Da molti anni soffro di una malocclusione
Scritto da Ivan / Pubblicato il
Buongiorno a tutti, da molti anni soffro di una "malocclusione" che anche se lieve mi porta ad avere fortissimi disturbi quali acufeni, instabilita', tensione cervicale e problemi visivi. In passato ho eseguito diversi bite ( inferiori, superiori, morbidi e rigidi ) piu' attivatori da utilizzare la notte per rilassare la muscolatura. Ho capito con certezza che questa malocclusione era la causa di gran parte dei miei problemi quando un anno fa con un bite "posteriore" rigido che dava spessore ai molari sono stato molto molto meglio. Il problema é che dopo una piccola modifica eseguita rialzandolo da parte del mio medico ( gnatologo ) non sono piú stato bene e non c'é piu' stato modo di ritornare alla posisizone originaria. Ora sono in cura da un gnatologo differente ( consigliato dal mio osteopata ) il quale dopo dopo un breve periodo di utilizzo del TMJ per rilassare la muscolatura ( senza alcun beneficio) mi ha preso le impronte e tramite un piccolo apparecchio da mettere in bocca dotato di un "pennino " ha disegnato un grafico artrocinetico sul quale é stato costruito il bite ma non piú di svicolo...questa volta é un bite di riposizionamento inferiore rigido che mi "costringe" a chiudere in determinato modo che pero' non sento mio. Infatti sento una forte tensione a livello dell'occhio destro. Personalmente da ignorante quale sono, faccio tanta fatica a capire si puo' fare un bite di riposizionamento senza uno studio della posizione dei condili e tutto il resto. Non riesco a capire come é possibile valutare la giusta altezza e la corretta posizione, perché mentre quello precedente era alto uguale da ambedue le parti questo é piú alto da una parte e meno dall'altra ma non capisco in base a quali dati. Scusate se faccio queste domande anche a voi oltre che al medico che mi ha in cura ma sono al decimo bite in vent'anni e sono esausto vedendo che ogni gnatologo lavora in modo differente e non ci capisco nulla. Io personalmente ho bisogno di bilanciare la mia chiusura ed in passato ce l'ho quasi fatta. Tutto questo per chiedere....qual'é a Vostro avviso, ed in base alle vostre esperienze il modo piú corretto e completo per studiare una malocclusione e creare un bite il piú preciso possibile. Capisco che ci siano molte variabili ma sarei contento di avere un Vostro autorevole parere in merito . Vorrei gentilmente chiedere quale potrebbe essere un esame che che aiuterebbe a capire come dovrebbe chiudere correttamente la mia mandibola.Grazie infinite.
Pubblicato il 16-07-2014
Caro signor Ivan, buongiorno. Dire "malocclusione" è troppo generico e aspecifico e vorrei tanto sapere chi ha mai dato ad essa, la paternità etiopatogenetiva dei sintomi importanti che ha,acufeni, instabilita', tensione cervicale e problemi visivi e che possono essere causati da tante patologie odontostomatologiche ma anche sistemiche. Gli acufeni, sono un sintomo propriamente cocleare o dell'orecchio medio od interno così come anche l'instabilità e per di più non precisa se è accompagnata da vertigini e da che tipo di vertigini! Anche una nevralgia a frigore del ganglio del nervo trigemino può essere in causa, vada anche da un bravo Neurologo! Poi certamente , può essere in causa anche una malocclusione ascendente o discendente col coinvolgimento patologico della colonna vertebrale e della postura, ma possono essere allora tante cose che vanno tute valutate per fare una diagnosi differenziale! Se avesse Vertigini bisognerebbe fare una diagnosi differenziale tra Vertigine Soggettiva e Vertigine Oggettiva. Preciso che "soggettiva" è una vertigine in cui lei si sente ruotare ma l'ambiente circostante è fermo mentre invece oggettiva è esattamente il contrario, ossia Lei vede ruotare l'ambiente intorno a sè. Hanno due etiopatogenesi diverse. Le Oggettive sono spesso secondarie a patologie periferiche dell'orecchio medio ed interno in particolare del labirinto che è l'organo dell'equilibrio o dei patologie vertebrali cervicali o della postura e quindi anche gnatologiche e dell'apparato stomatognatico! Le soggettive invece hanno una etiopatogenesi più complessa neurologica centrale del sistema nervoso centrale cerebrale! Questo in linea di massima. E' necessario quindi visitarla per esprimersi in modo realistico ed a Lei utile. Gnatologia, occlusione e postura sono strettamente correlate Prima si valutano, diagnosticano e curano queste patologie e poi si procede con l'ortodonzia, nel caso! Parla di sbandamenti:Oltre la Gnatologia di pertinenza del Dentista Gnatologo ma anche dell'Ortodonzista, ci sono sistemi sofisticati per lo studio della postura: La Chinesiologia, la Pedana Baropodometrica dinamica computerizzata (che studia il carico della pianta dei piedi statico e dinamico), il Posturometro per determinare se c'è una asimmetria tra le due metà del dorso. Tutto questo fanno gli studiosi della Postura tra cui gli Gnatologi, gli ortodontisti, gli Ortopedici, gli Ortopedici del Rachide. Una visita osteopatica e fisiatrica alla muscolatura del bacino in particolare del M.Psoas sarebbe molto utile,perché è uno dei primi muscoli a "saltare" in una patologia lombosacrale in cui sia coinvolta la postura, sia che essa sia discendente,ossia a partenza da una malocclusione, sia che essa sia ascendente,ossia a partenza dagli arti inferiori, appoggio della pianta dei piedi, anche o colonna lombo sacrale. Si faccia visitare da un bravo Gnatologo.ha Bisogno di UN ECCELLENTE GNATOLOGO e di un altrettanto ECCELLENTE Posturologo che sia anche osteopata e fisiatra e collabori con lo Gnatologo ( Questo le dico perchè è mia prassi fare così in Gnatologia!!!) Le ho spiegato perchè non entro nel merito delle terapie delle singole tre specialità, perchè senza averla visitata non è possibile, infine ci sono terapie di riabilitazione neuro muscolo-occlusale, della postura della lingua e della sua fisiopatologia e della deglutizione. Il trattamento delle disfunzioni masticatorie sia come concetto statico che soprattutto dinamico necessita un approccio diagnostico differente nelle varie patologie che ne possono essere causa! Il discorso è molto "sottile" sfuma nella filosofia delle disfunzioni neuro muscolari, occlusali e della Articolazione Temporo Mandibolare e non lo si può spiegare in due parole, tra l’altro consigliandola su cosa sia meglio, senza averla visitata clinicamente …studiandone il caso di persona. Sappia che in ogni caso tra le terapie occlusale c'è il Bite Plane, che deve essere ben realizzato da persona competente, sembra una "sciocchezza" ma non lo è anzitutto è buona regola posizionarlo sulla arcata superiore che è l'unica arcata FISSA perchè solidale con la base cranica, ma a volte va posizionato sulla arcata inferiore, dipende dalla diagnosi e da quello che vogliamo ottenere e poi devono essere studiati i piani inclinati in gradi rispetto al piano occlusale e deve essere valutato lo spessore con cui farlo, ossia di quanto deve impedire la chiusura della arcata inferiore è la mandibola che deve in continuazione cercare una chiusura che non può trovare col bite, così si riposa tutto il complesso sistema neuro muscolare e le articolazioni temporo mandibolari il cervello, per così dire, in questo modo dimentica la posizione errata patologica memoriata da esso e si può trovare anche così la nuova posizione della mandibola, quella "buona","corretta", il bite infatti può essere terapeutico sintomatico e diagnostico e, una volta trovata la nuova posizione della mandibola, si eseguono dei rilievi clinici che permettono di impostare una terapia definitiva di riequilibrio occlusale. Le lascio un Poster di una parte di visita Gnatologica con anche analisi statica. Cari saluti ed in bocca al lupo.
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Pubblicato il 16-07-2014
Gentile sig. Ivan, alla luce dei suoi racconti, non deve cambiare bite, ma deve cambiare osteopata, che evidentemente è inadeguato, a lume di naso la sua " lieve malocclusione" mi pare più un compenso posturale, quindi una problematica ascendente, quindi prima la risoluzione dei problemi ascendenti, poi ,solo poi se rimane qualche cosa, il bite, in più non tralasci di fare una visita anche da uno psicologo, terzo fattore che può incidere sul suo problema
Pubblicato il 16-07-2014
Sig. Ivan, la gnatologia in queste patologie è di tipo olistico e non è ben chiara nemmeno tra noi professionisti perché le scuole di pensiero sono molte e ben poche sono accreditate, alla fine come in tutti i campi chi ha più esperienza sa applicare la branca al meglio. Le descrivo un caso recente dove il paziente da anni ricercava un bite, mi si presentò con una decina di pezzi di varie altezze e colori chiedendomi di farne un altro a qualunque costo, mi sono rifiutato e gli ho proposto un semplice studio del caso diagnostico da cui risultava che il bite non era indicato, bastava ritoccare o ripetere un otturazione, spiegato il tutto al paziente nella seduta successiva provvedevamo alla rimozione di una recente otturazione, nonostante l'anestesia il paziente dichiara un immediato stato di benessere, dicendomi guardi dottore come sto stringendo i denti. Al controllo successivo dopo un mese il paziente dichiarava uno stato di benessere completo come se avesse ricevuto una grazia. Per cui nel suo caso occorrono diagnosi e mani esperte e un pizzico di fortuna.
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Pubblicato il 16-07-2014
Gentile Sig.Ivan, non è facile darle una risposta esaustiva a quanto da lei esposto, ma proverò a darle una serie di input che lei valuterà. Innanzitutto diciamo che la più grande problematica in campo odontoiatrico e gnatologico sarebbe quella di stabilire il corretto rapporto mandibolo-cranico. Tale rapporto include non solo la cosiddetta dimensione verticale, ma il fondamentale spazio libero tridimensionale, valori ripetibili, riposizionabili. Pertanto può capitare che attraverso lo spessore del bite si possono inviare una serie di informazioni interocettive e propriocettive tali da comportare una risposta da parte del sistema nervoso centrale di tipo, per così dire fisiologica e così un paziente può avvertire una sorta di miglioramento. Tale condizione si può perdere facilmente o con il passar del tempo o con un banale ritocco al bite preesistente o altro. La difficoltà nel ritrovare la posizione precedente sta nel fatto che non si è provveduto ad eseguire un protocollo nella ricerca del corretto rapporto mandibolo cranico, nel rispetto dello spazio libero tridimensionale che come le ho già descritto è l'unica condizione ripetibile. Per non prolungarmi le dirò di rivolgersi ad uno gnatologo che si occupa di neuromiofasciale iscritto all' Accademia Internazionale IAPNOR. Sicuramente lei avrà bisogno anche di un osteopata e può rivolgersi all'AIOT ( Accademia italiana di osteopatia tradizionale); per le problematiche oculo - visive, le consiglio di rivolgersi al Professor Mario Biondi optometrista presso l'Università di Macerata. Ovviamente i colleghi ai quali può rivolgersi avranno tutti una visione olistica per la quale il corpo umano viene considerato un tutt'uno. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 17-07-2014
La posizione della mandibola nello spazio va intesa in senso tridimensionale,quindi non è solo l'altezza il parametro di riferimento. La posizione corretta non è solo meccanica ma neuromuscolare. Il bite che lei usa ora si chiama ortottico e concettualmente valido. La sua efficacia va valutata con appositi test neuromuscolari anche per capire dove il problema nasce(prevalentemente posturale versus mandibola o viceversa). Da quelle parti c'era un grande studio (doc Esposito guardi su internet) lui è morto ma forse c'è qualcuno della sua scuola...
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