Otturazione semplice, intarsio o amalgama?
Scritto da Alessandra / Pubblicato il
Gentili Dottori,
da un paio di mesi sento un leggero fastidio ad un molare dell'arcata inferiore.
Mi sono rivolta al mio dentista, il quale, dopo avermi fatto una lastrina, mi ha consigliato devitalizzazione e capsula.
Io mi sono opposta.
Se non c'è immediata necessità , preferirei salvarlo.
Lui ha detto che mi accontenta, ma va ricostruito almeno con un intarsio.
Gli ho chiesto anche di valutare l'ipotesi dell'amalgama, che dura di più, visto che la precedente otturazione è stata fatta solo tre anni fa.
Lui pero me l'ha sconsigliata perché non attaccherebbe bene e sarebbe solo una soluzione provvisoria.
Avendo qualche dubbio mi sono rivolta ad un altro dentista, il quale ha detto che non c'è bisogno di alcuna devitalizzazione ma va solo curato con una semplice otturazione, medicandolo eventualmente con una sostanza che stimola la crescita di dentina.
Cosa debbo fare secondo voi?
Otturazione semplice, intarsio o amalgama?
Grazie,
Alessandra
Pubblicato il 18-05-2015
Buonasera Signora, dalle immagini che fornisce sembra corretto ipotizzare l'inserimento di un intarsio; una eventuale amalgama rimane un'opzione valutando la quantità di tessuto sano presente una volta rimossa la ricostruzione presente e la carie sottostante. Mi permetto di aggiungere che nella foto è visibile una discreta quantità di tartaro che è preferibile rimuovere al più presto.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Pubblicato il 18-05-2015
Cara Signora Alessandra, Buongiorno. Ha postato due lastre ed una foto ma non l'unica Rx che sarebbe servita, una semplicissima "banale" Endorale con la giusta nitidezza e contrasto. Dalle radiografie che ha postato e che non sono idonee e fedeli per una lettura diagnostica seria non si evince niente di particolare se non la decapitazione del cornetto pulpare distale del primo molare inferiore destro (46). Cosa vuole che le dica? Che faccia ipotesi! Bene le faccio ma non le serviranno perché sono solo ipotesi. Ecco:per saggiare la Vitalità del dente e la salute della Polpa, bisogna portare su di esso degli stimoli termici e valutare la risposta al freddo ed al caldo. Mettiamo che ci fosse, come risposta un dolore. Il dolore sarebbe dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile e significa che il dente ha la polpa sana se durasse pochi secondi o in iperemia attiva reversibile come spiegato sopra se il dolore perdurasse molti secondi ma non oltre il minuto, circa. se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta, o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi,e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma, cisti. Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e una visita o almeno una anamnesi ed una semeiologia sistemica e stia certa che si arriverebbe ad una diagnosi sicura. Se si decidesse in base alla Diagnosi di iperemia passiva e quindi di pulpite acuta o cronicizzata o di sintomatologia radicolare della polpa (in questo ultimo caso, ci sarebbe una porzione di polpa in necrosi ed una ancora vitale), allora si dovrebbe procedere alla terapia endodontica. Per fare questa, si dovrebbe rimuovere la vecchia otturazione. Questa otturazione si dovrebbe rimuovere anche se il dente non andasse curato endodonticamente perché con polpa Viva e Vitale, magari solo in Iperemia Attiva perché comunque infiltrata. Rimossa l'otturazione, si valuterebbe la resistenza del tessuto dentale rimasto. Esistono degli strumenti a mano, detti tagliasmalto, con punta in carburo di tungsteno e diamante che permettono di saggiare la resistenza delle pareti residue. I casi sarebbero due. Uno, potrebbero essere resistenti e quindi basterebbe fare una otturazione. Due, potrebbero essere non resistenti ed allora andrebbero abbattute fino a trovare una zona di adeguata resistenza e bisognerebbe fare allora un perno-moncone che prevederebbe in ogni caso la cura endocanalare a prescindere dallo stato di salute o non salute della polpa, per ovvi motivi contingenti! Sul perno moncone, in fibra o in oro a seconda della situazione e qui non mi dilungo in ulteriori spiegazioni, andrebbe realizzata prima una corona provvisoria in resina e poi, una volta "pronta" una corona Protesica definitiva che può essere in decine di materiali differenti, tra cio i migliori sono quelli in lega aurea preziosa con oro porcellana od oroplatino porcellana. Qui si aprirebbe un ulteriore problema diagnostico.Il discorso protesico poi è molto più complesso di quanto pensi, ma molto efficace se fatto da un Protesista Parodontologo Gnatologo molto esperto. Il materiale protesico si sceglie in base alle funzioni che deve avere. Sappia solo che ci sono Leghe Auree a basso contenuto d'oro e altre ad alto contenuto d'oro! Ce ne sono altre a bassissimo contenuto ed altre ad altissimo contenuto! Dipende da cosa si vuole avere come risultato protesico! Volendo proprio fare i pignoli, in metallurgia protesica si definisce una lega aurea se ha una percentuale di oro dal 50,01% in su e più si avvicina al 100% e più è alto il suo contenuto. Di solito il Platino c'è in leghe con percentuali di oro dal 90% in su, ma non sono regole "legali"! Poi si può dire che più oro giallo c'è e più tenere ed elastica è la lega, con l'oro bianco è già meno tenera ma con l'aggiunta di platino diventa più elastica e con invece l'aggiunta all'oro bianco senza platino, di Palladio , la lega diventa più rigida e dura! Altra durezza ha per esempio lo Zirconio porcellana. Altra l'ha la Ceramica Integrale o lo Zirconio Integrale, più adatti per i denti frontali e non parodontopatici. Insomma il Dentista Protesista sceglie il tipo di materiale più adatto alla situazione clinica cercando di accontentare anche i desiderata del paziente! Personalmente non scelgo mai e poi mai l'acciaio o altri metalli non nobili per non scadere nella Qualità che è la base della mia Professionalità! Legga nel mio profilo "Le protesi dentali fisse. Excursus su i vari tipi di protesi fisse. Consigli e suggerimenti per i pazienti" Se poi bastasse l'otturazione ecco che si dovrebbe decidere, sempre in base alla situazione clinica presente, il materiale ossia quello estetico, in Amalgama (che richiede però una preparazione della cavità, con sottusquadri a 45° su tutto il fondi ed una ritenzione in ogni singola parte e porzione della cavità stessa che deve essere ritentiva non solo in senso apico-coronale ma anche in senso mesiale e distale e nel caso anche linguale e vestibolare e le dico che pochi ormai sanno fare una preparazione in amalgama corretta, è un'arte che va perdendosi negli abissi del tempo e dovrei fare un lungo discorso sul tipo di amalgama usare per avere una qualità elevatissima e non raggiungibile da nessun materiale estetico. sempre che sia indicato il suo uso) o un intarsio. Ma se si decidesse di fare un intarsio, quale materiale si userebbe? L'Oro o la Ceramica. Non certo il materiale estetico come oggi si tende erroneamente a fare!!! Come vede i problemi da affrontare sono una infinità e non è possibile fare Diagnosi e decidere la terapia ed i materiali, così da una valutazione delle lastre e foto postate, via internet. Essendo l'unica cosa chiara il fatto che Lei non ha Fiducia e Stima nel Suo Dentista, cosa disdicevole e biasimevole e di nessun rispetto per il suo Dentista Stesso, la invito a farsi visitare da un altro Dentista che Le dia maggior Fiducia E stima e non affidarsi ad internet, ma ad un parere Clinico Autorevole e Colto, nel mondo Reale e non in quello Virtuale. Capisce adesso perché mi sono permesso e mi scuso di questo con Lei, perché ho risposto in questo modo apparentemente "ironico"? Solo per farle capire l'importanza della visita Odontoiatrica Reale Clinica Anamnestica, Semeiologica che permetta di rispondere con Professionalità e Correttezza e Deontologia! Legga sul mio Profilo "VISITA PARODONTALE" che è poi la visita Odontoiatrica di Routine che facciamo nel Nostro Studio Mia Figlia Claudia ed Io a prescindere dal motivo per cui il paziente è venuto. Solo così si può "dare" Qualità! Cari saluti e stia tranquilla il suo problema Conservativo è la base dell'Odontoiatria ed è routine di tutti i giorni. Ciò non toglie che debba essere affrontato con Professionalità e Capacità! Le ho dedicato veramente tanto tempo e spero che abbia chiarito i suoi dubbi! Cari saluti e stia Serena.
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Pubblicato il 18-05-2015
Allora, è evidente che comunque la prima cosa da fare, è, eliminare la carie, e verificare quanto si arriva vicino al nervo, poi si procede con una medicazione ( IDROSSIDO DI CALCIO E ZONALIN)si lascia cosi per circa 40 giorni, se non ci sono reazioni, dolore caldo freddo, si può procedere alla ricostruzione, e visto che la carie và a finire sotto gengiva o fà l' intarsio o fà l' amalgama,l' otturazione in composito si infiltrerebbe entro un anno, l' amalgama non si infiltra perchè si autosigilla con degli ossidi che rilascia, a lei la scelta sapendo che le amalgame contengono mercurio e quindi non si fanno quasi più.
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Pubblicato il 18-05-2015
Gentile Alessandra, non avendo dati obiettivi sul caso clinico è difficile dare una risposta precisa; cmq, a primo acchito, ritengo che la soluzione del secondo dentista da Lei consultato sia preferibile in quanto se è possibile mantenere il dente vitale rappresenta l'opzione da preferire. Cordiali saluti
Pubblicato il 18-05-2015
Il suo primo molare inferiore (il 46 per intenderci) dovrebbe avere, anche se la panoramica non è l'esame più indicato in tal senso (meglio una rx endorale) una carie distale subito al di sotto dell'otturazione e, dalla foto, si capisce abbastanza bene la presenza di una otturazione infiltrata (margini non sigillanti). Quindi conviene sicuramente rimuovere la vecchia otturazione e pulire la carie. Se sarà possibile (e sembra di sì), cioè se la carie non arriva alla polpa dentaria, la terapia canalare può essere evitata (applicando comunque un sottofondo protettivo tipo idrossido di calcio). Del suo dente, alla fine del trattamento, resteranno 3 pareti scarse, quindi l'indicazione per un restauro indiretto (più intarsio che corona completa) ci sarebbe. Vero che, come avviene spesso, sia per ragioni pratiche che per ragioni economiche, anche un restauro diretto può durare molti anni senza particolari problemi. Le controindicazioni per un restauro in amalgama, a mio avviso, non ci sono (se non estetiche), ma con le moderne tecniche adesive opterei comunque o per un restauro diretto in composito (ricostruzione con parziale ricopertura cuspidale) oppure ancora meglio per un intarsio.
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Pubblicato il 18-05-2015
Si tratta di una "carie secondaria", sviluppatasi sotto la precedente otturazione a causa di infiltrazioni. E' troppo vicina alla polpa,la cui sofferenza è più che evidente. Data la situazione, l'approccio: devitalizzazione e conseguente corona (capsula) mi sembra il più corretto.
Saluti
Saluti
Pubblicato il 18-05-2015
Dal mio punto di vista la forma della cavità ben si presta ad essere restaurata con un intarsio. Resta il fatto che al di sotto della attuale otturazione c'è un'area radiotrasparente che suggerisce la presenza di una carie; essendo questa radiotrasparenza localizzata molto profondamente presumo che debba servire un allungamente di corona clinica (intervento volto a spostare il margine gengivale più in basso) prima di procedere con l'intarsio.
P.S. Dalla foto si evince che sarebbe utile anche una seduta di igiene.
P.S. Dalla foto si evince che sarebbe utile anche una seduta di igiene.
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Pubblicato il 18-05-2015
Signora Alessandra, sicuramente dalla rx endorale non sembrerebbe un dente da devitalizzare,,da approfondire poi la sintomatologia a cui ha fatto riferiimento. Sicuramentente io opterei per intarsio in disilicato di litio del tipo overlay che le consente di ripristinare un corretto rapporto oclclusale con l ' antagonista ( in quanto viene ricostruita l' anatomia del dente) un punto di contatto congruo(il rapporto con il dente adiacente), ed un risultato estetico eccezionale,il tutto con preparazione minimamente invasiva grazie alle proprieta' del disilicato stesso.
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Pubblicato il 19-05-2015
Sig. Alessandra, questo tipo di RX (OPT) non è corretto per il trattamento di questi denti. Un professionista potrebbe essere troppo ottimista e superficiale e l'altro troppo demolitivo, ma entrambi propongono cure corrette. Per darle una corretta risposta occorre avere un buona anamnesi e conoscenza del quadro clinico e radiologico.
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