Dovrò convivere con questo fastidio/dolore per sempre?
Scritto da Stefano / Pubblicato il
Sono un uomo di 55 anni e poco più di un mese fa il mio dentista di fiducia mi ha curato un molare inferiore sinistro che aveva una piccola carie. Il dentista mi ha fatto la solita anestesia (tronculare) che al momento non mi ha dato particolari problemi. Il giorno dopo mi sono però accorto che il lato sinistro della lingua era rimasto insensibile, come addormentato, e che non distinguevo più i sapori. Il dentista mi ha prescritto vitamine del tipo B e una cura di cortisone ma i miglioramenti sono stati impercettibili. Ancora adesso a distanza di più di un mese la lingua è mezza intorpidita e soprattutto mi brucia, mi sembra di avere una specie di bolla o vescica attaccata alla parte sinistra della lingua ma naturalmente da fuori non si vede niente, la superficie è rosea e pulita. Il bruciore e questa specie di impaccio mi rendono fastidioso parlare e mangiare. In ogni caso sento poco i sapori. Vorrei un vostro cortese parere sulla possibile evoluzione della situazione. I primi giorni avvertivo una specie di formicolio sulla lingua, ora più niente. Posso sperare di migliorare? Dovrò convivere con questo fastidio/dolore per sempre? Cosa posso fare? Il mio dentista mi invita ad avere pazienza ma siccome non gli è mai capitato un caso del genere lo vedo in difficoltà. Grazie.
Pubblicato il 28-11-2016
Gentile Stefano, i suoi sintomi si possono talvolta verificare a seguito di una anestesia di tipo tronculare per anestetizzare i molari della mandibola e dovuto di solito ad una compressione da stravaso ematico che crea una sorta di ematoma intorno al nervo o altre volte ad un pizzicamento del nervo da parte dell'ago.In tutti i casi comunque la sintomatologia si risolve spontaneamente o con una terapia farmacologica di supporto come quella consigliatale dal suo dentista. Ci vorrà un poco di tempo ma di solito il decorso è favorevole per una risoluzione della sintomatologia. Cordialmente
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Pubblicato il 28-11-2016
Buongiorno Stefano, talora facendo l'anestesia troncare può avvenire una lesione del nervo linguale. Le lesioni nervose possono impiegare anche 1 anno prima di essere stabilizzare e quindi non è possibile stabilire oggi quale sarà l'evoluzione del suo quadro.
Pubblicato il 28-11-2016
L'anestesia tronculare con blocco del NAI, anche se molto raramente per fortuna (per questo il collega è rimasto un po' indeciso sul da farsi), può causare involontarie lesioni in corrispondenza delle strutture nervose proprie di quella zona (lesione di tipo traumatica da ago). Queste lesioni traumatiche portano a parestesie sintomatiche quali quelle da lei descritte, molto spiacevoli e purtroppo anche durature (da qualche settimana a qualche mese). La buona notizia è che tali lesioni da trauma non sono mai complete né così importanti da non essere reversibili, cioè si ha "restitutio ad integrum" sempre nel 100% dei casi (seppure, le ripeto, in tempi variabili).
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Pubblicato il 28-11-2016
Caro Signor Sefano, buongiorno. Il sospetto Diagnostico è che Lei abbia una Parestesia per sofferenza del Nervo Linguale omolaterale alla Terapia. Esso Origina dal Nervo mandibolare inferiore che a livello della Spina di Spix, si divide in nervo alveolare inferiore (che si anestetizza proprio in questa zona anatomica, anestesia detta tronculare), che imbocca il canale alveolare inferiore che decorre all'interno del ramo orizzontale della mandibola fino ad uscirne dal forame mentoniero per innervare anche la metà corrisondente dell'emilabbro (infatti si ha "formicolio all'emilabbro omolaterale per l'anestesia) e in nervo Linguale che decorre invece all'esterno vicino alla parte mediale (interna) della mandibola, nello spessore dei tessuti molli e che innerva i due terzi anteriori della emilingua omolaterale fino alla punta e i due terzi anteriori del pavimento della bocca omolaterale e della Gengiva linguale dei denti frontali inferiori omolaterali! Ora, depositando l'annestetico con l'ago, può capitare, per un dislocamento anatomico dell'emergenza del Nervo Linguale dalla biforcazione del Nervo Mandibolare che si discosti un pochino dalla norma, che la pressione esercitata dal volume dell'anestetico o l'avere urtato con l'ago (avrebbe sentito una scossa alla lingua) il nervo stesso, possa causare una sofferenza di questo nervo e una parestesia che sono i sintomi da Lei descritti! Deve stare tranquilla perché passerà, più in fretta con terapie appropriate neurotrope a base in genere di Vitamine B1, B6 e B12 (associate) e di Neuramide ed altro a seconda della situazione clinica! La prescrizione deve essere fatta solo dal Dentista dopo adeguata Visita Clinica! Stia tranquillo perché l'ago non può "recidere" il nervo, per il fatto che è molto "sfuggente" e si sposterebbe, ma il contatto può farlo "soffrire"! Purtroppo sono cose lunghe ma si risolveranno :) Non c'è nessuna "colpa" da parte di chi ha fatto l'anestesia, nel modo più assoluto! Stia sereno e si faccia prescrivere la terapia più adatta! Cari saluti
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Pubblicato il 28-11-2016
Credo sia solo una questione di tempo. So che è molto fastidioso, ma pian piano passa. Non ci può essere stato un danno permanente. Una cosa che fa molto bene sono le applcazioni laser a bassa potenza, LLLT. Low level laser therapy.
Pubblicato il 28-11-2016
Si rivolga ad un neurologo specialista dei nervi percè non credo si possa rassicurare ad una semplice ipotesi odontoiatrica è interessato il nervo mandibolare? io credo che non ci sia nessuna lesione irreversibile
Pubblicato il 28-11-2016
Condivido appieno la risposta del collega Petti, signora stia tranquilla e tutto si risolverà.Segua la terapia consigliata e abbia pazienza.i tronchi nervosi hanno grande capacità di recupero.
Pubblicato il 28-11-2016
Gentile Sig. Stefano, quello che è capitato è una complicanza dell'anestesia tronculare. Il problema si risolve, ma ci vuole molto, molto tempo. La cura farmacologica data è corretta. Cordiali saluti
Pubblicato il 28-11-2016
Sig Stefano, qui manca una diagnosi certa per darle una risposta sensata, la sua sintomatologia non è sufficiente per una diagnosi differenziale, forse occorre una collaborazione di un neurologo dedicato al cavo orale.
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