I fenomeni atrofici che interessano i processi alveolari mandibolari in corrispondenza dei siti edentuli raggiungono spesso entità tali da rendere insidiosa una riabilitazione protesica sostenuta da impianti.
É stato dimostrato che questi processi, pur nella grande variabilità individuale, seguono dei modelli molto simili tra loro, e sono pertanto classificabili in modo abbastanza preciso secondo le varie classificazioni proposte dalla letteratura;
tra queste ricordiamo quella di Cawood & Howell del 1988, per i mascellari atrofici con indicazioni differenti al trattamento chirurgico.
Foto 2: Classificazione di Cawood&Howell
Inoltre, l'estrazione dei molari dei premolari e degli incisivi causa un riassorbimento dell'osso alveolare, in particolare nella sinfisi mentoniera diminuendo ancora l'osso disponibile per un eventuale intervento implantare, a ciò si aggiunge il riassorbimento infiammatorio cui può essere stato soggetto l'osso alveolare mandibolare.
Per tanto la deiscenza della cresta alveolare residua, avviene come conseguenza della perdita degli elementi dentari a seguito di processi infettivi, come la malattia parodontale , lesioni periapicali di origine endodontica, traumi e carie destruenti.
Foto 3: Atrofia ossea avanzata
Proposte e soluzioni
L'evidenza scientifica orienta la prima scelta terapeutica per il trattamento riabilitativo protesico dell'edentulismo mandibolare verso l'overdenture supportata da impianti con numerosi vantaggi per il paziente:
Vantaggi biologici, funzionali, estetici, psicologici, gestionali, prognostici ed economici
Vantaggi dei Fattori Biologici:
- Riduzione del locale riassorbimento osseo;
- Discreto costo biologico;
- Buona possibilità di controllo dell'igiene orale.
Vantaggi dei Fattori Funzionali:
- Buon ripristino delle performance motorie oro-facciali;
- Buon controllo della fonesi;
- Buon controllo della ritenzione della protesi;
- Buon controllo della stabilità della protesi;
- Buona funzione deglutitoria.
Vantaggi dei Fattori Estetici:
- Buon sostegno dei tessuti periorali;
- Ottimale controllo dell'estetica dentale;
- Ottimale controllo dell'estetica gengivale.
Vantaggi dei Fattori Psicologici:
- Sicurezza personale derivante dalla certezza di una buona ritenzione e stabilità della protesi nella relazione della propria vita quotidiana.
Vantaggi dei Fattori Gestionali:
- Di facile manifattura e poco indaginose nella manutenzione;
- Necessitano di supporto osseo solo nella zona della sinfisi mentoniera.
Vantaggi dei Fattori Prognostici:
- Elevato indice di sopravvivenza degli impianti, superiore al 90% a medio e lungo termine sia a 2 che 4 impianti;
- Ridotto numero di complicanze.
Vantaggi dei Fattori economici:
- Modesto impegno economico per le soluzioni a ridotto numero di impianti.
Diagnosi strumentale:
L’esame radiologico della ortopantomografia è indispensabile per poter effettuare l’inserimento di impianti
endoossei nella mandibola atrofica totalmente edentula.
La vecchia protesi in resina viene forata ed utilizzata come dima chirurgica, precedentemente ribasata in laboratorio dall'odontotecnico;
Foto 5: Protesi forata con dima di riferimento
;
Protocollo Chirurgico:
Anestesia locale di superficie di Mepivacaina al 2% con adrenalina 1:80.000, utile per interventi di media e lunga durata, nella pratica e nei casi in cui è richiesto un controllo del sanguinamento locale in chirurgia odontoiatrica.
Foto 6: Cresta atrofica edentuala inferiore
La fresa a Lancia, è una fresa iniziale, viene utilizzata per fare un’ostotomia di 5mm. nella cresta, con guida protesica forata.
Foto 7:
Fresa a lancia per osteotomia iniziale da 5mm
Incisione con bisturi avente una lama n°15, sulla sella al centro della cresta, per aver accesso alla parete da impiantare sono stati utilizzati degli scollaperiosti quali il Prichard n°3 ed un Molt n°9, determinando così un lembo mucoso a spessore totale ed esposizione della sola base ossea, senza incisioni di rilascio verticali;
Frese chirurgiche calibrate ad irrigazione interna, con stop di profondità, per mezzo di un micromotore da Implantologia a basso regime di giri (375 rpm.) con un torque pari a 56 Newton e con utilizzo di acqua fisiologica (sodio cloruro 0,9%) raffreddata, per evitare surriscaldamento e necrosi ossea.
Foto 9:
Fresa da 2,00 con stop di profondità
Foto 10:
impianto cilindrico in cresta
L'intervento ha previsto l'utilizzo nella mandibola inferiore di due impianti cilindrici in titanio di altezza H. 11,5 mm. e di Ø 3,80 – cosi permettendo di utilizzare al meglio l'osso disponibile aumentando la superficie di contatto e riducendo le forze applicate a causa della media densità ossea presente nella mandibola atrofica.
Procediamo con l'inserimento degli impianti cilindrici sterili, prima per mezzo di avvitatore digitale lungo e, successivamente per mezzo di un cricchetto dinamometrico, avente un mounter connesso all'impianto, imponendo un torque d’inserzione compreso tra 30-35 newton.
Foto 11:
Avvitamento con cricchetto
Foto 12:
Avvitamento della vite chirurgica
Vengono applicate delle viti chirurgiche, è suturato il lembo mucoso con filo di seta 3/0 con punti staccati, coprendo completamente il sito chirurgico.
Il tempo d’attesa tra la fase chirurgica e la connessione protesica sarà a Carico Ritardato, che per definizione:
Protesi fissa o rimovibile definitiva o provvisoria posizionata in occlusione ad osteointegrazione avvenuta dopo 3 mesi.
Nel trattamento post-chirurgico è stato applicato del ghiaccio secco per 15 minuti e nelle successive 3 ore dopo l’intervento, è stato applicato gel a base di clorexidina 0,12% e stato iniettato un preparato antiedemigeno locale.La protesi totale provvisoria è stata ed ribasata con della resina a freddo ed applicata alla paziente
A distanza di 3 mesi, sono state rimosse le viti chirurgiche ed applicate delle trasmucose di guarigione per condizionare i tessuti molli circostanti gli impianti ed inserite le connessioni avvitate degli attacchi sferici per overdedenture.
Foto 14:
Riapertura delle trasmucose
Foto 15:
Avvitamento degli attacchi sferici
Il sistema per overdenture, prevede il collocamento all'interno della protesi totale inferiori dei relativi O-rings in teflon;
Foto 16:
modello dimostrativo Overdenture
Foto 17:
Sequenza nell'utilizzo delle componenti pre e post-protesiche per Overdenture su attacchi sferici
Conclusioni:
L’Overdenture supportata da almeno 2 impianti, con estrema facilità procedurale ed in pochisimmo tempo, può dare al paziente il massimo confort dal punto di vista funzionale sia estetico che masticatorio, evitando cosi’ molti disagi psicologici, e semplificando tutta la metodica dal punto di vista prognostico e gestionale.
Dott. Tommaso Giancane
Dentista Puglia, BariVedi la scheda
Dott. Gustavo Petti
Dentista Sardegna, CagliariVedi la scheda
Dott. Diego Ruffoni
Dentista Lombardia, BergamoVedi la scheda