Il 1 giugno mi è stato estratto un molare, però durante l'intervento il dente si è rotto
Scritto da GIANLUCA / Pubblicato il
Il giorno 1 giugno, mi è stato estratto un molare, però durante l'intervento il dente si è rotto e quindi il mio dentista, ha dovuto estrarlo in due volte. Non ha potuto cucire in quanto mi ha detto che non c'era tessuto sufficiente, sono stato bene subito il giorno seguente poi, il giorno dopo ancora ho iniziato ad avere del dolore. Sono dovuto ritornare da lui che mi ha diagnosticato un infezione in corso, malgrado l'antibiotico secondo il mio dentista la causa di questa infezione e conseguente dolore è stata dovuta ad una mancata coagulazione del sangue e l'osso rimaneva scoperto. Vorrei sapere perchè non si è coagulato. Grazie.
Pubblicato il 07-06-2012
Caro Signor Gianluca, oggi è proprio la giornata dei racconti "dell'orrore"! Mi dispiace dirlo! Ma se il tessuto per la sutura non ci fosse stato veramente, cosa che non credo assolutamente perchè si dovrebbe trattare di un dente senza supporto gengivale intorno, che in natura negli umani, non esiste, se in ogni caso fosse stato così, si sarebbe potuto e dovuto ricoprire l'osso esposto con un innesto di gengiva ( le lascio una foto in cui Vede che sulla sinistra c'è un innesto libero di gengiva che ricopre una porzione di osso scoperto e non ricopribile in altro modo, come esempio) o con membrane artificiali o con gengiva artificiale ed il coagulo lo si sarebbe dovuto far formare cruentando l'alveolo e poi ricoprendolo con spugne di fibrina artificiale o PRP o PRF insomma ci sono tante metodiche chirurgiche. Detto questo, in 35 anni di onorata Professione, non i è mai capitato di non poter mettere punti di sutura, creare le condizioni per la formazione del coagulo, facendo uso di tutto quello che la moderna Chirurgia Parodontale ed Orale mette a disposozione!Ma stiamo veramente scherzando? Lei ha chiesto ed io ho risposto! Mi dispiace rispondere così ma devo dire la verità al paziente che si rivolge a me!E quando è grossa, è grossa! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 07-06-2012
Signor Gianluca, può trattarsi di una alveolite post-estrattiva ad eziologia incerta. Infatti la causa potrebbe essersi originata da una prolungata ischemia dell'osso a seguito del preparato anestetico, oppure in seguito al trauma dell'intervento, o ancora ad una infezione. L'evento che preannuncia questa particolare alveolite è sempre lo scarso e tardivo irroramento ematico (sanguinamento) dell'osso alveolare dopo l'estrazione del dente, per cui si forma uno strato secco e necrotizzante della superficie ossea esposta. Per questa complicanza il suo dentista non ne ha colpa, sia che abbia o meno eseguito una sutura del tessuto molle circostante. Questo tipo di alveolite è molto dolorosa, ed il dolore ha un'insorgenza tardiva (3 o 4 giorni dopo l'evento estrattivo) e crescente, ma guarisce subito se ben curata. Torni con fiducia dal suo dentista, che le prescriverà dei farmaci per il dolore e l'infezione, rimuoverà totalmente il coagulo necrotico ed asporterà tutto il tessuto osseo necrotizzato, fino a provocarne un nuovo e salutare sanguinamento, dal quale si originerà il nuovo tessuto di guarigione. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 07-06-2012
Signor Gianluca, può trattarsi di una alveolate post-estrattiva ad eziologia incerta. Infatti la causa potrebbe essersi originata da una prolungata ischemia dell'osso a seguito del preparato anestetico,
Pubblicato il 07-06-2012
Gentile paziente, non specifica di quale molare si trattasse e se superiore o inferiore. Di base una estrazione non prevede i punti a meno che non si voglia fare una 'socket preservation'(particolare procedura pre-implantologica). Il dolore che avverte è verosimilmente da attribuirsi ad una alveolite post estrattiva: il laser può essere un rimedio efficace. Cordiali saluti
Pubblicato il 07-06-2012
Caro Gianluca, il problema dell'alveolite post-estrattiva non è raro. Esso è dovuto in gran parte alla scarsa presenza di sanguinamento che a volte si ha per l'uso di anestetico con vasocostrittore. Pertanto il dentista nella seduta dell'estrazione deve accertarsi che l'alveolo si riempia di sangue e, in caso contrario, favorirlo mediante manovre cruente, oppure riempire l'alveolo con spugnette di fibrina sintetica. In ogni caso, se nei giorni successivi succede quello che Le è capitato, occorrerà reintervenire con l'anestesia per ripulire l'alveolo, farlo sanguinare (solo così può formarsi un coagulo), e attuare un'efficacia copertura antibiotica. Distinti saluti.
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Pubblicato il 07-06-2012
L'alveolite è una possibile complicanza dell'estrazione. Non si preoccupi e vedrà che con la terapia antibiotica passerà tutto.
Pubblicato il 07-06-2012
L'uomo (considerandolo da Lucy in poi) perde denti da circa 3 milioni di anni, dei quali solo gli ultimi 50 con l'aiuto del dentista. Pertanto credo si possa ritenere che il punto di sutura sia strettamente necessario solo in alcuni casi, anche se nessuno vieta di metterlo sempre. Per il dolore si potrebbe trattare di alveolite come già ipotizzato dai miei colleghi. Cordiali saluti.
Pubblicato il 07-06-2012
Con tutta probabilità si tratta di alveolate post-estrattiva, complicanza non rara soprattutto in caso di estrazione dei molari inferiori. Per fortuna la complicanza si cura facilmente con una toilette dell'alveolo sotto copertura antibiotica e dopo aver anestetizzato la zona. Naturalmente ho dato per scontato che non sia rimasto un frammento di radice nell'alveolo...per escludere tale evenienza il suo dentista le avrà proposto senz'altro, suppongo, una radiografia endorale.
cordialmente
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Pubblicato il 07-06-2012
Buongiorno Sig. Gianluca, vedo che scrive dalla Provincia di Alessandria dove esercito anch'io, direi che problemi di guarigione sono sempre in agguato ma solo una visita o almeno un dialogo può farci capire cosa sia successo. Il mio consiglio è sempre fermo: la visita è necessario seno penso che si possa creare confusione in casi come questi. Chieda ad un dentista che sappia capirla e vedrà avrà tutte le risposte. Una visita non costa nulla ( nella maggior parte dei casi) ma risolve molto... I miei saluti vivissimi. Bruno Dr. Roberto
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Pubblicato il 07-06-2012
Gentile sig. Gianluca, la sua descrizione è alquanto sommaria, tuttavia il fatto che la lesione non si coaguli deve far pensare ad una lesione traumatica con rottura di capillari importanti..è opportuno rivedere la ferita per la necessaria revisione, con copertura antibiotica allargata e colluttorio. Non sempre bisogna suturare, solo se la ferita lo permette, cordiali saluti
Pubblicato il 07-06-2012
Signor Gianluca si tratta di una alveolite post estrattiva una complicanza che talvolta accade, non è colpa di nessuno. Se è insopportabile si deve sotto anestesia far sanguinare nuovamente la ferita e far ripartire il processo di guarigione. Aggiungo che fare un innesto di connettivo sul sito post estrattivo non serve a nulla e non sempre è suturabile,ma questo non pregiudica in alcun modo la guarigione. Cordiali saluti.
Pubblicato il 07-06-2012
Gentile sig. Gianluca concordo pienamente con il dott.De Fazio. Cordiali saluti dott. Marcello Scafidi SA
Pubblicato il 08-06-2012
Sig. Gianluca, controlli se chi ha operato su di lei è iscritto all'ordine dei medici. Non esprimo pareri perchè conosco solo la sua versione, probabilmente proveniente da una mal interpretazione di ciò che ha riferito il suo l'odontoiatra. Secondo lei se lei avesse "una mancata coagulazione del sangue”, come lei cita, sarebbe congedato dopo intervento chirurgico, da un medico con semplice buongiorno?
Pubblicato il 09-06-2012
Gentile Gianluca potrebbe essersi sviluppata un'alveolite postestrattiva che è un'evenienza relativamente frequente nel caso di estrazioni particolarmente "indaginose". Ritorni dal collega che sicuramente saprà applicare le terapie più adeguate e suggerirle i rimedi più opportuni per per una rapida risoluzione del problema. Cordialmente Prof. Dott. Russo Ciro Odontoiatra Specialista in Ortognatodonzia.
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