4 anni fa ho iniziato ad usare un bite
Scritto da chiara / Pubblicato il
4 anni fa ho iniziato ad usare un bite all'arcata inferiore per una malocclusione dentale che mi portava non pochi dolori cervicali. I primi mesi sinceramente non essendoci abituata, l'ho usato raramente poichè quelle poche volte che lo mettevo, la mattina avevo una strana sensazione di indolensimento ai denti e quindi mi infastidiva. Ma comunque poi non ne ho potuto fare a meno e quindi da 3 anni e mezzo lo uso tutte le notti. Ora, il mio problema è che ho paura che non stia concludendo niente neppure col bite siccome ho in media 3-4 mal di testa a settimana talmente forti da non riuscire a sopportarli e dunque vado avanti a ''oki''. Questi mal di testa son diversi: il più delle volte provengono dal collo e quindi son dolori cervicali (forti) ma altre volte sembra più il dolore di una nevralgia, che parte dai denti che si trovano nell'arcata sup sx(dove tra l'altro da poco il mio dentista si è accorto che c'è un granuloma sul sesto sup. Che avevo già incapsulato circa 7 mesi fa, che devo togliere nel giro di pochi giorni) e passando dalla mandibola arriva fin dentro l'orecchio (dall'otorinolaringoiatra in passato ci sono andata ma non avendo riscontrato alcun problema mi disse di andare dal dentista). Ma i miei dolori non finiscono qui, ho un continuo formicolio al viso, e una sensazione di irrigidimento alle scapole e al collo. Inoltre negli ultimi anni è anche peggiorata la funzionalità della mandibola siccome non riesco a mangiare un panino che mi stanco tantissimo il viso e oltretutto sento che quando apro e chiudo la bocca, a destra l'osso prima si sposta all'infuori e poi rientra. In tutto ciò ho 25 anni e vorrei risolvere poichè ho paura che più vado avanti e peggio è. Grazie in anticipo
Pubblicato il 02-02-2011
Cara Chiara, hai il tuo dentista che tra pochi giorni dovrà estrarre il sesto sup. ed allora perchè non poni queste domande direttamente a lui? Se è un medico abilitato ed iscritto all'ordine potrà dirimere tutti i tuoi dubbi. Cordiali saluti
Pubblicato il 02-02-2011
Gentile Chiara, molti dei problemi elencati è probabile derivino da un'alterazione dei rapporti occlusali, almeno così sembra di percepire dalle sue parole, che le creano disturbi anche alla masticazione. E' verosimile che ci possano essere relazioni e interazioni tra occlusione, muscoli masticatori e cingolo tendineo-muscolare cervicale. Quindi il consiglio che posso darle è quello di consultare un ortodontista meglio se anche gnatologo che possa studiare con attenzione e calma la sua bocca ed individuare possibili correzioni. Cordialmente
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Pubblicato il 02-02-2011
Cara Chiara, certo è un problema interdisciplinare anche di un certo spessore, che deve vedere il lavoro di un ortopedico, un dentista, un posturologo, uno gnatologo. Mi sembra comunque che la colonna cervicale sia da indagare mediante rxgrafia e opportuna terapia decontratturante farmacologica e trazioni (un buon centro ortopedico potrà indicare cosa fare). Poi, l'esame dell'occlusione e la correzione ortodontica se necessaria e/o protesica. Delle radiografie opportune metteranno in evidenza i rapporti condilari. La fatica dei muscoli della faccia può essere corretta farmacologicamente e mediante terapia tense. Per questo ho detto che si tratta di lavorare in equipe, auguri
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Pubblicato il 02-02-2011
Gentile Chiara, il problema funzionale che l'assilla, da quanto lei descrive, non riguarda solo l'apparato stomatognatico, non solo l'occlusione. Non so come e perchè è stata scelta una terapia con byte. Personalmente penso che sono tante le domande da porsi, ma forse la cosa giusta è chiarire tutto col suo dentista per affrontare l'intera sintomatologia. Vi sono alcuni esami che si possono fare prima di decidere che terapia attuare, come elettromiografia, kinesiografia... la discussione sarebbe lunga possiamo discuterne con calma attraverso l'e-mail, ma ovviamente tutto dipende dalle tecniche praticate dal suo dentista.
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Pubblicato il 02-02-2011
Cara Signora Chiara, sta deswcrivendo una sindrome, ossia un insieme di sintomi da approccio pluridisciplinare e non solo Gnatologico! Mi sembra che da tutto qullo che racconta ci sia una grave assenza: "LA DIAGNOSI"! Oggi purtroppo si usano i bite come delle aspirine, dei factotum e ci si aspetta da essi quello che essi non possono e non devono dare! Di regola l'uso del bite in una patologia malocclusale grave è prevalentemente diagnostica. In parole povere si usa un bite particolare, costruito in base all'articolato ed all'articolazione del paziente ed ai suoi rapporti spaziali tra piano occlusale inferiore e base cranica. In questo modo il cervello diventa una tabula rasa, dimenticando l'occlusione patologica e su questa tabula rasa si ricerca la giusta occlusione perduta! E su questi ritrovati giusti rapporti si procede con la terapia! Molti invece credono che il bite sia la terapia ! No non è così! Può essere una terapia funzionale, nel senso che mettendo a riposo i muscoli pterigoidei e i masseteri, le ATM non dolgono più. Ma poi bisogna passare alla terapia vera e propria! La scienza che studia tutto questo è la Gnatologia che come prima cosa valuta se la sua è una paqtologia discendente o ascendente. Discendente ossia è primaria la malocclusione inseguito a cui ha patologie di posture e cervico rachidee od ascendente se avviene il contrario. Lo specialista èche si occupa di querste patologie è lo Gnatologo! Vada quindi da uno Gnatologo! Tra l'altro si parla di bite ma di bite ne esistono tanti tipi diversi per le diverse patologie cliniche ed i diversi risultati che il Dentista Gnatologo ricerca! Non nosce così con una semplice impronta, come accade di solito, ma con lo studio del caso Gnatologico! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 02-02-2011
Gentile Chiara, la sintomatologia che hai descritto appare abbastanza composita, penso che dare risposte esaurienti sia possibile solo con una visita. Cordialità gustavo de felice sapri sa.
Pubblicato il 02-02-2011
Gentile Chiara, secondo la scuola ortodontica presso cui ho studiato il Byte non è un apparecchio terapeutico ma solo diagnostico. La diagnosi è quindi seguita da una terapia adeguata. Cordialmente
Pubblicato il 02-02-2011
Gentile Chiara, fa bene a non sottovalutare la situazione che la affligge, anche perchè andrà a peggiorare col tempo. Il bite notturno le migliora la sintomatologia ma il suo effetto svanisce quando lo toglie. Non si aspetti risposte rivelatrici da noi, perchè il suo pur dettagliato racconto non sostituisce la visita clinica e gli esami necessari. Si rivolga ad un professionista che si occupa di gnatologia e posturologia, magari cercandolo su questo stesso portale e chieda un appuntamento per una visita. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 02-02-2011
Sig. Chiara, utilizzare un bite senza dei costanti controlli non da grandi risultati, probabilmente ci sono molte cose da rivedere, compreso l'avulsione del dente a cui hanno applicato la corona 7 mesi fa probabilmente senza RX. Molti denti con granuloma si possono curare, per cui controlli se chi ha operato su di lei, è iscritto all'ordine dei medici.
Pubblicato il 03-02-2011
Cara Chiara a mio avviso il problema è multidisciplinare e dovrebbe fare delle visite neurologiche prima di sancire che i suoi dolori siano dovuti alla bocca quindi vada da un bravo neurologo distinti saluti
Pubblicato il 03-02-2011
L'esperienza mi porta a pensare che quando vengono cercate le fonti di un dolore in distretti lontani, spessissimo invece si tratta di un dente che irradia dolore ovunque.. In un caso articolato come il tuo, bisogna che non vai da un abusivo ma da un bravo dottore, che deve escludere al 100 per cento che tutti i denti siano sani perfettamente. Lascia stare i medici complicati, si tratta probabilmente di questioni odontoiatriche. Dopo che abbiamo stabilito che non ci sono denti da curare o estrarre, ci si rivolge alla ipotesi dei disturbi cranio mandibolari. Ci vuole un dottore che sia bravo in ortognatodonzia e che proponga, dopo accurata diagnosi come dice il dr. Petti, una terapia adeguata. Che può essere il byte, ma ricordati che se il byte è fatto male, può fare molti danni. Ci vuole un dottore bravo
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Pubblicato il 03-02-2011
Fermo restante che andrebbe analizzata la malocclusione, i sintomi descritti sono soprattutto di tipo muscolare (il dolore ai denti al mattino per esempio farebbe pensare ad un serramento notturno). L'uso del bite, se corretto nella costruzione e nella gestione, può fare molto ma associato ad un protocollo terapeutico e ad una opportuna ginnastica oltre che alla applicazione di alcune semplici regole che in queste righe sarebbe lungo spiegare.
Pubblicato il 03-02-2011
Se il dentista verificherà che non ci sono problemi di occlusione si deve verificare il percorso contrario. Torsione mandibolare da torsione cranica(e non viceversa). Spesso questo è collegato a problemi diaframmatici. Cervicale e diaframma vanno a braccetto, quando è così si deve manipolare prima il diaframma. Quindi,diaframma, cervicale e mandibola ...cerchi un buon osteopata che collabori con il dentista.
Pubblicato il 03-02-2011
Cara Chiara, lei soffre di una sindrome algico disfunzionale cranio cervico mandibolare. L'uso saltuario di un bite confezionato senza opportuna diagnosi neuro-muscolare serve a ben poco. Occorre che si sottoponga ad una analisi computerizzata del suo attuale stato occlusale ed instauri una corretta terapia riabilitattiva su base funzionale. Tutto cio' che si misura è una certezza, il resto sono solo opinioni. Michele Lasagna
Pubblicato il 03-02-2011
Gentile Chiara, Ciò che scrive è oramai la quintessenza dell'odontoiatria. Il bite è uno strumento forse indispensabile del quale purtroppo però forse si abusa, investendolo di una responsabilità che alle volte non è in grado di portare. Bene se il bite arriva dopo uno studio appropriato e che sancisca che potrebbe essere ausilio prezioso per arrivare a remissione dei sintomi, male se viene usato per tamponare una situazione che da sola non si sistemerà mai. Tre anni e mezzo dovrebbero indirizzare verso qualche tipo di soluzione, ma si ricordi che un bite va controllato almeno bimestralmente per la ricalibratura. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 07-02-2011
Cara Chiara, nella tua storia mi manca un dato fondamentale: la malocclusione è stata corretta? Perchè se non è stata corretta, l'uso del Bite è del tutto inutile, ormai (poteva servire, questo sì, nei primi mesi, per "disorientare" l'arcata inferiore e fare in modo che la mandibola si riposizionasse correttamente nell'articolazione con il cranio). Anche se la situazione mi sembra abbastanza compromessa, io ti consiglierei, come primo intervento, di correggere la malocclusione, e solo dopo affidarti anche a tutti gli altri specialisti del caso (posturologhi, fisiatri ecc ecc). Auguri
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