Macchie marroni sui denti
Scritto da Erika / Pubblicato il
Buonasera,
sono una ragazza di ventun anni, e nonostante avessi sempre avuto i denti molto bianchi negli ultimi sei mesi hanno incominciato a comparire macchie marroni, che si sono espanse sempre di più. La situazione attuale è quella della foto, e purtroppo sembra peggiorare di giorno in giorno, tanto che stanno incominciando a presentarsi anche sugli incisivi. Ho già consultato tre dottori, che mi hanno tutti suggerito che fossero macchie di origine alimentare. Personalmente, però, non consumo thè, caffè, liquirizia o coca cola e soprattutto dalla loro comparsa sono molto attenta ad evitare ogni tipo di cibo che potrebbe danneggiarli ancor più (almeno a mio avviso).
Ho pensato che potesse essere dovuto all'uso del Ventolin (broncodilatatore), ma anche in questa ipotesi sono stata smentita dagli specialisti.
Ho già fatto una pulizia il mese scorso e con questa sembrava che si fossero ridotte leggermente, ma in poco tempo sono tornate come prima. Ringrazio anticipatamente voi specialisti se riusciste ad identificare una possibile causa o soluzione di questo mio problema.
Distinti saluti
Erika
Pubblicato il 18-04-2016
Cara Signora Erika, buongiorno. Noto anzitutto che ha una Gengivite Marginale: La Gengiva Libera è infiammata, lucida nel suo aspetto ed ha perso il sano aspetto a "Buccia d'arancio"! L'aspetto a buccia d'arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, e zone depresse a proiezioni epiteliali. Poichè in una gengivite sono proprio le fibre connettivali a "soffrire" e quindi a "rompersi", si ha la perdita dell'aspetto descritto e si forma un aspetto lucido che è il primo sintomo di gengivite. Ovviamente questo danno connettivale provoca sanguinamento. Un altro concetto essenziale è che non possiamo più considerare il dente e la sua patologia "da solo", il parodonto e la sua patologia "da solo", ma dobbiamo abituarci a considerare il complesso dente-tessuto come un unico organo: parliamo infatti di "unita dentale" che è un organo formato dai denti e dai loro tessuti di sostegno molli e duri . Come abbiamo visto, quindi, c'è una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante. Tutti questi organi devono essere in equilibrio tra di loro per avere quello che gli "Statunitensi" chiamano "Natural smile", "Sorriso naturale", che è dovuto ad una proporzione tra "pink aesthetics" and "white aesthetics", ossia tra l'estetica rosa (dovuta alle gengive) e l'estetica bianca (dovuta ai denti). Se la proporzione tra queste due componenti viene meno e si ha il prevalere, rispettivamente, dell'una (Gummy smile, ossia Sorriso Gengivale), come nelle ipertrofie gengivali o dell'altra (White smile, ossia sorriso bianco) per eccesso della componente dentale come avviene per esempio nelle recessioni gengivali e nella Parodontiti, ma anche in inestetismi che hanno cause nelle Disgnazie e nelle patologie Gnatologiche. Le vorrei fare una Domanda: sarei curioso di sapere se tutto questo sia o non sia stato considerato e se sia stato fatto un sondaggio parodontale con doppia visita, ossia, due visite cliniche strumentali, semeiologiche e anamnestiche, intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltre a valutare visivamente il parodonto profondo ai difetti ossei ed alla qualità della trabecolatura ossea, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti.Si faccia Visitare da un Parodontologo. Glielo dice un Parodontologo. La Visita Parodontale diventa una visita "totale odontoiatrica". È quindi una visita complessa che richiede almeno un'ora/due ore, compreso un Colloquio col Paziente, seguita da una Preparazione Iniziale dell'apparato Stomatognatico, un rilievo di dati ed eventualmente analisi cliniche, che richiedono almeno ulteriori due/quattro ore ed infine una seconda visita detta Visita di Rivalutazione Parodontale, che richiede due/tre ore in cui si emette una Diagnosi, una Prognosi, un Piano Terapeutico non solo Parodontale ma Totale di tutti i problemi e Patologie presenti! Questo è essenziale per arrivare ad una corretta Diagnosi ed emettere una altrettanto corretta Prognosi. Insomma devo poter mantenere viva ed in allerta tutta la mia "Capacità di Clinico Medico e Parodontologo".Legga come faccio io una Visita leggendo sul mio Profilo "VISITA PARODONTALE", ma vale come visita Odontoiatrica generale, perché la visita che si fa nel mio studio, a prescindere dal motivo per cui è venuto il paziente, è questa! E stia certa che tutte le patologie "saltano fuori"! Preciso, ora, che i pigmenti fissi e rimovibili possono essere dovuti a tante cose e le cause possono essere tante, dalle displasie dello smalto, alle alterazioni cromatiche per patologie batteriche, di miceti (funghi), come già detto, alla fluorosi e tanto altro e la visita comporta tante cose e tante domande. Possono essere solo macchie sui denti. Tutto sta proprio qui. Macchie sui denti. Sono solo macchie causate da fattori estrinseci o intrinseci. Estrinseci come nicotina, caffeina, teina, ferro (carciofi crudi per esempio). Intrinseci come farmaci, in particolare tetracicline, fluoro in eccesso (fluorosi), e tante altre che compenetrano i prismi dello smalto, la sostanza amorfa interprismatica e si integrano nel suo interno alterandone il colore. Ci sono poi cause iatrogene, per esempio emoraggie non controllate a dovere durante le terapie endodontiche con pigmentazioni interne della camera pulpare e della sostanza amorfa interplasmatica causata dalle varie trasformazioni chimiche dell'emoglobima. Sono però solo macchie, pigmenti che si possono e si devono togliere facilmente. L'errore di fondo di cui parlavo è di credere che le sostanze colorate contenute nei cibi possano "colorare" i denti in modo permanente.Non possono. Bisogna incominciare "pulendo bene i dentini"! Poi viene tutto il resto! Gliene ho parlato per completezza di informazione.Dato che ho parlato di Igiene orale, spero che le farà piacere questa ulteriore spiegazione di Igiene Orale. Sappia che il miglior metodo, o almeno uno dei migliori metodi di spazzolamento è quello di Bass modificato o no, per me, a titolo personale modificato. Tuttavia, diciamo pure che il miglio metodo di spazzolamento è quello che è più efficace per quella bocca di quella persona, in questo caso Lei! Ossia è quello che le riesce più agevole, potrebbe anche crearlo lei, basta che porti via la Placca Batterica e che controlli che questo sia avvenuto veramente con le pasticche rivelatrici di placca di cui le parlo più avanti!Si ricordi solo che lo spazzolino deve essere duro e a testa piccola e lo deve cambiare ogni mese almeno! Si ricordi poi che non esistono bocche senza placca batterica. La placca batterica si forma in circa 3-4 ore e l'igiene orale domiciliare serve per controllarne la formazione non certo per eliminarla totalmente. Eccco perchè la pulizia dei denti professionale dal Dentista serve sempre periodicamente. Faccia una prova: compri in farmacia le pasticchette rivelatrici di placca, ne sciolga una in bocca passando la saliva e la lingua su tutti i denti, sulla faccia esterna, interna e sopra masticante e si guardi allo specchio. Se vedrà colore su denti, colletti, gengive, lingua, quella è placca batterica! Solo se non vedesse colore significherebbe che non ci sarebbe placca. allora passi uno scovolino tipo cotonfioc nei solchi gengivali e veda se si colora perchè allora la placca sarebbe lì! Faccia la prova e poi mi dica! Ricordi anche di pulire il dorso della lingua dove si annida la placca con dedicati spazzolini piatti che trova in farmacia! Usi il filo interdentale per pulire gli spazi interprossimali dalla gengiva a salire fino al punto di contatto. Il dentifricio non ha nessuna importanza se non quella di rendere più gradevole questa operazione. Ovvio che è meglio sia di Marca conosciuta per evitare "pasticci nocivi"! Può aiutarla l'idropulsore soprattutto se fosse portatrice do Protesi fisse!Dato che ha fatto una domanda precisa, merita una risposta precisa. La cosiddetta tecnica di Bass modificata, di cui dicevo sopra è questa: si usa lo spazzolino orientato verso le gengive a 45° e va usato con movimenti di rotazione, vibrazione e verticali che terminano con un movimento circolare deciso! Ma va insegnato in sede di Igiene Orale in Studio! Cari saluti e se la faccia insegnare dal suo Dentista sul modellino della bocca con uno spazzolino vero :) Le lascio un Poster sulla Gengivite.
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Pubblicato il 18-04-2016
Si tratta di macchie al 99% di origine estrinseca, cioè esterna all'organismo, pigmentazioni causate da sostanze alimentari - bevande o farmacologiche (tipo colerixidina) che lei assume o utilizza. Questo spiega anche la relativa rapidità con cui si ri-formano. Il vantaggio è che comunque non è particolarmente complesso rimuoverle, con coppette - spazzolini - pasta abrasiva e air flow con bicarbonato, senza danneggiare assolutamente gli elementi dentari.
Pubblicato il 18-04-2016
Cara Erika, per aver fatto una pulizia il mese scorso non mi sembra che le cose vadano troppo bene. Mi pare strano che l'igiene appena fatto non abbia rimosso totalmente le pigmentazioni. Ti consiglio di non rivolgerti ad uno dei tanti centri da supermercato o da strada ma ad un serio professionista meglio se dotato di un collaboratore laureato in igiene dentale. Con una pulizia corretta ed un training di igiene potranno risolvere il tuo problema.
Pubblicato il 18-04-2016
Cara Erika, sono tanti gli alimenti che possono macchiare i denti, ma se avete già fatto questa verifica, l' unica possibilità è che la sua bocca sia stata colonizzata da batteri cromatofori, che per il loro metabolismo macchiano i denti, in questo caso e necessario fare dei prelievi di placca e farla analizzare, e quindi poter scegliere un antibiotico adatto da associare ad una nuova terapia di igiene
Pubblicato il 18-04-2016
Sig.Erica, lo specialista che cura le discromie dentarie è l'igienista dentale, il quale saprà rimuovere le colorazione e soprattutto le insegnerà come poi mantenere una corretta igiene domiciliare.
Pubblicato il 18-04-2016
Gentile Sig.ra Erika, se ha fatto una igiene professionale un mese fa, non pulisce correttamente i suoi denti. La seconda cosa che non capisco è il fatto che una igiene professionale fatta a regola d'arte doveva eliminare completamente le macchie estrinseche. Forse deve solo recarsi da un bravo dentista. Cordiali saluti
Pubblicato il 19-04-2016
Cara Erica, Condivido pienamente quello scritto dal dott Tabasso Si tratta di un problema di IGIENE ORALE!!! Si risolve facilmente. Si rivolga all'igienista di fiducia e non complicarsi la vita con mille domande e ipotesi!!!!!! Attenta, pero' alla corretta igiene domiciliare quotidiana. E lì che si fa la battaglia per la salute ed estetica dei tessuti orali
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