Ho 49 anni e sono affetta da cardiomiopatia ipertrofica non ostruttiva congenita ed ereditaria
Scritto da Cristina / Pubblicato il
Sono Cristina ed ho 49 anni e sono affetta da cardiomiopatia ipertrofica non ostruttiva congenita ed ereditaria. Purtroppo ho la fobia del dentista e proprio per questo dovrò togliere 4 radici, devitalizzare 1 dente e curarne 2 con l'anestesia senza adrenalina sento dolore (già sperimentata). Il mio cardiologo dice che non posso usare quella con adrenalina e non è indicata la sedazione cosciente, meglio andare in una struttura come l'ospedale, ma a me questo terrorizza ancor di più, come posso fare?
Pubblicato il 10-01-2013
Gentile Sig. ra, se l’anestesia è fatta lentamente controllando spesso di non essere in una vaso, un po’ di adrenalina si può fare. Esistono formulazioni con dosaggio 1:400.000, praticamente pochissimo. Cordiali saluti
Pubblicato il 10-01-2013
Gentile Cristina, con o senza adrenalina l'anestetico fa effetto se la tecnica è corretta. L'adrenalina provocando vasocostrizione locale ha solo l'effetto di rendere il campo meno irrorato temporaneamente e di prolungare il tempo di anestesia ma comunque anche l'anestetico senza adrenalina agisce. Quindi mi sembra assurdo recarsi in ospedale per delle cure ordinarie. Cordialmente
Pubblicato il 10-01-2013
Cara Signora Cristina, non voglio certo mettermi in competizione col suo Cardiologo, non conoscendo neanche la sua reale situazione clinica, però sappia che l'anestesia locale in Odontoiatria con vasocostrittore, ossia adrenalina, assolutamente innocua le fa paura. La letteratura scientifica internazionale ha ormai da tanto tempo dimostrato questa innocuità dell'adrenalina eppure l'evidenza scientifica fatica molto ad affermarsi e pazienti, ma soprattutto Odontoiatri, Medici e addirittura Cardiologi rimangono inspiegabilmente legati a vecchie e superate idee senza alcun fondamento e continuano a pretendere, i pazienti, e a somministrare e raccomandare i Medici, Odontoiatri e Cardiologi, l'uso della anestesia senza adrenalina, impropriamente chiamata "verde"!Vorrei poi spendere due parole per questa pessima abitudine di non utilizzare il vasocostrittore nei cardiopatici o in altre patologie, in particolare in interventi che possono essere "dolorosi" infatti la parte dell'anestetico che è pericolosa è la carbocaina (o altro anestetico) che ha un effetto inotropo negativo sul cuore , non solo ma non dando anche la Adrenalina che ha lo scopo di ischemizzare localmente i vasi sanguigni e quindi trattenere più a lungo in loco l'anestetico, esso passa il sistema vascolare periferico più velocemente, viene assorbito in massiccia quantità e agisce negativamente sul cuore o su altro, ottenendo quindi l'effetto contrario, non solo ma di regola si sente più dolore , questo perchè l'anestetico è stato assorbito subito e l'organismo sa come risponde? Risponde con la massiccia increzione di adrenalina che è in quantità estremamente più alte della adrenalina normalmente presente in un anestetico; quindi in un intervento potenzialmente doloroso come una avulsione dentale o come un intervento chirurgico parodontale o di altra natura, anche una semplice cura conservativa restaurativa , anche in cardiopatici e in quelle situazioni in cui sarebbe preferibile non far arrivare al tal organo o cuore o rene o altro o feto, adrenalina , il sistema migliore è non far soffrire minimamente affinchè l'organismo non immetta in circolo quantità massive di adrenalina endogena e il sistema più efficace è usare anestetico con adrenalina che tra l'altro, rimanendo più a lungo in loco per il vasocostrittore, ha un effetto inotropo negativo sul cuore più leggero! Questo concetto purtroppo non è recepito dalla maggior parte dei Dentisti, dei Medici e addirittura dei Cardiologi ma col conforto degli studi e pubblicazione scientifiche e argomentazioni portate dai più grandi Cardiologi Italiani e del Mondo, è dimostrato che è così.Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia, e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia ed Endodonzia, la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 10-01-2013
Cara Cristina, il Dott. Petti le ha risposto nella maniera più precisa ed esaustiva possibile. Sono perfettamente daccordo con lui sull'argomento e sulla caparbietà di molti clinici nel voler applicare protocolli obsoleti relativamente all'uso degli anestetici e spesso anche nel caso della copertura antibiotica. Un pò di aggiornamento non farebbe male. Cordiali saluti Michele Lasagna
Pubblicato il 10-01-2013
Gentile sig.ra, credo che la sua fobia le abbia fatto maggior danno del dentista che invece le viene in aiuto, non le pare? Ragioni sulle cause della paura, e ricordi che l'anestesia ben fatta con i dovuti tempi di attesa non le fa sentire niente. Vada quindi dal dentista in cui si trova meglio umanamente, e si faccia fare la bonifica necessaria, che tra l'altro per Lei è necessaria perché in un caso di cardiopatia di quel genere -ma in tutti i casi- non sono consentite infezioni di alcun tipo in bocca o altrove, perché per il rallentamento del flusso ematico, c'è ampia possibilità da parte dei batteri di colonizzare le valvole e creare altri problemi, cosa che proprio non deve accadere. Pertanto, forza e coraggio, e poi, si motivi con l'immagine che le invio, e pensi che un bel sorriso è per tutti possibile! Cordiali saluti
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Pubblicato il 10-01-2013
Gentile paziente il suo caso può tranquillamente essere seguito in uno studio dentistico senza problemi, si affidi al medico che le da più fiducia. Cordiali saluti
Pubblicato il 10-01-2013
Sig. Cristina, lei non si deve preoccupare di nulla, deve solo affidarsi alle buone mani del suo odontoiatra e lasciarlo operare tranquillamente, si ricordi che l'adrenalina non è una molecola anestetizzante.
Pubblicato il 10-01-2013
La sedazione cosciente è ciò che ci vuole. Ma non la sedazione cosciente farmacologica endovenosa, bensì quella, del tutto innocua e benefica col protossido-ossigeno. Premesso che quello che hanno detto i colleghi è assolutamente condivisibile, sia riguardo la innocuità della adrenalina contenuta nell'anestesia locale (anzi della sua maggiore sicurezza) sia sulla necessità di avere la bocca in ordine vista la cardiopatia (come d'altronde per qualsiasi persona per evitare anzi malattie focali comprese quelle cardiache), c'è da dire che la sedazione cosciente inalatoria è una scelta di massima sicurezza per le sue cure. La invito a leggere i numerosi articoli che ho scritto su questo nel mio sito e in questo sito. In sintesi, la analgesia relativa (si chiama anche così) è una tecnica AMBULATORIALE (non ospedaliera) di protezione ansiolitica del paziente, ed ha INDICAZIONI assolute proprio per chi ha problemi di salute come il suo. Infatti si crea relax con una sostanza innocua, il protossido, che non ha NESSUNA controindicazione, e questo abbatte totalmente lo stress la paura e quindi la produzione endogena di adrenalina che decade completamente prevenendo complicazioni. In più, il paziente respira una miscela del 50 per cento o superiore di ossigeno (nell'aria ambiente c'è un 27%) e quindi il muscolo cardiaco è iperossigenato e svolge egregiamente il suo lavoro avendo carburante extra. E così tutti i tessuti entrano in una situazione di protezione e sicurezza. Questa è una tecnica purtroppo poco diffusa in Italia, anche per il costo iniziale della attrezzatura e per la scarsissima sensibilità della categoria odontoiatrica e medica in generale alla ansiolisi ed al benessere emotivo del paziente. In paesi dove c'è una maggiore cultura in proposito, come gli USA, ma anche Israele, Sudafrica, etc, questa tecnica è usata dagli anni 40 con successo e con evitamento ed esclusioni di incidenti durante la seduta odontoiatrica. In alcuni stati degli USA viene usata per fare prelievi ai bambini, dentro le ambulanze per sedare i pazienti raccolti per strada, per lenire le doglie delle partorienti. etc etc etc etc etc. Qui, tutti se ne sbattono altamente, diciamoci la verità.. Dimenticavo: questa tecnica ha anche un effetto parziale antidolorifico, quindi le dosi di anestesia locale sono ridotte ad un terzo mediamente! Tutto ciò non va confuso con la sedazione cosciente endovenosa ospedaliera, che pur necessaria in casi diversi, di procedure di altre branche come la gastroenterologia, o in casi odontoiatrici di fobia estrema o disabilità, non è nemmeno lontanamente paragonabile quanto a sicurezza ed innocuità e praticità a questa di cui le parlo io.
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