E' possibile che sia un problema dovuto alle gengive???
Scritto da gemma / Pubblicato il
Salve, quando mangio cibi dolci sento dolore (a volte molto forte se il cibo è particolarmente dolce) al primo premolare, esattamente il 15 da più di un annetto, sono andata dal dentista per vedere cosa fosse e dai raggi mi ha detto che il dente non presenta alcuna carie ma che, se continuava a fare male, avrei dovuto devitalizzarlo e così è stato, ma dopo la devitalizzazione non è cambiato nulla, quando mangio cibi dolci il dolore è sempre li, allora dal fastidio succhio il dente e sento in bocca cattivo odore e un pò di sangue! Qualcuno sa dirmi cosa può essere? Sono davvero angosciata! Da premettere che la devitalizzazione il dente è oramai morto e non lo sento gelare ma gli zuccheri riaccendono il dolore!!! AIUTOOOOO!!! E' possibile che sia un problema dovuto alle gengive???
Pubblicato il 04-06-2015
Cara Signora Gemma, buongiorno. Il 15 è il secondo premolare superiore Dx
Alla Rx endorale (mi auguro) non si fa diagnosi di carie a meno che non sia enorme. La Diagnosi di carie è solo Clinica e semeiologica e non si deve limitare solo al dente che “duole” ma anche ai denti viciniori, antagonisti e controlaterali e deve comprendere anche un sondaggio parodontale degli stessi denti, anzi di tutti i denti che sono in bocca, in sei punti di ciascuno di essi, proprio per fare diagnosi differenziale tra carie e tasca parodontale. E’ stata fatta una terapia, la devitalizzazione, senza avere emesso una Diagnosi e questo non si deve fare! Tra l’altro Bisogna anche escludere che non ci sia un "dolore riflesso", per capirci, che si chiama in Medicina, Sinalgia. Le Sinalgie sono sintomi che, praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca e del massiccio cranio-facciale, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano o da altri organi. Un dolore riflesso potrebbe avere la sua origine anche in altri organi sistemici. Per esempio un dolore uro-genitale-ginecologico può riflettersi a livello del dente che le duole, quindi l'anamnesi clinica sistemica deve essere accurata e particolareggiata! Ciò detto, devo precisare che la Diagnosi è semplicissima e di normalissima routine Odontoiatrica. La Diagnosi più probabile è che la carie sia altrove. Bisogna cercarla con sondino e specillo e “buon occhio clinico”. Preciso inoltre che un dente Devitalizzato non è un dente “morto” come dice Lei perché un dente devitalizzato è Vivo e non vitale per differenziarlo dai denti sani che sono Vivi e Vitali. Questo per spiegarle che un dente curato endodonticamente mantiene la propria attività biologica di “scambi tra interno ed esterno” e se avesse canali laterali non iniettati dalla terapia endodontica, può dare anche sintomi. Per evitare questo esiste una tecnica endodontica che permette non solo un sigillo apicale dopo strumentazione adeguata dell’endodonto ma anche una iniezione dei canali laterali ed è la tecnica di Schilder. Personalmente uso la tecnica endodontica di Schilder, molto sofisticata che io e mia figlia adoperiamo in Studio di regola, salvo eccezioni! Non è una tecnica moderna perché ha diversi decenni ma è la migliore in assoluto! Per la ricerca della carie bisogna valutare la Vitalità dei denti e se c'è una iperemia passiva da danno venoso che non è altro che una pulpite, non è reversibile e bisogna procedere alla terapia endodontica, se fosse una iperemia attiva con danno arterioso, la sofferenza pulpare sarebbe reversibile! Se il dente fosse positivamente normale allo stimolo freddo, bisogna portare su esso uno stimolo caldo per valutare la presenza di una sintomatologia radicolare della polpa! Le spiego meglio: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata,si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta,o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi,e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma, cisti. Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e una visita o almeno una anamnesi ed una semeiologia sistemica e stia certa che si arriva ad una diagnosi. Tenga inoltre presente che la visita Odontoiatrica deve essere totale. Legga sul mio profilo “Visita Parodontale” che poi è la Visita Odontoiatrica che io Parodontologo ma anche Odontoiatra ed anche Medico faccio sempre, così come mia figlia Claudia, per qualsiasi motivo un paziente venga da noi! Cari Saluti
Alla Rx endorale (mi auguro) non si fa diagnosi di carie a meno che non sia enorme. La Diagnosi di carie è solo Clinica e semeiologica e non si deve limitare solo al dente che “duole” ma anche ai denti viciniori, antagonisti e controlaterali e deve comprendere anche un sondaggio parodontale degli stessi denti, anzi di tutti i denti che sono in bocca, in sei punti di ciascuno di essi, proprio per fare diagnosi differenziale tra carie e tasca parodontale. E’ stata fatta una terapia, la devitalizzazione, senza avere emesso una Diagnosi e questo non si deve fare! Tra l’altro Bisogna anche escludere che non ci sia un "dolore riflesso", per capirci, che si chiama in Medicina, Sinalgia. Le Sinalgie sono sintomi che, praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca e del massiccio cranio-facciale, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano o da altri organi. Un dolore riflesso potrebbe avere la sua origine anche in altri organi sistemici. Per esempio un dolore uro-genitale-ginecologico può riflettersi a livello del dente che le duole, quindi l'anamnesi clinica sistemica deve essere accurata e particolareggiata! Ciò detto, devo precisare che la Diagnosi è semplicissima e di normalissima routine Odontoiatrica. La Diagnosi più probabile è che la carie sia altrove. Bisogna cercarla con sondino e specillo e “buon occhio clinico”. Preciso inoltre che un dente Devitalizzato non è un dente “morto” come dice Lei perché un dente devitalizzato è Vivo e non vitale per differenziarlo dai denti sani che sono Vivi e Vitali. Questo per spiegarle che un dente curato endodonticamente mantiene la propria attività biologica di “scambi tra interno ed esterno” e se avesse canali laterali non iniettati dalla terapia endodontica, può dare anche sintomi. Per evitare questo esiste una tecnica endodontica che permette non solo un sigillo apicale dopo strumentazione adeguata dell’endodonto ma anche una iniezione dei canali laterali ed è la tecnica di Schilder. Personalmente uso la tecnica endodontica di Schilder, molto sofisticata che io e mia figlia adoperiamo in Studio di regola, salvo eccezioni! Non è una tecnica moderna perché ha diversi decenni ma è la migliore in assoluto! Per la ricerca della carie bisogna valutare la Vitalità dei denti e se c'è una iperemia passiva da danno venoso che non è altro che una pulpite, non è reversibile e bisogna procedere alla terapia endodontica, se fosse una iperemia attiva con danno arterioso, la sofferenza pulpare sarebbe reversibile! Se il dente fosse positivamente normale allo stimolo freddo, bisogna portare su esso uno stimolo caldo per valutare la presenza di una sintomatologia radicolare della polpa! Le spiego meglio: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata,si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta,o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi,e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma, cisti. Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e una visita o almeno una anamnesi ed una semeiologia sistemica e stia certa che si arriva ad una diagnosi. Tenga inoltre presente che la visita Odontoiatrica deve essere totale. Legga sul mio profilo “Visita Parodontale” che poi è la Visita Odontoiatrica che io Parodontologo ma anche Odontoiatra ed anche Medico faccio sempre, così come mia figlia Claudia, per qualsiasi motivo un paziente venga da noi! Cari Saluti
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Pubblicato il 04-06-2015
Gentile Gemma, se il problema non si è risolto e la sensibilità è la stessa di prima della devitalizzazione è evidente che non è stata individuata la causa del problema e cioè non è stata effettuata una giusta diagnosi. Prima di qualsiasi intervento è necessario effettuare una accurata visita con tests di vitalità, sondaggio parodontale ed analisi di radiografie endorali; solo in questo modo si può giungere ad una giusta diagnosi fondamentale per una corretta terapia. Il suo problema di sensibilità agli stimoli chimici potrebbe essere dovuta ad una carie, ad un colletto del dente scoperto od una tasca gengivale ma con una attenta vista sicuramente si potrà scoprire la causa della sensibilità. Cordialmente
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Pubblicato il 04-06-2015
Sicuramente il problema deriva da più denti. Può darsi però che ci sia anche qualche problema gengivale, sebbene non c'entri con la sensibilità che lei accusa.....................................................................
Pubblicato il 04-06-2015
La sensibilità alle sostanze dolci/zuccherine è da ricercarsi essenzialmente in una lesione cariosa più o meno vicina alla polpa dentaria. E' sicura che non ci siano altre carie in corrispondenza dei denti adiacenti? Il discordo del cattivo odore - sanguinamento gengivale è invece legato ad un discorso di malattia parodontale, quindi sì, di un problema alle gengive ed eventualmente al parodonto profondo. Ma per risponderle, o comunque il collega per valutarla, è necessaria una visita clinica specifica a tutti gli elementi dentari e parodontale mirata, e vedrà che la diagnosi sarà chiara e definitiva ed il suo problema risolvibile.
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Pubblicato il 04-06-2015
Sig. Gemma, probabilmente ci sono incomprensioni tra lei e l'odontoiatra, perchè non si può dichiarare, dopo accertamenti radiologici, che non c'è nulla di patologico e congedare la paziente con: "se continua il dolore il 15 va devitalizzato"; per cui le consiglio di ritornare dal suo odontoiatra e farsi rilasciare un dichiarazione dell'accaduto e poi ci riscriva questi dati seri; questo permetterà di darle eventuali consigli in modo serio.
Pubblicato il 04-06-2015
Gentile Sig.ra Gemma, se dopo la devitalizzazione la sintomatologia non si è risolta è ovvio che non era quello il problema. Visto poi il sintomo che lei lamenta si può dedurre che non era neanche il 15 il dente malato. Ora bisogna fare una diagnosi corretta. Cordiali saluti
Pubblicato il 04-06-2015
Gentile Signora,
non vedo la radiografia e soprattutto non posso visitarla per cui mi è difficile formulare una diagnosi; comunque volendo essere esaustivo potrei azzardare che la sensazione di dolce sia dovuto a carie nei denti adiacenti , mentre il dolore riferito al dente stesso potrebbe essere un problema parodontale o alla peggio ad una frattura verticale invisibile in una semplice rx endorale.
non vedo la radiografia e soprattutto non posso visitarla per cui mi è difficile formulare una diagnosi; comunque volendo essere esaustivo potrei azzardare che la sensazione di dolce sia dovuto a carie nei denti adiacenti , mentre il dolore riferito al dente stesso potrebbe essere un problema parodontale o alla peggio ad una frattura verticale invisibile in una semplice rx endorale.
Pubblicato il 05-06-2015
Mi sembra più un problema parodontale, le è stata fatta una diagnosi in tal senso? La sintomatologia che lei presenta esclusa una carie penetrante, un dolore contiguo, rimane il parodonto chieda una diagnosi in tal senso a l suo dentista o chi per lui
Pubblicato il 05-06-2015
Per escludere che sia un problema legato alle gengive infiammate e non al dente o ai denti (inutile la devitalizzazione) meglio fare una ottima seduta di igiene che rimuoverà la placca piu profonda e vedere se migliora rendendo le gengive sane in questo modo.. Importantissimo assicurarsi che chi le mette le mani in bocca sia un soggetto iscritto ad un ordine professionale. L'Italia purtroppo è piena di abusivi, che ovviamente sono anche del tutto incompetenti
Pubblicato il 06-06-2015
Il dolore e la sensibilità può essere dovuta ad una carie anche dei denti vicini, il sanguinamento e l'alito cattivo ad un problema parodontale quindi sondaggio parodontale. Rx endorale dei denti vicino al dente devitalizzato
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