I due denti vanno devitalizzati?
Scritto da Alessandro / Pubblicato il
Salve, premetto che ovviamente parleró della questione anche con il mio dentista, ma volevo chiedervi un parere. Tempo fa, poichè avvertivo un leggero fastidio nella gengiva tra due denti, mi sono pulito con il filo interdentale e lo scovolino. Il problema è che credo di essermi irritato (ferito?) sotto il colletto gengivale di due denti. Da allora quella zona di gengiva nei due denti mi duole a fasi alterne. Magari basta poco per far tornare la sensazione di infiammazione o comunque il fastidio (usare il filo, o indugiare troppo con lo spazzolino, ecc). Alcune volte sento come una 'pressione' in quella zona (nei colletti dei due denti)..come se avessi dei cuscinetti, e se passo il filo sento che le zone sono dolenti e non posso indugiare troppo. I denti non mi fanno male, non ho il classico dolore da pulpite (che ben conosco). E le gengive esternamente sono sane (me l'ha detto anche il dentista). I denti in questione sono un incisivo e un incisivo laterale. Alle volte sento anche una sensazione (nell'incisivo) come di dente allungato, come se serrando i denti io senta prima il contatto dell'incisivo con i denti dell'altra arcata inferiore o comunque avverto una lieve sensazione di pressione nel colletto del dente (apice?)..questo avviene soprattutto quando i colletti si irritano. Sono passati 2 mesi da quando è iniziato tutto questo, e non so cosa pensare. Onestamente il mio timore è che per una cosa del genere io sia costretto a devitalizzare entrambi i denti Diciamo che la situazione è particolare perche tutto è nato da quando mi sono pulito 'un pó troppo' con il filo, e non escludo di essermi procurato qualche ferita o lesione sotto il colletto gengivale di questi due denti. Secondo voi in un caso come il mio cosa converrebbe fare per capire con certezza se i due denti vanno devitalizzati? Perchè ad esempio so che l'incisivo (dove sento pressione nel colletto, ecc) risponde al test di vitalità al freddo (sento lo stimolo). Peró si, comunque non credo ci sia modo di vedere se ci sono ferite o lesioni nel colletto dei due denti (internamente) perchè i raggi rx non credo che mostrino le gengive (quindi i tessuti). Non saprei cosa fare, perché non è detto che facendo i raggi si veda qualcosa (ad esempio due mesi fa mi è stata fatta una lastrina su uno dei due denti ma non si vedeva nulla di sospetto)...perché quando ci sono problematiche non sempre si notano subito nelle lastrine..magari devono passare mesi prima di intravedere qualcosa. E chiaramente essendo due denti davanti capite che prima di fare eventuali devitalizzazioni vorrei essere certo di averne o meno bisogno.
Pubblicato il 06-02-2020
Gentile Alessandro, ai suoi numerosi dubbi e domande potrà rispondere solo il suo dentista con una visita accurata , dei test di vitalità,sondaggio gengivale e radiografia endorale (non la panoramica). Solo in questo modo e non certo via internet è possibile fare una diagnosi certa senza la quale non ci potrà mai essere una terapia sicura ed efficace. Se il o i denti saranno da devitalizzare lo deciderà il suo dentista dopo le sopracitate manovre. Purtroppo tramite WEB è impossibile poterla aiutare non visitandola, non sapendo nulla del suo caso clinico. Le consiglio di rivolgere tutte le sue domande ed i suoi dubbi al suo dentista se in lui ripone massima fiducia altrimenti trovi un professionista che le ispiri fiducia poter confrontarsi con lui senza bisogno di chiedere consigli tramite internet. Cordialmente
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Pubblicato il 06-02-2020
Caro Signor Alessandro, buongiorno. Dice bene il Dottor Savino, sempre preciso e Professionale! Troppe "elucubrazioni da parte sua, caro paziente! "non ho il classico dolore da pulpite (che ben conosco). E le gengive esternamente sono sane.Guardi che la Pulpite od iperemia passiva della polpa si può presentare con sintomi anche diversi e spesso non è semplice fare diagnosi se ci sono sovrapposte altre patologie come quelle parodontali o di sintomatologia radicolare della polpa! Quindi non dica che conosce questi sintomi! Non ne ha le competenze come non ha le competenze per dire che la sua Gengiva è sana! Spesso non l'hanno neanche i Dentisti generici!
Ed allora preciso ulteriormente: spero di farle cosa gradita dandole alcune informazioni e spiegazioni: Le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. Tutto Qui! Nella Visita Clinica si fa una accurata Anamnesi per sapere le caratteristiche del dolore, se pulsante o no, se, continuo o no, da cosa è provocato etc etc etc! In ogni caso un "certo" dolore rientra nella norma se però ha caratteristiche ben precise che si valutano solo anamnesticamente e semeiologicamente!
Ma bisogna saper mettere in pratica la Semeiotica Medica applicata all'Odontoiatria :) e non bisogna mai estrapolare la bocca dal contesto dell'organismo intero perché bisogna avere basi di Clinica Medica non comuni per scoprire per esempio se ci fossero delle Sinalgie ossia dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano o addirittura da altre parti dell'organismo!
Inoltre bisogna fare diagnosi differenziale da dolori odontogeni pulpari e Parodontali e Gnatologici ed anche con un sondaggio parodontale e relativa visita Parodontale e Gnatologica!
Basta fare una accurata Visita Clinica e Semeiologica ed una o più lastre endorali in diverse proiezioni. La OPT (panoramica) non serve a niente in questo caso!
Le devo dire le nozioni fondamentale sull'aspetto della gengiva sana e sulla sua funzione protettiva nei confronti del parodonto profondo. Le papille hanno forma conico piramidale, riempiono gli spazi interdentali fino ai punti di contatto interprossimali dei denti. Esse presentano (ma non sempre) docce naturali; per il passaggio del cibo durante la masticazione. In corrispondenza di queste docce, sulla superficie esterna dei setti ossei si trovano dei solchi incavati, detti canali di scarico, che assolvono la funzione dello scorrimento del cibo. I margini convessi, il solco gengivale e le papille interdentali costituiscono la gengiva libera. Tra essa, in senso apicale, e la linea di giunzione mucogengivale, e la gengiva aderente. La linea di giunzione muco gengivale è ben riconoscibile (mettendo per esempio in trazione il labbro inferiore) aderente (ad essa coronale, rosa nel disegno) dalla mucosa alveolare (ad essa apicale, viola nel disegno). La gengiva aderente ha consistenza compatta, color rosa corallo ed ha una superficie punteggiata "a buccia di arancio". L'aspetto a buccia d'arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, e zone depresse a proiezioni epiteliali. Poichè in una gengivite sono proprio le fibre connettivali a "soffrire" e quindi a "rompersi", si ha la perdita dell'aspetto descritto e si forma un aspetto lucido che è il primo sintomo di gengivite, come ha lei. Ovviamente questo danno connettivale provoca sanguinamento. Un altro concetto essenziale è che non possiamo più considerare il dente e la sua patologia"da solo",il parodonto e la sua patologia "da solo",ma dobbiamo abituarci a considerare il complesso dente-tessuto come un unico organo: parliamo infatti di "unita dentale" che è un organo formato dai denti e dai loro tessuti di sostegno molli e duri . Come abbiamo visto, quindi, c'è una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante. Tutti questi organi devono essere in equilibrio tra di loro per avere quello che gli "Statunitensi" chiamano "Natural smile", "Sorriso naturale", come già detto sopra! Coraggio, è normalissima Routine in mani "sapienti", però! ;).
Cari Saluti
Ed allora preciso ulteriormente: spero di farle cosa gradita dandole alcune informazioni e spiegazioni: Le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. Tutto Qui! Nella Visita Clinica si fa una accurata Anamnesi per sapere le caratteristiche del dolore, se pulsante o no, se, continuo o no, da cosa è provocato etc etc etc! In ogni caso un "certo" dolore rientra nella norma se però ha caratteristiche ben precise che si valutano solo anamnesticamente e semeiologicamente!
Ma bisogna saper mettere in pratica la Semeiotica Medica applicata all'Odontoiatria :) e non bisogna mai estrapolare la bocca dal contesto dell'organismo intero perché bisogna avere basi di Clinica Medica non comuni per scoprire per esempio se ci fossero delle Sinalgie ossia dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano o addirittura da altre parti dell'organismo!
Inoltre bisogna fare diagnosi differenziale da dolori odontogeni pulpari e Parodontali e Gnatologici ed anche con un sondaggio parodontale e relativa visita Parodontale e Gnatologica!
Basta fare una accurata Visita Clinica e Semeiologica ed una o più lastre endorali in diverse proiezioni. La OPT (panoramica) non serve a niente in questo caso!
Le devo dire le nozioni fondamentale sull'aspetto della gengiva sana e sulla sua funzione protettiva nei confronti del parodonto profondo. Le papille hanno forma conico piramidale, riempiono gli spazi interdentali fino ai punti di contatto interprossimali dei denti. Esse presentano (ma non sempre) docce naturali; per il passaggio del cibo durante la masticazione. In corrispondenza di queste docce, sulla superficie esterna dei setti ossei si trovano dei solchi incavati, detti canali di scarico, che assolvono la funzione dello scorrimento del cibo. I margini convessi, il solco gengivale e le papille interdentali costituiscono la gengiva libera. Tra essa, in senso apicale, e la linea di giunzione mucogengivale, e la gengiva aderente. La linea di giunzione muco gengivale è ben riconoscibile (mettendo per esempio in trazione il labbro inferiore) aderente (ad essa coronale, rosa nel disegno) dalla mucosa alveolare (ad essa apicale, viola nel disegno). La gengiva aderente ha consistenza compatta, color rosa corallo ed ha una superficie punteggiata "a buccia di arancio". L'aspetto a buccia d'arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, e zone depresse a proiezioni epiteliali. Poichè in una gengivite sono proprio le fibre connettivali a "soffrire" e quindi a "rompersi", si ha la perdita dell'aspetto descritto e si forma un aspetto lucido che è il primo sintomo di gengivite, come ha lei. Ovviamente questo danno connettivale provoca sanguinamento. Un altro concetto essenziale è che non possiamo più considerare il dente e la sua patologia"da solo",il parodonto e la sua patologia "da solo",ma dobbiamo abituarci a considerare il complesso dente-tessuto come un unico organo: parliamo infatti di "unita dentale" che è un organo formato dai denti e dai loro tessuti di sostegno molli e duri . Come abbiamo visto, quindi, c'è una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante. Tutti questi organi devono essere in equilibrio tra di loro per avere quello che gli "Statunitensi" chiamano "Natural smile", "Sorriso naturale", come già detto sopra! Coraggio, è normalissima Routine in mani "sapienti", però! ;).
Cari Saluti
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Pubblicato il 06-02-2020
La valutazione chiara e corretta della sua problematica può farla purtroppo soltanto il collega che la sta seguendo, online è molto difficile darle risposte chiare e sensate a riguardo. Se viene esclusa la problematica parodontale, si valuterà quella endodontica, ma con tutti gli esami diagnostici preliminari del caso.
Pubblicato il 11-02-2020
Sig. Alessandro, sono passati già 2 mesi, cosa aspetta! Ricercare diagnosi e cure non certe in internet non da vantaggi. Vada immediatamente dal suo odontoiatria e stia alle sue indicazioni.
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