sa quanto noi

Scritto da Dott. Luigi Malavasi
Castiglione delle Stiviere (MN)