Da circa 5 mesi soffro di una strana forma di sensibilità dentale...
Scritto da alice / Pubblicato il
Buongiorno, da circa 5 mesi soffro di una strana forma di sensibilità dentale, la bocca mi si asciuga e se parlo i denti mi danno fastidio a contatto con l'aria, non ho invece nessun problema a mangiare o a bere. Questo problema l'ho avuto 2 gg dopo avere fatto la sostituzione di una vecchia otturazione ad un molare, ma i denti che mi fanno male sono quelli anteriori inferiori e soprattutto superiori. Soffro anche di bruxismo e mi hanno dato il byte, ma la situazione non è migliorata neanche così. In ultimo il dentista, ha tentato di devitalizzarmi il molare che sembra avere scatenato tutto, ma non solo non c'è riuscito ma mi ha anche lascito un pezzo dello strumento nel canale del dente senza dirmi niente (l'ho scoperto andando da un'altro dentista). Sono disperata, nessuno sa darmi una soluzione. Ho provato dentifrici e collutori specifici, ma anche se mi danno un breve sollievo non mi risolvono la questione. Qualcuno mi può aiutare?? Grazie
Pubblicato il 18-06-2012
Gentile Signora, nel periodo di inizio estate, quando aumenta il consumo degli agrumi e dei cibi acidi, nonchè quello di bibite fredde, il problema della sensibilità dentale diventa estremamente diffuso. Infatti i denti si ipersensibilizzano , sopratutto se cariati (cioè con polpa poco difesa dallo smalto), o parodontopatici (con retrazioni gengivali o recessioni parodontali), o affetti da microtraumatismi per parafunzioni come il bruxismo, oppure ancora quando è presente la xerostomia o la sindrome della bocca urente. Nel suo caso specifico purtroppo è difficile aiutarla, senza poterla visitare e senza una diagnosi precisa. Deve quindi affidarsi al suo dentista. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 18-06-2012
Cara Signora Alice, leggo che a suo dire soffre di tante patologie! Sempre che lo siano e siano state realmente diagnosticate. Per la sensibilità ai denti, oltre che ad una accurata visiita gnatologica per evidenziare precontatti e la funzione degli incisivi di essere guida incisiva, ossia permettano testa a testa i superiori con gli inferiori di discludere bene i posteriori e così le guide canine devono staccare tutti gli altri denti e la Relazione Centrica deve staccare i frontali. In questo modo denti e parodonto si riposdano! Poi bisogna fare un sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti per rilevare eventuali tasche parodontali che potrebbero essere causa nei sintomi. Poi bisogna fare delle prove termiche. Le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perchè si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perchè si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato.LE SPIEGO QUALCHE COSA: Nella iperemia attiva , il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dagli stimoli termici, in questo caso il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!Se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti, tipici della Pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono = necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx endorale) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti.IL DOLORE DA NECROSI è invece sordo profondo e non pulsante. Potrebbe avere delle sinalgie, infatti esistono dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e stia certa che si arriva ad una diagnosi.Ma qui non c'è niente di complesso! Per il Bruxismo oltre alle tre disclusioni o protezioni bisogna fare una visita Gnatologica.Bisogna scrivere un trattato di Gnatologia per Risponderle. Anzitutto il Bruxismo è un sintomo e non una malattia, quindi nel caso si guarisce dalla patologia occlusale, gnatologica o di disfunzionbe ATM che l'ha determinato! Il discorso è lunghissimo e lo dovrebbe chiedere ad uno Gnatologo o al suo Dentista! Non vi parlate lei e il suo Dentista? Cercherò nel mio piccolo di spiegarle qualcosa sulla Malocclusione che è causa primaria di Bruxismo!non poso certo risponderle senza visitarla! Posso solo darle nozioni informative, cosa che faccio per aiutarla a capire. Tenga presente che la GNATOLOGIA studia la "complessità dei problemi che stanno dietro la semplice parola "malocclusione",precontatti nelle varie disclusioni delle arcate con conseguenti traumi d’occlusione ed una "malocclusione" ossia ha denti in trauma d’occlusione,(tutte situazioni che possono, deviando la colonna vertebrale, alterare la Postura!!!): aggiungo solo che i fattori che determinano la Postura di una persona sia statica che dinamica e quindi anche nella corsa sono diversi: l'apparato Cocleare dell'Orecchio,(che determina la capacità di stare in equilibrio,ovviamente in relazione coi rispettivi centri cerebrali.Il sintomo è la vertigine e il senso di caduta.L’ACUFENE), gli occhi e il loro movimento e i rispettivi centri cerebrali, l'apparato stomatognatico in senso lato (Occlusione,ossia il modo di chiusura della bocca e dei rapporti statici e dinamici dei denti fra di loro e tra quelli dell'arcata opposta. le Articolazione Temporo Mandibolari e tutto il sistema neuro muscolare che "comanda" queste strutture).Oltre la Gnatologia di pertinenza del Dentista Gnatologo ma anche dell'Ortodonzista che deve fare il ceck up ortodontico e l'analisi cefalometrica per fare diagnosi corretta, ci sono sistemi sofisticati per lo studio della postura: La Chinesiologia, la Pedana Baropodometrica dinamica computerizzata (che studia il carico della pianta dei piedi statico e dinamico), il Posturometro per determinare se c'è una asimmetria tra le due metà del dorso. Tutto questo fanno gli studiosi della Postura tra cui gli Gnatologi, gli ortodontisti, gli Ortopedici, gli Ortopedici del Rachide .Una visita osteopatica e fisiatrica alla muscolatura del bacino in particolare del M.Psoas sarebbe molto utile..perché è uno dei primi muscoli a "saltare" in una patologia lombosacrale in cui sia coinvolta la postura…sia che essa sia discendente ,ossia a partenza da una malocclusione,sia che essa sia ascendente…ossia a partenza dagli arti inferiori, appoggio della pianta dei piedi, anche o colonna lombo sacrale. ha Bisogno di UN ECCELLENTE GNATOLOGO e di un altrettanto ECCELLENTE Posturologo che sia anche osteopata e fisiatra e collabori con lo Gnatologo ( Questo le dico perchè è mia prassi fare così in Gnatologia!!!) Le ho spiegato perchè,non entro nel merito delle terapie delle singole tre specialità,perchè senza averla visitata non è possibile,infine,ci sono terapie, di riabilitazione neuro muscolo-occlusale. Il trattamento delle disfunzioni masticatorie sia come concetto statico che soprattutto dinamico necessita un approccio diagnostico differente nelle varie patologie che ne possono essere causa! Il discorso è molto "sottile"che sfuma nella filosofia delle disfunzioni neuro muscolari , occlusali e della Articolazione Temporo Mandibolare e non lo si può spiegare in due parole, tra l’altro consigliandola su cosa sia meglio, senza averla visitata clinicamente, studiandone il caso, di persona. Sappia che in ogni caso,tra le terapie occlusale c'è il Bite Plane, che deve essere ben realizzato da persona competente,sembra una "sciocchezza" ma non lo è,anzitutto è buona regola posizionarlo sulla arcata superiore che è l'unica arcata FISSA perchè solidale con la base cranica, ma a volte va posizionato sulla arcata inferiore, dipende dalla diagnosi e da quello che vogliamo ottenere,poi devono essere studiati i piani inclinati in gradi rispetto al piano occlusale e deve essere valutato lo spessore con cui farlo ,ossia di quanto deve impedire la chiusura della arcata inferiore,è la mandibola che deve in continuazione cercare una chiusura che non può trovare col bite,così si riposa tutto il complesso sistema neuro muscolare e le articolazioni temporo mandibolari, il cervello,per così dire,in questo modo dimentica la posizione errata patologica memoriata da esso e si può trovare anche così,la nuova posizione della mandibola,quella "buona","corretta",il bite infatti può essere terapeutico sintomatico...e diagnostico,una volta trovata la nuova posizione della mandibola si eseguono dei rilievi clinici che permettono di impostare una terapia !!! MI occupo di Gnatologia oltre che di Parodopntologia da oltre 35 anni e, mi creda, occorre che si rivolga ad un Dentista Gnatologo molto esperto! Solo se è fattibile può servire un bite per una terapia unicamente sintomatica e/o diagnostica,per dirle qualcosa di certo…ossia fare una DIAGNOSI e PROGRAMMARE UNA TERAPIA,bisognerebbe vederla Clinicamente,questo lunghissimo discorso che spero non l’abbia tediata…è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La BOCCA NEL SUO INTERO) sono complesse e richiedono CULTURA, INTELLIGENZA E CAPACITA' CLINICA OLTRE CHE TERAPEUTICA!Si devono rilevare elle impronte per costruire i modelli di studio e presa dell’Arco Facciale di Trasferimento i due punti di repere posteriori si ottengono inserendo i terminali dell'arco nei meati acustici esterni; il terzo punto di repere anteriore e individuato dal supporto glabellare, che definisce la posizione verticale anteriore dell'arco stesso. In questo modo si definisce il piano di riferimento asse cerniera-piano orbitale. Una forchetta a ferro di cavallo consente di mettere in rapporto l'arcata superiore con l'arco facciale. In conclusione, trasferiti in tal modo i modelli maestri su un articolatore, possiamo orientare i modelli delle arcate rispetto al cranio e studiare l'inclinazione dei tragitti condilari e dell'angolo di Bennet meglio detto movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione e il rapporto delle cuspidi tra antagonisti e tra di loro, incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente!Il movimento di lateralità è bene studiarlo anche clinicamente con la palpazione perché è determinato dalla contrazione dello pterigoideo esterno del lato opposto a quello verso cui si sposta la mandibola. Un dolore durante questa palpazione indica una contrattura del muscolo e quindi la presenza di una patologia articolare. Palpazione che va fatta non solo in lateralità ma anche in apertura.Solo così si può arrivare ad una corretta DIAGNOSI che porta poi ad una terapia. IL Bite per rispondere in modo completo è già stato descritto nel corpo della discussione Gnatologica! Stia tranquilla, tutto è affrontabile e curabile!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 18-06-2012
Gentile Sig. Alica, nel suo caso è impossibile dare un consiglio senza fare una visita accurata. Le possibilità sono troppe. Cordiali saluti
Pubblicato il 18-06-2012
Gentile Alice, fare una diagnosi esatta e darle qualche consiglio sicuro è praticamente impossibile. Verrebbe da pensare a problemi gnatologici, ma il bite non la ha aiutata; ad un problema di sensibilità dentinale da erosioni su base chimica per cui potrebbe provare un dentifricio per denti sensibili. In realtà le serve solo un buon dentista con molta esperienza. Purtroppo non è possibile dirle di più. Cordialità.
Pubblicato il 18-06-2012
Sig.ra Alice, forse non ha nulla e sta benissimo, lei assume benzodiazepine o antidepressivi?
Pubblicato il 19-06-2012
Leggendo il suo racconto è impossibile darle dei consigli via web, bisogna valutare il suo caso con una visita accurata. Cordiali saluti
Pubblicato il 19-06-2012
La sua descrizione non può permetterci una diagnosi neanche approssimativa. Serve una visita accurata.
Pubblicato il 20-06-2012
Concordo non è possibile azzardare una diagnosi senza una visita preliminare.
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