Da una recente OPT risulta una osteorarefazione periradicolare osteitica
Scritto da MARIELLA / Pubblicato il
Tempo fa mi è stato devitalizzato ed incapsulato il 36. Da una recente OPT risulta una osteorarefazione periradicolare osteitica dello stesso. Cosa significa? Mi è stato consigliato di togliere il dente. E' davvero l'unica soluzione? Premetto che non ho fastidi, noto solo un lieve scurimento della gengiva. Nel 2008 una precedente OPT indicava una lesione apicale del 36. Allora il mio dentista non ritenne opportuno nè rimuovere la capsula, nè altro tipo di intervento. Grazie
Pubblicato il 03-05-2013
Prima di gettare la spugna e di togliere il dente, bisogna tentare un ritrattamento canalare. Cioè ripetere la devitalizzazione da mani esperte per vedere se si riesce a sconfiggere l'infezione che è stata rilevata due volte, nel 2008 ed ora. Semmai si può tentare anche la apicectomia ovvero un piccolo intervento ambulatoriale che rescinde la parte malata del dente e lascia quella sana. Dopo che è stato estratto, non c'è più e rimetterlo è più difficile insicuro complicato costoso che tenersi il proprio..
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Pubblicato il 03-05-2013
Cara Signora Mariella, beh avrebbe dovuto spiegarglielo il suo Dentista! E' una osteolisi periapicale, ossia una zona di infezione del tessuto osseo intorno all'apice della radice, pèrobabilmente un granuloma o una cisti dovuti ad una necrosi dell'interno della radice! Non èì proprio niente! E' normale "amministrazione! E' una normalissima e frequente patologia in Odontoiatria o meglio in endodonzia! Il dente NON deve essere estratto, ma deve essere curato! Le spiego. Per la terapia, concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus e quindi l'ascesso che si fa strada tra le fasce muscolari dove trovano meno resistenza, ecco che un ascesso può "emergere" anche abbastanza lontano dal dente di origine, tolti i microbi con la nuova terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Nel 2008 l'osteolisi c'era già ed il suo Dentista, stando alle sue affermazioni, ha trascurato di curare la sua patologia che col tempo è aumentata, esponendola non solo ad un aggravamento locale della infezione ma anche a possibili malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso il "granuloma"! Questa si chiama imperizia ed incoscienza! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 03-05-2013
E' un parolone per dire che all'apice del suo dente vi è una corposa infiammazione che da acuta è diventata cronica. Trattamento canalare ben fatto (se si può fare), e monitoraggio radiografico ogni sei mesi per valutare una guarigione, altrimenti estrazione e sostituzione dell'elemento con la tecnica che il collega riterrà più opportuna. Cordiali saluti.
Pubblicato il 03-05-2013
La pinza (per l'estrazione) deve restare l'ultima spiaggia...il suo molare ha tante chance di guarigione dall'infezione se curato impeccabilmente...
Pubblicato il 03-05-2013
Gentile Signora, non è chiaro se la lesione osteolitica presente all'esame radiografico attuale è in via di guarigione, rispetto all'immagine radiografica del 2008, oppure no: nel secondo caso, se é possibile, bisognerebbe tentare un ritrattamento canalare. Altrimenti non resta che l'estrazione e la sostituzione del dente avulso con una protesi. Se può postare una radiografia recente su questo sito, per valutare la qualità della terapia endodontica effettuata, avrà consigli più mirati. Oppure può farsi visitare da un altro dentista della sua zona per avere un altro parere. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 03-05-2013
Sono d'accordo con tutti i colleghi che mi hanno preceduto nella risposta. Purtroppo le manovre che normalmente vengono eseguite per devitalizzare un dente necrotico per carie penetrante, riescono, anche se perfettamente eseguite, seguendo scupolosamente gli attuali protocolli dello stato dell'arte,solo ad ottenere una disinfezione del dente( cioè un abbassamento significativo della carica batterica) e non la sterilizzazione (cioè l'eliminazione di tutti i microrganismi presenti) a causa della struttura macroscopica e microscopica del dente. E' per questa ragione che la percentuale di successo della terapia endodontica (leggi devitalizzazione del dente) , pur essendo alta, non è assoluta..In prima battuta, và presa in considerazione la possibilità di un ritrattamento del dente (se possibile). In caso di successo, la lesione dovrebbe regredire nell'arco di un paio d'anni..Questo vale anche per lesioni più gravi della sua, come le lesioni cistiche di origine dentale (cisti odontogene infiammatorie)
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Pubblicato il 03-05-2013
Gent.. Signora Partiamo dal concetto che il proprio dente va sempre salvato(quando è possibile), quindi lasci l'impianto come ultima spiaggia. Il suo dente aveva già una lesione prima del ritrattamento (ultimo) canalare, da questa data bisogna attendere almeno due/tre mesi per verificare con altra rx.grafia se la lesione sta diminuendo o se è in evoluzione negativa ( cioè sta aumentando di volume), altro discorso ancora è verificare se vi sono stati problemi ascessuali o fistolosi , in tal caso si affidi ad un ottimo endodontista e riprovi il trattamento ortogrado, viceversa non vi è fretta per intervenire, ultimo tentativo in caso di fallimento del trattamento ortogrado rimane la terapia retrograda cioè l'apicectomia. L'ultima spiaggia sarà l'impianto. Cordiali saluti Dr. Erminio Casalini Medico chirurgo specialista in odontostomatologia (Modena e Bologna)
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Pubblicato il 03-05-2013
Sono d'accordo con tutti i colleghi che mi hanno preceduto nella risposta. Purtroppo le manovre che normalmente vengono eseguite per devitalizzare un dente necrotico per carie penetrante, riescono, anche se perfettamente eseguite, seguendo scupolosamente gli attuali protocolli dello stato dell'arte, solo ad ottenere una disinfezione del dente( cioè un abbassamento significativo della carica batterica) e non la sterilizzazione (cioè l'eliminazione di tutti i microrganismi presenti)a causa della struttura macroscopica e microscopica del dente. E' per questa ragione che la percentuale di successo della terapia endodontica (leggi devitalizzazione del dente) , pur essendo alta, non è assoluta..In prima battuta, và presa in considerazione la possibilità di un ritrattamento del dente (se possibile). In caso di successo, la lesione dovrebbe regredire nell'arco di un paio d'anni..Questo vale anche per lesioni più gravi della sua, come le lesioni cistiche di origine dentale (cisti odontogene infiammatorie)
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Pubblicato il 03-05-2013
Ascolti i dottori Passeretti e Petti; però tutti le consigliamo la stessa terapia. Cordialmente
Pubblicato il 03-05-2013
Sigra Mariella, la prima cosa da fare è una rx endorale per vedere se realmente si tratta di una lesione, la panoramica è l'esame meno indicato per questi problemi e spesso si vedono immagini che sono solo artefatti. Saluti.
Pubblicato il 03-05-2013
Può inseire una rx endorale di quel dente?
Pubblicato il 03-05-2013
Sig.ra Mariella senza una foto delle rx opt , non e' possibile fare una diagnosi e terapia, condivido il parere dei colleghi, che qualora si tratti di una infezione periapicale, la indicazione e' un ritrattamento endodontico del dente, l'estrazione e' solo l'ultima possibilita' qualora tutte le possibili terapie dovessero fallire. Cordiali saluti
Pubblicato il 03-05-2013
Gentile paziente sarebbe opportuno vedere una radiografia per darle un consiglio più preciso, penso che si possa tentare un ritrattamento del dente. Cordiali saluti
Pubblicato il 04-05-2013
Sig. Mirella, se questa sentenza proviene da un odontoiatra iscritto all’ordine dei medici, sarebbe da accettare.
Pubblicato il 05-05-2013
Gentile signora, come vede per fortuna siamo stranamente tutti del parere che l'estrazione deve essere l'ultima spiaggia! Si rivolga pertanto ad un bravo endodontista che potrà sicuramente aiutarla, saluti e in bocca al lupo
Dentista Piemonte, Torino
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