Ho 38 anni e lo scorso novembre mi è stato estratto un dente da latte.
Scritto da Giovanna / Pubblicato il
Buongiorno,
Ho 38 anni e lo scorso novembre mi è stato estratto un dente da latte. Il dente definitivo non c'è.
La dentista ha riportato che erano presenti sangue e pus. L'estrazione è stata molto semplice e non mi è stato prescritto nessun antibiotico.
Non so se si tratta di una coincidenza ma dopo questa estrazione è cominciato un calvario di mal d'orecchio, male alla mandibola, alla guancia, alla lingua, al palato.
Dopo 3 mesi gengive gonfie nei denti adiacenti (7 e 8 a sx), dolore ai denti, al collo in corrispondenza del linfonodo. Prendo Augmentin x 5 gg, sembra passare. Dopo pochi gg I due denti cominciano a dondolare. Dopo ortopanoramica che rivela periradicolite ora il dentista mi ha prescritto radiografia endorale ma pensa che perderò i denti e che l'osso è consumato.
Sono molto depressa soprattutto perchè mi chiedo se l'infezione è ancora in atto e potenzialmente può peggiorare e se l'estrazione e I dolori sono collegati a questo epilogo infausto e soprattutto se c'è modo di salvare I due denti che adesso si muovono. Grazie per un parere.
Pubblicato il 01-05-2016
Se non fa nulla l'infezione è in atto l'antibiotico raffredda il processo ma non lo risolve x cui il suo dentista quando avrà le idee chiare ma dovrebbe già averle, le consiglierà la terapia adeguata. La radiografia endoorale va fatta subito cosa si stia aspettando mi riesce difficile capirlo.. Cordiali saluti
Pubblicato il 02-05-2016
Sig. Giovanna, recriminare sul passato in questo caso non serve a nulla, ora basta rivolgersi a un semplicissimo odontoiatra dotato di tubo radiogeno che le possa fare la RX direttamente senza attese, penso che lo mettano a disposizione oltre il 90% degli studi odontoiatrici della Lombardia. Da questa RX si avrà una diagnosi e le corrette cure. Non entri in ansia si tratta di routine quotidiana.
Pubblicato il 02-05-2016
Cara Signora Giovanna, Buongiorno. E' molto "confusa" la Sua spiegazione purtroppo, tuttavia il Pus, il Sanguinamento, la mobilità dentale, i sintomi descritti, farebbero sospettare una Parodontite! Come sempre manca la grande assente: la Diagnosi!Deve solo fare una doppia visita Clinica. Ossia, bisogna visitarla clinicamente con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente!Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltre a valutare visivamente il parodonto profondo, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti. Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà! In ogni caso va sicuramente e senza tema di smentita, prima valutata, diagnosticata, espressa la prognosi e curata, la Parodontite sapendo di che parodontite si tratta perchè esistono diverse parodontiti! Questo il Parodontologo lo sa! Bisogna fare una Diagnosi Differenziale anche tra Parodontite e Gengivite! L'aspetto oggettivo della gengiva sana ha un aspetto a buccia d'arancio. L'aspetto a buccia d'arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, e zone depresse a proiezioni epiteliali. Poiché in una gengivite sono proprio le fibre connettivali a "soffrire" e quindi a "rompersi", si ha la perdita dell'aspetto descritto e si forma un aspetto lucido che è il primo sintomo di gengivite. Ovviamente questo danno connettivale provoca sanguinamento. Un altro concetto essenziale è che non possiamo più considerare il dente e la sua patologia "da solo", il parodonto e la sua patologia "da solo", ma dobbiamo abituarci a considerare il complesso dente-tessuto come un unico organo: parliamo infatti di "unita dentale" che è un organo formato dai denti e dai loro tessuti di sostegno molli e duri . Come abbiamo visto, quindi, c'è una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante. Tutti questi organi devono essere in equilibrio tra di loro per avere quello che gli "Statunitensi" chiamano "Natural smile", "Sorriso naturale", che è dovuto ad una proporzione tra "pink aesthetics" and "white aesthetics", ossia tra l'estetica rosa (dovuta alle gengive) e l'estetica bianca (dovuta ai denti). Se la proporzione tra queste due componenti viene meno e si ha il prevalere, rispettivamente, dell'una (Gummy smile, ossia Sorriso Gengivale), come nelle ipertrofie gengivali o dell'altra (White smile, ossia sorriso bianco) per eccesso della componente dentale come avviene per esempio nelle recessioni gengivali e nella Parodontiti, ma anche in inestetismi che hanno cause nelle Disgnazie e nelle patologie Gnatologiche. La Parodontite invece è una malattia dovuta ad azione dei batteri che entrano i profondità tramite la formazione della tasca parodontale e dalla loro interazione col sistema immunitari locale (in particolare linfociti T) e sistemico, hanno una azione distruttiva sui tessuti molli (gengiva) e duri (osso). La terapia in parole semplici e stringate consiste essenzialmente nel ricostruire chirurgicamente ciò che la malattia parodontale avesse distrutto! Ora è precoce parlarne! Ci tengo a sottolineare, per farle capire quanto sia importante la visita Odontoiatrica in caso di Sanguinamento gengivale, che oltre a queste patologia locali, un sanguinamento delle gengive puà essere il primo sintomo di malattie sistemiche dalle più tranquille alle più severe. Malattie ematiche, del midollo osseo, del sistema reticoloendoteliale, del parenchima, del mesenchima, anemie e tutte le malattie ad esse connesse! Quindi una Diagnosi Differenziale Clinica Sistemica è essenziale! Per favorirle la comprensione di un argomento così astruso le faccio la stessa spiegazione che faccio ai miei pazienti durante il colloquio informativo alla fine della prima Visita Parodontale:Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane.il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta . molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a di stanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti. Cari saluti e si faccia visitare da un Parodontologo, glielo dice un Parodontologo! Le lascio un Poster sulle Parodontiti! Cari saluti
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Pubblicato il 02-05-2016
Buongiorno, è difficile dare un parere senza una visita e le immagini radiografiche. In linea di massima prima di estrarre denti è sempre preferibile considerare tutte le alternative, e fortunatamente normalmente ce ne sono. Ma si parte prima da una diagnosi accurata, come già detto dai colleghi.
Pubblicato il 02-05-2016
Probabilmente, come scritto dal collega dottor Petti, grande esperto in parodontologia, lei soffre di parodontite (patologia infettivo - infiammatoria a carico dei tessuti parodontali di sostegno del dente). È opportuna una diagnosi corretta, su base clinica e radiografica (rx endorali), la correlazione con la precedente estrazione del deciduo non c'è. L'antibiotico va benissimo per ridurre la fase acuta, ma comunque, ripeto, è necessaria una diagnosi corretta e quindi l'impostazione di un adeguato piano di trattamento per la patologia in atto.
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Pubblicato il 02-05-2016
La cosa che bisogna dire e' che queste cose bisogna saperle prima di fare terapia. L'odontoiatria e' una scienza ma pare che non tutti siano scienziati
Pubblicato il 02-05-2016
Gentile Sig.ra Giovanna, cosa vuol dire "mi ha prescritto radiografia endorale". Chi la fa, non il suo dentista? Non credo però la situazione si possa ricollegare all'estrazione del dente da latte. Penso soffra di parodontite. Pertanto serve status radiografico e sondaggio. Cordiali saluti
Pubblicato il 04-05-2016
Già che a fatto l'estrazione senza radiografia mi sorprende, poi non capisco la prescrizione della radiografia endorale, nel lazio il radiografico per le endorali è obbligatorio. Verifichi anche l'iscrizione all'albo. Sei mesi con infezione non va bene, bisogna fare diagnosi ed intervenire, e se non si è in grado cambi dentista. Sono molto schietto ma non si possono trascinare problemi infettivi a lungo. Saluti
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