Dì Sì ALLA SALUTE DENTALE!
Prof. Gallottini cosa vuol dire “denti fissi in 8 ore”?
I denti naturali possono essere persi per varie cause. Per sostituire questi elementi, quasi sempre oggi, vengono utilizzate radici artificiali (viti di titanio), chiamate impianti dentali. Su tali impianti, una volta inseriti nell’osso, possono essere applicate delle protesi dentali “stabili” ed estetiche, in un periodo di tempo piuttosto breve.
Gli impianti possono essere inseriti subito dopo le estrazioni dentali?
Possiamo avere 3 situazioni cliniche. Si può presentare al professionista un paziente “già edentulo” (già senza denti) oppure un paziente ancora con i denti, che però devono essere estratti per vari motivi (paziente “reso edentulo”). In questo secondo caso, dopo aver estratto i denti, si possono inserire gli impianti immediatamente dopo le estrazioni (impianti post-estrattivi immediati) oppure dopo 6-8 settimane (impianti post-estrattivi differiti). Affinché si possa eseguire un impianto post-estrattivo immediato si devono però rispettare alcune condizioni cliniche.
Le protesi possono essere applicate subito dopo gli impianti dentali?
Dopo aver inserito un impianto dentale si può applicare una protesi “subito dopo” (protesi a carico immediato) oppure dopo un certo periodo di tempo. La scelta terapeutica dipende da vari fattori. Sinteticamente se gli impianti vengono inseriti in un osso nativo “duro”, hanno una stabilità primaria e si applica una protesi che connette più impianti in modo rigido e passivo (senza generare cioè tensioni tra gli impianti), evitando quindi il dannoso micro-movimento degli impianti stessi, si può applicare una protesi a carico immediato (nel nostro protocollo entro 24-48 ore). Su un impianto singolo oppure su impianti dove è stata eseguita contestualmente una rigenerazione ossea è sconsigliabile posizionare una protesi a carico immediato.
Quindi si possono estrarre denti, inserire impianti ed applicare protesi nello stesso giorno?
Ni! Si possono estrarre i denti (anche tutti i denti rimanenti su un’intera arcata dentale); se c’è osso nativo di qualità ed in quantità sufficiente e non è necessaria alcuna rigenerazione ossea, si possono inserire più impianti; se gli impianti hanno stabilità primaria, si può applicare una protesi a carico immediato, che rispetti però certe regole, che rendono predicibile e sicuro l’intervento per il paziente, e queste regole nel nostro protocollo necessitano di 24-48 ore…!
Quindi una condizione necessaria è che ci sia comunque osso, giusto?
Si. In questa ottica negli ultimi anni si adotta una tecnica chirurgica che cerca di utilizzare l’osso disponibile, anche se poco e non di qualità, la cosiddetta tecnica “All-on-Four” (“tutto su quattro”), messa a punto dal portoghese Paulo Malò, che prevede l’inserimento di solo 4 impianti, aventi determinate caratteristiche, cioè essere fondamentalmente “lunghi” ed “inclinati”. Sono sufficienti solo 4 impianti per applicare immediatamente una protesi di 10-12 denti di resina! La protesi deve avere logicamente certe caratteristiche e soprattutto rispettare alcune precise condizioni di carico.
Di che tipo di protesi si tratta?
Parliamo di protesi a carico immediato applicata su 4 impianti dopo 24-48 ore. E’ una protesi completa (10- 12 denti in resina, senza denti in estensione), fissa ed avvitata. Alcuni professionisti applicano una protesi detta “Toronto Bridge” immediata, dove i denti della protesi sono connessi solo mediante una struttura in resina. Nei nostri studi applichiamo, invece, una protesi eseguita secondo il Columbus Bridge Protocol™, che prevede una struttura metallica rigida e “passivata” con una particolare tecnica, che supporta i denti al fine di rispettare le condizioni di carico necessarie ad ottenere la maggiore stabilità possibile. In tale modo la protesi è strutturata in maniera simile ad un ponte circolare completo fisso su impianti, senza alcuna resina sul pa¬lato. Questo protocollo è stato messo a punto dal Prof. Paolo Pera dell’Università di Genova e dal Prof. Tiziano Tealdo di Cuneo.
Questo tipo di protesi viene consegnata realmente in 8 ore?
Assolutamente no! La migliore protesi, secondo noi, con riferimento al Columbus Bridge Protocol™, può essere consegnata in 24-48 ore, ma non in 8 ore. Il laboratorio odontotecnico, che confeziona tale protesi, deve infatti avere il tempo per costruire una struttura metallica di base con determinate caratteristiche, sulla quale vengono posizionati i denti in resina. In 8 ore si fa forse anche una protesi in sola resina, a carico immediato, ma con caratteristiche diverse da quelle previste dal nostro protocollo clinico.
Questo tipo di protesi è definitiva?
No! Nel paziente “reso edentulo” la protesi a carico immediato è “provvisoria”, ma, dato che possiede una struttura metallica interna di base, può anche essere portata per un periodo abbastanza lungo ed essere anche considerata “semi-definitiva” ed avere inoltre la possibilità di essere modificata e migliorata nel tempo. Successivamente può essere costruita una protesi “definitiva”, che ha le medesime caratteristiche, ma migliorata da una struttura metallica più “robusta” e con una migliore estetica.
Questo tipo di protesi è estetica?
Sicuramente si! La protesi può prevedere o i denti (in resina o in un altro materiale) bianchi (“Natural Bridge”) oppure i denti con eventuale posizionamento aggiuntivo di resina rosa posta a simulare la gengiva.
Questo tipo di trattamento può avere delle complicanze?
Sì. Ci possono essere, anche se in percentuale molto bassa, complicanze biologiche, biomeccaniche ed estetiche.
In conclusione, cosa si può affermare?
Oggi nei pazienti con edentulia totale (senza più tutti i denti) è possibile sostituire i denti naturali con radici artificiali ed una protesi fissa completa con denti in resina. Questo tipo di protesi può essere applicata entro 24-48 (carico immediato). E’ fondamentale fare una corretta diagnosi corredata da un corretto piano di trattamento ed affidarsi a professionisti competenti, che seguano protocolli operativi chirurgico-protesici basati sull’evidenza scientifica al fine di raggiungere risultati predicibili. In questo modo i pazienti possono avere dei denti “nuovi”, che ristabiliscano una valida funzionalità accompagnata da un’estetica gradevole, in tempi rapidi ed a costi sostenibili.
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