E' un decorso post-estrazione normale?
Scritto da Francesco / Pubblicato il
Gentilissimi Dottori, prima di tutto i miei complimenti per questo servizio sicuramente utilissimo alla comunità. Volevo anche io porvi un quesito e, più che altro, raccontarvi ciò che mi è accaduto. Avevo il molare inferiore sx (quello prima del dente del giudizio, già avulso dodici anni fa) incapsulato (capsula in ceramica). La capsula mi si è staccata un anno fa circa. Per vari motivi (e sicuramente per mia negligenza) soltanto un mese e mezzo fa circa sono andato a un dentista a farmi vedere percè la base della capsula era un molare devitalizzato quattro anni fa che si presentava ora di colore nero. Il dentista dopo ortopanoramica e due bite-wing quadrate 1 e 2 mi comunica che la parte rimanente del dente va estratto. Il giorno 31.05.12 il dentista mi anestetetizza le gengive del molare e quelle adiacenti e poi mi esegue l'anestesia tronculare. In pochi minuti mi estrae il molare senza spezzarlo. Successivamente mi applica un collagene (Jason mi pare) e mi ricuce la ferita con due punti. Al ritorno a casa tutto bene tranne qualche fastidio notturno. Il Lunedì successivo (04.05.2012) chiamo il dentista che mi rivede la ferita perchè noto un gonfiore delle ghiandole sotto la gengiva del molare estratto. Il dentista mi dice che vi è un'infezione e mi prescrive Amoxicillina 1gr tre volte al giorno per 6 giorni, collutorio erreflog (nemesulide 0,1%). Mi dice di ripresentarmi mercoledì 06.06.12 per un controllo ulteriore della ferita. In quel caso decide per togliermi i punti e per drenarmi la ferita. Essa conteneva del sangue coagulato. Mentre svolge questa operazione in anestesia locale io provo un forte del dolore nel momento in cui mi entra (credo) nell'alveolo. Il dentista decide per un'anestesia che (da inesperto) credo mi abbia eseguito all'interno dell'alveolo. Da quel momento non sento più dolore e porta a termine la pulizia della ferita applicando una medicazione all'interno. Tra l'estrazione del molare e (credo di dica così) curettaggio provo delle fitte continue agli incisivi inferiori, soprattutto nella parte tra la gengiva e il dente. Ho riferito questo al dentista che mi risponde che fa parte del normale decorso. Aggiungo che nonostante l'anestesia locale eseguita durante la pulizia della ferita il dolore agli incisivi (una sorta di nevralgia) non mi era passata. Il giorno seguente il dolore agli incisivi tende lentamente a diminuire ma ogni tanto ritorna, noto anche che ho delle fitte anche in alcuni denti dell'arcata superiore. Ho dei dolori anche alla mandibola sinistra soprattutto quando mi tocco la giuntura. Ma ecco il problema più grosso. Dal giorno successivo alla pulizia della ferita mi senti la parte sinistra del viso abbastanza 'pesante' e come se avessi degli impulsi elettrici. Non ho gonfiore e nemmeno si nota dall'esterno, quando però sorrido o parlo da un pò sembra quasi che io faccia fatica, anche quando corro o faccio le scale la parte della guancia fino a sotto lo zigomo e l'occhio li sento diversi. Sono preoccupato perchè ho sentito parlare di parestesie dei nervi mandibolari o alveolari. Il dentista mi dice che il nervo correva almeno 4-5 cm lontano dalle radici del molare estratto, sostiene che la mia è una forte contrattura mandibolare. A questo si aggiungono le continue fitte ad altri denti della bocca. Prima dell'estrazione non avvertivo questi dolori. Detto questo ecco i miei quesiti: è un decorso post-estrazione normale? Mi è successo qualcosa di grave durante l'intervento o durante la pulizia della ferita? E' una lesione del nervo dovuto all'ago dell'anestesia e soprattutto i miei sintomi corrispondono a questo tipo di problema? Dopo quanti giorni la medicazione inserita nella ferita viene assorbita senza sentire odori sgradevoli e soprattutto scompare il colorito nero sopra la gengiva? Scusate per le mie tante domande ma sono abbastanza ansioso per questa situazione. Non ho mai avuto problemi particolari nel passato tra carie, devitalizzazioni e estrazioni dei denti del giudizi inferiori. La mia paura è quella di avere compromesso la qualità della mia vita. Ho degli esami clinici-strumentali che io devo fare? Grazie siete gentilissimi e scusare la lunghezza del mio post.
Pubblicato il 11-06-2012
Caro Signor Francesco, non si può rispondere ad una domanda così per via web! I parametri anamnestico-clinici da analizzare sono talmente tanti che solo con una visita clinica in studio è possibile rispondere! Detto questo perchè mai non ne parla col suo Dentista dimostrando un po' più di fiducia in lui? La fiducia Medico paziente è essenziale per un adeguato e sano rapporto tra queste due figure! Se venisse meno questa, crollerebbe ogni motivo di curarla per il Dentista e farsi curare per lei! Quindi che posso dirle! Le indicazioni gliele ho date! Di più non posso certo fare!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 11-06-2012
Gentile paziente, il suo dentista ha operato correttamente sia in fase diagnostica con le radiografie, sia in fase di intervento che nel follow-up medico-chirurgico. La innervazione della mandibola può talvolta essere anomala e ciò implica una possibile irritazione neurologica post intervento. Se i sintomi non passano dopo tre settimane può rendersi necessaria una rivalutazione. Cordiali saluti.
Pubblicato il 11-06-2012
Caro Francesco, probabilmente ha avuto una complicanza che si chiama alveolite post-estrattiva. La cura cui si è sottoposto (toilettatura dell'alveolo) è quella che porterà alla risoluzione del problema. La sintomatologia che avverte vedrà che si risolverà entro qualche giorno spontaneamente.In caso contrario, ne parli al suo dentista che saprà darle le spiegazioni del caso. Cordialità
Pubblicato il 11-06-2012
Caro Francesco, sembra che si possa pensare ad una parestesia del nervo facciale unita a un riflesso trigeminale. Io mi asterrei da qualsiasi altra manovra su questa faccia che comporti l'utilizzo di farmaci, e fare abuso di vitamine. In caso ci sia prevalenza di disturbi trigeminali, ci sono i farmaci appositi. Ma cerchi di far passare un pò di tempo, perché la restitutio ad integrum è spesso automatica, auguri
Pubblicato il 12-06-2012
Sig. Francesco, lei è in buone mani e non deve stare in ansia e soprattutto non deve ricercare in internet per le sue problematiche dentali. Attenda, segua i consigli del suo odontoiatra e vedrà che prima o poi il tutto andrà a buon fine.
Dentista Emilia Romagna, Reggio Emilia
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