Devitalizzazione del settimo inferiore sx.
Scritto da Giuseppe / Pubblicato il
Salve tutti. Circa un mese fa il dentista prova a devitalizzare il settimo inferiore sx. Nelle tre sedure seccessive non riesce ad aprire la camera pulparia poichè le varie anestesie non fanno effetto (tronculare e quella sulle gengive). In una seduta successiva, riesce in parte ad aprire la camere e ricorre alla intrapulpare. Dopo un pò, comunque, non riesce a procedere per il perdurare del dolore. L'appuntamento successivo, invece, consente di procedere (la tronculare fa subito effeto e l'intrapulpare non l'avverto), ed inizia la terapia canalare. Non chiude il dente. Non ho particolari fastidi, se non alla pressione. Durante il controllo successivo, dopo quattro giorni, emerge ancora la presenza di pulpa che, dopo una fastidiosissima anestesia intrapulparia, riesce a rimuovere. Disinfetta ancora e prende le misure. Mi dice comunque che nei canali persiste sanguinamento e che le misure sembrano essere troppo corte e che ricorre all'estrema ratio: clorofenolo e dente sigillato. Il fastidio alla pressione sussiste e sono scoraggiato (non vorrei perdere il dente). Il modus operandi è corretto? Cosa potrebbe essere successo?. Scusate il disturbo a la prolissità, ma credo sia importate considerato il tempo, ed i fastidi, ormai trascorso più di un mese dall'inizio.
Pubblicato il 07-10-2008
Caro Sig. Giuseppe, purtroppo ci sono terapie semplici e terapie complicate per cui abbia pazienza, ci faccia sapere
Pubblicato il 07-10-2008
Gentile Giuseppe, l'endodonzia è una branca tra le più difficili dell'odontoiatria, e i molari sono tra i denti più complicati da trattare. Parli sempre col suo dentista dei dubbi che l'assillano. Personalmente sono per sedute più lunghe ma risolutive, non mi piacciono le mediazioni intermedie, ma è solo un problema di tecnica applicata. Resto a sua disposizione cordiali saluti
Pubblicato il 07-10-2008
Nella sua richiesta manca un dato importante: perchè il suo dentista ha deciso di devitalizzare il dente? In secondo luogo l'anestesia, specie quella intracanalare DEVE fare effetto. Le cure endodontiche sono spesso complesse ma mai impossibili a meno che non vi siano particolari situazioni anatomiche della radice e difficoltà obietive di accesso ai canali. In genere, però, con tecniche adeguate queste situazioni si risolvono.
Pubblicato il 07-10-2008
Ciao Giuseppe. la descizione della tua piccola avventura è molto esaudiente. Come esaudienti e corrette sono le terapie che, al momento, il tuo dentista sta facendo. Non sempre, si riesce ad effettuare una asportazione della polpa in maniera semplice. Il dente in questione, fra l'altro è uno dei piu difficili da addormentare. E' un dente con tre radici e tre nervi. E le complicazione in endodonzia, si hanno proprio quando il paziente arriva da noi con dolore acuto ed infezione già in atto. Ripeto, la terapia è giustissima,abbi pazienza perche il decorso non dipende dal tuo dentista ma dal tuo dente, Cordiali saluti
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Pubblicato il 07-10-2008
Caro Giuseppe, mi dispiace dirti che hai trovato un dentista evidentemente poco esperto. Non è vero che sia difficile anestetizzare per una terapia canalare un 7° inf., con la stessa tronculare si interviene per la rimozione di denti del giudizio inf. totalmente ritenuti nell'osso, questo intervento si che è molto complesso!! Per la posizione decisamente arretrata del 7° sono daccordo che la manovrabilità dei piccoli strumenti canalari risulta più difficoltosa, ma una volta procurato l'accesso adeguato la terapia canalare si porta a compimento. La presenza, successivamente di polpa residua mi induce a chiederti: sono state prese radiografie intermedie per misurare e controllare: A)la posizione corretta e B) la lunghezza corretta degli strumenti canalari o qualsiasi altro metodo elettronico per stabilire quanto sopra? Spero che il problem ti venga risolto, senza avulsione.Auguri!
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Pubblicato il 07-10-2008
Caro Giuseppe, nella tua domanda non hai menzionato esami radiologici. Con una radiografia endorale o panoramica in genere si riesce ad ipotizzare la complessità della terapia canalare, che può essere aggravata da anomale curvature delle radici. Il trattamento col clorofenolo è desueto, piuttosto nei casi in cui non risulta possibile strumentare il canale fino all'apice è consigliabile ricorrere all'apicectomia e otturazione canalare retrograda. Spero di esserti stato utile e di aver completato i commenti dei colleghi che mi hanno preceduto.
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Pubblicato il 07-10-2008
Gentile Giuseppe, in rari casi è possibile che sia necessario ricorrere a diversi tipi di anestesia (tronculare al nervo mandibolare, intraligamentare, intraossea, intrapulpare) per quanto riguarda i molari inferiori. In ogni modo, già alla prima seduta, si riesce sempre a raggiungere una profondità dell'anestesia tale da permettere di completare la terapia canalare. Pertanto ciò che le è accaduto mi sembra molto strano. Per quanto riguarda il sanguinamrnto persistente e le "misure troppo corte" potrebbe trattarsi di una perforazione del pavimento della camera pulpare. Ma è solo una supposizione. Se ci porta una radiografia potremo essere più precisi. Cordiali saluti
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Pubblicato il 07-10-2008
Sig. Giuseppe, una pulpite a volte può dare le complicanze che lei descrive, difficile valutare la correttezza delle manovre del suo dentista, in quanto non possiamo avere un colloquio con lui, in cui ci spiega, il perchè della scelta di queste cure. Il rischio di perdere il dente lo può valutare solo il suo curante. Perché non parla di radiografie? Ne sono state eseguite?
Pubblicato il 07-10-2008
Caro Giuseppe, la manualità in endodonzia è un fattore fondamentale, ovviamente un professionista può anche essere culturalmente una cima di scienza ma madre natura se non lo ha corredato di una buona manualità è purtroppo poca cosa. Al di là di queste affermazioni non possiamo giudicare il MODUS OPERANDI del tuo dentista semplicemente alla luce di ciò che scrivi senza il conforto di una radiografia e di una visita accurata. Se lo ritieni necessario sono disposto a visitarti nel mio Centro di Avellino per valutare il tuo caso. Sii sereno e corialità
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Pubblicato il 07-10-2008
Caro sig. Giuseppe. le terapie endodontiche non sempre sono facili e di immediata soluzione. In ogni caso non è certo un'impresa impossibile devitalizzare un 7° inferiore...sotto diga e con gli ausili di supporto, leggi strumenti rotanti al nikel titanio, rilevatori d'apice elettronici e la buona vecchia radiografia endorale( anche digitale ), non ho mai trovato ostacoli insormontabili al trattamento degli stessi. Aprire, strumentare, trovare i canali di un dente vitale e magari compromesso da carie profonda, dovrebbe esseere una terapia da programmare e risolvere addirittura in una unica seduta, al massimo due nel caso di canali particolarmenti difficili ed ostici.Il sanguinamento dal canale dopo rimozione( che si presume essere stata fatta completamente ) della polpa canalare è di solito indice di un apice beante, cioè aperto da una sovrastrmentazione dei canali. Si accerti che siano stati eseguiti tutti i controlli sopramenzionati e che non siano state create delle "false strade" durante la strumentazione dei canali, a cui dovrà essere posto rimedio. Una Rx endorale del dente magari con gli strumenti inseriti per la misurazione, potrebbe esserci utile per darle consigli più appropriati. Cordiali saluti
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Pubblicato il 07-10-2008
Sig Giuseppe, credo che i suoi dubbi possano essere fondati! Alla seconda seduta, in cui é riuscito parzialmente ad aprire la camera pulpare, avrebbe potuto inserire una pasta devitalizzante per far "morire" il nervo ed attendere circa 15 giorni per poi eseguire la devitalizzazione senza dover di nuovo effettuare l'anestesia tronculare. Una radiografia iniziale è stata effettuata? la lunghezza dei canali è stata presa in che modo? Il dolore può essere eliminato con una terapia adeguata (antibiotici ed antiinfiammatori) ed in mano di un endodonzista esperto non è un problema aprire la camera pulare! cordiali saluti
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Pubblicato il 07-10-2008
Caro Giuseppe, in effetti la tua terapia canalare sembra un po un'odissea, a volte può capitare che per l'infiammazione ci voglia un pò di tempo in più per fare un'apertura di camera pulpare, o qualche seduta in più per canali calcificati, o altre problematiche ma in linea di massima ci sono tempi precisi nei quali si conclude una devitalizzazione. In ogni modo ti invito a venirmi a trovare presso uno studio nel quale faccio consulenza in provincia di avellino 7-8 km circa da mercogliano, magari potrei darti qualche risposta in più dopo averti visitato. Ciao
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Pubblicato il 08-10-2008
La moderna endodonzia prevede un protocollo differente da quello che hai descritto: si cerca di pendere la lunghezza di lavoro, preparare i canali, otturare i canali, in una sola seduta. Per questo si utilizzano: rilevatore apicale, strumanti rotanti al nichel-titanio e manuali , sistemi di chiusura canalare tridimensionali; il tutto possibilmente sotto controllo visivo. Controlli radiografici andrebbero effettuati nelle fasi: preoperatoria, prova dei coni, finale. I problemi di anestesia descritti, possono essere dovuti ad un decorso anomalo del nervo alveolare inferiore.
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Pubblicato il 08-10-2008
Salve, le consiglio di non allarmarsi eccessivamente. Capita di frequente, specie dopo pulpiti, che alla strumentazione dei canali ci sia un risentimento residuo che sparirà. Non si scoraggi, a volte un minimo residuo di polpa canalare può creare questi problemi. Sicuramente in questa sede e dagli elementi riferiti non si può stabilire la correttezza del modus operandi del suo dentista. Potrebbe, per esempio, trattarsi di un frammento di tessuto pulpare che, non completamente reciso, è in grado di trasmettere ancora gli stimoli dolorosi; magari tale residuo di polpa è una grossa ramificazione laterale del nervo, cioè come fosse un ramo laterale proprio come la chioma di una pianta. Infatti, la polpa canalare solo scolasticamente è assimilata a un tubo più o meno diritto o magari aimè curvo (a volte sin troppo). Nella sua realtà anatomica è complessa come la chioma di un albero. Comunque, nella maggior parte dei casi da un momento all'altro tale sensibilità scomparirà e se pulito e riempito sino all'apice i suoi problemi scompariranno. Abbi fede cordiali saluti e auguri
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Pubblicato il 08-10-2008
Gentile Sig. Giuseppe, ad oggi la terapia endodontica di un settimo inferiore si esegue sotto diga di gomma in una o al massimo due sedute. La cura prevede una radiografia preoperatoria, una con gli strumenti nei canali e una postoperatoria cioè dopo aver sigillato il sistema canalare. Mi pare di capire che l operatore abbia trovato qualche difficoltà...5 o 6 sedute mi sembrano eccessive. Senza una radiografia però è impossibile dire se il problema è dovuto alla mancanza di esperienza del suo dentista o a difficoltà anatomiche/cliniche dell'elemento in questione. Sia comunque fiducioso e ci faccia sapere come và...
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