Volevo avere conferma di questa soluzione
Scritto da gaetano / Pubblicato il
Salve, volevo un chiarimento in merito alla risoluzione di un problema presente su di una mola; nel dettaglio la stessa è stata devitalizzata, ricostruita in gran parte ed incapsulata 18 anni fà circa.. Facendo recentemente una panoramica, richiesta dal dentista per curare altri denti, lo stesso ha notato una macchia scura in corrispondenza della radice della mola in oggetto, spiegandomi che è un'infezione dovuta ad una non corretta devitalizzazione, che può essere pericolosa perchè può intaccare organi importanti. Praticamente il dentista sostiene che è impossibile rifare la devitalizzazione o meglio chiudere correttamente i condotti, in quanto come dicevo prima la mola si presenta al 80% ricostruita e quindi l'unica soluzione è l'estrazione. Volevo avere conferma di questa soluzione e volevo anche sapere se, dopo i dovuti tempi, è possibile pensare ad un impianto su quella zona senza correre rischi. Grazie
Pubblicato il 23-09-2013
Non possiamo sapere, in assenza di una radiografia, come è stato eseguito a suo tempo il trattamento canalare. In linea generale è possibile effettuare un ritrattamento canalare eseguito correttamente, con tecniche aggiornate e soprattutto sotto diga di gomma! Se il trattamento così eseguito avrà successo lo si potrà sapere a distanza di almeno 4-6 mesi, rieseguendo una nuova Rx endorale sul dente interessato che dovrà dimostrare radiologicamente un riassorbimento della lesione. Se così non fosse si può procedere ad un intervento chirurgico di apicectomia con otturazione retrograda per sezionare ed otturare l'apice radicolare interessato. In questo caso molto dipende da quale dente molare è interessato dal problema per un'ottimale visibilità chirurgica in corso di intervento, dalla radice interessata e dall'esperienza dell'operatore, fattore fondamentale nella possibilità di successo. Quindi la strada da percorrere prima di pensare ad un'eventuale estrazione, come vede, è ancora lunga...
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Pubblicato il 23-09-2013
Caro signor Gaetano, non conosco la sua situazione clinica e quindi posso solo esprimere ipotesi, visto che fa la domanda! In linea di massima e generica, rifacendomi a quanto detto sopra, un molare ricostruito e con una corona, può e deve essere curato e non deve essere avulso (estratto)! Si rimuove la corona, tagliandola, in genere; si rimuove la vecchia otturazione o ricostruzione che sia, si rimuovono gli eventuali perni endocanalari o parapulpari che siano e si procede alla terapia canalare. Poi si riprogetta una nuova protesi fissa (corona)! Detto questo, sappia che, concettualmente, i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus e quindi l'ascesso che si fa strada tra le fasce muscolari dove trovano meno resistenza, ecco che un ascesso può "emergere" anche abbastanza lontano dal dente di origine, tolti i microbi con la nuova terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Questa rigenerazione "rigenerazione" ossea avviene in molti mesi, fino a 24 mesi! In ogni caso dopo qualche settimana si incomincia a notare il miglioramento della trabecolatura ossea e la diminuzione dell'intensità della zona radio trasparente della osteolisi, cisti o granuloma che fosse, non avrebbe importanza per la terapia, questo però lo si nota, come detto, con una Rx endorale e con un "occhio clinico" esercitato e "capace"!Se non ci fosse la possibilità di rimuovere ciò che ricostruisce il dente, per esempio un perno moncone in oro, per dirne uno o se la corona fosse una Richmond a perno, si procede alla terapia per via retrograda, ossia chirurgica, dall'apice! Le lascio un poster di denti cosiddetti "impossibili" curati ed in bocca sani ormai da 25-35 anni a dimostrazione che i denti si devono curare! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 23-09-2013
SE il dente sia irrecuperabile e da togliere, oppure no, non riusciamo a dirlo da qui... Semmai ci mandi una radiografia. Ma avrà sicuramente ragione il suo dentista, anche se prima di togliere un dente ci si deve pensare biblicamente sette volte sette.. Quanto poi alla possibilità di mettere poi un impianto, anche qui non si può dire nulla, in assenza di una rx o maggiori documentazioni, ma vale il concetto che sarebbe meglio preservare il dente naturale, se possibile. Se poi andrà tolto veramente e non si può mettere un impianto, forse si potrà fare un ponte.
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Pubblicato il 23-09-2013
Gentile Sig. Gaetano, bisognerebbe sempre cercare di salvare un dente. Nel suo caso è difficile dare giudizi senza una radiografia. Comunque non esiste solo il ritrattamento, ma anche l'apicectomia per cercare di curare il dente. Cordiali saluti
Pubblicato il 23-09-2013
Gentile sig. Gaetano, senza la radiografia si ipotizza, tuttavia, data la precarietà dell'elemento, non mi sembra male l'idea dell'estrazione. A volte questi elementi vengono fuori in mille pezzi, perché hanno scarsa coesione e sono fragili. Per giunta, se è presente una colorazione sospetta, è meglio are pulizia. Ripeto però che vorrei vedere la radiografia. Cordiali saluti
Pubblicato il 23-09-2013
Impossibile dirle se il suo molare è recuperabile...di sicuro va fatto il possibile per salvarlo.
Pubblicato il 23-09-2013
Sig. Gaetano, controlli se chi opera su di lei è iscritto all'ordine dei medici, se cosi fosse le rilascerà per iscritto senza problemi tutte le indicazioni all'avulsione.
Pubblicato il 24-09-2013
Senza una rx non è possibile fare una diagnosi e una prognosi del dente in questione. Da quello che racconta vi è comunque necessità di un ritrattamento oppure di una estrazione con sostituzione di un impianto. Bisogna tener presenti i costi-benefici dei due interventi: nel primo caso si tratta di rimuovere la capsula e la ricostruzione sottostante del moncone e provare a ripulire il o i canali interessati (non sempre è possibile) magari con risultati non certi e comunque valutabili solo a distanza di tempo con relativa provisorizzazione del dente; nel secondo caso in genere si attende la guarigione dell'osso dopo averlo bene pulito durante l'estrazione, e quindi si mette l'impianto se ci sono i presupposti anatomici e di ordine generale. L'implantologia in genere, laddove è possibile, penso che sia più predicibile di un ritrattamento, anche in mani esperte, di un moncone che ha funzionato per 18 anni. Altro fattore da prendere in considerazione è l'eventuale posizione strategica del dente in questione nel contesto dell'arcata.
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Pubblicato il 24-09-2013
Non possiamo essere indicati come giudici del comportamento altrui. Forse pareri si, ma solamente dopo aver avuto la possibilità di esaminare dati oggettivi come radiografie o modelli studio. Ci invii la fotografia della lastra e potremo aiutarla di più. Cordiali saluti.
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