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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 8

Il sangue che mi fuoriesce deriva da un danno ad una struttura venosa-arteriosa?

Scritto da Fabio / Pubblicato il
Salve, Ho effettuato una estrazione di un elemento dentale molare superiore n°17 recentemente. Era mal ridotto con un moncone che col tempo si è distaccato. Dopo OPT e dental scan non si evidenziava particolari problemi articolari ma è stato deciso per la sua rimozione. Dopo l'estrazione delle 3 radici dell'elemento dentale tutto OK, poi il medico ha iniziato una pulizia e raspatura ossea, solo che dopo un paio di minuti dopo una pressione verticale ho iniziato a sanguinare dal naso e dalla bocca con la seguente espressione del medico " cavolo cera una comunicazione oro-antrale", questo non durante l'estrazione ma dopo. E' stato riposizionato il palato e suturato con punti che il medico mi dice se ne andranno da soli dopo circa 10 giorni, prescritto Agumentin, controllo non previsto da lui al momento. Avuto poi fastidio con gonfiore della guancia lato estrazione a seguito di starnuto. Il sangue che mi fuoriesce deriva da un danno ad una struttura venosa-arteriosa? Non sto affatto bene, volevo dei chiarimenti specifici e sul tutto il da farsi adesso. Grazie
Caro Signor Fabio, è stato perforato il pavimento del seno mascellare! E questo dopo OPT ed Rx Cone Beam? Cosa è stata fatta a fare, allora? La CBCT, ossia Cone Beam Computer Tomography mostra benissimo i rapporti tra pavimento del seno mascellare e osteolisi periapicali o/e radici! In ogni caso ormai è successo! Speriamo che le mani del suo Chirurgo orale o Parodontologo siano state abili nel fare la plastica del pavimento del seno mascellare! E' semplice ma come tutto, bisogna saperlo fare, non lo si inventa al momento! Non ho chiaro se il sangue o , se, bevendo un bicchiere d'acqua, l'acqua e il sangue continuano ad uscire dopo l'intervento! Perchè ciò non deve accadere assolutamente! Le lascio una foto di una fase chirurgica di plastica del seno mascellare! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

La COS (COMUNICAZIONE ORO-SINUSALE) si ha quando si viene a creare una comunicazione tra la cavità orale ed il seno mascellare. I sintomi prevedono il passaggio di liquidi dalla cavità orale a quelle nasali. Se l'intervento è stato risolutivo non deve avere più questo sintomo.

Scritto da Dott. Paolo Fulgenzi
Pescara (PE)

Signor Fabio, non si preoccupi: la comunicazione oro-antrale è quando manca parte del setto osseo che separa il distretto della bocca dal distretto del seno mascellare, per cui si ha una "invasione" da parte della radice del primo molare superiore all'interno del seno (il dente che "pesca nel seno"!). Quando questa comunicazione non è congenita, è spesso dovuta ad una infiammazione cronica granulomatosa, originatasi dal dente con polpa necrotica, che erode il pavimento osseo del seno. A lei è successo che il dentista, durante le manovre di toletta chirurgica dell'alveolo post-estrattivo, ha perforato la membrana di Schneider, aderente al tessuto granulomatoso odontogeno, che ha consentito il passaggio di sangue dall'alveolo post-estrattivo al seno mascellare e quindi al naso e poi all'esterno. Adesso non stia a preoccuparsi, poichè il suo dentista ha agito per il meglio e questa lesione guarirà perfettamente, senza ulteriori complicazioni. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Angelo De Fazio
Casalnuovo di Napoli (NA)

La comunicazione oro antrale è una complicanza in fase di estrazione dei denti posteriori superiori tanto sgradevole quanto innocua se trattata come si deve. Da quanto scrive mi sembra che sia stata chiusa, ma io la farei comunque controllare a intervalli regolari, diciamo ogni dieci giorni per un mese. La stessa manovra viene appositamente cercata e provocata artificialmente quando si mettono impianti con mini rialzi di seno mascellare, e la comunicazione viene tappata proprio dall'impianto. L'epistassi e l'alveolo sanguinante stanno a significare che probabilmente uno dei tantissimi capillari che nutrono la membrana del seno si è bucato. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Se la chiusura della breccia è efficace ( si raccomanda di non stirare la zona dove c'è la sutura e di starnutire a "bocca aperta" e non eseguire manovre di compressione per evitare l'aumento di pressione che si verrebbe a creare all'interno del seno mascellare ), la guarigione avviene in una ventina di giorni. Si consiglia protrarre la terapia antibiotica per 2 settimane a partire dal giorno dell'intervento. Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Pellegrino Di Troia
Parma (PR)

Gentile Sig. Fabio, se la comunicazione è stata chiusa perfettamente tutto si risolve. Comunque il sangue non esce perché è stato danneggiato un vaso, ma perché è stata perforata la membrana di Schneider. In questi casi però un controllo dopo una settimana è obbligatorio. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Sig. Fabio, lei non è stato curato da uno sprovveduto, ma da un medico che ha chiesto degli accertamenti diagnostici ben precisi prima di procedere all'avulsione. Le consiglio di ritornare dall'odontoiatra, dove lei crede di aver percepito la frase "cavolo c'era una comunicazione oro-antrale" e chiedere delle semplici informazioni sul trattamento a cui si è sottoposto con la valutazione dello status attuale. Sovente i pazienti non interpretano correttamente le comunicazioni di chi sta prestando loro le cure e possono riportatare versioni alterate.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile signor Fabio da quello che descrive potrebbe essersi creata una comunicazione oro-antrale.Tale situazione richiede l'applicazione di una "stretta" sutura, spesso con l'allestimento di un lembo, che consenta un perfetto affrontamento dei margini della ferita per una completa chiusura della comunicazione. Faccia monitorare l'evoluzione della guarigione dal collega che ha praticato l'avulsione e, nelle more, eviti di fumare , usi dei decongestionanti nasali che le consentano di respirare liberamente evitando gli starnuti e continui la terapia antibiotica prescritta. Cordialmente Prof. Dott. Russo Ciro Odontoiatra Specialista in Ortognatodonzia.
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Scritto da Prof. Ciro Russo
Frattamaggiore (NA)