Da circa un anno e mezzo accuso maggiori problemi alla masticazione e nella chiusura della bocca
Scritto da Marcella / Pubblicato il
Buon pomeriggio, vorrei esporre il mio problema premesso che uno specialista debba sempre vedere una bocca prima di dare un parere. Diversi anni fa, in due diverse occasioni, mi sono stati tolti il primo molare sia destro che sinistro dell'arcata inferiore. Premesso che non mi era stato consigliato di rimetterli, non mi era stato detto nulla. Nel tempo è successo che il secondo molare destro si è piegato di lato, creando un vuoto per cui non ho più appoggio per la masticazione. Probabilmente per questo o per altri motivi, il mascellare superiore si è spostato sulla destro generando un morso crociato. Da circa un anno e mezzo accuso maggiori problemi alla masticazione e nella chiusura della bocca anche quando deglutisco. La sensazione è quella della mancanza di equilibrio. Avverto inoltre tutta una seria di problemi muscolari concentrati sul lato destro. Dal collo, al braccio e per finire anca e ginocchio. ma non so se le cose siano collegato. In questi mesi mi sono trovata a chiede diversi pareri in merito, ma devo dire che le mie idee si sono confuse ancora di più. I primi due specialisti consultati mi hanno consigliato di installare le protesi nelle zone vuote per ripristinare la funzione masticatoria. Un terzo specialista mi ha consigliato di sistemare il morso e per questo sono stata visitata da uno gnatologo. Dopo aver fatto un rx atm bocca aperta e chiusa dove si evince che i rapporti dei condili vanno bene, ma sul lato destro (scusate la terminologia)tra i condili il cuscinetto che ammortizza e lubrifica il movimento risulta schiacciato. Per questo motivo mi è stato consigliato il byte ortotico e di mettere le protesi in basso. Sono andata, sotto consiglio di un amico, da un altro ortodonzista per un consulto. Quest'ultimo mi ha invece consigliato di togliere tutti i denti del giudizio, mettere un apparecchio ortodontico per raddrizzare i denti e credo anche per allineare le due arcate e solo alla fine mettere due impianti. So che scrivere di un caso non basta a dare un'idea concreta, ma vorrei se possibile anche il vostro parere, anche perchè in uno dei due casi dovrei imbarcarmi in un lavoro lungo e molto costoso. Grazie Marcella
Pubblicato il 21-05-2012
Cara Signora Marcella, capisco la sua ansia, ma perchè incominciare a girare e a sentire tanti pareri. Ha sentito il Dentista Gnatologo che è colui che esercita la specialità che si occupa delle patologie come ha lei, ha sentito lo specialista ortodontista. Ora si fermi e segua i consigli di chi le ispira più fiducia, di chi le sembra più competente, di chi le ha saputo spiegare meglio il perchè ed il percome di tutto! Purtroppo non è possibile esprimere giudizi diagnostici in un caso come il suo via web. Si potrebbero fare tante congetture che troverebbero il tempo che troverebbero! presente che la GNATOLOGIA studia la "complessità dei problemi che stanno dietro la semplice parola "malocclusione",precontatti nelle varie disclusioni delle arcate con conseguenti traumi d’occlusione ed una "malocclusione" ossia ha denti in trauma d’occlusione,(tutte situazioni che possono, deviando la colonna vertebrale, alterare la Postura!!!): aggiungo solo che i fattori che determinano la Postura di una persona sia statica che dinamica e quindi anche nella corsa sono diversi: l'apparato Cocleare dell'Orecchio,(che determina la capacità di stare in equilibrio,ovviamente in relazione coi rispettivi centri cerebrali. Il sintomo è la vertigine e il senso di caduta.L’ACUFENE), gli occhi e il loro movimento e i rispettivi centri cerebrali, l'apparato stomatognatico in senso lato (Occlusione, ossia il modo di chiusura della bocca e dei rapporti statici e dinamici dei denti fra di loro e tra quelli dell'arcata opposta. le Articolazione Temporo Mandibolari e tutto il sistema neuro muscolare che "comanda" queste strutture).Oltre la Gnatologia di pertinenza del Dentista Gnatologo ma anche dell'Ortodonzista, ci sono sistemi sofisticati per lo studio della postura: La Chinesiologia, la Pedana Baropodometrica dinamica computerizzata (che studia il carico della pianta dei piedi statico e dinamico), il Posturometro per determinare se c'è una asimmetria tra le due metà del dorso. Tutto questo fanno gli studiosi della Postura tra cui gli Gnatologi, gli ortodontisti, gli Ortopedici, gli Ortopedici del Rachide. Una visita osteopatica e fisiatrica alla muscolatura del bacino in particolare del M.Psoas sarebbe molto utile, perché è uno dei primi muscoli a "saltare" in una patologia lombosacrale in cui sia coinvolta la postura sia che essa sia discendente …ossia a partenza da una malocclusione …sia che essa sia ascendente ossia a partenza dagli arti inferiori, appoggio della pianta dei piedi, anche o colonna lombo sacrale. ha Bisogno di UN ECCELLENTE GNATOLOGO e di un altrettanto ECCELLENTE Posturologo che sia anche osteopata e fisiatra e collabori con lo Gnatologo ( Questo le dico perchè è mia prassi fare così in Gnatologia!!!) Le ho spiegato perchè...non entro nel merito delle terapie delle singole tre specialità perchè senza averla visitata non è possibile, infine, ci sono terapie di riabilitazione neuro muscolo-occlusale. Il trattamento delle disfunzioni masticatorie sia come concetto statico che soprattutto dinamico necessita un approccio diagnostico differente nelle varie patologie che ne possono essere causa! Il discorso è molto "sottile"che sfuma nella filosofia delle disfunzioni neuro muscolari , occlusali e della Articolazione Temporo Mandibolare e non lo si può spiegare in due parole, tra l’altro consigliandola su cosa sia meglio, senza averla visitata clinicamente, studiandone il caso, di persona. Sappia che in ogni caso tra le terapie occlusale c'è il Bite Plane, che deve essere ben realizzato da persona competente, sembra una "sciocchezza" ma non lo è anzitutto è buona regola posizionarlo sulla arcata superiore che è l'unica arcata FISSA perchè solidale con la base cranica, ma a volte va posizionato sulla arcata inferiore, dipende dalla diagnosi e da quello che vogliamo ottenere poi devono essere studiati i piani inclinati in gradi rispetto al piano occlusale e deve essere valutato lo spessore con cui farlo, ossia di quanto deve impedire la chiusura della arcata inferiore è la mandibola che deve in continuazione cercare una chiusura che non può trovare col bite, così si riposa tutto il complesso sistema neuro muscolare e le articolazioni temporo mandibolari,il cervello,per così dire,in questo modo dimentica la posizione errata patologica memoriata da esso e si può trovare anche così,la nuova posizione della mandibola,quella "buona","corretta",il bite infatti può essere terapeutico sintomatico e diagnostico una volta trovata la nuova posizione della mandibola si eseguono dei rilievi clinici che permettono di impostare una terapia! MI occupo di Gnatologia oltre che di Parodopntologia da oltre 34 anni e, mi creda, occorre che si rivolga ad un Dentista Gnatologo molto esperto! Solo se è fattibile può servire un bite per una terapia unicamente sintomatica e/o diagnostica per dirle qualcosa di certo, ossia fare una DIAGNOSI e PROGRAMMARE UNA TERAPIA, bisognerebbe vederla Clinicamente. Poi Insomma devo poter mantenere viva ed in allerta tutta la mia "Capacità di Clinico Medico e Parodontologo" Impronte per costruire i modelli di studio e presa dell’Arco Facciale di Trasferimento i due punti di repere posteriori si ottengono inserendo i terminali dell'arco nei meati acustici esterni; il terzo punto di repere anteriore e individuato dal supporto glabellare, che definisce la posizione verticale anteriore dell'arco stesso. In questo modo si definisce il piano di riferimento asse cerniera-piano orbitale. Una forchetta a ferro di cavallo consente di mettere in rapporto l'arcata superiore con l'arco facciale. In conclusione, trasferiti in tal modo i modelli maestri su un articolatore, possiamo orientare i modelli delle arcate rispetto al cranio e studiare l'inclinazione dei tragitti condilari e dell'angolo di Bennet meglio detto movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione e il rapporto delle cuspidi tra antagonisti e tra di loro, incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente!Il movimento di lateralità è bene studiarlo anche clinicamente con la palpazione perché è determinato dalla contrazione dello pterigoideo esterno del lato opposto a quello verso cui si sposta la mandibola. Un dolore durante questa palpazione indica una contrattura del muscolo e quindi la presenza di una patologia articolare. Palpazione che va fatta non solo in lateralità ma anche in apertura.Solo così si può arrivare ad una corretta DIAGNOSI che porta poi ad una terapia. Questo lunghissimo discorso che spero non l’abbia tediata è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La BOCCA NEL SUO INTERO) sono complesse e richiedono CULTURA, INTELLIGENZA E CAPACITA' CLINICA OLTRE CHE TERAPEUTICA! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 21-05-2012
L'ultimo della lunga serie ha ragione, l'ortodontista. Il concetto è questo: se c'è una malocclusione (e nel suo caso con questo termine possiamo includere la perdita degli elementi descritti e tutti gli spostamenti) questa può causare sofferenza della ATM (ma per vederla bene non basta rx, ci vuole RMN), da cui possono derivare tutti i disturbi da lei accusati. Quindi, si è rotto un delicato equilibrio. Non è nemmeno detto che si rimetta a posto, ma l'obiettivo è quello di ripristinare forma e funzione corretti. Questo, se ci si può riuscire, si ottiene con l'ortodonzia, e poi se serve, col reintegro degli elementi persi tramite impianto. Questa è la strada maestra. Il byte è utilissimo in alcune fasi, o come sintomatico. La vera risoluzione del problema è raddrizzare la bocca!
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 21-05-2012
Salve dopo l'approfondita dissertazione del collega e amico Dr Petti, mi sento di aggiungere che il problema va impostato prima gnatologicamente, poi va fatta ortodonzia ed alla fine protesicamente. Ciò ha una sequenza logica perchè con la placca o bite e manipolazioni ridiamo una posizione mandibolare corretta ma temporaneamente, poi si rende permanente con l'ortodonzia ed alla fine protesicamente si stabilizza il tutto. per me un approccio simile è la regola del successo. Per ulteriori chiarimenti non esiti a contattarmi rimango a sua disposizione. dr. Bennici
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 21-05-2012
Gentile Signora Marcella, quanto le è stato prospettato da tutti questi dottori è corretto! Scelga da chi farsi seguire per correggere l'ATM e per applicare la protesi per i denti mancanti e non aspetti altro tempo. Infatti più tempo passa, più i suoi denti sani si spostano per adattarsi alla situazione anomala che si è creata e che cronicizza, rendendo sempre più difficile un buon ripristino. Badi bene: non si faccia applicare nessuna protesi definitiva se prima non si evince clinicamente e radiograficamente che i rapporti dei condili con le rispettive glenoidi siano tornati ottimali, e che il "cuscinetto" accartocciato sul lato destro non sia stato ricaptato correttamente nelle sue funzioni articolari! La terapia corretta dobrebbe prevedere prima una fase ortodontico-gnatologica, con la scomparsa completa della sintomatologia, e poi la riabilitazione protesica, con protesi a ponte (se si decide di fare coronoplastica protesica dei molari inclinati) oppure correzione ortodontica dei molari inclinati e protesi su impianti. Cordiali saluti.
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 21-05-2012
Gentile Marcella, entrambi i colleghi hanno dato il loro parere sull'eventuale terapia da svolgere. Sono delle terapie che affrontano la sua problematica da due diversi punti di vista. Faccia le sue considerazioni personali, e si affidi. Sulla sua situazione, ha detto bene non basta una descrizione via web. Resto a sua disposizione, cordiali saluti.
Pubblicato il 21-05-2012
Gentile signora Marcella, premesso che per darle dei suggerimenti terapeutici sarebbe necessario una valutazione diagnostica completa del suo caso, ritengo, in base agli elementi che ha fornito, che sia utile dapprima ripristinare una corretta occlusione, disinclinando e derotando i denti prossimali alle zone edentule e solo dopo effettuare una riabilitazione protesica. Cordialmente Prof. Dott. Russo Ciro Odontoiatra Specialista in Ortognatodonzia.
Pubblicato il 21-05-2012
Sig. Marcella, tutti e tre i professionisti tendono a risolvere il problema ma con strade diverse.
Pubblicato il 22-05-2012
Signora buonasera, bisogna partire da una buona visita gnatologica, prima di tutto deve risolvere i suoi problemi che sono legati all'articolazione, poi dopo adeguato trattamento si potrà pensare alla riabilitazione protesica. Naturalmente il tutto da confermare dopo un attenta e accurata visita, via web non ci si può certo dilungare più di tanto e non si possono effettuare diagnosi e trattamenti. Per qualsiasi dubbio o chiarimento siamo a sua disposizione. Distinti saluti Dr.ssa Elisa Panzarella
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 22-05-2012
Gentile signora Marcella, mi rendo conto che con le variabili risposte dei numerosi colleghi sia aumentata la sua confusione. Purtroppo la medicina è un mondo immenso senza confini e ciò contribuisce a generare medici con idee e filosofie diverse. Io mi occupo di Gnatologia Neuro Mio Fasciale che include conoscenze di oculistica, di fisioterapia, posturologia, ortottica, fitoterapia, bionutrizione, gnatologia tradizionale, neuro muscolare, fisica medica quantistica ecc. ecc. Il corpo umano è un sistema dinamico complesso adattivo e come tale non risponde ai sistemi lineari, non è prevedibile. Noi lo consideriamo come tale e quindi anche lei dovrebbe essere approcciata allo stesso modo. Continui ad ascoltare altri colleghi e cerchi anche coloro che si occupano di Neuro Mio Fasciale. Cordialmente, Angelo Zobi.
CONTINUA A LEGGERE
Dentista Sicilia, Siracusa
Vedi la scheda
Dentista Sicilia, Messina
Vedi la scheda
Dentista Piemonte, Alessandria
Vedi la scheda
Dentista Lazio, Roma
Vedi la scheda
Dentista Marche, Ancona
Vedi la scheda