E' il caso che io sospenda immediatamente l'assunzione dell'alendronato?
Scritto da Marisa / Pubblicato il
Buongiorno! 29 anni fa ho subito un intervento di maxillo facciale, ma avendo dovuto prolungare la cura di ortondonzia sia prima che dopo l'intervento (vite di busto e apparecchi fissi), questa mi ha provocato problemi all'osso mandibolare con conseguente perdita di denti. Nel mio caso non è possibile fare interventi di implantologia perchè ho poco osso. Quindi porto protesi mobili. Ma sono soggetta e frequenti infiammazioni e sempre a rischio infezioni. Da due mesi sto assumendo l'alendronato per un principio di osteoporosi. Ovviamente il mio medico di base non mi ha assolutamente avvertita degli effetti spiacevoli che questo farmaco può portare specie a persone con problemi di mandibola e di denti . L'ho scoperto leggendo il bugiardino del farmaco e cercando approfondimenti in internet. E' il caso che io sospenda immediatamente l'assunzione dell'alendronato? non voglio rischiare l'osteonecrosi mandibolare, anche l'osteopata il fisiatra e il ginecologo mi hanno detto che il mio livello di osteoporosi è talmente minimo che è sufficiente l'assunzione dell'eurocalD3 (il mio medico mi aveva prescritto anche quello). Grazie
Pubblicato il 14-05-2015
SE lei sta assumenndo l'alendronato da due mesi, precrittole dal medico di base, le suggerirei di consultare uno specialsita PRIMA di continuare la cura. Un "principio" di osteoporosi può essere contrastato con la semplice vitamina D e il sole, la prima contenuta nei cibi, la seconda, che stimola la produzione naturale di vitamina D, disponibile gratuitamente. Entrambe le cose non sono ben gradite dalle case farmaceutiche produttrici di bifosfonati. Quanto alla "poca" disponibilità di osso, non prendo la cosa come un dato di fatto. Poco o tanto sono dei giudizi, e "poco osso" viene spesso detto da chi non fa impianti. Per una valutazione attendibile si rivolga ad uno studio che fa impianti. Personalmente NON CREDO che lei non abbia osso sufficiente ALMENO da inserire 4 impianti nella zona anteriore per tenere ancorata una dentiera (overdenture). Non mi è ancora successo nei miei 30 anni di attività in persone sotto gli 80 anni
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Pubblicato il 14-05-2015
Sig. Maria, non è internet il luogo più indicato per sapere se sospendere un farmaco, le consiglio dimettere in comunicazione il suo odontoiatra con il medico di base.
Pubblicato il 14-05-2015
Se si dovesse dar credito al bugiardino non si prenderebbe più nessuna medicina. Cerchiamo di valutare correttamente le indicazioni del medico e con lui esamini ogni rischio. La medicina come eurocalD3 non risolve il suo problema anzi a volte lo peggiora. Una alternativa interessante è la dieta vegana, esercizi e sole. Cordialmente
Pubblicato il 14-05-2015
Le decisioni sulla sospensione e/o l'assunzione di farmaci non utilizzati per trattare patologie odontoiatriche, devono essere prese dal Medico Curante e dallo Specialista che la sta seguendo (se valuteranno sufficienti altri farmaci a supporto quale la vitamina D). L'odontoiatra può dare alcune indicazioni di massima sugli eventuali effetti collaterali sulle strutture ossee mascellari e sul complesso dento - parodontale, e sulle eventuali complicanze in caso di interventi invasivi (ad esempio estrazioni dentali, per le quali esiste un rischio di osteonecrosi mascellari da bis-fosfonati....ma solo dopo l'intervento, non spontaneamente!).
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Pubblicato il 14-05-2015
Se lei non ha più alcun dente, l'osteonecrosi da bifosfonati è una evenienza rarissima, in caso contrario valuterei bene il rapporto rischio/benefici nell'assunzione di questo farmaco, assumendo farmaci più blandi e tenendo sempre sotto controllo la situazione con un esame densitometrico da fare saltuariamente.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Pubblicato il 14-05-2015
Gentile Signora, dovrà essere il suo specialista di fiducia che la segue per questo problema a consigliarle la terapia più adatta. magari se effettivamente si tratta di una osteoporosi minima, ci possono essere tante terapie più leggere e con meno effetti collaterali. A tale scopo servirà effettuare, se non lo ha già fatto una MOC, (mineralometria ossea computerizzata). Quale odontoiatra e implantologo le posso dire solo che assumendo farmaci del tipo alendronati, ove questo tipo di farmaco risulti necessario, Lei non potrà mettere impianti.
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Pubblicato il 14-05-2015
Cara Signora Marisa, Buongiorno. I bifosfonati vanno prescritti solo se estremamente necessari e questo lo può sapere solo lo Specialista che l'ha in cura per l'Osteoporosi! Concordo in pieno con l'Amico e Collega Dott. Sergio Formentelli. Aggiungo che esistono intervento parodontali che servono per aumentare l'altezza e soprattutto la larghezza della cresta ossea ed aumentare il fornice e ricostruire una quantità e qualità di Gengiva Aderente Sufficiente, con interventi di Chirurgia Parodontale Ossea e Mucogengivale. Consulti sia un Implantologo Capace che un Parodontologo Noto. Se poi nella stessa Persona si Fondessero le due specialità, sarebbe il "massimo" glielo dice un Parodontologo-Implantologo! :) E' molto "Saggia e Colta" la precisazione del caro Collega Dott. Edmondo Spagnoli e la invito a seguirla. Cari saluti
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Pubblicato il 16-05-2015
Gentile sig.ra, suppongo che Lei abbia dei denti in cui si realizzano infiammazioni, pero' le ricordo che i problemi si osteonecrosi si realizzano o sono possibili solo nel caso di estrazioni. Lei puo' curare i denti e devitalizzarli senza sospendere alendronato. Cordiali saluti
Pubblicato il 17-05-2015
Gentile Sig. ra Maria, i bifosfonati sono una categoria di farmaci che indubbiamente sono utili in presenza di osteoporosi conclamata, ma hanno severi effetti collaterale nei confronti di procedure chirurgiche nel distretto mandibolare e mascellare. In letteratura ci sono molti articoli e prese di posizione al riguardo, l' unica cosa certa è che per evitare problemi esiste solo la prevenzione, e analogamente la sospensione del farmaco non azzera, ma solo diminuisce l' incidenza dell' osteonecrosi. I protocolli preventivi a base di antibiotici non sono sufficienti a proteggere il paziente che esegue procedure chirurgiche dal rischio osteonecrotico. Ci sono esami del sangue, come il ctx, che secondo alcuni, possono fungere da indicatori del rischio, pur tuttavia certezze sulla' argomento ce ne sono poche. Nel suo caso specifico l' aver assunto la terapia per così poco tempo non la solleva dal rischio, ma glielo riduce grandemente. Cordiali Saluti.
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