E' possibile lasciare le radici senza conseguenze?
Scritto da Fabio / Pubblicato il
Buonasera, mi chiamo Fabio e ho 24 anni. Vorrei sottoporvi il mio caso e avere dei riscontri sul da farsi in una situazione (penso) delicata e apparentemente senza soluzione come la mia. Il giorno 7/11/2014 mi sono recato dal dentista della mia ragazza per l'estrazione del dente del giudizio inferiore sinistro, il quale era coricato, con parte della corona emersa e con un principio di carie. Ho preso antibiotico generico dal giorno prima e ho eseguito una OPT. L'intervento fallisce, in quanto il medico taglia la corona, ma le radici "si muovono ma non escono". Intervento durato circa 2:30, sono stati necessari parecchi rinforzi di anestesia. Il dottore decide che è il caso di chiudere tutto e rimandare ad una seconda seduta l'estrazione delle radici. Ne esco molto provato(per non dire traumatizzato), ma fiducioso delle abilità del dentista che risolverà tutto in un secondo intervento. Ieri 13/01/15 secondo intervento, avevamo verificato con una radiografia che nel frattempo le radici erano migrate di qualche millimetro emergendo dalla loro posizione iniziale, ma ahimè dopo un'ora e mezzo, di nuovo anestesia a più riprese (oltre alla tronculare mi ha fatto iniezioni nella zona per il dolore causato dal divaricatore) le radici sono ancora li! Ha usato leve e trapano (dal rumore sembrava una punta ad alta velocità) e nonostante innumerevoli tentativi, le radici non volevano saperne di muoversi. Raggiunta la mia soglia di sopportazione del dolore, ormai sempre più intenso, ho chiesto di interrompere l'intervento, e il dottore, sconfitto, mi ha spiegato che nonostante avesse separato le radici, sembravano anchilosate e "abbracciate" ad un pezzo d'osso abbastanza grande, e che rimuovendolo sarebbe stato "troppo demolitivo". Punti, gonfiore, doloretti ormai familiari.. Siamo rimasti d'accordo che terremo d'occhio le radici, facendo una rx ogni sei mesi, ma io mi chiedo: è possibile lasciare le radici senza conseguenze? Nel periodo tra il primo e il secondo intervento il "pezzo" rimasto non mi ha dato alcunissimo fastidio, c'è la possibilità di poter convivere "a vita" con le due radici al loro posto? Eventualmente che rischi si corrono? Il dottore è stato poco professionale, qui non ci piove, che implicazioni possono esserci? Sono un soggetto ESTREMAMENTE ansioso (quasi ipocondriaco) e per me è stata una sfida non indifferente andare sotto i ferri per due volte, senza risolvere al 100% il problema e mi sento molto, molto giù per questo. Vi ringrazio in anticipo per le cortesi risposte e vi auguro una buona giornata. (dettagli aggiuntivi: sto seguendo una cura antibiotica con AUGMENTIN, in passato presso un'altro dentista ho subito l'estrazione del dente del giudizio inferiore dx senza alcuna complicazione)
Pubblicato il 15-01-2015
In teoria si può convivere ma il rischio di infezione è presente. Un chirurgo esperto sicuramente sarà in grado di completare l'intervento. Se movilizzate sarà piú facile completare il tutto. Cordiali saluti
Pubblicato il 15-01-2015
Caro Signor Fabio, buongiorno. Non è possibile "lasciare le radici li!" Non è possibile che sia avvenuto quanto è avvenuto. Si accerti che il suo Dentista sia Iscritto all'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della sua Provincia. Un intervento di avulsione chirurgica di un ottavo incluso, come ogni intervento, deve essere preceduto da una Diagnosi corretta e da una programmazione terapeutica. Le radici sono "globose", più larghe della corona ed "abbracciano una porzione di osso interadicolare piuttosto consistente. Inoltre ci sono rapporti molto stretti, apparfentemente, col canale mandibolare ed il nervo alveolare inferiore che vi transita. E' opportuno fare uno studio radilogico accurato con Cone Beam, magari anche 3D. Un dente in questa situazione clinico-chirurgica o lo si sa estrarre o non lo si sa estrarre. Se non lo si sapesse estrarre, per Professionalità e Correttezza, si invia il Paziente da un altro Dentista esperto in Chirurgia Orale o da un Chirurgo Maxillo Facciale per le terapie del caso. Professionalità e "bravura" implicano anche "umiltà" e "Responsabilità" e "Consapevolezza" dei propri limiti! Le consiglio quindi di chiedere al suo Dentista, se è un Dentista, di indicarle un bravo Collega chirurgo Orale o un Chirurgo Maxillo Facciale che proceda all'intervento che è sicuramente complesso ma è di "normale routine" per chi lo sa fare! Si tranquillizzi e segua il mio consiglio! Cari saluti
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Pubblicato il 15-01-2015
Le radici vanno subito estratte per il pericolo di infezioni,vada da in chirurgo specializzato ed esperto in estrazioni di denti inclusi, se lo desidera a Bari ho il nominativo di un collega molto bravo
Pubblicato il 15-01-2015
Non c'è dubbio che le radici vano rimosse, i rischi di infezione sono troppo elevati, come pure non c'è dubbio che certe estrazioni di denti del giudizio, come quella riportata in rx, devono essere eseguite da chi ha l'esperienza necessaria e non vanno certo improvvisate.
Pubblicato il 15-01-2015
Sig. Fabio controlli se chi opera su di lei è iscritto all'ordine dei medici, se lo trova iscritto può stare tranquillo. Perchè ha un responsabile dell'accaduto che saprà far fronte alle eventuali complicanze. Si ricordi che residui radicolari possono rimanere silenti per anni oppure infettarsi e creare periodontiti periapicali croniche che potrebbero degenerare in cisti; ma sicuramente gli sarà già stato spiegato tutto questo.
Pubblicato il 15-01-2015
Direi, anche se è "facile parlare DOPO", che forse sarebbe stato il caso di rendersi conto delle difficoltà dell' intervento ed affrontarlo con cognizione di causa o demandarlo a collega con esperienza maggiore nel campo... Per valutare cosa fare ADESSO ci vuole una lastra del DOPO... con la lastra del PRIMA posso valutare solo come avrei programmato l'intervento... In linea generale salvo rarissimi casi (frammenti molto piccoli con alto rischi di lesioni gravi a carico del fascio vascolo nervoso) sono del parere di non lasciare mai radici o residui radicolari... Il mio consiglio è quello di valutare radiologicamente e clinicamente la situazione attuale e prendere gli opportuni provvedimenti. un cordiale saluto PS la separazione delle radici nel suo caso non può essere sufficiente: molto probabilmente sarebbe stato necessario effettuare anche una "osteotomia distale" (portar via un po' di osso; dietro ad dente c'è uno "sperone" di osso che impedisce meccanicamente alle radici anche separate di uscire) Sarebbe stato, sempre a mio avviso, utile provvedere anche a "riempire" lo spazio vuoto venutosi a creare dopo l'estrazione per evitare possibili complicanze parodontali future a carico del secondo molare) ma questo ovviamente nel caso di estrazione completata. Se preferisce: la forma "bombata" delle radici non ne permette l'estrazione senza intaccare anche un po' di osso intorno: è questo che intendevo quando dicevo di"valutare la difficoltà" dell'intervento prima di effettuarlo.
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Pubblicato il 16-01-2015
Mi sembra strano che il collega che l'ha operata, pur vedendo la panoramica e l'evidente disodontiasi orizzontale del suo ottavo, abbia deciso di estrarglielo pur non avendo le competenze da Chirurgo Orale. La sua era ed è un'estrazione chirurgica complessa, che presuppone uno studio radiografico adeguato prima (non solo panoramica ma anche Tac Dental Scan per valutare i rapporti tridimensionali delle radici dell'ottavo con il canale mandibolare), ed una procedura estrattiva specifica e mirata (non esistono le 2 ore e mezzo di intervento): lembo chirurgico, separazione della corona, osteotomia peri-radicolare ed estrazione con leve delle sue radici (insieme, separararle date le loro caratteristiche e posizione non conviene). Detto questo, se anche nell'immediato non le danno problemi, potrebbero dargliene e non pochi in futuro anche a distanza di anni (infezioni, ascessi, cisti residui): si affidi ad un Odntoiiatra esperto di Chirurgia Orale e se le faccia togliere una volta per tutte.
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Pubblicato il 19-01-2015
Da togliere. Il dolore NON DEVE ESSERCI. L'estrazione non è facile, ma possibilissima per un dentista esperto in chirurgia orale, mentre è improponibile per un dentista "ai primi ferri".
Dentista Emilia Romagna, Rimini
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