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Domanda di Chirurgia

Risposte pubblicate: 7

Nella parte inferiore della bocca non ho più denti

Scritto da Luisella / Pubblicato il
Ho 59 anni. Nella parte inferiore della bocca non ho più denti. Dopo una visita al reparto maxillo-facciale ho avuto la seguente diagnosi: "Atrofia mandibolare di IV/V classe sec. Cawood /H valutata con OPT del 01/'09. Si richiede per completare diagnosi TC dentascan mandibolare e nuova OPT per futura programmazione ricovero, narcosi ed innesti mandibolari di corticale parietale". Vorrei un consiglio/parere da parte Vostra e sapere se eventualmente esiste un'alternativa meno invasiva a quanto propostomi. Ringrazio e porgo distinti saluti.'
Ho troppo pochi dati per consigliarla. se è edentulo da molti anni e magari porta una protesi totale (dentiera) è purtroppo normale che l'osso alveolare (quello dove c'erano i denti per intenderci) si sia retratto. gli innesti servono ad aumentare il suo osso per poi pensare a rimetterle i denti. sicuramente un bravo dottore maxillo-facciale potrà consigliarla al meglio

Scritto da Dott. Roberto Armando Cinti
Roma (RM)

Gentile Signora, nonostante gli scarsi dati da Lei prodotti, penso poter affermare con sufficiente approssimazione, visto la sua giovane (relativamente) età, che una riabilitazione mista, cioè con protesi rimovibile inferiore ancorata ad alcuni impianti in zona mentoniera (overdenture), sia molto probabilmente praticabile anche in presenza di una grave atrofia ossea mandibolare senza la necessità di sottoporsi ad interventi in narcosi con apporto di osso corticale autologo. Cosa diversa se il chirurgo maxillo-facciale le ha proposto una riabilitazione fissa della intera mandibola. La mia esperienza venticinquennale in campo implantare mi consente di consigliarle un secondo o terzo consulto che possa chiarificare il tipo di protesi ed evitarLe gravosi interventi chirurgici con lunghe sequele.
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Scritto da Dott. Maurizio Cirulli
Bologna (BO)

Gentile paziente, la riabilitazione proposta dai colleghi del reparto maxillo è assolutamente ineccepibile e moderna per l'atrofia di cui lei soffre. La riduzione dello spessore e dell'altezza della sua mandibola dovuta alla prolungata edentulia rendono impossibile posizionare gli impianti per una riabilitazione protesica fissa. Un'altra motivazione è la possibilità di fratture se la mandibola è anche molto sottile, o l'esposizione del nervo alveolare. Da qui la necessità di un innesto con prelievo osseo da un sito donatore (osso parietale, nel suo caso). Stia tranquilla: è un intervento abbastanza semplice, per chi li fa abitualmente). Pensi che difficilmente li eseguo in narcosi, quindi... Cordialmente.
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Scritto da Dott. Giuseppe Scandale
Roseto degli Abruzzi (TE)

Cara Signora Luisella...la atrofie di classe IV-V secondo Cawood e Howell è molto seria E LA TERAPIA PROPOSTA...PUR SENZA POTERLA VEDERE CLINICAMENTE è INECCEPIBILE SE LA DIAGNOSI è GIUSTA...Cordialmente...Gustavo Petti Chirurgia Parodontale Ossea, Cagliari

Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig.Luisella, la diagnosi radiografica deve essere sempre interpretata dallo specialista, in questo caso è d'obbligo la valutazione di un odontoiatra e non solo di un chirurgo maxillo-facciale. Esistono sicuramente delle alternative meno invasive, ma per proporle occorre conoscere le sue aspettative. Le consiglio, prima di firmare il consenso informato, di farsi spiegare molto bene il tipo d’intervento, con tutti i rischi e benefici connessi.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Cara Sig.ra Luisella, chi Le risponde è un libero professionista di Como che conosce molto bene i Sanitari del Sant'Anna. Oltre ad essere veramente in gamba, sono molto attenti e competenti nel proporre terapie ed eseguirle in maniera eccellente. Comunque è un suo diritto-dovere sentire altri Specialisti per avere una visione più chiara della situazione. A disposizione per qualsiasi altro chiarimento. Cordialità.

Scritto da Dott. Walter Renda
Como (CO)

Senza dato in mano difficile consigliarla meglio di quanto fatto dai colleghi. Tenga comunque conto che l'applicazione successiva di una protesi mobile porterà ad una retrazione ulteriore di questo osso innestato. O contestualmente all'intervento, o in un tempo successivo, andranno inseriti degli impianti, per interrompere il circolo vizioso che porta alla atrofia ossea. Ne parli con i chirurghi.

Scritto da Dott. Sergio Formentelli
Cuneo (CN)