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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 6

E' normale sentire ancora dolore a distanza di quasi 2 anni?

Scritto da Alessandro / Pubblicato il
Salve, chiedo immediatamente venia se sarò poco preciso e userò parole poco tecniche. Ho 32 anni. Circa 15 anni fa mi è stato devitalizzato e incapsulato un molare (precisamente il numero 30). Dopo circa un paio d'anni si è rotta la capsula (si è staccata la faccetta esterna al dente); ho continuato a masticare tranquillamente senza preoccuparmi di nulla (non mi dava problemi). Da 2 anni circa a questa parte, ho deciso di rivolgermi al mio dentista di fiducia perchè sentivo un fastidio sotto la gengiva (tra l'altro, mi era stata appena messa una capsula sul molare n.3 perchè sotto mi si era formato un granuloma. Ora si è riassorbito e non sento nessun fastidio). Risultato: avevo ovviamente un granuloma sotto il n.30 . Mi è stata fatta la cura canalare e a dicembre 2011 mi è stata installata una nuova capsula con cemento definitivo. A gennaio/febbraio 2012 ho dovuto rivolgermi di nuovo al mio dentista perchè avevo un dolore cronico forte sotto la capsula appena installata. Di nuovo cura antibiotica e cura canalare in varie sessioni (fortunatamente la capsula si è tolta senza vari intoppi visto che c'era il cemento definitivo). A luglio 2012 ha chiuso la radice (sentivo che il dottore usava il termine di pasta iodoformica) e mi ha messo una cemento provvisorio per la capsula restando in attesa qualche mese. A febbraio 2013, ha proceduto ad installare la capsula con cemento definitivo. Io, come ho già accennato al mio dottore, sento comunque un fastidio specialmente al mattino (appena svegliato) e ogni tanto in qualche momento della giornata; dunque, è normale sentire ancora "dolore" a distanza di quasi 2 anni ? Il mio medico mi ha appunto detto che ci voglio mesi perchè si riassorbi. Può non riassorbirsi? In quel caso cosa dovrei fare ? Qual'è il tempo limite (data nella quale il granuloma per forza si deve essere riassorbito) per capire se è opportuno procedere su una strada diversa ? Grazie molte in anticipo Cordiali Saluti
E' passato troppo tempo. Siamo totalmente fuori tempo.. Non va bene, c'è qualcosa che non va! Una rx ben fatta (quelle che fa il dentista) può rivelare la presenza tutt'ora del granuloma che on si è riassorbito. Si possono tentare diverse vie: nuovo ritrattamento (il 4.o se ho capito bene) o una apicectomia cioè un piccolo intervento chirurgico mirante a rimuovere il granuloma direttamente. Ma ci possono essere diversi altri motivi che rendono fallimentare un ritrattamento, fra cui fratture micro, o anomalie etc. Un buon endodontista ce la fa a capire.
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Gentile Paziente, con i limiti di un consulto on-line, senza visita clinica e senza una radiografia endorale, posso dirle che se permane una sintomatologia su questo elemento dentario è evidente che la lesione apicale potrebbe essere ancora presente o potrebbe essere presente anche un altro problema, per esempio parodontale (è mai stato eseguito un sondaggio parodontale che si esegue su sei punti su ciascun dente?). Deve necessariamente parlare di questi aspetti con il suo dentista che dovrà giungere ad una diagnosi corretta ed impostare di conseguenza la terapia idonea, Cordialmente
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Scritto da Dott. Paolo De Carli
Majano (UD)

Caro signor Alessandro, no, non è normale! E' vero che il granuloma si riassorbe in molti mesi fino a 24 mesi ma senza sintomi di rilievo! Bisogna come al solito fare una adeguata Diagnosi e una adeguata Terapia! Tutto qui! Sentir parlare di pasta iodoformica e di una corona cementata definitivamente che si possa rimuovere tranquillamente con l'estrattore, fa nascere in me tante perplessità su come sia stato preparato il moncone protesico che invece dovrebbe avere una ritenzione tale da impedire la rimozione della corona cementata definitivamente. Ritenzione data dal parallelismo dei monconi, dalla accuratezza della spalla e chamfer e dalla altezza stessa del moncone che se insufficiente lo si sarebbe dovuto "allungare" con un inierventino di chirurgia parodontale preprotesica di allungamento della corona clinica! Quindi ha descritto un moncone fatto "male" con una corona non congrua e per di più sento parlare di pasta iodoformica in endodonzia che non si usa più da circa 50 anni!Poi c'è un granuloma che continua a dare segno si sè, se granuloma è! A lei le conclusioni! Le lascio un Poster di una chirurgia Retrograda che si fa quando per via Ortograda normale la terapia canalare, pur fatta bene e con le radici e i loro canali ben chiusi agli apici e che si chiama appunto retrograda! Questo se prima ovviamente venisse confermata la Diagnosi e l'impossibilità veramente esigua di procedere per via ortograda consueta!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig.Alessandro, la pasta iodoformica dicono che non è più utilizzata ma se vediamo le vendite, è tra i prodotti più gettonata, per cui se il suo odontoiatra la utilizza con scienza e coscienza non ne faccia un dramma. Quando la sintomatologia non si risolve dopo trattamento canalare, occorre tenere monitorato nel tempo con delle RX l’andamento.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile sig Alessandro, probabilmente la lesione endodontica (granuloma) non è guarita, ma la certezza di ciò si può avere solo radiograficamente, la invito pertanto a parlarne col suo dentista, e le dico in anticipo che anche ai più bravi può capitare qualche granuloma che non guarisce o che stenta a guarire. Non esistono dei tempi limite, però le radiografie permettono di vedere se il granuloma è in via di guarigione oppure no, in ogni caso 2 anni di sofferenza sono troppi, valuti col suo dentista di fiducia eventuali rimedi e/o trattamenti alternativi, vedi ritrattamento, apicectomia e se la situazione non è recuperabile (ed il perchè glielo spiegherà eventualmente il suo dentista) estrazione
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Scritto da Dott. Vincenzo Gueli
Catania (CT)